LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI
MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780
|
||||||||||||||||
DAL n.732 AL n.884 |
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1662 1670 |
Concini Giovanni
|
di Taio. |
|
|
SUPERFICIE 19000 mq Il bosco come evidenziato nella mappa, era in contesa fra i due comuni di Dermulo e di Coredo. La zona fu assegnata infine al CC di Coredo con i seguenti numeri di particella: 2455/1, 2455/2, 2455/3, 2455/4, 2456/1, 2456/2, 2456/3, 2456/4, 2457. * Affittuario ** Masadore |
d.1670 1695 1721 1729 1730 1735 |
Concini don Giovanni Romedio
|
Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo. |
|
1741 1743 1747 1749 1750 1751 1752 |
Concini Ferdinando Concini Romedio Bentivoglio Michele *
|
Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. |
||
1752 1754 1755 1761
|
Rizzardi Francesco
|
Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio. |
||
1752 1755 1766 1768 1770 1771 1774 1778 |
Rizzardi don Romedio
|
Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso, e quindi anche questo terreno, al figlio don Romedio. | ||
1778 1780 1781 1786 |
Rizzardi don Romedio Fuganti Antonio *
|
Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso
Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno. Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti. |
||
1786 1787 1797 |
Rizzardi don Romedio Graiff Giovanni Domenico *
|
Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti. Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso. |
||
1800 1810 1818 1835 |
Rizzardi N. Thun N. di Castel Bragher * Chistè Pietro ** |
Nel 1800 da confine est della p.f. 740 risulta Maso di Castel Brughiero. Nel 1810, 1818 e 1835 beni di castel Bragher. |
||
1825 1833 1838 |
Rizzardi Antonio Thun Arbogasto * Massenza Giovanni ** |
Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza. | ||
1838 1859 |
Rizzardi Antonio Massenza Giovanni ** |
Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861. | ||
1870 1878 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1662 1670 |
Concini Giovanni
|
di Taio |
|
|
SUPERFICIE 1100 mq La p.f. 735 è scomparsa. * Affittuario ** Masadore |
d.1670 1695 1721 1729 1730 1735 |
Concini don Giovanni Romedio
|
Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo. |
|
1741 1743 1747 1749 1750 1751 1752 |
Concini Ferdinando Concini Romedio Bentivoglio Michele *
|
Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745). |
||
1752 1754 1755 1761
|
Rizzardi Francesco
|
Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio. | ||
1752 1755 1766 1768 1770 1771 1774 1778 |
Rizzardi don Romedio
|
Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio. | ||
1778 1780 1781 1786 |
Rizzardi don Romedio Fuganti Antonio *
|
Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso
Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno. Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti. |
||
1786 1787 1797 |
Rizzardi don Romedio Graiff Giovanni Domenico *
|
Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso. |
||
1800 1810 1818 1835 |
Rizzardi N. Thun N. di Castel Bragher * Chistè Pietro ** |
Nel 1800 dal confine est della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero. Nel 1810, 1818 e 1835 beni di castel Bragher. |
||
1825 1833 1838 |
Rizzardi Antonio Thun Arbogasto * Massenza Giovanni ** |
Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza. | ||
1838 1859 |
Rizzardi Antonio Massenza Giovanni ** |
Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861. | ||
1870 1878 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 740. Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1662 1670 |
Concini Giovanni
|
di Taio. |
|
|
SUPERFICIE 13000 mq Superficie attuale. Oggi la conformazione della p.f. è un po' diversa. Essa infatti occupa nella sua parte a sud, una porzione della p.f. 738. Michele Bentivoglio era il masadore stipendiato dai Concini per lavorare i terreni del maso. Il suo contratto finì nel 1752 con i nuovi proprietari Rizzardi. Nel 1870 i fratelli Mendini stavano riscattando il maso ed erano ancora in debito con don Celestino Rizzardi. * Affittuario ** Masadore |
d.1670 1695 1721 1729 1730 1735 |
Concini don Giovanni Romedio
|
Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo. |
|
1741 1743 1747 1749 1750 1751 1752 |
Concini Ferdinando Concini Romedio Bentivoglio Michele *
|
Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 da confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745). |
||
1752 1754 1755 1761
|
Rizzardi Francesco
|
Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio. | ||
1752 1755 1766 1768 1770 1771 1774 1778 |
Rizzardi don Romedio
|
Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio. | ||
1778 1780 1781 1786 |
Rizzardi don Romedio Fuganti Antonio *
|
Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso
Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno. Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti. |
||
1786 1787 1797 |
Rizzardi don Romedio Graiff Giovanni Domenico *
|
Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario, non specificatamente di questo terreno, ma di altri del maso. |
||
1800 1810 1818 1835 |
Rizzardi N. Thun N. di Castel Bragher * Chistè Pietro ** |
Nel 1800 dal confine est della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero. Nel 1810, 1818 e 1835 sono citati come beni di castel Bragher. |
||
1825 1833 1838 |
Rizzardi Antonio Thun Arbogasto * Massenza Giovanni ** |
Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza. | ||
1838 1859 |
Rizzardi Antonio Massenza Giovanni ** |
Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861. | ||
1870 1878 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 740. Nel 1880 la proprietà Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 746. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente, dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1662 1670 |
Concini Giovanni
|
di Taio |
|
|
SUPERFICIE 12500 mq Superficie attuale Oggi la p.f. 737 è scomparsa mentre la 738 si presenta frazionata in 10 particelle più piccole, ma non solo, alla parte ovest è stato assegnato il numero di p.f. 740. * Affittuario ** Masadore |
d.1670 1695 1721 1729 1730 1735 |
Concini don Giovanni Romedio
|
Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo. |
|
1741 1743 1747 1749 1750 1751 1752 |
Concini Ferdinando Concini Romedio Bentivoglio Michele *
|
Nel 1741, 1743, 1747, 1749, 1750 e 1751 la proprietà, da confini risulta del "medico fisico" Ferdinando Concini. Nel 1749 da confine est della p.f. 759 (anche se in realtà in mezzo ci sarebbe la p.f. 745). |
||
1752 1754 1755 1761
|
Rizzardi Francesco
|
Nel 1754, 1755 e 1761 da confini risultava ancora Francesco, anche se formalmente i terreni erano già passati al figlio don Romedio. | ||
1752 1755 1766 1768 1770 1771 1774 1778 |
Rizzardi don Romedio
|
Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio. Nel 1755 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 777. | ||
1778 1780 1781 1786 |
Rizzardi don Romedio Fuganti Antonio *
|
Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso
Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno. Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti. |
||
1786 1787 1797 |
Rizzardi don Romedio Graiff Giovanni Domenico *
|
Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso. |
||
1800 1810 1818 1835 |
Rizzardi N. Thun N. di Castel Bragher * Chistè Pietro ** |
Nel 1800 da confine della p.f. 740 risulta il Maso di Castel Brughiero. Nel 1810, 1818 e 1835 beni di Castel Bragher. |
||
1825 1833 1838 |
Rizzardi Antonio Thun Arbogasto * Massenza Giovanni ** |
Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza. | ||
1838 1859 |
Rizzardi Antonio Massenza Giovanni ** |
Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861. | ||
1870 1878 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 740. Nel 1878 la proprietà Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 739. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Daniele rimase al maso Rauti fino al 1901. Probabilmente dopo fu sostituito da Giuseppe Depaoli padre e Giuseppe Depaoli figlio. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
|
p.1695 |
Conci N.
|
|
|
SUPERFICIE 11800 mq Superficie attuale. La superficie occupata da queste particelle si presenta oggi stravolta rispetto alla mappa qui a fianco. La p.f. 741 è scomparsa, della p.f. 739 è rimasta solo una parte verso ovest. La p.f. 740 invece ha esteso molto la sua superficie occupando a nord la p.f. 742 e gran parte della 743. Verso sud invece gran parte della p.f. 739 e una notevole superficie della p.f. 738. * Affittuario ** Masadore |
1695 |
Conci Giovanni Carlo Conci Carlo |
I due Conci era fratelli (cugini?) e possedevano: Giovanni Carlo la p.f. 739 e Carlo la p.f. 740. | |
1695 1699 1717 |
Mendini Giacomo II |
Nel 1695 Giacomo Mendini acquistava da Giovanni Carlo Conci di Taio la futura p.f. 739 che era bosco. Qualche anno dopo Giacomo Mendini II acquisiva anche la parte di Carlo Conci. Nel 1699 la proprietà di Giacomo risultava anche dal confine est della p.f. 777. | ||
1747 1750 1751 1755 |
Mendini Giacomo III |
Nel 1747 e nel 1750 la proprietà di Giacomo risulta dal confine sud della p.f.
743. Nel 1751 e nel 1755 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 777. |
||
1780 |
Nel Cater troviamo possessore del terreno Cristano Emer.In un periodo indefinito Cristano vendette il terreno a Giulio Chilovi, a meno chè Cristano non l'avesse posseduto a livello forse dai Panizza. | |||
1800 |
Chilovi Giulio Endrizzi Giacomo * |
Nel 1800 Giulio Chilovi investiva per 19 anni in locazione perpetuale Giacomo Endrizzi. | ||
1825 |
Chilovi Andrea |
Presumibile figlio di Giulio. | ||
1859 |
Chilovi Cesare |
Cesare era probabilmente figlio di Andrea. | ||
1870 1878 |
Chilovi Aurelia |
Nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 743. Nel 1878 Giovanni Fortunato Dalpez, procuratore di Aurelia figlia di Andrea Chilovi che era diventata suora con il nome di Anna Maria, vendeva il terreno ai fratelli Luigi, Celeste e Filippo Mendini. | ||
1878 1882 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1650
1679 |
Massenza Luca I |
Probabilmente il terreno apparteneva a Luca e dopo la sua morte pervenne al figlio Bartolomeo. |
|
|
SUPERFICIE 2950 mq Superficie stimata Chiamate anche Oselera. Di questo gruppo di particelle oggi è rimasta la 744 e un triangolino a nord della 743, invase dalla p.f. 740. La 742 è scomparsa. Nel 1749 Sul terreno era assicurato un debito di 66 Ragnesi nei confronti della chiesa di Dermulo. * Affittuario ** Masadore |
d.1679 1695 1737 |
Massenza Bartolomeo |
Nel 1695 la proprietà di Bartolomeo si ricava anche dai confini. Dopo la morte di Bartolomeo il terreno perverrà all'unica figlia Margherita. |
|
d.1737 1747 |
Massenza Margherita |
Margherita vedova di Giovanni Mendini nel 1747 vendette il terreno al figlio Bartolomeo. | ||
1747 1750 |
Bartolomeo Mendini
|
|||
1750 1778 |
Bartolomeo Mendini Inama Giacomo * |
Nel 1750 Bartolomeo Mendini investiva Giacomo fu Ottavio Inama di questo
terreno. Nel 1778 Giacomo fu Ottavio vendeva il terreno a Giacomo Papa di Coredo. |
||
1778 1780 1800 |
Papa Giacomo |
Sul terreno era assicurato un debito di
66 Ragnesi nei confronti della chiesa di Dermulo. che inizialmente (1749) era radicato alle Voltoline. Nel 1800 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 740. |
||
1825 |
Papa Giacomo eredi
|
Coredo. | ||
d.1825 1859 1870 1878 1883 |
Dopo il 1825 Giovanni acquista il terreno dagli eredi di Giacomo Papa. Il
debito nei confronti della chiesa di Dermulo passa quindi all'Endrizzi.
Nel 1878 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 740. Dopo la morte di Giovanni il terreno sarà ereditato dai due figli Giuseppe e Leone. Il debito del Papa era passato a Giovanni Endrizzi con l'acquisto del terreno. |
|||
d.1883 1892 |
Endrizzi Giuseppe Endrizzi Leone |
Nel 1892 i fratelli Endrizzi venderanno il terreno ai fratelli Celeste e Filippo Mendini. | ||
1892 1893 |
Inama Daniele ** |
Filippo morirà nel 1893 e unico proprietario rimarrà Celeste. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1721 |
Mendini Giacomo Antonio |
Nel 1721 Giacomo Antonio Mendini vendette la particella di gaggio a Romedio Chilovi. |
|
|
SUPERFICIE 2710 mq Detto anche Sorti. *Affittuario |
1721 |
Chilovi Romedio |
Dal Chilovi il bosco passò a Bartolomeo Mendini. | |
1750 |
Mendini Bartolomeo Inama Giacomo * |
Proprietà da confine Nord della p.f. 743. Bartolomeo aveva locato perpetuamente l'arativo p.f. 743 ed è plausibile che avesse dato a Giacomo anche questo bosco. | ||
d.1750 1778 1780 1788 |
Dopo la morte di Giacomo fu Ottavio Inama, il bosco pervenne al figlio Giuseppe. | |||
d.1788 1810 |
Inama Giuseppe |
Dopo la morte di Giuseppe il bosco pervenne al figlio Giacomo. | ||
1810 1825 |
Dopo la morte di Giacomo il bosco pervenne ai due figli Giovanni e Giacomo. | |||
d.1825 1835 |
Inama Giacomo Inama Giovanni |
Nel 1835 i fratelli divisero i beni paterni e il bosco pervenne a Giovanni. | ||
1835 1855 |
Inama Giovanni |
Dopo la morte di Giovanni nelle divisioni fra i figli, il bosco nel 1858 pervenne alla figlia Filomena. | ||
1855 1858 |
Inama Filomena |
Dopo il 1858 il bosco fu venduto ad Andrea Eccher. | ||
1859 1870 1880 1904 |
La proprietà nel 1880 risulta anche dal confine sud della p.f. 746. Nel 1870 dal confine est della p.f. 742, 743 e 744. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1634 |
Endrizzi Gregorio I |
Alla morte di Gregorio il bosco passò in mano ai figli Enrico e Leonardo. |
|
|
SUPERFICIE 1830 mq Superficie attuale. Detto anche Sorti. Probabilmente questa p.f. formava un'unica entità assieme alla p.f. 758. Oggi la parte ovest della p.f. è stata assorbita dalla p.f. 758. * Affittuario |
d.1634 1660 |
Endrizzi Enrico I Endrizzi Leonardo II |
Alla morte di Enrico il bosco passò al fratello Leonardo. | |
d.1660 1684 |
Filippi Antonio Endrizzi Leonardo II * |
Il bosco intorno al 1680 fu ceduto da Leonardo ai Filippi di Cassana che poi glielo ridiedero in locazione perpetuale. Alla morte di Leonardo il bosco pervenne al nipote Gregorio. | ||
d.1684 1689 ca.1715 |
Filippi Antonio Endrizzi Gregorio II * |
|||
d.1715 1717
|
Filippi don Domenico Endrizzi Enrico II * |
Nel 1717 don Domenico vendette il livello sul bosco ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. | ||
1717 1721 1725 |
Mendini Giacomo Mendini Giacomo Antonio Endrizzi Enrico * |
Dopo la morte di Enrico il bosco passò alla vedova Lucia. Nel 1721 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 745. | ||
1725 1729 1735 |
Mendini N. Refatti Lucia * |
Nel 1729 la proprietà (eredi di Enrico Endrizzi) risulta anche dal confine sud della p.f. 747. Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1735 vendette il bosco agli eredi di Francesco Cristoforetti. | ||
1735 1749 |
Mendini N. Cristoforetti Francesco eredi * |
Nel 1749 la proprietà degli eredi Cristoforetti di Taio risulta dal confine nord della p.f. 759 | ||
d.1749 1778 |
Mendini N. Chilovi don Giovanni |
|||
d.1749 1778 |
Mendini Romedio Chilovi Romedio * |
Il Chilovi acquistava il bosco dai Cristoforetti tra il 1749 e il 1778. | ||
1778 1780 1825 1857 |
Chilovi Gaspare |
Figlio del fu Romedio diTaio. Nel 1857 Gaspare, che abitava a Castenedolo nel bresciano, vendette il bosco a Lorenzo Inama (che acquistava per se e i fratelli. | ||
1857 1859 1870 1880 |
Inama Pietro Inama Urbano |
Nella compravendita il bosco è detto all'Oselera. | ||
d.1880 |
Nel 1880 Lorenzo diventa l'unico proprietario del terreno. | |||
1903 1904 1910 |
Inama Demetrio Inama Fiorenzo |
Nel 1910 il bosco risulta attraversato dall'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1674 |
Barbacovi Udalrico |
Il notaio Barbacovi era documentato confinare con dei boschi al Plazzec. |
|
|
SUPERFICIE 3230 mq Nel 1880 il bosco è detto Sorti |
p.1729
|
Barbacovi Anna
|
Molto probabilmente il bosco di Anna derivava dalla dote del padre Udalrico. Nel 1729 Anna moglie di Giacomo Antonio Mendini vendette il bosco a Romedio Chiolovi. | |
1729 1735 1778 |
Chilovi Romedio
|
Nel 1735 la proprietà di Romedio risulta dal confine nord delle due p.f. unite 758 e 746. | ||
1780 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Nel 1780 la proprietà risulta di Gaspare e Antonio Chilovi figli del fu Romedio. | ||
1825 |
Chilovi Antonio fu Romedio |
Taio |
||
1859 1870 1880 |
Chilovi Giorgio |
Giorgio era figlio del fu Antonio Chilovi. Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 746. | ||
1896 1904 1910 |
Chilovi Camillo |
Camillo era figlio del fu Giorgio Chilovi. Nel 1910 il bosco risulta attraversato dall'acquedotto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1729 |
Chilovi Romedio Mendini Antonio |
Nel 1729 la proprietà di Antonio Mendini risulta dal confine nord della p.f. 747. |
|
|
SUPERFICIE 4320 mq Chiamato anche Sort. |
1780 |
Chilovi Antonio |
Figlio del fu Romedio di Taio. | |
1825 |
Chilovi Gaspare |
Figlio del fu Romedio di Taio. | ||
1859 1870 |
Chilovi Cesare |
Taio. | ||
1894 1904 1910 |
Chilovi Camillo |
Camillo era figlio del fu Giorgio Chilovi di Taio. Comprata nel 1894. Nel 1910 il bosco si dice attraversato dall'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1687 |
Inama Vittore
|
|
||
SUPERFICIE 10620 mq |
1714 |
Panizza Matteo? |
Confinante con in beni della comunità. | |
p.1743
|
Panizza don Pietro |
Nel 1743 si dice che Giacomo Antonio Inama era proprietario come erede di don Pietro. | ||
1743 1745 1749 1780 1782 |
Nel 1743 da confini della p.f. 751. Nel 1749 dal confine nord della p.f. 752. | |||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna |
Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. | ||
1892 1896 1904 1910 |
Panizza Augusto |
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco pervenne al nipote Augusto Panizza. Nel 1910il bosco attraversato dall'acquedotto irriguo si dice appartenere agli eredi di Augusto Panizza. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1575
1613 |
Inama Marino III
|
Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II. |
|
|
SUPERFICIE 2730 mq Il bosco era detto anche al Ri. Oggi la p.f. è frazionata in 751/1. Può essere che la p.f.751 non sia stata per intero di Marino, ma una parte fosse di Giacomo Inama. |
ca.1620 1675 |
Inama Cipriano II |
Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV. | |
1675 1695 ca.1708 |
Inama Marino IV |
Nel 1695 la proprietà di Marino risulta anche dal confine nord della p.f. 765. | ||
d.1708 |
Inama Maria
|
Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio. | ||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo
|
|||
ca.1730 1743 |
Panizza Ferdinando
|
|||
1743 |
Panizza Pietro Antonio |
Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun di Castel Bragher. | ||
1743 1749 |
Thun Giuseppe Maria
|
Nel 1749 la proprietà di Castel Bragher risulta da un bosco confinante. | ||
1780 |
Thun Giovanni Vigilio
|
|||
1825 1852 |
Thun Arbogasto |
Nel 1852 i figli Francesco e Giuseppe con la loro madre Teresa vedova di Arbogasto Thun, avevano venduto il bosco a Romedio Mendini. | ||
1852 1859 |
Mendini Romedio |
Romedio fu Vigilio aveva comperato una parte di bosco da Arbogasto Thun. Nel 1859 la cedeva a Filippo Panizza. Non è escluso invece che si trattasse della p.f. 755. | ||
1780 |
||||
1825 |
Panizza Luigi |
Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna Panizza Filippo |
Dopo la morte di Luigi, il terreno pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto |
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco pervenne al nipote Augusto Panizza. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1553
|
Inama Gaspare
|
|
||
SUPERFICIE 1680 mq * Affittuario |
d.1553 1614
|
Inama Ercole |
Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare eredita per poco (morirà poco dopo) la sostanza paterna. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 ca. 1680
|
Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
|||
1749 |
Inama Felicita |
Felicita Inama di Fondo, vedova di Matteo Guelmi dava in locazione perpetuale il bosco a Bartolomeo Mendini. | ||
1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
|||
1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
|||
1806 1813 1825 1835 |
Martini Antonio |
Nel 1835 per analogia con la p.f. 759. | ||
1859 1870 |
Martini don Carlo |
|||
1871 1904 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1553
|
Inama Gaspare |
|
||
SUPERFICIE 1860 mq |
d.1553 1614
|
Inama Ercole |
Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Maddalena. | |
1614 1623
|
Inama Maddalena Cordini Simone III |
Maddalena che era sposata con Simone Cordini di Taio eredita il terreno dal padre Ercole. Dopo la morte di Simone e Maddalena il bosco pervenne ai figli Simone e Ercole Cordini. | ||
d.1623 1660
|
Cordini Simone IV Cordini Ercole |
Alla morte di Ercole, la vedova Margherita e il cognato Simone IV vendettero nel 1664 il bosco a Giacomo Mendini. |
||
1664 1668
|
Mendini Giacomo I |
Prima del 1687 il bosco pervenne a Bartolomeo Conci di Taio. | ||
1687
|
Conci Bartolomeo eredi |
Nel 1687 la proprietà si è desunta dal confine nord della p.f. 756. | ||
1749 1778 |
Chilovi Romedio |
Nel 1749 dal confine sud della p.f. 752 e dal confine della 751. | ||
1778 1780 |
Chilovi Antonio |
Antonio era figlio del fu Romedio. | ||
1825 1859 |
Chilovi Giacomo |
Giacomo si dice figlio del fu Romedio. | ||
1859 1870 1879 1896 |
Chilovi Domenico |
Nel 1879 la proprietà di Domenico risulta dal confine nord della p.f. 756. | ||
1896 1904 |
Da quanto ricavato dal libro di impianto del Catasto, sembra che Lorenzo fosse diventato proprietario del bosco nel 1896. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1687 |
Fuganti Giovanni Romedio |
Nel 1687 Giovanni Romedio vendette il bosco a Giacomo Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 3350 mq Non è escluso che la p.f. 755 fosse appartenuta agli inizi del Settecento a Marino Inama. In un documento del 1859 si dice che Romedio aveva venduto un suo bosco alle Sort, precedentemente acquisito da Arbogato Thun a Filippo Panizza. Potrebbe anche darsi che invece il bosco fosse stato una parte della p.f. 751. |
1687 1695 |
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI |
Nel 1695 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine est della p.f. 765. | |
d.1717 1749 1757 1763 |
Mendini Giacomo III
|
E' probabile che Giacomo avesse ricevuto in eredità una porzione di bosco da Antonio VII figlio di Antonio VI Mendini. Nel 1749 la proprietà risulta dal confine della p.f. 765. | ||
d.1763 1780 1798
|
Mendini Romedio Maria
|
|||
1812 |
Mendini Giuseppe |
fu Romedio. Nel 1812 la proprietà è ricavata dal confine nord della p.f. 764. | ||
1825 1834 |
Dopo la morte di Romedio figlio del fu Romedio Maria Mendini, il terreno sarà ereditato dal nipote Romedio figlio del fu Vigilio Mendini. | |||
1835 1838 1859 |
Romedio era figlio del fu Vigilio. Nel 1838 Romedio trasferiva il bosco alla moglie Lucia Inama. | |||
1870 |
Dopo la morte di Romedio l'arativo perverrà ai due figli Tobia e Giuseppe. | |||
1879 1904 |
Nelle divisioni fra i fratelli Mendini, l'arativo pervenne a Tobia. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1634 |
Endrizzi Gregorio I |
Alla morte di Gregorio il bosco passò in mano ai figli Enrico e Leonardo. |
|
|
SUPERFICIE 2500 mq Superficie attuale. Chiamata anche Sort. Oggi questa p.f. ha occupato anche gran parte della p.f. 746. Probabilmente la p.f. formava un'unica entità assieme alla p.f. 746. * Affittuario |
d.1634 1660 |
Endrizzi Enrico I Endrizzi Leonardo II |
Alla morte di Enrico il bosco passò al fratello Leonardo. | |
d.1660 1684 |
Filippi Antonio Endrizzi Leonardo II * |
Il bosco intorno al 1680 fu ceduto da Leonardo ai Filippi di Cassana che poi glielo ridiedero in locazione perpetuale. Alla morte di Leonardo il bosco pervenne al nipote Gregorio. | ||
d.1684 1689 ca.1715 |
Filippi Antonio Endrizzi Gregorio II * |
|||
d.1715 1717
|
Filippi don Domenico Endrizzi Enrico II * |
Nel 1717 don Domenico vendette il livello sul bosco ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. | ||
1717 1725 |
Mendini Giacomo Mendini Giacomo Antonio Endrizzi Enrico * |
Dopo la morte di Enrico il bosco passò alla vedova Lucia. | ||
1725 1729 1735 |
Refatti Lucia |
Nel 1729 la proprietà (eredi di Enrico Endrizzi) risulta anche dal confine sud
della p.f. 747. Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1735 vendette il bosco agli eredi di Francesco Cristoforetti. Forse nel frattempo si erano liberati del livello nei confronti dei Mendini. |
||
1735 1749 |
Cristoforetti Francesco eredi |
Nel 1749 la proprietà degli eredi Cristoforetti di Taio risulta dal confine nord della p.f. 759. | ||
d.1749 1778 |
Chilovi Romedio |
Dopo il 1749 Romedio Chilovi acquistò il bosco dagli eredi Cristoforetti. | ||
d.1778 1780 1825 |
Chilovi Gaspare |
Alla morte di Romedio il bosco passò al figlio Gaspare | ||
1859 1870 1904 |
Chilovi Cesare |
Taio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1553
|
Inama Gaspare |
|
||
SUPERFICIE 2110 mq Chiamata anche Sort. Oggi la p.f. è frazionata in 759/1 e 759/2. * Affittuario |
d.1553 1614
|
Inama Ercole |
Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare eredita per poco (morirà poco dopo) la sostanza paterna. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 ca. 1680
|
Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
|||
1749 |
Inama Felicita |
Felicita Inama di Fondo, vedova di Matteo Guelmi dava in locazione perpetuale il bosco a Bartolomeo Mendini. | ||
1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
|||
1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
|||
1806 1813 1825 1835 |
Martini Antonio |
Nel 1835 da confine nord della p.f. 745. | ||
1859 1870 |
Martini don Carlo |
|||
1871 1904 |
||||
1910 |
Brida Giacomo Brida Celeste |
Nel 1910 il bosco è attraversato dall'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1687 |
Conci Bartolomeo |
La proprietà è stata desunta dal confine est della p.f. 764. |
|
|
SUPERFICIE 2600 mq Chiamata anche Sort. |
1695 |
Inama Giacomo |
||
1700
1723 |
Inama Silvestro |
|||
1745 1749 1780 1782 |
Nel 1749 anche da confine sud della p.f. 759. | |||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna |
Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. Nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 743. | ||
1892 1896 1904 1910 |
Panizza Augusto |
Dopo
la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco
pervenne al nipote Augusto Panizza. Nel 1910 il bosco è attraversato dall'acquedotto irriguo e risultava in mano agli eredi di Augusto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1687 |
Conci Bartolomeo |
Non esiste prova documentale che il bosco fosse del Conci. |
|
|
SUPERFICIE 2530 mq Chiamato anche Sort. |
1780 |
Chilovi Antonio |
Nel CaTer il bosco risulta di proprietà di Antonio fu Romedio Chilovi. | |
1825 |
Chilovi Giacomo |
Giacomo è riconosciuto come figlio del fu Romedio. | ||
1856 1859 |
Chilovi Romedio |
Nel 1856 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 462. | ||
1862 1870 1904 1910 |
Chilovi Domenico |
Nel 1862 il bosco risulta di Domenico fu Giacomo Chilovi per decreto in morte di Romedio Chilovi morto nel 1861. Nel 1910 Domenico risulta proprietario anche dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1689 |
Conci Giovanni Carlo |
Questa p.f. assieme alla 763 potrebbe essere stata del Conci. |
|
|
SUPERFICIE 2850 mq Chiamata anche Sort. Oggi la p.f. è frazionata in 762/1 e 762/2, e circa la metà superficie, verso est e posta in piano, è frutteto. Dai Mendini era chiamato Sort, che comunque terminava nella parte a est in Plazzec. |
p.1763
|
Mendini Giacomo III
|
Forse il bosco era stato acquisito ai Conci da Giacomo III, ma forse ancora da suo padre Giacomo II, o dal nonno Giacomo I. | |
d.1763 1780 |
||||
d.1785 1812 1824
|
Mendini Giacomo Mendini Romedio II
|
Nel 1812 la proprietà di Giacomo risulta dal confine nord della p.f. 763. | ||
1824 1825 1838 |
Il terreno quindi nel 1824 divenne proprietà di Romedio IV figlio di Giacomo. | |||
1840 1852 1854
|
Mendini Camillo
|
Nel 1840 Camillo eredita il terreno dopo la morte del padre Romedio. Camillo muore nel 1854 e il terreno passa a don Giacomo, il quale nel 1856, lo consegnerà alla cognata Caterina Cireselli per compensazione. | ||
1856 1870 1882 1885 |
Cireselli Caterina |
Caterina era la vedova di Camillo Mendini, ed aveva sposato in seconde nozze il medico Daniele Danieli. Il terreno era pervenuto a Caterina a seguito dell'eredità del marito Camillo e all'accomodamento con lo zio don Giacomo Mendini. | ||
1885 1904 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Angelo Inama Candido Inama Romedio |
Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio. | ||
1904 1910 |
Inama Ferdinando Inama Candido |
Nel 1904 nelle divisioni fra i fratelli Inama il terreno fu suddiviso in due porzioni che pervennero rispettivamente la parte nord (p.f. 762/2) a Ferdinando e la parte a sud ( p.f. 762/1) a Candido. Il terreno è attraversato dall' acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1689 |
Conci Giovanni Carlo |
Nel 1689 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 764 sud. Non è escluso che il Conci possedesse anche la vicina p.f. 762. |
|
|
SUPERFICIE 1880 mq Chiamato anche Sort. |
p.1763
|
Mendini Giacomo III
|
Forse il bosco era stato acquisito ai Conci da Giacomo III, ma forse ancora da suo padre Giacomo II, o dal nonno Giacomo I. | |
d.1763 1780 1787 |
Intorno al 1790 il bosco fu assegnato al figlio Vigilio. | |||
ca.1787 1812 |
Mendini Vigilio |
Nel 1812 Vigilio abitante a Tavon vendeva il bosco a Domenico Barbacovi di Taio. | ||
1812 1825 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio di Taio. | ||
1856 |
Barbacovi Giovanni Battista |
Eredi di Giovanni Battista. Dal confine sud della p.f. 762 | ||
1859 |
Barbacovi Domenico |
Taio. Il bosco risulta degli eredi di Domenico. | ||
1870 |
Barbacovi Stefano |
Il bosco risulta degli eredi di Stefano. | ||
1894 1904 |
Zambiasi Francesco |
|||
1910 |
Zambiasi Lorenzo Zambiasi Daniele |
Nel 1910 la proprietà dei Zambiasi appare dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1680 1687 1689 |
Fuganti Giovanni Romedio 1 Conci Giovanni Carlo 2 |
Giovanni Romedio fu Romedio Fuganti possedeva la parte nord, mentre gli eredi Conci (Giovanni Carlo Conci) la parte sud. Le due proprietà sono state desunte dal confine est della p.f. 765. Nel 1687 la proprietà del Fuganti si è desunta dal confine sud della p.f. 756. |
|
|
SUPERFICIE 4800 mq |
1689 1713
|
Mendini Antonio VI 2 |
Nel 1689 Antonio acquisiva il bosco (764sud) da Giovanni Carlo Conci di Taio. Antonio Mendini probabilmente acquisirà anche la porzione del Fuganti. |
|
d.1713
1737
|
Mendini Antonio VII 1 2 |
|||
d.1737
1763
|
Mendini Giacomo III |
Giacomo ereditò il bosco dal cugino Antonio. |
||
d.1763 1780 1787 |
Intorno al 1790 il bosco fu assegnato al figlio Vigilio. |
|||
ca.1787 1812 |
Mendini Vigilio |
Nel 1812 Vigilio abitante a Tavon vendeva il bosco a Domenico Barbacovi di Taio. |
||
1812 1825 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio di Taio. |
||
1859 |
Barbacovi Stefano |
Il bosco risulta degli eredi di Stefano. |
||
1870 |
Barbacovi Giovanni Battista |
Il bosco risulta degli eredi di Giovanni Battista. |
||
1879 |
Lorandini Clementina |
La proprietà risulta dal confine sud della p.f. 756. Forse Clementina era un
erede di Giovanni Battista Barbacovi di Taio. |
||
1889 1897 1904 |
Lorandini Giuseppe Lorandini Emanuele Lorandini Arcangelo
|
Arcangelo era il padre di Giuseppe e Emanuele. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1664 1680 |
Inama Silvestro II 1 2
|
Nel 1664 la proprietà di Silvestro risulta dai confini della p.f. 754. Nel 1680 i figli di Silvestro Inama II: Giacomo II e Vittore III divisero il bosco in due porzioni. |
|
|
SUPERFICIE 1000 mq Superficie dell'attuale 765/2. Detto anche alle Sort o Campet o Plazol(1680) e anche "Praiola ossia al Ridal". Oggi si presenta frazionata nel numero 765/2. La maggior parte della superficie è stata occupata dalla strada statale, binari del tram e loro pertinenze. Nel 1695 sembrerebbe possedere un pezzetto di bosco Antonio Inama I fu Giobatta. Nel 1720 il figlio Giovanni Battista vendette il bosco ad Antonio Mendini VII. |
d.1680 1687 1689
|
Inama Giacomo II 1 Inama Vittore III 2
|
Nel 1687 la proprietà di Vittore si è desunta anche dal confine ovest della p.f. 756. Nel 1689 la proprietà di Giacomo risulta anche dal confine nord della p.f. 764. | |
d.1699 1700 1705 1745 |
Inama Silvestro III 1
|
|||
d.1690 1731 |
Inama Giovanni Giacomo I 2
|
|||
d.1731 1749 |
Inama Giovanni Giacomo II 2
|
Giovanni Giacomo II era figlio di Giovanni Giacomo Inama I. | ||
d.1745 1749
|
Nel 1749 Giovanni Giacomo Inama II vendette il bosco a Giacomo Antonio. | |||
d.1749 1782 |
||||
1782 1812 1825 |
Panizza Luigi 1 2 |
Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. Nel 1812 anche da confine ovest della p.f. 764. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna 1 2 |
Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. | ||
1879 1904 |
Mendini Tobia 2 |
Tobia risulta proprietario della p.f. 765/2, evidentemente acquisita dai Panizza. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto 1 |
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco p.f. 765//1 pervenne al nipote Augusto Panizza. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1528
|
Cordini Delaito
|
|
||
SUPERFICIE 4500 mq Superficie stimata La p.f. 767 è scomparsa, mentre più della metà della superficie a valle è oggi occupata dai binari e dalla stazione delle ferrovia Trento-Malè. Si riscontrano i seguenti frazionamenti: 766/1 e 766/3. Nel 1858 è descritto come arativo con vigne e gelsi. Nel CaTer si dice confinare a nord con il rivo che sarebbe il ri Risola. * Affittuario |
1550
|
Cordini Pietro |
||
1550 ca.1568
|
Cordini Anna |
|||
1569 1581 |
Betta Pantaleone Cordini Martino * |
|||
1604 1625 |
Betta Pantaleone Eredi Massenza Domenico * |
|||
1630 1640 1646 |
Betta Bonifacio Bonvicini Giorgio * Pellegrini Andrea * |
|||
1657 |
Betta Bonifacio Eredi Massenza Concio * |
|||
1659 |
Betta Giovanni Pantaleone Inama Silvestro II * |
|||
1671 |
Betta Antonio Inama Giacomo II * |
Probabilmente prima di Vittore Tamè era affittuario Giacomo Inama. | ||
1680
|
Betta Antonio Tamé Vittore * |
Nel 1680 la proprietà Betta è stata desunta anche dal confine sud della p.f. 765. | ||
1688 1708 1723 |
Betta Antonio Tamé Giovanni Matteo * Tamé Simone Antonio * Tamé Giorgio * |
Dopo la morte di Vittore furono investiti i suoi tre figli. Nel 1708 Giovanni Matteo vendeva la sua terza parte dei miglioramenti sul terreno al fratello Simone. | ||
1733 1739 p.1747
|
Betta Giovanni Bonifacio
|
Vittore Tamè figlio del fu Giorgio non è citato nelle investiture forse perchè il padre (come aveva fatto Giovanni Matteo) vi aveva rinunciato. | ||
1747 1775
|
Betta Bonifacio
|
Nel 1747 Bonifacio Betta investiva Giuseppe fu Simone Tamè del terreno per un canone di 3 quarte di frumento e 2 stari di segale. | ||
1780 1783 |
Thun di Castel Bragher
|
Nel 1780 Giuseppe possedeva la parte a valle e Giovanni Maria quella a monte. | ||
1787 1811 |
Thun di Castel Bragher |
Nel 1787 Giovanni Maria Tamè veniva investito del terreno dal conte Thun. Forse era la prima investitura da parte di castel Bragher. | ||
d.1811 1825 1855 |
Thun di Castel Bragher |
Dopo la morte di Giovanni Maria il terreno pervenne al figlio Vittore. | ||
1859 1870 |
Dopo la morte del padre Vittore nel 1855, il terreno pervenne ai due figli Rosa e don Domenico. | |||
1904 |
Inama Matilde 6/24 Inama Agostino 3/24 Inama Filippo 3/24 Inama Eugenia 3/24 Tamé Costante 3/24 Tamé Candido 3/24 Tamé Domenico 3/24 |
Aggiudicazione del 1894 dopo la morte di don Domenico Tamé e del 1901 in morte di
Rosa Tamé. Nel 1906 all'asta dopo la morte di Matilde il terreno fu aggiudicato da Costante Tamè e Agostino Inama. |
||
1906 |
Inama Agostino Tamè Costante |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1689 ca.1716 |
Filippi Antonio 1 Endrizzi Gregorio II 1 * Mendini Antonio VI 2 |
Nel 1689 la proprietà si è ricavata dal confine sud della p.f. 764sud. Un piccolo bosco dislocato nella parte ovest della porzione 1, apparteneva a Giovanni Carlo Conci e più tardi fu acquisito dai Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 2330 mq A metà Ottocento il bosco era chiamato dai fratelli Mendini di Taio, Castelnero. Il bosco era frazionato in almeno due parti. Nel 1743 è detto Sort. * Affittuario |
d.1713
1737 |
Mendini Antonio VII 2 |
La porzione 2 dopo la morte del padre passò al figlio Antonio VII. | |
d.1716 1725 |
Filippi don Domenico 1 Endrizzi Enrico II * |
Dopo la morte di Gregorio II l'utile dominio passò al figlio Enrico II. | ||
d.1725 1742 |
Mendini Giacomo III 1 Mendini Giacomo Antonio II 1 Endrizzi Gregorio III * |
Nel 1717 don Domenico Filippi vendette il livello ai fratelli Mendini. | ||
1742 |
Mendini Giacomo III 1 Cescati Giovanni Battista * |
Nel frattempo Giacomo Antonio Mendini morì e il fratello Giacomo rimase l'unico proprietario. Mentre Gregorio vendette l'utile dominio al Cescati. | ||
d.1737 1743 1763 |
Mendini Giacomo III 1 2 |
Dopo il 1737 Giacomo Mendini ereditava il bosco dal cugino Antonio VII. Nel 1743 Giacomo che confinava da tutte le parti, acquistava il bosco dal Cescati. |
||
d.1763 1780 1796 |
Dopo la morte di Romedio Maria il bosco passò al figlio Giacomo di Taio. |
|||
d.1798 1825 1841 |
Mendini Giacomo |
Dopo la morte di Giacomo il bosco passò al figlio don Giacomo. | ||
1859 1870 |
Il bosco pervenne poi ai nipoti di don Giacomo. |
|||
1870 1882 |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1882 1892 |
||||
1892 1898 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Ludovico nel 1898 trasferisce la sua parte al fratello Arnaldo. | ||
1898 1902 |
Mendini Arnaldo | Nel 1902 Arnaldo vende il bosco allo zio Celeste. | ||
1882 |
Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. | |||
1894 1904 |
Detto alle Sorti |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
d.1717
1749
1757 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Forse il bosco era già in possesso di Giacomo, padre di Romedio Maria. |
|
|
SUPERFICIE 2050 mq Forse il bosco formava un'unica entità con la p.f. 770. |
d.1763 1780 1798 |
|
||
d.1798 1823 1818
|
Mendini Giuseppe |
Nel 1818 Giuseppe vendeva il bosco al figlio Romedio. | ||
1818 1825 1846
|
Mendini Romedio |
nel 1825 risulta di Romedio Mendini di Giuseppe. | ||
d.1846 1859 1870 |
Il bosco dopo la morte di Romedio pervenne alla sua unica figlia Teresa che aveva preso marito nella persona di Pietro figlio di Baldassarre Inama. | |||
1886 1889 |
Inama Germano Inama Elia
|
Dopo la morte di Teresa il bosco fu assegnato ai due figli Germano e Elia. Nel 1889 il bosco pervenuto a Germano fu pignorato. | ||
d.1889 |
Inama Giuseppe
|
Il bosco fu alienato poi a Giuseppe fratello di Pietro oppure direttamente ai suoi figli circa nel 1889. | ||
1891 1904 |
Inama Geremia Inama Clemente
|
Geremia e Clemente erano figli di Giuseppe. Nel 1910 il bosco che si dice appartenere a Geremia Inama era attraversato dall'acquedotto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
d.1717
1749
1757 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Forse il bosco era già in possesso di Giacomo, padre di Romedio Maria. |
|
|
SUPERFICIE 3380 mq Forse il bosco formava un'unica entità con la p.f. 769. Frazionata come in mappa qua accanto in 770/1 e 770/2. |
d.1763 1780 1798 |
|
||
d.1798 1825 1834 |
Romedio era figlio del fu Romedio Maria. Dopo la sua morte il bosco pervenne in eredità al nipote Romedio figlio del fu Vigilio Mendini. | |||
1835 1838 1859 |
Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. Nel 1838 Romedio assegnò il bosco alla moglie Lucia Inama. | |||
1870 |
Dopo la morte di Lucia il bosco passò ai due figli Tobia e Giuseppe. | |||
1879 1904 |
Nel 1879 a Tobia pervenne la p.f. 770/2. Nel 1910 questa porzione che apparteneva ad Angelo figlio di Tobia fu attraversata dall'acquedotto irriguo. | |||
1879 1904 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1879 a Giuseppe pervenne la p.f. 770/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
|
1780 |
|
|
|
SUPERFICIE 15300 mq La parte nord era detta anche Ciampet, la parte centrale anche Risola. Nel CaTer è detto Plazzec. Oggi si presenta frazionato in almeno 13 particelle. Le particelle di bosco 771/2-3-4-5 sono state vendute ai privati che hanno proceduto alla bonifica e alla conversione in vigneto. Tutte le p.f. si trovano a valle della strada che sale al maso, subito dopo la casa Kaisermann. In prossimità della croce sopra l'attuale stazione dalla strada 900/1 partiva un sentiero (poi divenuto strada e numerato con il 900/2) che raggiungeva il maso Rauti. La prima parte attraversava questa p.f. 771. |
1825 |
|
||
1859 |
|
|||
1870 1880 1890 |
Nel 1880 il comune chiedeva alle autorità di Innsbruck di poter alienare una parte di bosco al Somager. Ottenuta l'autorizzazione si procedette alla vendita di tre porzioni solamente dieci anni dopo. | |||
1890 1904 |
Inama Eugenio |
p.f. 771/2 | ||
1890 1904 |
Eccher Eugenio Eccher Emanuele Eccher Fortunato |
p.f. 771/4. Successivamente questa p.f. fu ulteriormente frazionata per cui comparve la p.f. 771/5. | ||
1890 1904 |
p.f. 771/3 | |||
1910 |
p.f. 771/1. La proprietà del Comune risulta anche nel 1910 dall'elenco dei terreni attraversati dall'acquedotto irriguo. | |||
1970
|
Inama Augusto |
In un anno imprecisato le p.f. 771/2, 771/3, 771/4 e 771/5 pervennero in possesso di Augusto Inama fu Daniele. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1650 1681
|
Inama Silvestro II |
Nel 1695 dal confine ovest della p.f. 740 risulta che la proprietà era degli eredi di Silvestro Inama. |
|
|
SUPERFICIE 1415 mq Alla fine dell'Ottocento è detto anche "Sotto il Roccolo". Tutte le particelle sono oggi riunite nel numero 773. * Affittuario ** Masadore |
d.1681 1695 1699
|
Inama Giacomo II |
||
1699 1745
|
Inama Silvestro III |
Nel 1699 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord della porzione 1 della p.f. 777 e nel 1695 dal confine ovest della p.f. 740. | ||
1751 1755 |
Inama Giacomo Antonio Inama Giacomo * |
Giacomo fu Ottavio Inama era livellario del terreno. Nel 1751 e 1755 anche dal confine nord della p.f. 777. | ||
d.1755 |
Chilovi Romedi o |
Dopo il 1755 Giacomo aveva venduto il terreno a Romedio Chilovi. | ||
1778 |
Chilovi Romedio |
Da confini della p.f. 777 si dice il consigliere Chilovi (ossia Romedio). | ||
1800 |
Chilovi GiulioEndrizzi Giacomo * |
|||
1825 |
Chilovi Andrea |
Taio | ||
1859 |
Chilovi Cesare |
Taio | ||
1870 1878 |
Chilovi Aurelia |
Nel 1878 Giovanni Fortunato Dalpez procuratore di Aurelia figlia di Andrea Chilovi che era diventata suora con il nome di Anna Maria vendeva il terreno ai fratelli Luigi, Celeste e Filippo Mendini. | ||
1878 1882 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1553
|
Inama Gaspare
1 |
|
||
SUPERFICIE 6000 mq Nel 1878 detto Plazzec o Rauti. Il terreno era soggetto a livello da parte della canonica di Sanzeno, che inizialmente pagava Giacomo fu Ottavio Inama di Dermulo e poi Giacomo Papa di Coredo. E' probabile che Giacomo Antonio Inama di Taio avesse donato il terreno alla canonica di Sanzeno, la quale, aveva proseguito con la locazione già in essere, con Giacomo Inama di Dermulo. * Affittuario ** Manente |
d.1553
1614
|
Inama Ercole 1 |
Ercole muore nel 1614 e il bosco passa alla figlia Maddalena. | |
1614
1623
|
Inama Maddalena 1 Cordini Simone III 1 |
Maddalena che era sposata con Simone Cordini di Taio eredita il terreno dal padre Ercole. Dopo la morte di Simone e Maddalena il bosco pervenne ai figli Simone e Ercole Cordini. | ||
d.1623
ca.1660 |
Cordini Ercole 1 Cordini Simone IV 1 |
Probabilmente il terreno poi rimase in proprietà di Ercole. | ||
ca.1660 1689 |
Cordini Gaspare 1 |
Dopo la morte di Ercole il bosco passò al figlio Gaspare. Nel 1689 Gaspare vendette il bosco a Bartolomeo Massenza. | ||
1689 1695 1737 |
Massenza Bartolomeo 1 |
Nel 1695 la proprietà di Bartolomeo si ricava anche dai confini. Dopo la morte di Bartolomeo il terreno perverrà all'unica figlia Margherita. | ||
d.1737 1747 |
Massenza Margherita 1 |
Margherita vedova di Giovanni Mendini nel 1747 vendette il terreno al figlio Bartolomeo. | ||
1747 1750 |
Bartolomeo Mendini 1
|
|||
1750 1778 |
Bartolomeo Mendini 1 Inama Giacomo * |
|||
ca.1650 1681
|
Inama Silvestro II 2 |
Dopo la morte di Silvestro il terreno passò a Giacomo II. | ||
d.1681 1695 1699
|
Inama Giacomo II 2 |
Nel 1695 la proprietà a ovest della futura p.f.740 era degli eredi di Silvestro Inama II. Per cui per analogia lo stesso era per la parte 2 della p.f. 777. | ||
1699 1745
|
Inama Silvestro III 2 |
|||
d.1745 1751 1755 1759 1778 |
Inama Giacomo Antonio 2 Inama Giacomo * |
Nel 1751 Giacomo Antonio Inama di Taio concedeva in locazione perpetuale il
terreno a
Giacomo Inama fu Ottavio. Nel 1755 Giacomo assicurava su questo terreno una
vendita ai Rizzai.
Nel 1759 la proprietà risulta dal confine nord delle p.f. dal 806 al 811 Nel 1778 Giacomo vendette il terreno a Giacomo Papa di Coredo. |
||
1778 1780 1797 1800 1810
|
Inama Giacomo Antonio 2 Papa Giacomo * |
Sicuramente per un periodo Giacomo Antonio fu il proprietario del terreno, poi più tardi probabilmente i Papa si affrancarono. Nel 1797 dal confine est della p.f.780. Nel 1810 dal confine nord delle p.f. 803 e successive. | ||
d.1810 1818 1825 |
Papa Giacomo Eredi 1 2 |
Nel 1818 dal confine nord delle p.f. 803 e successive. | ||
1859 |
Covi Giovanni |
Taio |
||
1870 1878 |
Sicher don Giuseppe |
Coredo. Nel 1878 il Sicher vendeva per 80 Fiorini il terreno, definito "fondo greggivo con poche viti" a Nicolò Endrizzi. | ||
1878 1883
|
Endrizzi Nicolò |
Nicolò morì nel 1883 e il terreno passò al fratello Natale. | ||
1883 1904 1910 |
Endrizzi Natale |
Nel 1910 attraverso la p.f. 779 del terreno, transitava l'acquedotto irriguo. | ||
1883 1892 |
Endrizzi Natale |
Nel 1892 Natale vendette il terreno ai fratelli Celeste e Filippo Mendini. (p.f. 776, 777, 778) | ||
1892 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1828 |
Comune di Dermulo |
In precedenza era bosco comunale che faceva parte della p.f. 771. |
|
|
SUPERFICIE 1060 mq Novale aggiunto nel 1828. |
1828 1836 |
Nel 1836 Antonio fu Silvestro Inama vendette il terreno a Romedio Endrizzi per 20 Fiorini. | ||
1836 1859 |
||||
1870 1875 1904 1921 |
Nel 1875 il vignale a Risola è sottoposto a ipoteca. Nel 1904 si esplicita che Eugenio è venuto in possesso del terreno per usucapione. | |||
d.1921 |
Inama Celeste |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1749
|
Comunità di Dermulo
|
La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama. |
|
|
SUPERFICIE 2400 mq Il terreno assieme alle future p.f. 796, 797, 798, 799 e 800 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo. Frazionata in 781/1 e 781/2. |
1749 1766 1778 1779 |
Inama Gaspare |
Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Silvestro. | |
1779 1780 1781 1797 1813 |
Nel 1781 dal confine sud della p.f. 780. Nel 1797 Silvestro assicurava un prestito su questo terreno, effettuato per il comune di Dermulo. Dopo la morte di Silvestro il terreno perverrà al figlio Antonio. | |||
d.1813 1825 1840 |
Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne in eredità al cugino Giovanni Domenico. | |||
d.1840 1843
|
Giovanni Domenico era figlio del fu Giovanni Michele Inama. Dopo la morte di Giovanni Domenico il terreno passò al figlio Giovanni. | |||
1859 1870 1894 |
Dopo la morte di Giovanni, il terreno fu diviso in due porzioni fra i due figli Ernesto e Daniele. | |||
1895 1899 1914 |
Inama Ernesto |
A Ernesto fu Giovanni detto Foga toccherà la parte a sera del terreno frazionato nella p.f. 781/1. | ||
1895 1899 1904 1926 |
Inama Daniele |
A Daniele fu Giovanni toccherà la parte a mattina del terreno frazionato nella p.f. 781/2. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1553
|
Inama Gaspare
|
|
||
SUPERFICIE 8000 mq Superficie stimata. La p.f. 782 è scomparsa, esistono alcuni frazionamenti delle p.f. 783 e 784: 784/1, 784/7, 783/2 e 783/3. Oggi la superficie è occupata dal magazzino del Consorzio Agrario di Bolzano, dalle nuove case a schiera, dai binari della Trento-Malè e dalla strada Statale. |
d.1553 1614
|
Inama Ercole |
Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
|
Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
|
Chilovi Gaspare |
Gaspare eredita per poco la sostanza paterna | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 ca. 1680
|
Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
|||
1716 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
|||
1749 |
Inama Felicita |
|||
1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
|||
1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
|||
1806 1813 1825 |
Martini Antonio |
|||
1859 1870 |
Martini don Carlo |
|||
1871 1904 |
p.f. 783, p.f. 784/1 e p.f. 784/2. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1500 |
Pret Giacomo
|
|
||
SUPERFICIE 400 mq Superficie stimata Nel 1901 Ciampet e anche al Capitel. Nel Cinquecento queste p.f. assieme alla 171, 168 e 169 costituiva un'unica entità proprietà della famiglia Pret. Nel 1855, dopo la costruzione dell'odierna strada statale il terreno fu plurifrazionato e oggi le p.f. sono scomparse e occupate da binari, stazione e piazzali. |
d.1510 |
Pret Pietro Pret Simone |
||
ca.1550 |
Pret Giacomo Pret Matteo |
|||
p.1574 |
Pret Tommaso Pret Matteo |
Nel 1574 il terreno dei Pret è molto ben delimitato confinando infatti con Ercole Inama, la strada e la piazza. | ||
1574 |
Pret Tommaso eredi Pret Matteo
|
|||
1574 |
Conzia Pietro Antonio Conzia Giovanni Pret Matteo
|
I due fratelli Conzia di Taio acquisirono il terreno dagli eredi di Tommaso Pret. | ||
ca.1650 |
Conci Giovanni Antonio
|
Giovanni Antonio era un discendente dei Conzia di Taio. | ||
p.1663 |
Conci Bartolomeo Conci Carlo
|
Figli di Giovanni Antonio Conci. Presumo che Carlo possedesse la parte a sud, mentre Bartolomeo quella a nord. | ||
d.1663 |
Mendini Giacomo I
|
Giacomo Mendini, tramite il figlio Antonio VI, acquisiva il terreno da Bartolomeo Conci. | ||
p.1755 |
Bartolemeo vendette il terreno a Cristano Emer. | |||
1755 1780 1790 |
All'epoca era un prato e fu pagato al Mendini 33 Ragnesi. | |||
d.1790 1803 |
||||
1803 1825 1853 |
||||
1853 1859 |
||||
1870 |
||||
1877 1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Un terzo di questa p.f. fino al 1903 era posseduta in comproprietà con il fratello Basilio emigrato in Brasile. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1635
|
Massenza Giovanni |
|
||
SUPERFICIE 100 mq Superficie stimata Il terreno, prima della costruzione della strada nel 1855, era un tutt'uno con quello sottostante costituito dalla p.f. 173 e nel Settecento era detto anche Canevaro. La p.f. è scomparsa. *Affittuario |
ca.1640
1679
|
Massenza Luca |
||
ca.1680
1737
|
Massenza Bartolomeo |
|||
p.1745
|
Mendini Giovanni |
In realtà il terreno, detto Canevaro apparteneva alla moglie Margherita figlia
unica di Bartolomeo Massenza. |
||
1745 1748 1755 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1755 Bartolomeo vendeva il terreno a Cristano Emer che confinava a sud. | ||
1755 |
Emer Cristano |
In un momento imprecisato il terreno ritornava in proprietà di Bartolomeo Mendini. | ||
d.1755 1774 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1774 Bartolomeo alienava il terreno alla famiglia Betta. | ||
1774 1775 |
Betta Bonifacio Floriano
Inama Giovanni Battista II *
Inama Antonio *
Inama Giovanni *
|
Antonio e Giovanni erano figli di Gio. Battista e li troviamo affittuari assieme fino al 1768. | ||
1777 1783 |
Betta Francesco Emer Giovanni * |
L'Emer era affittuario dal 1778. | ||
1780 |
Betta Eredi di Bonifacio Emer Giovanni * |
L'Emer proseguì con l'affitto fino al 1787. | ||
1792 |
Benedetti Paolina Melchiori Antonio * |
Vedova di Francesco Betta in quell'anno moglie di Michele Gentili di Sanzeno. | ||
1793 1815 |
Gentili Gertrude Gentili Marietta Endrizzi Giacomo *
|
Gertrude e Marietta erano sorelle, figlie di Paolina e Michele. Giacomo fu affittuario fino al 1804. | ||
1815 1835 |
Widmann don Romedio Tamè Vittore * |
Per acquisto fatto alle sorelle Gentili. | ||
1836 ca.1850 |
Widmann Alfonso Tamè Vittore * |
|||
1858 1883 |
Widmann Alfonso Inama Baldassarre * |
|||
1885 1894 |
Widmann Alfonso Eredi Inama Agostino * |
Agostino fu affittuario fino al 1899. | ||
1895 1903 1904 |
Widmann Alfonso Fondazione Stipendiaria Widmann Inama Ernesto * |
Alfonso abitava a Magrè. La Fondazione era stata istituita da don Romedio Widmann il 14 settembre 1841. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1530
|
Cordini Delaito
|
Dopo la morte di Delaito il terreno passò al figlio Pietro. |
|
|
SUPERFICIE 3650 mq La p.f. 788 è scomparsa, la 789 è stata frazionata in 789/1, 789/2 e 789/3. Prima della costruzione della strada erariale, formava un'unica entità con le p.f. 3 e 4. |
ca.1550
|
Cordini Pietro
|
Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna. | |
ca.1554
|
Cordini Anna
|
Pietro aveva beneficiato nel testamento anche il nipote Martino, per cui Anna diede al cugino la metà di questo terreno. | ||
1554
|
Cordini Anna Cordini Martino |
|||
d.1564
d.1595
|
Cordini Martino |
Dopo la morte, Martino che non aveva figliolanza, beneficiò Nicolò Cordini. | ||
ca.1600
1629
|
Cordini Nicolò III |
Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. | ||
d.1629
1636
|
Cordini Baldassarre IV |
Da Baldassarre il terreno passò al figlio Nicolò. | ||
d.1636
1660
|
Cordini Nicolò V
|
Nicolò V era sparito e per i debiti che aveva, furono messi in vendita i suoi beni fra i quali questo terreno. | ||
d.1660
p.1684 |
Panizza Giovanni Antonio |
Padre di don Pietro. | ||
1684 1693 1731 |
Panizza don Pietro |
Nel 1693 la proprietà Panizza si evince anche dal confine con le p.f. 791 e 792. Don Pietro donava il terreno al nipote Giacomo Antonio Inama nel 1731, in occasione del suo matrimonio. | ||
1731
1782 |
||||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Alla morte di Giacomo Antonio il terreno passò al suo erede universale Luigi Panizza. | ||
1859 1870 |
Panizza Filippo Panizza Giovanna |
Dopo la morte di Luigi, il terreno pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto
|
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il terreno p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza. | ||
d.1904 |
Inama Celeste
|
In un anno indeterminato Celeste Inama acquisterà il terreno dai Panizza. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1530
|
Cordini Delaito
|
Dopo la morte di Delaito il terreno passò al figlio Pietro. |
|
|
SUPERFICIE 2200 mq |
ca.1550
|
Cordini Pietro
|
Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna. | |
ca.1554
|
Cordini Anna
|
Pietro aveva beneficiato nel testamento anche il nipote Martino, per cui Anna diede al cugino la metà di questo terreno. | ||
1554
|
Cordini Anna Cordini Martino |
|||
d.1564
d.1595
|
Cordini Martino |
Dopo la morte, Martino che non aveva figliolanza, beneficiò Nicolò Cordini. | ||
ca.1600
1629
|
Cordini Nicolò III |
Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. | ||
d.1629
1636
|
Cordini Baldassarre IV |
Da Baldassarre il terreno passò al figlio Nicolò. | ||
d.1636
1660
|
Cordini Nicolò V
|
Nicolò V era sparito e per i debiti che aveva, furono messi in vendita i suoi beni fra i quali questo terreno. | ||
d.1660 p.1684 |
Panizza Giovanni Antonio |
Padre di don Pietro. | ||
1684 1693 1731 |
Panizza don Pietro |
Nel 1693 la proprietà Pannizza si evince anche dal confine con le p.f. 791 e 792. Don Pietro donava il bosco al nipote Giacomo Antonio Inama nel 1731, in occasione del suo matrimonio. | ||
1731
1782 |
||||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
Alla morte di Giacomo Antonio il bosco passò al suo erede universale Luigi Panizza. | ||
1859 1870 |
Panizza Filippo Panizza Giovanna |
Dopo la morte di Luigi, il bosco pervenne alla figlia Giovanna che era convolata a nozze con il cugino Filippo Panizza. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto
|
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il bosco p.f. 452/1 pervenne al nipote Augusto Panizza. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1600
1629
|
Cordini Nicolò III |
Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. |
|
|
SUPERFICIE 1500 mq Teza di Somagro |
d.1629
1636
|
Cordini Baldassarre IV |
Da Baldassarre il terreno passò al figlio Simone | |
d.1636
1693
|
Cordini Simone II
|
Dopo la morte di Simone il terreno passò a Giacomo Mendini e quindi a Giacomo Inama. | ||
1693
|
Mendini Giacomo II |
|||
1693 1699
|
Inama Giacomo II |
Da Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro. | ||
d.1699 1745
|
Inama Silvestro III |
Da Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745
|
Giacomo Antonio donerà il bosco a Giovanni Francesco. | |||
1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il bosco al figlio Pietro. | |||
1808 1825 1848 |
fu Giovanni Francesco. | |||
1848
|
Inama Anna Maria |
Il bosco fu ereditato dalla sorella Anna Maria Inama maritata Paternoster a Dambel, la quale poi lo venderà a Pietro Inama. | ||
d.1848 1857 |
Da Pietro poi passò al fratello Baldassarre. | |||
1857 1859 1870 1904 1906 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1600
1629
|
Cordini Nicolò III |
Da Nicolò il terreno passò al figlio Baldassarre. |
|
|
SUPERFICIE 1550 mq Teza di Somagro. La p.f. 792 è frazionata in 792/1 e 792/2. |
d.1629
1636
|
Cordini Baldassarre IV |
Da Baldassarre il terreno passò al figlio Simone | |
d.1636
1693
|
Cordini Nicolò V
|
Dopo la morte di Simone il terreno passo a Giacomo Mendini e quindi a Giacomo Inama. | ||
1693
|
Mendini Giacomo II |
|||
1693 1699
|
Inama Giacomo II |
Da Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro. | ||
d.1699 1745
|
Inama Silvestro III |
Da Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745
|
Giacomo Antonio donerà il bosco a Giovanni Francesco. | |||
1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il bosco al figlio Baldassarre. | |||
1808 1825 1855 |
Dopo la morte do Baldassarre il bosco passò al figlio Baldassarre. | |||
d.1855 1857 1859 1870 1900
|
fu Baldassarre |
|||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Geremia divenne proprietario delle due p.f. 792/1 e 792/2 in base a decreto di aggiudicazione del 1900. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1749 1763 1778 1780 1784 1790 |
|
Nel 1749 la proprietà risulta dal confine sud delle p.f. 797 798. Nel 1778 Cristano vendeva il terreno a Romedio Chilovi per 70 Ragnesi, che glielo riconcedeva in locazione perpetuale. |
|
|
SUPERFICIE 1800 mq Le due p.f. 794 e 795 sono frazionate in 794/1, 794/2, 795/1 e 795/2 in quanto divise dalla strada che porta la Maso Rauti. Nel 1780 la superficie risultava di circa 1000 mq. Forse in seguito venne aggregata una porzione che in precedenza era del comune. |
d.1790 1803 |
Emer Giovanni III |
Il terreno era pervenuto a Giovanni III figlio di Cristano e dopo la sua morte a suo figlio Giovanni | |
d.1803 1825 |
Il terreno passò poi alla sua unica figlia Barbara che aveva sposato Bartolomeo Huber di Mezzolombardo. | |||
1828 1838 |
Emer Barbara |
Nel 1838 i coniugi Huber vendevano il terreno a Baldassarre Inama. | ||
1838 1857 1859 1870 1894 1904 |
Baldassarre era figlio del fu Baldassarre Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1749
|
Comunità di Dermulo
|
La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama. |
|
|
SUPERFICIE 3200 mq Il terreno assieme alle future p.f. 781, 799 e 800 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo. La p.f. 798 è frazionata come nella mappa qui accanto in 798/1, 798/2 e 798/3. La p.f. 797 è frazionata in 797/1 e 797/2. |
1749 1766 1778 1779 |
Inama Gaspare |
Nel 1749 Gaspare era debitore della comunità di Dermulo di 33 Ragnesi che doveva pagare per aver acquistato il presente terreno grezzo poi trasformato in arativo vignato da Gaspare. Il comune aveva ceduto poi il credito alla chiesa di Dermulo. Nel 1766 il terreno detto Raut è posto come assicurazione per la compera di una parte di casa 17-18. Nel 1778 sicuramente Gaspare era proprietario di queste p.f. risultando confinante a nord della p.f 794. Dopo la sua morte il terreno pervenne al figlio Giovanni Michele. | |
1779 1780 1797 1801
|
Nel 1797 dal confine sud della p.f. 781. Dopo la morte di Giovanni Michele il terreno passò al figlio Giovanni Domenico. | |||
d.1801 ca.1810
|
Il terreno pervenne alla figlia Lucia, in quanto figlia di Maria Maierhofer, prima moglie di Giovanni Domenico. Sul terreno Giovanni Domenico aveva assicurato la dote della moglie Maria. | |||
ca.1810 1825 |
Lucia andò in moglie di Romedio Mendini. | |||
1859 1864
|
||||
1870 1879 |
Nel 1879 i fratelli dividono la sostanza che possedevano assieme e il terreno tocca a Giuseppe. | |||
1879 1904 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1749
|
Comunità di Dermulo
|
La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama. |
|
|
SUPERFICIE 670 mq Il terreno assieme alle future p.f. 781, 796, 797, 798 e 800, fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo. Sul lato a valle di questa p.f. di bosco passa l'odierna strada che porta al maso Rauti. |
1749 1766 1778 1779 |
Inama Gaspare |
Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Silvestro. | |
1779 1780 1781 1797 1813 |
Dopo la morte di Silvestro il terreno perverrà al figlio Antonio. | |||
d.1813 1825 1840 |
Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne in eredità al cugino Giovanni Domenico. | |||
d.1840 1843
|
Giovanni Domenico era figlio del fu Giovanni Michele Inama. Dopo la morte di Giovanni Domenico il terreno passò al figlio Giovanni. | |||
d.1843 1859 1870 1894 |
Alla morte di Giovanni il bosco perverrà interamente al figlio Ernesto | |||
1895 1899 1904 1914 |
Inama Ernesto |
fu Giovanni detto Foga | ||
1955 |
Inama Ernesto |
Ernesto era figlio del fu Giuseppe. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1749
|
Comunità di Dermulo
|
La comunità di Dermulo cedette il terreno grezzivo a Gaspare Inama. |
|
|
SUPERFICIE 1560 mq Il terreno assieme alle future p.f. 796, 797, 798, 799 e 781 fino alla prima metà del Settecento apparteneva alla comunità di Dermulo. La p.f. 781/2 ha oggi invaso un po' di terreno di questa particella. Questa particella (comunque incolto e improduttivo) presenta qualche incongruenza in quanto dal libro di impianto fondiario sembrerebbe appartenere a Giuseppe Inama fin dal 1840 anno di morte di sua madre Elisabetta Parolini. Da altre fonti invece sembra aggregata alla p.f. 798. |
1749 1766 1778 1779 |
Inama Gaspare |
Dopo la morte di Gaspare questa parte di terreno pervenne al figlio Giovanni Michele. | |
1779 1780 1797 1801
|
Nel 1797 dal confine sud della p.f. 781. Dopo la morte di Giovanni Michele il terreno passò al figlio Giovanni Domenico. | |||
d.1801 ca.1810
|
Il terreno pervenne alla figlia Lucia, in quanto figlia di Maria Maierhofer, prima moglie di Giovanni Domenico. Sul terreno Giovanni Domenico aveva assicurato la dote della moglie Maria. | |||
ca.1810 1825 |
Lucia andò in moglie di Romedio Mendini. | |||
1859 1864
|
||||
1870 1879 |
Nel 1879 i fratelli dividono la sostanza che possedevano assieme e il terreno tocca a Giuseppe. | |||
1879 |
|
|||
1840 1904 |
||||
1910 |
Inama Modesto |
Nel 1910 risulta in possesso di Modesto fu Giuseppe Inama in occasione del passaggio dell'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1759
|
Inama Giovanni Battista III |
Nel 1759 la proprietà risulta dal confine ovest delle p.f. dal 806 al
811. |
|
|
SUPERFICIE 3300 mq |
1778 1780 1801 |
Inama Giovanni Battista V |
Nel 1778 risulta dal confine est della p.f. 794 795. | |
1825 1859 1870 1880 |
Figlio del fu Giovanni. Nel 1880 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 826. | |||
1883 1904 |
Endrizzi Natale |
fu Giovanni |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1742
|
Panizza Ferdinando |
Nel 1742 Ferdinando donava al nipote chierico Federico Luca di Sarnonico il terreno. |
|
|
SUPERFICIE 10500 mq Le p.f. 806 e 811 sono state frazionate in 806/1, 806/2, 806/3, 811/1 e 811/2. La p.f. 825, tutt'oggi esistente, è collegata con la n. 811/2 e in passato fungeva anche da strada consortile. Le p.f. 811/1 e 811/2, ma anche molte delle altre p.f. sono oggi attraversate dalla strada costruita a metà degli anni Settanta del Novecento che porta al maso Depaoli Stefano. |
1742 1751
|
Luca de Windegg don Federico Inama Giuseppe * |
Nel 1751 risultava investito del terreno Giuseppe Inama di Sarnonico. | |
1759 1761
|
Luca de Windegg don Federico Emer Cristano * |
Nel 1759 don Federico vendette il terreno a Cristano Emer e infatti nel 1761 dal confine ovest delle p.f. dal 812 al 819 risulta don Federico ossia Cristano Emer. Cristano evidentemente qualche anno dopo rinunciò il terreno nelle mani del Luca. | ||
1768 1770 1780 1781 1787 1797
|
Luca de Windegg don Federico |
Nel 1768 don Federico Luca investì perpetuamente Giacomo Endrizzi del terreno. A don Federico seguirà padrone del terreno Francesco Chilovi. Nel 1787 e nel 1797 che Giacomo Endrizzi fosse livellario Luchi, risulta anche dal confine ovest delle p.f. dal 812 al 819. | ||
ca.1810 |
Chilovi Francesco |
Giacomo nel 1810 non essendo in grado di pagare Francesco fu Antonio Chilovi per il livello relativo a questo terreno e ad altri due (Blaum e Santa Giustina) vende l'utile dominio al padrone Francesco Chilovi. | ||
1810 1818 |
Chilovi Francesco |
Nel 1818 Francesco Chilovi vendette il terreno ad Antonio fu Giovanni Francesco Inama. | ||
1818 1825 1857 |
Figlio del fu Giovanni Francesco. Dopo il 1857 assegna il terreno ai due figli Giuseppe e Giovanni. | |||
1859 1864 1870 1880 1878 |
Inama Giovanni |
La proprietà confermata anche dal confine nord della p.f. 823-824. I due fratelli poi divisero il terreno. | ||
1878 1904 1906 |
Le p.f. di Giuseppe furono: le 807, 808, 825 e 811/2. | |||
1878 1900 |
Inama Giovanni |
Le p.f. di Giovanni furono: le 806/1, 806/2, 806/3, 809, 810 e 811/1. La proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 814. Dopo la morte di Giovanni detto Zanetto, le p.f. passarono ai figli Daniele e Giuseppe. | ||
d.1900 1904 1910 1911 1927 |
Inama Daniele |
A Daniele pervennero le p.f. 806/2, 810 e 811/1. Nel 1910 la p.f. 810 fu attraversate dall'acquedotto irriguo. |
||
d.1900 1904 1910
|
Inama Giuseppe |
A Giuseppe pervennero le p.f. 809 e 806/1, 806/3 che comunque furono ereditate dal fratello Daniele. Attraverso le p.f.806/3 e 809 nel 1910 fu costruito l'acquedotto irriguo. | ||
d.1927 1929 |
Inama Gisella Inama Angelina Inama Maria |
Dopo la morte di Daniele le p.f. 806/1, 809, 806/2, 806/3 810 e 811/1 pervennero ai suoi eredi. | ||
d.1906 1907 1910 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I figli del fu Giuseppe vennero il possesso per aggiudicazione ereditaria delle p.f. 807, 808, 825 e 811/2. Nel 1910 dal prospetto di indennizzo per il passaggio dell'acquedotto irriguo le p.f. 807 e 808 risultano proprietà di Modesto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1740 1757 |
Inama Giovanni Battista II |
Giovanni Battista II è il primo proprietario di cui abbiamo notizia. |
|
|
SUPERFICIE 7400 mq La p.f. 812 è frazionata in 812/1. Le p.f. 815, 816 e 817 sono scomparse. Assieme alle p.f. 818, 819 e 820, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II. * Affittuario ** Manente |
d.1759 1759 1761 1764
|
Inama Giovanni Battista III |
Nel 1759 la proprietà degli eredi di Giovanni Battista risulta dal confine est delle p.f. dal 806 al 811. Nel 1761 Giovanni Battista assicurava su questo terreno una somma presa a prestito dalla chiesa di Dermulo assieme a suo fratello Giovanni. | |
d.1764 1780 |
Inama Lucia |
Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno passò alla vedova Lucia Inama. | ||
1780 1787 |
||||
1787 1797 |
Rosetta don Giovanni |
Nel 1787 Giovanni Battista vendette il terreno a don Rosetta che poi glielo riconcesse in investitura perpetuale. Nel 1797 Giobatta regolano della comunità assicurava un prestito contratto per essa, sul suo terreno privato a Campolongo. | ||
1810 p.1859 |
Castel Bragher |
Nel 1810 dal confine est delle p.f. 806 - 811, risulta Castel Bragher per cui, se non è un errore, vuol dire che in quell'anno i proprietari del maso Rauti erano i Thun ed avevano acquistato queste p.f. (esclusa la 814?) dagli eredi di Giobatta Inama V. | ||
1859 1870 1873 1904 1910 |
Nel 1904 solo la 814 risulta di Filippo. Forse gli Eccher avevano acquisito il terreno dai Thun in occasione della compera della casa a Dermulo. | |||
1873 1880 1881 |
Eccher Lorenzo Eccher Augusta |
p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817. Nel 1873 la proprietà risulta dal confini della p.f. 814. Nel 1881 Augusta e Filippo Eccher vendettero il terreno ai fratelli Mendini. | ||
1881 1882 |
p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817. | |||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. p.f. 812/1, 812/2, 813, 815, 816 e 817. Giuseppe padre e Giuseppe figlio. | ||
1910 |
Widmann Maria |
Nel 1910 in occasione della costruzione dell'acquedotto irriguo la p.f. 814 risulta di Widmann Maria di Coredo. Maria non si capisce quale relazione avesse con Filippo Eccher. Una figlia di Filippo si chiamava Maria ma aveva sposato Celestino Cappello di Cles. | ||
1910 |
Depaoli Giuseppe |
Nel 1910 in occasione della costruzione dell'acquedotto irriguo le p.f. 812/1 813 817 risultano di Giuseppe Depaoli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1740 1757 |
Inama Giovanni Battista II
|
Giovanni Battista II è il primo proprietario di cui abbiamo notizia. |
|
|
SUPERFICIE 2810 mq Delle due p.f. si riscontrano solamente le 818/1 e 819/1. Assieme alle p.f. 812, 813, 814, 815, 816, 817 e 820, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II. * Affittuario ** Manente |
1759 1761 1770 1780 1781
|
Nel 1759 la proprietà degli eredi di Giovanni Battista risulta dal confine est
delle p.f. dal 806 al 811. Nel 1761 Giovanni assicurava su questo terreno una somma presa a prestito dalla chiesa di Dermulo assieme a suo fratello Giovanni Battista. Nel 1770 Giovanni assicurava un capitale su questo terreno. |
||
1781 1797 ca.1800 |
Chilovi don Gaspare Inama Giovanni * |
Nel 1781 risulta che Giovanni aveva venduto il terreno a Gaspare Chilovi, per liberarsi del debito presso Anna Bombarda. Il Chilovi però glielo concedeva subito in locazione perpetuale. Dopo la morte di Giovanni il terreno fu ereditato dalla figlia Dorotea che aveva maritato Domenico Emer di Taio.Nel 1797 la proprietà di Giovanni si deduce anche dal confine nord delle sottostanti particelle. | ||
d.1800 1825 |
Chilovi don Gaspare Emer Domenico * |
Dopo la morte di Domenico il terreno passò al figlio Pietro. | ||
1867 |
Emer Pietro
|
di Taio. | ||
1859 1867 1870 1872 1873
|
Nel 1867 Pietro fu Domenico Emer di Taio, vendette il terreno a Giovanni Endrizzi di Dermulo. Nel 1873 a proprietà di Giovanni risulta dal confine nord della p.f. 814. Non so come mai già risultava di Giovanni nel 1859. Forse l'aveva in affitto? | |||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
p.f.
818/1, 818/2, 819/1 e 819/2. Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1740 1748 1757 |
Inama Giovanni Battista II |
Nel 1740 e nel 1748 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 824. Questa porzione passò al figlio Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 2300 mq Oggi frazionata in 820/1 e 820/2. Assieme alle p.f. 812, 813, 814, 815, 816, 817, 818 e 819, formava nel Settecento un'unica entità in mano a Giovanni Battista Inama II. |
1761 1766 1777 1787 |
Inama Antonio |
Nel 1761 da confini del terreno dei suoi fratelli Giovanni e Giovanni Battista. Nelle divisioni ufficiali fra i fratelli si rettifica l'appartenenza ad Antonio. Nel 1787 da confini dei terreni vicini (anche se nel 1780 risulta a nome del genero Giovanni Mendini) | |
1780 |
Il terreno pur risultando a nome di Giovanni, in realtà era ancora del suocero Antonio Inama. | |||
1797 |
Inama Antonio eredi |
Nel 1797 da confine sud della p.f. 813. | ||
1825
|
Paoli Tommaso |
Tommaso fu Tommaso Paoli nel 1825 vendeva il terreno a Luigi Battisti. | ||
1825 1837 |
Dopo la morte di Luigi il terreno passò al figlio Antonio. | |||
1837 1855
|
Battisti Antonio |
Prima del 1857 Lucia vedova di Antonio Battisti vendette il terreno a Lorenzo Inama anche a nome dei fratelli. | ||
1857 1859 1870 |
||||
1880 1883
|
Inama Lorenzo |
Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli il vigneto passa a Lorenzo. Nel 1883 la proprietà si ricava anche dal confine nord della p.f. 821. | ||
1903 1904 |
Inama Demetrio Inama Fiorenzo |
Nel 1904 le due p.f. 820/1 820/2 sono definite vigneto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1685 1690 1693 |
Cordini Simone II
|
Nel 1685 e nel 1690 la proprietà di Simone risulta anche dai confini con il terreno Emer. Dopo la morte di Simone il terreno perverrà agli eredi di Giovanni Antonio Panizza. |
![]() |
|
SUPERFICIE 700 mq La p.f. non è più esistente perchè incorporata assieme alla contigua p.f. 822, nella p.f. 858/1. La superficie è stata approssimata. * Affittuario ** Manente |
d.1693 p.1716 |
Panizza don Pietro Panizza Giovanni Andrea |
||
1716
|
Panizza don Pietro
|
Il terreno passerà al cognato Silvestro Inama III. | ||
1729 1730
|
Inama Silvestro III Inama Michele * |
Nel 1729 da confine nord della p.f. 858. | ||
ca.1735 1741 |
Inama Alberto Inama Gaspare * Inama Giacomo *
|
Nel 1729 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 858. | ||
ca.1735 1741 1743 |
Inama Alberto Inama Gaspare * Inama Giovanni Battista *
|
Giacomo nel 1743 alienerà la sua parte a Giovanni Battista Inama che gli aveva fatto sicurtà per un prestito alla chiesa. Il terreno da questa vendita risulta diviso longitudinalmente e si evince che Giacomo e quindi poi Giobatta, godevano della parte a monte, mentre Gaspare di quella a valle. | ||
d.1741 1743 1754 1779 |
Inama Bartolomeo III Inama Gaspare *
|
Il padrone Alberto Inama di Fondo dopo la sua morte lascerà il terreno al figlio Bartolomeo. E' da credere che in seguito Gaspare avesse acquisito la parte di Giobatta. | ||
d.1779 1780 1781 1801 |
Inama Bartolomeo III |
Nel 1781 da confine nord della p.f. 858 risultavano i fratelli Silvestro e Giovanni Inama, per cui fittavoli di Bartolomeo Inama di Fondo, probabilmente possedevano il terreno ancora indiviso. | ||
d.1801 ca.1825
|
Inama Giovanni Vigilio Inama Giovanni Domenico *
|
Giovanni Domenico assegnò il terreno alla figlia Lucia. | ||
1825 1837 |
Inama Floriano Inama Vigilio |
Lucia, moglie di Romedio Mendini vendette il terreno a Bortolo Mendini. | ||
1837 1844 |
Bartolomeo era figlio di altro Bartolomeo. Nel 1844 Bartolomeo assegnò il terreno a Romedio Endrizzi che aveva sposato sua figlia Teresa. | |||
1844 1859 1870 1875 1877 1881 1883 |
Nel 1875 il terreno veniva ipotecato a favore di Marcello Gezzi. Nel 1877 il terreno veniva ipotecato in favore del beneficio primissariale di Dermulo. Nel 1883 Romedio vendette il terreno ai fratelli Mendini. | |||
1883 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1685 1690 1693 |
Cordini Simone II
|
Nel 1685 e nel 1690 la proprietà di Simone risulta anche dai confini con il terreno Emer. Dopo la morte di Simone il terreno perverrà agli eredi di Giovanni Antonio Panizza. |
|
|
SUPERFICIE 700 mq La p.f. non è più esistente perchè incorporata assieme alla contigua p.f. 822, nella p.f. 851/1. Esiste tuttavia una piccola particella con questo numero nei paraggi di quella vecchia. La superficie è stata approssimata. * Affittuario ** Manente |
d.1693 p.1716 |
Panizza don Pietro Panizza Giovanni Andrea |
||
1716
|
Panizza don Pietro
|
Il terreno passerà al cognato Silvestro Inama III. | ||
1729 1730
|
Inama Silvestro III Inama Michele * |
Nel 1729 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 858. | ||
ca.1735 1741 |
Inama Alberto Inama Gaspare * Inama Giacomo *
|
Giacomo nel 1743 alienerà la sua parte a Giovanni Battista Inama che gli aveva fatto sicurtà per un prestito alla chiesa. Il terreno da questa vendita risulta diviso longitudinalmente e si evince che Giacomo e quindi poi Giobatta, godevano della parte a monte, mentre Gaspare di quella a valle. | ||
ca.1735 1741 1743 |
Inama Alberto Inama Gaspare * Inama Giovanni Battista *
|
Il padrone Alberto Inama di Fondo dopo la sua morte lascerà il terreno al figlio Bartolomeo. E' da credere che in seguito Gaspare avesse acquisito la parte di Giobatta. | ||
d.1741 1743 1754 1779 |
Inama Bartolomeo III Inama Gaspare *
|
Dopo la morte di Gaspare furono investiti del terreno i suoi due figli Giovanni Michele e Silvestro. | ||
d.1779 1780 1781 1801 1813 |
Inama Bartolomeo III |
Nel 1781 da confine nord della p.f. 858 risultavano i fratelli Silvestro e Giovanni Inama, per cui fittavoli di Bartolomeo Inama di Fondo, probabilmente possedevano il terreno ancora indiviso. | ||
d.1813 1825 1840 |
figlio del fu Silvestro divenne possessore di questo terreno che dopo la sua morte perverrà al cugino Giovanni Domenico e quindi a suo figlio Giacomo. | |||
d.1840 1846 |
Inama Giacomo
|
Alla morte di Giacomo il terreno sarà ereditato dalla moglie Matilde e dal fratello Luigi. | ||
1846 1847 |
Inama Luigi Matilde Tamè |
Nel 1847 Luigi fu Giovanni Inama vendette il terreno (arativo vignato con gelsi) a Vittore Tamè. | ||
1847 1855 |
Tamè Vittore
|
|||
1858 1859 1870 1875 1883 |
Nel 1858 nelle divisioni della sostanza lasciata dal padre Vittore, il terreno pervenne a Rosa e Domenico.Nel 1875 don Domenico risulta dal confine est della p.f. 822; nel 1877 dal confine est della p.f. 821 risulterebbe proprietaria Matilde Tamè. Nel 1883 i fratelli Tamè vendettero il terreno ai fratelli Mendini. | |||
1883 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1680
1701 |
Tamè Vittore I 6 7
|
Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 |
|
|
SUPERFICIE 3350 mq Si ritrova una particella 823/1. La 824 è stata frazionata in 824/1 e 824/2. |
1680 p.1748 |
Comunità di Dermulo 4 5 |
||
p.1740 |
Tamè Vittore III 6 7 |
Nel 1740 Vittore III istituiva un censo in favore della chiesa di Dermulo, su una parte di due stari circa di superficie verso est, confinante con Giovanni Battista Inama. | ||
d.1748 1753 1759 1766 1767 |
Tamè Vittore III 4 5 6 7 |
Nel 1748 Vittore assicurava un debito su tutto il terreno.
Nel 1753 era assicurato un debito nei confronti della chiesa di Dermulo
istituito nel 1740. Nel 1759 la proprietà risulta dal confine sud delle p.f. dal 806 al 811
(livellario Lucchi!) Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 |
||
d.1767 1768 1780 1784 1810 1811 |
Tamè Giovanni Maria 4 5 6 7 |
Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 risultano gli eredi di Vittore Tamè.
Nel 1784 Giovanni Maria assicura sul terreno la dote della moglie Maria Domenica
Nesler. Nel 1810 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 811. Dopo la morte del padre Giovanni Maria, il terreno pervenne ai figli escluso Giuseppe. |
||
1811 1825 |
||||
1851 1858 1859 1863 1870 1875 1877 |
Nel 1851 il padre Vittore assegnava questo terreno a Giovanni assieme ad un altro a Cavauden perchè in questo modo non pretendesse altro in eredità. Nel 1863 Giovanni acquistò la parte dei fratelli Rosa, don Domenico e Matilde. | |||
1880 1883
|
Tamè don Domenico |
Nel 1883 la proprietà di don Domenico risulta dal confine ovest della p.f. 821. Nel 1880 da confine sud della p.f.826 eredi di Giovanni Tamè. | ||
1877 1904 |
Tamè Costante |
Costante era figlio di Giovanni e possedeva il terreno con cinque compossessori, in morte di Giovanni Tamè (1877) e 1878 in morte di Caterina vedova di Giovanni Tamè. | ||
ca.1955
|
Inama Bruno |
figlio di Celeste. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1680
1701
|
Tamè Vittore I 1 2 Comunità di Dermulo 3 |
Molto probabilmente il terreno appartenne a Vittore I che forse l'aveva ricevuto dalla comunità di Dermulo. |
|
|
SUPERFICIE 2950 mq Entrambe le p.f. sono state frazionate: 826/1, 826/2, 827/1 e 827/2. Il terreno dei Tamè che nel 1710 appartenente a Simone, era circondato dai beni comunali per cui possiamo immaginare che fosse stato ridotto da poco a coltura. |
1701 1714 1716
|
Tamè Giorgio 1 3 Tamè Simone 2 |
Dopo la morte di Giorgio il terreno passò al figlio Vittore. Nel 1714 Giorgio, per un accomodamento relativo al diritto di vicinato, riceverà dal comune la porzione 3. Dopo la morte di Giorgio il terreno passerà al figlio Vittore III. | |
1716 ca.1743
|
Tamè Simone 2 |
Dopo la morte di Simone avvenuta intorno al 1743 il terreno passò al figlio Giuseppe. | ||
d.1743 1751
|
Tamè Giuseppe 2 |
Nel 1751 la proprietà risulta dal confine della parte del cugino Vittore. Dopo il 1751 non appaiono più possessori ne Giuseppe ne eventualmente suo figlio Antonio, per cui è da presumere che il terreno fosse passato ai parenti Vittore o suo figlio Giovanni Maria. | ||
d.1718 1740 1759 1766 1767 |
Tamè Vittore III 1 3 |
Nel 1759 la proprietà risulta dal confine sud delle p.f. dal 806 al 811
(livellario Lucchi!) Nel 1766 dal confine ovest della p.f. 811 |
||
d.1767 1768 1780 1810 1811 |
Tamè Giovanni Maria 1 2 3 |
Nel 1768 dal confine ovest della p.f. 811 risultano gli eredi di Vittore Tamè. Nel 1810 la proprietà risulta anche dal confine della p.f. 811. | ||
d.1811 1825 1838 1847 |
Simone e Barbara ereditarono il terreno dal padre Giovanni Maria. | |||
1850 1855
|
Tamè Antonio |
Nel 1850 ad Antonio veniva assegnato questo terreno dall'eredità dei fratelli Simone e Barbara. | ||
d.1855 1858 1859
|
Tamè Domenico Tamè Rosa |
Dopo la morte dello zio Antonio, Domenico e Rosa ereditarono il terreno. Nel 1859 don Domenico e Rosa Tamè vendettero il terreno a Lorenzo Inama che lo acquisiva anche a nome dei fratelli. |
||
1859 1870 1878 |
Nel 1878 dal confine ovest della p.f. 823-824 risultava possessore Pietro Inama. | |||
1880 1892
|
Inama Pietro |
Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli viene ufficializzata la proprietà di Pietro che già nel 1878 risultava a suo nome. | ||
1892
|
Inama Mansueta |
Il "vignale" sarà ereditato dalla figlia Mansueta moglie di Placido Tait di Mezzolombardo che nello stesso anno lo venderà a Eugenio Inama. | ||
1892 1904 |
Inama Eugenio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1780 1825 1859 1870
|
Dopo il 1870 l'unica parte della p.f. 828 rimasta in mano al comune è la 828/1 e la 828/11 aggiuntasi dopo. Nel 1871 vengono vendute le sei porzioni di terreno. |
|
||
SUPERFICIE 7100 mq Era chiamato anche Pasturela. Nel 1870 fu diviso in 6 porzioni poi assegnate ad alcuni capi famiglia di Dermulo. Oggi si presenta frazionato in almeno 10 particelle. A valle della p.f. 828/1 oggi scorre la strada che si innesta sulla strada delle Braide. |
1871
|
Eccher Filippo |
Porzione I di circa 4 Stari. Il prezzo pagato da Filippo fu 112 Fiorini. P.f. 828/8 828/9 828/10. | |
1871
|
Inama Pietro |
Porzione II di circa 2,5 Stari. Pietro era figlio del fu
Baldassarre.
Il prezzo pagato da Pietro fu 67 Fiorini.
p.f. 828/7. In seguito la particella passò al fratello Giuseppe e quindi a Geremia. |
||
1872 1900
|
Tamè Vigilio Tamè Vittore |
Porzione III. Probabilmente il terreno fu acquisito da Vigilio ma a nome anche del fratello Vittore. P.f. 828/6. |
||
1871 1883
|
Endrizzi Giovanni |
Porzione IV di circa 3 Stari. Il prezzo pagato da Giovanni fu 115 Fiorini. P.f. 828/4 e 828/5. | ||
1871 1882
|
Eccher Felice |
Porzione V di circa 3 Stari. Il prezzo pagato da Felice fu 72 Fiorini. P.f. 828/3. Dopo la morte di Felice in terreno passò ai figli Enrico e Giacomo. | ||
1871 1878
|
Emer Pietro |
Porzione VI di circa 4,5 Stari. Il prezzo pagato da Pietro fu 50 Fiorini. P.f. 828/2. | ||
d.1883
|
Endrizzi Natale |
P.f. 828/4 e 828/5. Dopo la morte del padre Giovanni il terreno passò al figlio Natale. |
||
1870 1871 1904 |
Eccher Filippo |
p.f.828/10 | ||
1902 1904 |
Eccher Enrico |
p.f. 828/3 Dalle divisioni del 1902. In seguito la parte di Giacomo fu acquisita da Enrico. Nel 1945 dopo la morte di Enrico il terreno pervenne ai suoi eredi. | ||
d.1900 1904 |
Tamè Vigilio Tamè Dionigio Tamè Emanuele |
p.f.
828/6. Dopo la morte di Vittore la sua parte passò ai figli Dionigio ed Emanuele. |
||
1915 1943 |
Tamè Dionigio |
p.f.
828/6. Dopo la morte di Vigilio il terreno passò al nipote Dionigio al quale era pervenuta anche la parte del fratello Emanuele. Dopo il 1943 il terreno apparterrà ai suoi eredi. |
||
d.1878 1895 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
p.f.
828/2 L'aggiudicazione del terreno ai quattro figli avvenne nel 1895. In seguito pervenne al fratello Giuseppe. |
||
d.1904 |
Emer Giuseppe |
p.f. 828/2 | ||
d.1871 1881 |
Eccher Lorenzo |
p.f.
828/8 e 828/9. Dopo il 1871 Filippo vendette le p.f. 828/8 e 828/9 al fratello Lorenzo e tenne per se la p.f. 828/10. |
||
1881 1904 |
p.f.
828/8 e 828/9. Nel 1881 le p.f. 828/8 e 828/9 sono state vendute ad Andrea dal fratello Lorenzo. |
|||
1900 1904 |
Inama Geremia |
p.f. 828/7 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1550 1560
|
Cordini Simone 3 |
Nel 1550 la proprietà di Simone risulta dal confine nord della p.f. 880. Dopo il 1560 il terreno entra nelle disponibilità di Ercole Inama. |
|
|
SUPERFICIE 4800 mq Oggi è occupata nella sua parte nord dalla casa di Giuliano Endrizzi e dai binari della ferrovia Trento-Malè. Si presenta frazionata in 829/3, 829/4 e 829/5. |
d.1560 1614
|
Inama Ercole 3 |
Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alla figlia Margherita. | |
1614 1634
|
Inama Margherita 3 Chilovi Giacomo 3 |
Margherita che era sposata con Giacomo Chilovi eredita il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
|
Chilovi Gaspare 3 |
Gaspare eredita per poco la sostanza paterna. | ||
1634 1646
|
Chilovi Anna Maria 3 |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 ca. 1680
|
Guelmi Simone 3 |
Intorno al 1655 Simone prende in moglie Anna Maria Chilovi. | ||
1695 1701 |
Guelmi Francesco Antonio 3 Mendini Giacomo II * |
|||
1716 1743 |
Guelmi Matteo 3 Mendini Giacomo II * |
Nel 1743 la proprietà risulta anche dal confine est della p.f. 836. | ||
1749 1777 |
Inama Felicita 3 |
|||
1780 1783 p.1802 |
Guelmi Alberto e Nicolò 3 |
Nel 1783 dal confine est della p.f. 7-8 e 831e pure dal confine ovest della p.f. 836. Dopo il 1802 Matteo prese il posto del padre Bartolomeo Mendini come manente. | ||
1802 1806 |
Guelmi Alberto e Nicolò 3 Mendini Matteo * |
Nel 1806 il terreno fu venduto a Giovanni Antonio Martini di Taio. | ||
1806 1813 1816 1825 1827 |
Martini Antonio 3 |
Dal 1813 sul terreno è veniva assicurata la rendita per il chierico don Carlo. Nel 1816 la proprietà del Martini risulta anche dal confine est della porzione a valle, proprietà di Tommaso Paoli. | ||
1500
1525 |
Inama Marino I 2 |
|||
d.1525 1559 |
Inama Antonio 2 |
Antonio che era figlio del fu Marino ed era conosciuto come Antonio del Marin, vendette il terreno a Floriano stipulante a nome del padre Cristoforo. | ||
1559 1598 |
Inama Floriano I 1 2 4 |
|||
1598 1615 |
Inama Bartolomeo I 1 2 4 |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II 1 2 4 |
|||
1652 1691 |
Inama Bartolomeo II 1 2 4 |
|||
1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano IV 1 2 4 Inama Alberto |
|||
1749 ca.1762
|
Inama Bartolomeo III 1 2 4 Inama Floriano IV 1 2 4
|
Da confine nord della p.f. 829. Dopo il 1762 i due fratelli Inama gestirono separatamente il terreno. Bartolomeo non ebbe più parte sulle porzioni 1 2 4. | ||
1762 1772 1777 1780 1783 1788 |
Inama Floriano IV 1 2 4 Inama Giacomo III * |
Nel 1762 Giacomo ricevette il terreno in locazione perpetuale da Floriano IV Inama , assieme alle p.f. 7-8 (porzione 1), e 829nord (porzione 2). Nel 1772 sullo stesso terreno fu assicurato un prestito. Giacomo possedeva la 829nord, assieme alla 7-8 e poi alla 831. Giacomo prima di morire si era affrancato del livello verso gli Inama di Fondo. | ||
1792 1802 1804 |
Inama Giacomo IV 1 2 4 Inama Giovanni Battista 1 2 4 |
Figli di Giacomo che dalle divisioni paterne del 1792 ricevettero il terreno alla Braide.
Nello stesso anno i due fratelli locarono il terreno per due anni all'altro fratello
Giuseppe.
Nel 1802 sul terreno veniva assicurata la dote di
Caterina Gabrielli moglie di Giacomo figlio di Giobatta Inama. |
||
1804 1805 |
Corazzola Romedio 1 2 4 |
Dopo il 1805 il Corazzola vendeva tutto il terreno (porzioni 1, 2 e 4) a Tommaso Paoli. | ||
1805 1806 1813 1816 |
Paoli Tommaso 1 2 4 |
|||
1816 |
Endrizzi Antonio 1 2
|
|||
d.1816 |
Widmann Luca 1 2 |
Probabilmente il terreno pervenne a Luca in relazione all'ipoteca su di esso gravante da Tommaso Paoli. | ||
1827 |
Widmann Luigi 1 2 |
Luigi che abita a Salorno vendette il terreno ereditato dopo la morte del fratello Luca, ad Antonio Martini. | ||
1827 1835 |
Martini Antonio 1 2 3 |
Il terreno in mano ad Antonio quindi dal 1827 in poi comprendeva le Braidele (porz. 1 e 2) e la porzione 3. Dopo la morte di Antonio il terreno passò al figlio don Carlo. | ||
d.1835 1859 1870
|
Martini don Carlo 1 2 3 |
Nel 1855 il terreno alle Braidele fu fisicamente diviso in due porzioni dalla nuova strada erariale per le quali si conserva l'antica partitura in 1 e 2. Don Carlo mori intorno al 1870 e il terreno pervenne ai sotto citati eredi. | ||
p.1871 |
Martini Emilio
2 3 Zuech Ernesto 2 3 Zuech Achille 2 3 Zuech Carolina 2 3 |
Nel 1871 Gerolamo Dallago di Cles, quale procuratore degli eredi Martini, vendette il terreno (porz. 2 e 3) a Giuseppe Endrizzi. La porz. 1 verrà invece venduta a Giovanni Maria Tamè nel 1873. | ||
1871 1883 1904 1920 |
Nel 1883 Giuseppe Endrizzi sottoponeva il terreno a ipoteca. | |||
1956 |
Endrizzi Lorenzo 2 3 Endrizzi Gino 2 3
|
p.f. 829/1 Nipoti del sopraccitato Giuseppe | ||
1960 |
Endrizzi Lorenzo 2 3 |
p.f. 829/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1450
|
Mendini Gregorio |
Gregorio detto Tanzo risultava confinare con il terreno infeudato dai Thun ad Antonio Inama. |
|
|
SUPERFICIE 1930 mq La p.f. 832 non esiste più. La 830 e la 831 sono state frazionate rispettivamente in 830/1, 830/2, 831/1 e 831/2. *Affittuario |
d.1450
ca.1510 |
Raimondino III |
detto Mendino e figlio di Gregorio. | |
ca.1530
|
Mendini Antonio I |
|||
1559
|
Mendini Giovanni
|
Giovanni Mendini detto Tanzo risultava proprietario almeno in parte, dal confine nord della porzione 1. In seguito il terreno sarà acquisito da Floriano Inama I. | ||
d.1559 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
|||
1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II |
|||
1652 1691 |
Inama Bartolomeo II |
|||
1691 1704 |
Inama Lorenzo Floriano IV Inama Alberto |
|||
1749 ca.1762
|
Inama Bartolomeo III Inama Floriano IV |
La proprietà risulta da confine ovest della p.f. 829. Dopo il 1762 i due fratelli Inama gestirono separatamente il terreno. | ||
1762 1772 1777 1780 1783 1788 |
Inama Floriano IV 1 2 4 |
Nel 1762 Giacomo ricevette il terreno in locazione perpetuale da Floriano Inama IV, assieme alle p.f. 7-8, e 829nord. Nel 1772 sullo stesso terreno fu assicurato un prestito. Giacomo prima di morire si era affrancato del livello verso gli Inama di Fondo. | ||
1792 1802 1804 |
Inama Giacomo 1 2 4 Inama Giovanni Battista 1 2 4 |
Figli di Giacomo che dalle divisioni paterne del 1792 ricevettero il terreno alla Braide.
Nello stesso anno i due fratelli locarono il terreno per due anni all'altro fratello
Giuseppe.
Nel 1802 sul terreno veniva assicurata la dote di
Caterina Gabrielli moglie di Giacomo figlio di Giobatta Inama. Nel 1804 Giobatta Inama e il nipote Giuseppe per un debito assegnarono il terreno (assieme alle porzioni 1 e 2) a Romedio Corazzola di Tres, con il patto di poterlo redimere entro due anni. |
||
1804 1805 |
Corazzola Romedio 1 2 4 |
Probabilmente dopo il 1805 il Corazzola vendeva il terreno (assieme alla p.f. 7-8) a Tommaso Paoli. | ||
1805 1806 1813 1816 |
Paoli Tommaso 1 2 4 |
Nel 1816 il Paoli vendeva ad Antonio Endrizzi le porzioni 1 e 2. Nel 1824 Tommaso permutò il terreno con Pietro Emer di Taio. | ||
1816 1819 1824 |
Paoli Tommaso 4 |
Nel 1824 Tommaso permutò il terreno con Pietro Emer di Taio. | ||
1824 1828 |
Emer Pietro 4 |
Pietro era di Taio. | ||
1828 |
|
di Taio. | ||
1840 |
Cescati Maria 4
|
di Taio. | ||
1859 1871 |
Cescati Giuseppe 4 |
Nel 1871 l proprietà di Giuseppe risulta dal confine est della p.f. 829. | ||
1870 |
Cescati Maria eredi
4 |
Taio dalla mappa del 1870 | ||
1869 |
Cescati Giovanni 4 Cescati Alessandro 4 Cescati Agostino 4 |
Figli del fu Giuseppe ed eredi della loro madre Maria morta nel 1868. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
|
ca.1450
|
Antonio fu Inama
|
|
|
SUPERFICIE 2370 mq Assieme alla p.f. 835 il terreno formava un'unica entità in passato denominata Stregle Longe. La p.f. 834 è scomparsa, la 833 è stata frazionata in 833/1, 833/2, 833/3 e 833/4. Nella parte nord-ovest sorge la casa di Giulio Emer. |
ca.1490 |
Inama Pietro |
||
1531 1550 1553 |
Inama Cristoforo |
|||
1568 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
|||
1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II |
|||
1652 1680 1691 |
Inama Bartolomeo II |
|||
1691 1695 1700 1704 |
Inama Lorenzo Floriano Inama Alberto |
|||
1741 1749 1777 1780 1783 |
Inama Bartolomeo III |
Nel 1749 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 829; nel 1783 dal confine sud della p.f. 831. | ||
1763 1813 1805 1828 |
Inama Giovanni Vigilio |
La proprietà nel 1805 (sig. Inama) si ricava dal confine sud della p.f. 831; nel 1813 dal confine ovest della p.f. 829. | ||
1828 1848 |
Inama Vigilio Inama Floriano V |
|||
1849 |
Martini Carlotta Sommeda Chiara |
|||
1849 1854 |
Emer Romedio I |
|||
1871 p.1889
|
Emer Romedio II
|
Nel 1871 la proprietà di Romedio risulta anche dal confine est della p.f. 829. Nel 1889 Eugenio Inama procuratore di Romedio Emer emigrato in Brasile, vendeva la p.f. 833 ai cugini Germano e Alessandro Emer. La proprietà di Romedio risulta anche dal n. di casa 24 sulla mappa del 1870. | ||
1889 1901 |
Emer Germano Emer Geremia
Emer Basilio Emer
Giuseppe
Emer Alessandro
Emer Arcangelo
Emer Celeste
|
Fino al 1901 il terreno era posseduto in comproprietà dai cugini, figli di Pietro e di Giovanni. In seguito la proprietà rimarrà degli eredi di Giovanni. | ||
d.1901 1904 |
Emer Germano Emer Geremia Emer Basilio |
Dopo il 1904 Geremia e Germano acquistarono dagli eredi del fratello Basilio la sua parte. | ||
d.1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1450
|
Antonio fu Inama |
|
||
SUPERFICIE 2600 mq Assieme alla p.f. 833 e 834 il terreno formava un'unica entità in passato denominata Stregle Longe. Oggi e frazionata in 835/1 e 835/2. |
ca.1490 |
Inama Pietro |
||
1531 1550 1553 |
Inama Cristoforo |
Nel 1550 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 880. | ||
1568 1598 |
Inama Floriano I Inama Pietro |
|||
1598 1615 |
Inama Bartolomeo I |
|||
1615 1652 |
Inama Floriano II |
|||
1652 1680 1691 |
Inama Bartolomeo II |
Nel 1680 la proprietà di Bartolomeo risulta anche dal confine nord delle p.f. 880 e 883. | ||
1691 1695 1700 1704 |
Inama Lorenzo Floriano Inama Alberto |
Nel 1695 e 1700 la proprietà si ricava anche dal confine nord della p.f. 883 (eredi di Bartolomeo Inama). | ||
1741 1780 |
Inama Bartolomeo III |
|||
1763 1813 1828 |
Inama Giovanni Vigilio |
Nel 1813 dal confine ovest della p.f. 829. | ||
1828 1848 |
Inama Vigilio Inama Floriano V |
|||
1849 |
Martini Carlotta Sommeda Chiara |
|||
1849 1854 |
Emer Romedio I |
|||
1859 1871 |
|
Nel 1871 la proprietà di Giovanni risulta anche dal confine est della p.f. 829. | ||
1877 1901 |
Emer Germano Emer Geremia
Emer Basilio Emer
Giuseppe
Emer Alessandro
Emer Arcangelo
Emer Celeste
|
Fino al 1901 il terreno era posseduto in comproprietà dai cugini, figli di Pietro e di Giovanni. In seguito la proprietà rimarrà degli eredi di Giovanni. | ||
d.1901 1904 |
Emer Germano Emer Geremia Emer Basilio |
Dopo il 1904 Geremia e Germano acquistarono dagli eredi del fratello Basilio la sua parte. P.f. 835. | ||
1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1564
ca.1600
|
Inama Valentino I
|
|
||
SUPERFICIE 3000 mq In parte queste p.f. sono oggi occupate, nella parte a valle, dai binari della ferrovia Trento-Malè. Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 838 al n. 844 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III. |
1600 1613
|
Inama Marino III
|
||
1640 1675
|
Inama Cipriano II
|
|||
d.1675 1695 1706
|
Inama Marino IV
|
Dopo la morte di Marino, la figlia Maria vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza. Nel 1706 si dice che sul terreno c'erano un noce e un pero. | ||
1715 1717 ca.1740
|
Panizza Pietro Lorenzo
|
Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno pervenne al figlio Ferdinando. | ||
1740 1743
|
Panizza Ferdinando
|
Dopo la morte di Ferdinando il terreno pervenne al nipote Pietro Antonio Panizza il quale lo alienò ai Thun. | ||
1743 1763
|
Thun Giuseppe Maria
|
Giuseppe Maria era vescovo di Gurck. Dopo sua morte il terreno passò a Giovanni Vigilio Thun. | ||
d.1763 1780 1783 |
Thun Giovanni Vigilio |
Nel 1783 il conte Giovanni Vigilio permutava con Giovanni Francesco Inama il terreno. | ||
1783 1808
|
Inama Giovanni Francesco |
Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Baldassarre. | ||
1808 1813 1825 1835 1855 |
Baldassarre era figlio di Giovanni Francesco. Nel 1813 la proprietà di Baldassarre risulta anche dal confine est della p.f. 829. Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Baldassarre. | |||
d.1855 1857 1859 1870 1894 1900 1904 |
Nel 1894 Baldassarre assicura un debito sul terreno. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1575
|
Inama Marino III
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 1730 mq Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 840 al n. 844 e 836, 837 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III. Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 840, 841, 842, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III. Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836. |
d.1613 1662 ca.1670 |
Inama Antonio
|
Nel 1662 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne alla figlia Marina moglie di Tommaso Massenza. | |
d.1670 1681 1690 |
Inama Marina
|
Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/3-4, risultavano proprietari gli eredi di Antonio Inama. Nel 1690 la proprietà di Marina, vedova di Tommaso Massenza, risultava anche dal confine ovest della p.f. 841. In seguito il terreno fu assegnato a Giovanni Battista Massenza, figlio di Marina. | ||
d.1690 1694
|
Massenza Giovanni Battista
|
Nel 1694 la proprietà di Giovanni Battista risulta anche dal confine nord della p.f. 878. Dopo il 1694 il terreno entrò nelle disponibilità di Giacomo Mendini. | ||
d.1694 1715
|
Mendini Antonio VII |
Nel 1715 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878. | ||
d.1715 1716 1717
|
Mendini Giacomo II |
Nel 1716 dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Giacomo II il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. | ||
d.1717 1723 1735
|
Mendini Giacomo III |
Nel 1723 dal confine ovest della p.f. 841 | ||
1735 1743 1756 1763 |
Mendini Giacomo III | Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno fu ereditato dal fratello Giacomo. Nel 1743 dal confine est della p.f. 836. Nel 1756 dal confine ovest della 841. | ||
d.1763
p.1 |
Mendini Giacomo Antonio III | Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama. | ||
1775 1780 1783 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro. | |||
1808 1825 1845 1848 |
Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne al fratello Baldassarre. | |||
1848 1855
|
fu Giovanni Francesco | |||
1855 1870 |
Inama Baldassarre
|
Nel 1845 si dice che Pietro aveva assicurato un capitale di 100 Fiorini sul terreno integro e che nel 1870 era dei fratelli Giuseppe e Baldassarre Inama ai quali era passato il debito. | ||
1900 1904 |
Inama Clemente | Il terreno poi era pervenuto a Giuseppe e quindi nel 1900 al figlio Clemente. | ||
d.1904 |
Inama Candido |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1575
|
Inama Marino III
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 1310 mq Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 841 al n. 844 e dal n. 836 al n. 839 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III. Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 841, 842, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III. Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836. |
d.1613 1662 ca.1670 |
Inama Antonio
|
Nel 1662 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne alla figlia Marina moglie di Tommaso Massenza. | |
d.1670 1681 1690 |
Inama Marina
|
Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/3-4, risultavano proprietari gli eredi di Antonio Inama. Nel 1690 la proprietà di Marina, vedova di Tommaso Massenza, risultava anche dal confine ovest della p.f. 841. In seguito il terreno fu assegnato a Giovanni Battista Massenza, figlio di Marina. | ||
d.1690 1694 |
Massenza Giovanni Battista
|
Nel 1694 la proprietà di Giovanni Battista risulta anche dal confine nord della p.f. 878. Dopo il 1694 il terreno entrò nelle disponibilità di Giacomo Mendini. | ||
d.1694 1715
|
Mendini Antonio VII |
Nel 1715 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878. | ||
d.1715 1716 1717
|
Mendini Giacomo II |
Nel 1716 dal confine ovest della p.f. 841. Dopo la morte di Giacomo II il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. | ||
d.1717 1723 1735
|
Mendini Giacomo III |
Nel 1723 la proprietà risulta dal confine ovest della p.f. 841. | ||
1735 1743 1756 1763 |
Mendini Giacomo III | Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno fu ereditato dal fratello Giacomo. Nel 1743 la proprietà risulta dal confine est della p.f. 836; nel 1756 dal confine ovest della p.f. 841. | ||
d.1763
p.1 |
Mendini Giacomo Antonio III | Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama. | ||
1775 1780 1783 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro. | |||
1808 1825 1845 1848 |
Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne al fratello Baldassarre. | |||
1848 1855
|
Dopo la morte di Baldassarre il terreno pervenne al figlio Pietro. | |||
d.1855 1859 1870 1891 1893 |
Nel 1893 Pietro figlio del fu Baldassarre vendeva il terreno al figlio Elia. | |||
1893 1904 |
Inama Elia | |||
d.1904 |
Inama Candido |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1575
|
Inama Marino III
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Bartolomeo. |
|
|
SUPERFICIE 1780 mq Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 836 al n. 840, e 843, 844 agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III. Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 840, 843 e 844 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III. Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836. |
d.1613 1650 |
Inama Bartolomeo I
|
Bartolomeo assegnava il terreno in dote alla figlia Agata moglie di Giovanni Battista Lorenzoni di Cles. | |
ca.1650 |
Inama Agata
|
Il terreno pervenne ai figli di Agata, Michele e Antonio. | ||
p.1662 |
Lorenzoni Michele Lorenzoni Antonio
|
Nel 1662 i fratelli Lorenzoni vendettero il terreno a Giovanni Battista Inama. | ||
1662 1670 |
Inama Giovanni Battista
|
Probabilmente dopo il 1670 gli eredi di Giovanni Battista cedettero il terreno al notaio Barbacovi. | ||
ca.1670 1681 |
Barbacovi Udalrico
|
Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/4-6 risultava proprietario il notaio Barbacovi. Dopo il 1681 Valentino Inama acquistava il terreno dal Barbacovi. | ||
d.1681 1690 p.1694 |
Inama Valentino
|
Nel 1690 Valentino assicurava su questo terreno, un prestito ricevuto da Giacomo Mendini. Per liberarsi dal debito, probabilmente Valentino cedeva il terreno allo stesso Giacomo. | ||
1694 |
Mendini Giacomo II
|
Nel 1694 e 1695 Giacomo risultava confinare a nord della p.f. 878 assieme al fratello Antonio. La porzione di Antonio passò a Giacomo. Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo III. | ||
d.1717 1756 1763 |
Mendini Giacomo III
|
La proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 844. | ||
d.1763
p.1 |
Mendini Giacomo Antonio III | Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama. | ||
1775 1780 1808 |
|
Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro. | ||
1808 1825 1845 1848 |
Pietro nel 1845 assicurava sul terreno un prestito di 100 Fiorini. | |||
1848 1859 |
Inama Francesco Inama Nicolò Inama Domenico Inama Vigilio Formolo Romana
|
Gli eredi del fu Giovanni fu Giovanni Francesco Inama, possedettero la porzione indivisa ereditata da Pietro, fratello di Giovanni nel 1848. Nel 1859 tutta la porzione si concentrò in mano di Domenico. | ||
1859 1870 |
Inama Domenico |
Dopo il 1870 da Domenico il terreno passò al fratello Nicolò. | ||
d.1870 1900 |
Inama Nicolò |
Nicolò era figlio del fu Giovanni. Nel 1900 dopo la morte Nicolò il terreno passò ai suoi figli. | ||
d.1900 1902 1904 |
Inama Nicolò Inama Raffaele Inama Fortunato |
figli del fu Nicolò Inama di Taio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1575
|
Inama Marino III
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Bartolomeo. |
|
|
SUPERFICIE 1600 mq Questo terreno assieme alle p.f. dal n. 836 al n. 842, agli inizi del Seicento formava un'entità unica in mano a Marino Inama III. Nel 1756 il terreno si riunificò assieme alla p.f. 838, 839, 840, 841 e 842 sotto la proprietà di Giacomo Mendini III. Circa nel 1770 tutte le sopraccitate p.f. che furono proprietà Mendini transitarono a Giovanni Francesco Inama. Nel 1783 al terreno si aggiunse anche la p.f. 836. |
d.1613 1650 |
Inama Bartolomeo I
|
Bartolomeo assegnava il terreno in dote alla figlia Agata, moglie di Giovanni Battista Lorenzoni di Cles. | |
ca.1650 |
Inama Agata
|
Il terreno pervenne ai figli di Agata, Michele e Antonio. | ||
p.1662 |
Lorenzoni Michele Lorenzoni Antonio
|
Nel 1662 i fratelli Lorenzoni vendettero il terreno a Giovanni Battista Inama. | ||
1662 1670 |
Inama Giovanni Battista
|
Probabilmente dopo il 1670 gli eredi di Giovanni Battista cedettero il terreno al notaio Barbacovi. | ||
ca.1670 1681 |
Barbacovi Udalrico
|
Nel 1681 dal confine nord della p.f. 878/4-6 risultava proprietario il notaio Barbacovi. | ||
1690 1695 1713 |
Mendini Antonio VI
|
Nel 1690 la proprietà di Antonio risulta dal confine est della p.f. 841. Nel 1695 la proprietà di Antonio risulta dal confine nord della p.f. 878/6. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | ||
d.1713 1716 1723
|
Mendini Giacomo Antonio I Barbacovi Anna |
Sul terreno fu assicurata la dote di Anna Barbacovi, moglie di Giacomo Antonio. Nel 1716 Anna assicurò sul terreno un prestito di 75 Ragnesi avuto da Alberto Inama di Fondo. | ||
1723 1745 |
Inama Alberto Barbacovi Anna *
|
Nel 1723 Anna vendette il terreno a Alberto Inama che glielo riconcesse in locazione perpetuale. Dopo il 1745, morti entrambi i genitori il terreno pervenne alla figlia Orsola. | ||
d.1745 1756 |
Mendini Orsola
|
Orsola figlia di Giacomo Antonio Mendini e vedova di Valentino Chilovi nel 1756 vendette il terreno a Giacomo Mendini. | ||
1756 1763 |
Mendini Giacomo III
|
|||
d.1763
p.1 |
Mendini Giacomo Antonio III | Probabilmente il terreno fu ereditato dal figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno dal quale fu alienato a Giovanni Francesco Inama. | ||
1775 1780 1808 |
|
Nel 1808 Giovanni Francesco decise di assegnare molta della sua sostanza ai figli. Questa p.f. toccò al figlio Pietro. | ||
1808 1825 1845 1848 |
Pietro nel 1845 assicurava sul terreno un prestito di 100 Fiorini. Dopo la morte di Pietro il terreno fu ereditato dalla nipote Caterina moglie di Antonio Barbacovi. | |||
1848 1859 1870 |
Inama Caterina Barbacovi Antonio |
|||
p.1894 |
Inama Caterina |
Caterina era figlia di Giovanni fu Giovanni Francesco? o figlia di Giovanni Francesco che era vedova Cordini e poi moglie di Antonio Barbacovi? |
||
1894 1904 |
Barbacovi Pietro Barbacovi Valentino Barbacovi Teresa Barbacovi Luigia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
d.1548 |
Massenza Simone II 3
|
Probabilmente la porzione 3 dalla famiglia Chilovi transitò a Simone
Massenza senza oneri gafforiali. |
|
|
SUPERFICIE 4200 mq In passato il luogo era detto anche Toresc. Le particelle sono state assorbite dalla p.f. 848. In passato assieme alle p.f. 847 e 848 formava un'entità diversa divisa fra tre proprietari. |
d.1618 |
Massenza Giacomo 3 |
||
1646 |
Massenza Maddalena 3 |
Maddalena aveva venduto prima del 1668 il terreno a Bartolomeo Fuganti di Taio. | ||
p.1668
|
Fuganti Bartolomeo 3 |
Da Bartolomeo il terreno passò al figlio Rocco. | ||
d.1668 p.1720
|
Fuganti Rocco 3 |
|||
1720
|
Fuganti Antonio 3 |
fu Rocco di Taio. | ||
1755 1766 1775 ca.1780
|
Fuganti Rocco 3 |
figlio del fu Antonio. | ||
1780 1803 1825 |
Fuganti Antonio |
fu Rocco di Taio | ||
1859 1870 1876 |
Fuganti Antonio |
figlio di Antonio Fuganti di Taio. Nel 1876 Antonio ipotecava il terreno in favore di Celeste Mendini. | ||
1911 |
Depaoli fratelli |
Uno scritto dell'archivio Depaoli riporta la notizia di questo terreno, ben individuato dal numero di p.f. e superficie che che risulta appartenere alla famiglia. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1472
|
Mensa vescovile Chilovi Giacomo * 1 2 3 Chilovi Gottardo * 1 2 3 Chilovi Nicolò * 1 2 3 |
I tre erano figli del fu Romedio Chilovi di Taio. In seguito il terreno pervenne a Gottardo. |
|
|
SUPERFICIE 4000 mq In passato il luogo era detto anche Toresc. La p.f. 847 è scomparsa, mentre la 848 dopo aver assorbito le p.f. 845 e 846, è stata frazionata in 848/1, 848/2 e 848/3. In passato assieme alle p.f. 845 e 846 formava un'entità diversa divisa fra tre proprietari. * Affittuario |
1510
|
Mensa vescovile Chilovi Filippo * 1 2 3 Chilovi Leonardo * 1 2 3 Chilovi Antonio * 1 2 3 |
Nel 1510 il terreno apparteneva ai figli del fu Gottardo. | |
d.1510 ca.1548
|
Mensa vescovile Chilovi Filippo * 1 2 3 |
Dopo il 1510 Filippo fu l'unico possessore. | ||
d.1548 ca.1555
|
Mensa Vescovile Inama Vittore I * 1 2 |
Dopo il 1548 il terreno, (solo nelle porzioni 1 e 2) fu acquisito da Vittore Inama. | ||
d.1555 ca.1616
|
Mensa Vescovile Inama Ercole * 1 2 |
Dopo la parentesi di Ercole il terreno ritornò ai discendenti di Vittore Inama I. | ||
d.1616 1642
|
Mensa Vescovile Inama Vittore II * 1 2 |
Nel 1642 Vittore, nello stesso anno in cui morì, risultava investito del terreno. | ||
d.1642 |
Mensa vescovile Inama Silvestro II * 1 2 |
Dopo la morte di Silvestro il terreno fu diviso in due porzioni, una pervenne al figlio Vittore III e l'altra a Giacomo II. | ||
1681 |
Mensa vescovile Inama Vittore III * 1 |
|||
1695 |
Mensa vescovile Inama Vittore IV * 1 |
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno toccò a Vittore che poi nel 1696 lo alienò al fratello Giovanni Giacomo I. | ||
1696 |
Mensa vescovile Inama Giovanni Giacomo I * 1 |
Nel 1715 Giovanni Giacomo assicurava una vendita su tale terreno. Dopo la morte di Giovanni Giacomo I il terreno pervenne al figlio Giovanni Giacomo II. | ||
1731 |
Mensa vescovile Inama Giovanni Giacomo II * 1 |
Nel 1740, 1748, 1752, 1759, 1761 e 1766 la proprietà di Giovanni Giacomo risulta anche da confini dei terreni limitrofi. Circa nel 1740 l'onere gafforiale venne trasferito sul terreno a Campovecchio. Nel 1775 Giovanni Giacomo vendette il terreno a Rocco Fuganti di Taio. | ||
1775 ca.1780 |
Fuganti Rocco 1 |
|||
d.1681 1695 1696
1699 |
Inama Giacomo II 2 |
Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Silvestro III. | ||
d.1699 1715 1745 |
Inama Silvestro III 2 |
Dopo la morte di Silvestro III il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
d.1745 1749 1752 1755 1759 1761
1766 |
Inama Giacomo Antonio 2 Fuganti Rocco * |
Nel 1766 Giacomo Antonio locava perpetuamente il terreno a Rocco Fuganti che confinava a ovest con la porzione 3 di sua proprietà. | ||
1780 1782 |
Inama Giacomo Antonio 2 Fuganti Antonio * |
Giacomo Antonio morì nel 1782 nominando suo erede Luigi Panizza. | ||
1782 1803 1825 |
Panizza Luigi 2 Fuganti Antonio * |
Antonio era figlio del fu Rocco di Taio. | ||
1859 |
Fuganti Pietro |
figlio di Antonio Fuganti di Taio. | ||
1870 1876 |
Fuganti Antonio |
Già nel 1870 probabilmente Antonio aveva acquistato la parte del fratello Pietro. Nel 1876 Antonio ipotecava il terreno in favore di Celeste Mendini. | ||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto 1 2 |
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il terreno p.f. 848
pervenne al nipote Augusto Panizza. |
||
1911 |
Depaoli fratelli 1 2 |
Uno scritto dell'archivio Depaoli riporta la notizia di questo terreno, ben individuato dal numero di p.f. e superficie che risulta appartenere alla famiglia. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1472
|
Cordino Eredi 1 2
|
La proprietà degli eredi di Cordino risulta dal confine del terreno di Gregorio Inama nei pressi dei possessi gafforiali. |
|
|
SUPERFICIE 13800 mq La superficie indicata rispecchia grosso modo quella delle p.f. 849, 850. La superficie della p.f. come mostrata nella mappa qui a fianco è il risultato dell'aggregazione di più terreni dei quali possiamo distinguere almeno quattro porzioni. Questa p.f. oggi risulta completamente stravolta. A parte il frazionamento in 849/1 e 849/2, risulta far parte della p.f. anche la p.f. 853/1 che si vede nella mappa qua accanto. Inoltre, oggi la superficie della p.f. è occupata anche dalle p.f. 876/1 e 858/1 che hanno aumentato la loro superficie originale. * Affittuario ** Masadore |
1490 1510
|
Cordini Pietro 1 2 Cordini Salvatore 1 2 |
La proprietà dei Cordini risulta dal confine dei possessi gafforiali. | |
1552 1564
|
Parteli Enrico 1
|
Nel 1552 la proprietà risulta dal confine della proprietà Thun. Nel 1564 la proprietà di Enrico Parteli di Sfruz risulta dal confine dei possessi gafforiali. | ||
1583 1586
|
Parteli Giacomo 1
|
La proprietà di Giacomo che era figlio di Enrico Parteli di Sfruz risulta dal confine di altri terreni vicini. | ||
d.1586
1668
|
Mendini Giacomo I 1
|
Forse il terreno dai Parteli pervenne a Giacomo Mendini I, padre di altro Giacomo, ma non ci sono prove in merito. | ||
1695 1696 1717
|
Mendini Giacomo II 1
|
Nel 1695 e 1696 la proprietà di Giacomo è stata desunta da confini di terreni limitrofi. | ||
d.1717 1729 1743 1747 1763
|
Mendini Giacomo III 1
|
Nel 1729 la proprietà di Giacomo e del fratello Giacomo Antonio II, risulta anche dal confine nord della p.f. 858. Nel 1743 e 1747 la proprietà di Giacomo è stata desunta da confini di terreni limitrofi. | ||
1564 ca.1600
|
Inama Valentino I 2
|
Nel 1564 la proprietà di Valentino si è ricavata dal confine dei terreni gafforiali. | ||
1600 1613
|
Inama Marino III 2
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Cipriano. | ||
1640 1675
|
Inama Cipriano II 2
|
Nel 1640 la proprietà di Cipriano risulta dal confine dei terreni gafforiali. Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Marino. | ||
d.1675 1695 1706
|
Inama Marino IV 2
|
Nel 1695 la proprietà di Marino risulta dal confine dei terreni gafforiali. Dopo la morte di Marino, la figlia Maria vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza. | ||
1717 ca.1740
|
Panizza Pietro Lorenzo 2
|
Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno pervenne al figlio Ferdinando | ||
1740 1743
|
Panizza Ferdinando 2
|
Dopo la morte di Ferdinando il terreno pervenne al nipote Pietro Antonio Panizza il quale lo alienò ai Thun. | ||
1743 1763
|
Thun Giuseppe Maria 2
|
Giuseppe Maria era vescovo di Gurck. Dopo la sua morte il terreno passò a Giovanni Vigilio Thun. | ||
1472
|
Inama Gregorio 3
|
Nel 1472 Gregorio vendeva il terreno, quello che si potrebbe individuare con la presente porzione 3, a Valentino fu Antonio di Tres. | ||
ca.1680
ca.1716
|
Endrizzi Gregorio II 3
|
Forse il terreno apparteneva già a Gregorio II. | ||
d..1716 1725
|
Endrizzi Enrico 3
|
|||
d.1725 1730
|
Refatti Lucia 3
|
Lucia vedova di Enrico Endrizzi nel 1730 vendette il terreno ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio fu Giacomo Mendini. Nello stesso anno glielo riconcedevano in locazione perpetuale. | ||
d.1725 1740 1745
|
Mendini Giacomo III 3 Endrizzi Gregorio III * 3
|
Nel 1740 la proprietà di Gregorio è confermata dal confine con la porzione 4. | ||
1750
|
Mendini Giacomo III 3
|
Giacomo che anni addietro aveva concesso a livello il terreno a Lucia madre di Gregorio Endrizzi, si riprendeva il terreno in quanto semi abbandonato. | ||
1695 |
Mendini Antonio 4
|
|||
1695 1696 1715 1721 1730 1737 |
Massenza Bartolomeo 4
|
Nel 1695 Bartolomeo è il primo proprietario di cui si ha notizia di questa porzione. In tutti gli anni di fianco elencati Bartolomeo risultava proprietario da terreni limitrofi. Dopo la sua morte il terreno pervenne alla sua unica figlia Margherita. | ||
d.1737 1740 1749 1752 1759
|
Massenza Margherita 4 Mendini Giovanni 4
|
Margherita detenne il terreno con il marito Giovanni Mendini che morì nel 1740. Dopo la morte di Margherita il terreno divenne proprietà del figlio Bartolomeo Mendini. | ||
1759 1761 ca. 1770 |
Mendini Bartolomeo 4
|
Nel 1761 la proprietà di Bartolomeo risulta dal confine di un terreno limitrofo. Circa nel 1770 Bartolomeo vendette il terreno a Romedio Maria Mendini. |
||
1763 1773 1775 1780 1781 |
Mendini Romedio Maria 1 3 4
|
Nel 1775 Romedio Maria risulta già proprietario della porzione 4. La proprietà di Romedio Maria Mendini nel 1781 risulta anche dal confine ovest della p.f. 858. | ||
1763 1773 1775 1780 1786 |
Thun Giovanni Vigilio 2 |
Nel CaTer Giovanni Vigilio Thun risulta proprietario della porzione 2. Nel 1786 il conte donò ai coniugi Giuseppe e Domenica Mendini il terreno al quale già confinavano. | ||
1786 1793
|
Ghina Domenica 2 Mendini Giuseppe 2
|
Nel 1786 Romedio Maria Mendini vendette alla nuora Domenica una porzione della p.f. 851-852. Nel 1793 Giuseppe vendette questo terreno al fratello Giacomo Mendini di Taio. | ||
1784 1790 1799 1803 |
Ghina Domenica 3 Mendini Giuseppe 3
|
Nel 1784 Romedio Maria Mendini assicurò la nuora (moglie del figlio Giuseppe) su questo terreno. Nel 1790 si dice che il terreno a Campolongo era stato assegnato come legato dal nonno Giacomo a Giuseppe. Nel 1799 Giuseppe vendeva il terreno al fratello Giacomo. Nel 1803 veniva confermata quella che fu in realtà una permuta. Il terreno passò quindi definitivamente nelle mani di Giacomo. | ||
1793 1798 1803 1824 |
Mendini Giacomo III
1 2 3 4
|
Dopo la morte del padre Romedio Maria, Giacomo veniva in possesso delle
porzioni 1 e 4. Nel 1793 acquisiva la porzione 2 dal fratello Giuseppe. Nel 1803
Giacomo acquisiva la porzione 3 dal fratello Giuseppe. Nel 1824 Giacomo corrispondeva i suoi beni ai figli. |
||
1824 1830 1838 |
|
Nel 1830 la proprietà (almeno la parte posta a sud della p.f. 856 e quella posta a ovest della 852) del consigliere Romedio Mendini è confermata da quel confine. Dopo la morte di Romedio nel 1838 il terreno passò al figlio Camillo. | ||
1838 1850 1856 |
Mendini Camillo 1 4
|
Camillo morì nel 1856 e i terreni passarono allo zio don Giacomo Mendini. | ||
1856 1870 1875 |
Mendini don Giacomo 1 4
|
Dopo la morte di don Giacomo i terreni passarono ai nipoti, figli del defunto fratello Giuseppe. Nel 1870 al confine sud della p.f. 856 e della 852 e 853 risulta don Giacomo. | ||
1824 1825 1830 1859 1864 |
Mendini Giuseppe 2 3 |
Nel 1830 a sud della p.f. 852 risulta confinare Giuseppe Mendini. | ||
d.1864 1870 1878 1882 |
Mendini Celeste 2 3 Mendini Luigi 2 3 Mendini Filippo 2 3 Massenza Giovanni ** |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | ||
1882 1893 |
Mendini Celeste 1 2 3 4 Mendini Filippo 1 2 3 4 Inama Daniele ** |
Dopo la morte di don Giacomo, il terreno divenne un'entità unica in mano ai nipoti. Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. | ||
1894 1904 |
Mendini Celeste 1 2 3 4 Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1564 ca.1600
|
Inama Valentino I
|
La proprietà nel 1564 risulta dal confine est del campo gafforiale. Dopo la morte di Valentino il terreno pervenne al figlio Marino. |
|
|
SUPERFICIE 1800 mq La p.f. 852 è oggi frazionata in 852/1 e 852/2. Probabilmente queste p.f. erano chiamate anche Curte. Non sono stato in grado di tracciare in mappa la suddivisione nelle due porzioni 1 e 2. |
1600 1613
|
Inama Marino III
|
Dopo la morte di Marino il terreno pervenne al figlio Antonio. | |
d.1613 1640 d.1670
|
Inama Antonio Inama Bartolomeo
|
Antonio che risulta proprietario nel 1640 era figlio di Marino III. Dopo la sua morte il terreno pervenne alla figlia Marina. Nel 1640 risulta possedere una porzione di terreno anche Bartolomeo, fratello di Antonio. | ||
d.1670 1687
|
Inama Marina Massenza Tommaso
|
Marina sposò Tommaso Massenza III per cui il terreno passò ai Massenza. Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista. | ||
d.1687 1702 |
Massenza Giovanni Battista II |
Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla figlia Marina. | ||
d.1702 1741 1743 1747
|
Massenza Marina 1
|
Marina figlia di Giobatta e moglie di Bartolomeo Inama assegnava il terreno alla figlia Caterina moglie di Giuseppe fu Tommaso Massenza. | ||
p.1775 |
Emer Cristano 2
|
|||
1775 1777 |
Nel 1775 Giacomo ottiene l'emancipazione dal padre Cristano. | |||
d.1777 1790
|
Emer Cristano 2
|
Cristano divenne l'erede del figlio Giacomo. | ||
1785 d.1790 1803
|
Emer Giovanni III 2 1.2
|
Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne ai tre figli Giovanni, Romedio e Pietro. | ||
1780
|
|
Dopo il 1780 il terreno pervenne metà alla matrigna Caterina e metà ai fratelli di Antonio dimoranti a Roverè della Luna. | ||
d.1780 p.1786
|
Inama Caterina 1.1.
|
Non è detto che la porzione 1 facesse parte delle p.f. 851-852. Caterina era la figlia di Bartolomeo Inama che aveva preso marito Giuseppe Massenza. Caterina cedeva il terreno della superficie di uno staro (quindi la metà di quanto risultava possedere Antonio Massenza figlio) a Romedio Maria Mendini. L'altra metà fu ceduta a Giovanni Emer III da Giacomo e Felice Massenza (figli di Giuseppe e figliastri di Caterina) nel 1787. | ||
1786
|
Ghina Domenica 1.1 |
Nel 1786 Romedio Maria Mendini cedeva il terreno alla nuora Domenica, moglie del figlio Giuseppe. | ||
d.1780 p.1785
|
Massenza Giacomo 1.2 Massenza Felice 1.2
|
|||
d.1803 1804
|
Emer Giovanni IV 2 Emer Romedio I 2 Emer Pietro I 2
|
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Pietro I. | ||
ca.1804 1817
|
Emer Pietro I 2 |
Dopo la morte di Pietro I il terreno passò ai figli Giovanni VI e Floriano. | ||
d.1817 1825 1835 |
Emer Giovanni VI 2 Emer Floriano 2 |
Nel 1825 il terreno si dice appartenere agli eredi di Pietro Emer. Nel 1835 i fratelli Emer figli del fu Pietro cederanno il terreno allo zio Romedio Emer. | ||
1835 1853
|
Emer Romedio
|
Dopo la morte di Romedio il terreno passò ai figli Giovanni, Pietro e Romedio. | ||
p.1854
|
Endriocher Giuseppe
|
Giuseppe risulta possedere la
p.f. 852/1. |
||
1854
|
Endriocher Celeste Endriocher Orsola
|
Si tratta della p.f. 852/1. Nel 1854 Giovanni Inama tutore del minore Celeste e Orsola Endriocher vendeva il terreno a Romedio Endrizzi. |
||
1854 1859
|
Endrizzi Romedio
|
Si tratta della p.f. 852/1. Nel 1859 Romedio vendette il terreno a Giuseppe Mendini di Taio. | ||
1859
|
Mendini Giuseppe
|
|||
1859 1870 |
Emer Romedio II |
Nel 1870 sul terreno era ancora assicurato il debito con la chiesa. | ||
1877 1904 |
Emer Germano Emer Geremia |
Oggi p.f. 852/2? | ||
1878 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
Oggi 852/1? |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1347
|
Mensa vescovile 1 2 3 Benedetto di Campo * |
|
||
SUPERFICIE 3800 mq Vecchia superficie. Assieme alla p.f. 855 formava un'entità unica proprietà della mensa vescovile di Trento. La 854 risulta di Celeste, Luigi e Filippo Mendini nel 1870 e di Bortolo Huber nel 1825! Oggi le p.f. 853/1 e 584 sono occupate dalla p.f. 849/2 che poi seguiranno il maso Rauti. Le p.f. 853/1 e 853/2 diversamente distribuite rispetto alla mappa del 1859, sono pervenute rispettivamente ai Chistè e ai figli di Pietro Emer. Probabilmente queste p.f. erano chiamate anche Curte. |
1347
|
Mensa vescovile 1 2 3 Bonamico * |
Bonamico era figlio del fu Benedetto di Campo. | |
ca.1350
|
Mensa vescovile 1 2 3 Nicolò * |
Nicolò era figlio di Bonamico. | ||
1387 p.1425
|
Mensa vescovile 1 2 3 Feltrino * |
Feltrino era figlio di Nicolò. | ||
1425 p.1437
|
Mensa vescovile 1 2 3 Duca Odorico *
|
Odorico prese il posto di Feltrino come locatore del terreno. | ||
1437 ca.1471
|
Mensa vescovile 1 2 3 Duca Antonio *
|
Antonio era figlio di Odorico. | ||
1471 ca.1480
|
Mensa vescovile 1 2 3 Duca Bartolomeo *
|
Bartolomeo era figlio di Antonio. | ||
1480 ca.1510
|
Mensa vescovile 1 2 3 Frison Nicolò *
|
I Frisoni si sostituirono ai Duca come locatori del terreno. | ||
ca.1510 ca.1527
|
Mensa vescovile 1 2 3 Frison Pietro *
|
Pietro era figlio di Nicolò. | ||
ca.1527 1534 1554
|
Mensa vescovile 1 2 3 Frison Antonio I *
|
Antonio era figlio di Pietro. | ||
ca.1554 1564
|
Mensa vescovile 1 2 3 Frison Baldassarre * Frison Antonio II * Frison Leonardo *
|
I tre fratelli figli del fu Antonio Frison nel 1564 cedevano il maso Dusati, al quale apparteneva questo terreno a Fabiano Massenza. | ||
1564 ca.1608
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Fabiano I *
|
Da Fabiano questa parte di terreno passò al figlio Tommaso. | ||
d.1608 1636
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Tommaso II *
|
Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista I. | ||
d.1636 1640 1641
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Giovanni Battista I *
|
Giovanni Battista Massenza risulta investito del terreno (ufficialmente unico assieme alla p.f. 855) nel 1640. | ||
d.1641 1684
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Tommaso III *
|
Dopo la morte di Tommaso il terreno passò al figlio Giovanni Battista. Nel 1670 però da confine ovest della p.f. 655 risultava proprietario Tommaso fu Fabiano Massenza per cui è probabile che ci fosse stato un possesso intermedio di questo Tommaso per poi ritornare al Tommaso fu Giobatta. | ||
d.1687 1702 |
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Gio. Battista II * |
Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla figlia Marina. | ||
d.1702 1741 1743 1747
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Marina * Bartolomeo Inama *
|
Nel 1741 Marina assicurava un capitale su questo terreno. Nel 1743 la proprietà
di Marina è confermata dal confine nord del terreno proprietà Thun, poi
conglobato dai Mendini nella p.f. 849. Nel 1747 Marina Massenza figlia di Giobatta e moglie di Bartolomeo Inama, assegnavano il terreno alla figlia Caterina moglie di Giuseppe fu Tommaso Massenza. |
||
1747 1763
|
Mensa vescovile 1 2 3 Inama Caterina * 3 Massenza Giuseppe * 1 2
|
Nel 1765 Caterina vedova di Giuseppe vendette la porzione 3 a Romedio Maria Mendini. Dopo la morte di Giuseppe la porzione 1 2 passò ai figli Giacomo e Felice. | ||
d.1763 1785
|
Mensa vescovile 1 2 3 Massenza Giacomo * 1 2 Massenza Felice * 1 2
|
Nel 1785 i fratelli Giacomo e Felice Massenza vendettero il terreno a Giovanni Emer. | ||
1765
|
Mensa vescovile 3 Mendini Romedio Maria * 3
|
|||
1785 1803 |
Mensa vescovile Emer Giovanni III * 1 2 |
Dopo la morte di Giovanni divennero proprietari i tre figli. | ||
d.1803
1815 |
Mensa vescovile Emer Pietro I * 1 2 Emer Romedio I * 1 2 Emer Giovanni IV * 1 2 |
Nel 1815 l'investitura dei terreni a Campolongo fu fatta agli eredi di Giovanni Emer. | ||
d.1803 |
Mensa vescovile Emer Pietro I * 1 2 |
Il terreno pervenne poi a Pietro che morì nel 1817. | ||
d.1817 1825 1835 |
Mensa vescovile Emer Floriano * 1 2 Emer Giovanni VI * 1 2
|
Dal 1817 fino al 1835 la proprietà fu degli eredi di Pietro I. In realtà Giovanni VI morì nel 1834. | ||
1840 |
Emer Romedio 1 2 |
Nel 1840 Romedio Emer comperava il terreno dagli eredi di Pietro I. Nel 1830 Romedio assicurava sul terreno (anche se non ancora ufficialmente suo) un capitale preso a prestito dalla chiesa di Dermulo. | ||
1859 |
Sono le p.f. 853/1 e 854. | |||
1870 |
Figlio del fu Romedio | |||
d.1870 1904 |
Chistè Vittore 2 |
Non è noto come il terreno sia pervenuto in mano Chistè. La proprietà del Chistè si rileva dalla mappa del 1870 e in seguito dal dato di fatto che attualmente è proprietà di Renzo Chistè. Forse dalla vendita avvenuta intorno al 1830 da Bortolo Huber? | ||
1878 1904 |
Emer Alessandro 1 Emer Celeste 1 Emer Giuseppe 1 Emer Arcangelo 1 |
Oggi p.f. 853/2. | ||
1870 1878 1882 |
Mendini don Giacomo 3 Massenza Giovanni ** |
|||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Le seguenti p.f. 853/1 e 854 (oggi 849/2). Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1347
|
Mensa vescovile Benedetto di Campo * |
|
||
SUPERFICIE 1630 mq Assieme alle p.f 853 e 854 formava un'entità unica proprietà della mensa vescovile di Trento. Bambin è un toponimo abbastanza recente e fa parte del macrotoponimo Ciamblonc, in passato detto anche alle Curte. * Affittuario |
1347
|
Mensa vescovile Bonamico * |
Bonamico era figlio del fu Benedetto di Campo. | |
ca.1350
|
Mensa vescovile Nicolò * |
Nicolò era figlio di Bonamico. | ||
1387 p.1425
|
Mensa vescovile Feltrino * |
Feltrino era figlio di Nicolò. | ||
1425 p.1437
|
Mensa vescovile Duca Odorico *
|
Odorico prese il posto di Feltrino come locatore del terreno. | ||
1437 ca.1471
|
Mensa vescovile Duca Antonio *
|
Antonio era figlio di Odorico. | ||
1471 ca.1480
|
Mensa vescovile Duca Bartolomeo *
|
Bartolomeo era figlio di Antonio. | ||
1480 ca.1510
|
Mensa vescovile Frison Nicolò *
|
I Frisoni si sostituirono ai Duca come locatori del terreno. | ||
ca.1510 ca.1527
|
Mensa vescovile Frison Pietro *
|
Pietro era figlio di Nicolò. | ||
ca.1527 1534 1554
|
Mensa vescovile Frison Antonio I *
|
Antonio era figlio di Pietro. | ||
ca.1554 1564
|
Mensa vescovile Frison Baldassarre * Frison Antonio II * Frison Leonardo *
|
I tre fratelli figli del fu Antonio Frison nel 1564 cedevano il maso Dusati, al quale apparteneva questo terreno a Fabiano Massenza. | ||
1564 ca.1608
|
Mensa vescovile Massenza Fabiano I *
|
Da Fabiano questa parte di terreno passò al figlio Giovanni. | ||
d.1608 1635
|
Mensa vescovile Massenza Giovanni *
|
|||
d.1635 1640 1670 1679
|
Mensa vescovile Massenza Luca I * |
Nel 1640 Luca Massenza e i suoi fratelli risultano investiti del terreno (ufficialmente unico assieme alle p.f.853, 854). Nel 1670 Luca assicurava su questo terreno la moglie Lucia Valemi. | ||
d.1679 1696 1719 |
Mensa vescovile Massenza Bartolomeo * Massenza Giovanni Domenico * |
Dopo la morte di Luca il terreno passerà ai figli Bartolomeo e Giovanni Domenico e più tardi al solo Bartolomeo. Nel 1696 Giovanni Domenico assicurava la moglie Lucia Chilovi su questo terreno. Nel 1719 la proprietà di Domenico risulta dal confine ovest della p.f. 656. | ||
ca.1700 1737 |
Mensa vescovile Massenza Bartolomeo * |
Dopo la morte di Bartolomeo il terreno pervenne alla figlia Margherita. | ||
d.1737 1741 1747 1750 |
Mensa vescovile Massenza Margherita * |
Nel 1741 e 1747 la proprietà di Margherita è confermata dal confine est della p.f. 853. Nel 1750 Margherita figlia di Bartolomeo e vedova di Giovanni Mendini, vendeva il terreno al cugino Luca Massenza. | ||
d.1750
|
Mensa vescovile Massenza Luca II * |
Dopo la morte di Luca il terreno passò ai figli Domenico e Giuseppe abitanti a Rallo. | ||
d.1750 1771 |
Mensa vescovile Massenza Domenico * Massenza Giuseppe * |
Nel 1771, quando il fratello Giuseppe era già morto da qualche anno, Domenico vendette il terreno a Giovanni Emer III figlio di Cristano. | ||
1775 1777 |
Mensa vescovile Emer Giacomo * |
Gli eredi di Giuseppe Massenza di Rallo, molto probabilmente alienarono a Giacomo Emer la loro porzione di terreno. Giacomo Emer aveva acquisito anche la loro casa al Castelet. Dopo la morte di Giacomo il terreno perverrà al padre Cristano e quindi al fratello Giovanni III. | ||
1771 1780 1784 1803 |
Mensa vescovile Emer Giovanni III * |
Nel 1784 Giovanni acquisì dai figli del fu Giuseppe Massenza la loro porzione di terreno. Alla morte di Giovanni il terreno passò al figlio Giovanni. Nel testamento del 1803 dice che lascia questo terreno (comperato da Domenico Massenza e da Giovanni Inama) in usufrutto alla moglie Barbara. | ||
d.1803 1804 1805 1815 1830 1837 |
Mensa vescovile Emer Giovanni IV * |
Nel 1804 il terreno si dice soggetto ad un capitale di 87 Ragnesi nei confronti della chiesa di Santa Maria di Taio. Nel 1805 su questo terreno e sulle future p.f. 856 e 857 veniva assicurato un capitale di 60 Ragnesi che Giovanni, regolano aveva preso in prestito per la comunità di Dermulo da Castel Bragher. Nel 1815 si dice che questo terreno assieme alle future p.f. 856 e 857 erano soggette al Gafforio. Giovanni IV ebbe solo una figlia di nome Barbara che andò in moglie a Bortolo Huber di Mezzolombardo. Nel 1830 la proprietà risulta anche dal confine ovest della p.f. 856. | ||
d.1837 1838
|
Mensa vescovile |
Nel 1838 i coniugi Huber vendettero il terreno a Mattia fu Giacomo Endrizzi. | ||
1838 1840 1845 1864 |
Nel 1845 sul terreno Matteo assicurò la moglie Marianna Profaizer. Matteo morì nel 1864. | |||
1859 |
Il nominativo di Romedio ha poco senso, credo sia un errore. | |||
d.1864 1870 1890 |
fu Matteo Nel 1890 era ancora di Giovanni ma poco dopo transiterà a Celeste Mendini. |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1490 1510
|
Vicenzi Baldassarre
|
La proprietà di Baldassarre risulta dal confine della sottostante p.f. 655. |
|
|
SUPERFICIE 1480 mq Queste p.f. erano chiamate anche "alle Curte". |
1564
|
Cordini Filippo Cordini Antonio III |
La proprietà nel 1564 risulta degli eredi di Simone Cordini I dal confine est del campo gafforiale. Filippo e Antonio erano figli di Simone e nessuno dei due abitava a Dermulo. | |
p.1640 1651 |
Massenza Cipriano I |
La proprietà nel 1640 risulta dal confine est del campo gafforiale. Evidentemente negli ottant'anni che separano gli eredi di Simone Cordini da Cipriano Massenza ci fu il passaggio di proprietà a quest'ultima famiglia. | ||
d.1651 1670 1684 1688
|
Massenza Concio II |
Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Concio. Nel 1670 la proprietà di Concio risulta anche dal confine est della p.f. 855 del Gafforio. Nel 1684 sul terreno risultava assicurata la dote di Ursula moglie di Concio. | ||
d.1688 p.1695 1696 1719 |
Emer Giovanni II |
Il terreno poteva essere stato acquistato da Concio o forse dopo la sua morte era pervenuto a Giovanni Emer tramite gli eredi. Nel 1696 la proprietà di Giovanni risulta anche dal confine est della p.f. 855. | ||
1719 1745 |
Emer Vittorio |
Nel 1719 Vittorio assicurava su questo terreno una vendita. | ||
d.1745 1780 1790 |
||||
d.1790 1803 |
Emer Giovanni III |
Alla morte di Giovanni il terreno passò al figlio Giovanni. | ||
d.1803 1805 1815 1830 1837 |
Emer Giovanni IV |
Nel 1805 su questo terreno e sulla futura p.f. 855 veniva assicurato un capitale di 60 Ragnesi. Nel 1815 si dice che questo terreno assieme alla futura p.f. 855 era soggetta al Gafforio. Giovanni IV ebbe solo una figlia di nome Barbara che andò in moglie a Bortolo Huber di Mezzolombardo. | ||
d.1837 1838
|
Nel 1838 i coniugi Huber vendettero il terreno a Romedio Emer. | |||
1838 1853 |
Romedio nel 1830 sembra aver assicurato un prestito avuto dalla chiesa di Dermulo, su questo terreno. | |||
1859 |
Forse erano proprietari tutti e tre i fratelli? | |||
1870 1878 |
Pietro era figlio del fu Romedio. Dopo la sua morte il terreno passò ai quattro figli. | |||
1878 1895 1904 |
Emer Alessandro Emer Celeste Emer Giuseppe Emer Arcangelo |
|||
d.1904 |
Emer Alessandro |
Il terreno fino a pochi anni fa era proprietà degli eredi di Alessandro Emer. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
ca.1650 1668
|
Emer Giovanni I 1
|
Questo terreno fu uno delle prime proprietà di Giovanni Emer I appena stabilitosi a Dermulo. |
|
|
SUPERFICIE 9000 mq La superficie odierna non corrisponde a quanto si vede nella mappa qui a fianco. La p.f. (o la sua sostituta) ha assorbito la sovrastante p.f.822. La p.f. 858 che oggi si presenta frazionata in 858/1 e 858/2, ha assorbito parte della p.f. 849 e tutta la p.f. 860. Denominato genericamente Ciamblonc.. |
d.1668 1685 1716 1719
|
Emer Giovanni II 1 4 Emer Giorgio 1 4
|
Nel 1716 da confine ovest della p.f. 860. Nel 1685 risultava nelle disponibilità degli Emer anche la porzione 4. | |
d.1719 1722 1728 1729 1734
|
Emer Vittorio
1
4
Emer Giovanni Antonio
1
4
|
Nel 1722 Vittorio vendeva una porzione di terreno a Francesco Ziller di Sanzeno, il quale gliela riconcedeva a livello. Qui sembra che Vittorio, che possedeva indiviso con il fratello don G. Antonio e che in precedenza aveva acquisito la parte dello zio Giorgio che abitava a Trento, possedesse tutto il terreno accreditato di 24 stari. | ||
1734 1741
|
Emer Cristano 1 4
|
Nel 1734 lo zio don Giovanni Antonio e il padre Vittorio trasferiscono il terreno a Cristano in occasione del suo matrimonio. Nel 1741 la porzione 1 dal confine della porzione 2, si dice bene patrimoniale di don Giovanni Emer. | ||
ca.1600
1641
|
Massenza Giovanni Battista I 2 3 6
|
Giovanni Battista I probabilmente possedeva il terreno. | ||
d.1641 1684
|
Massenza Tommaso III 2 3 6
|
Tommaso III figlio di Giobatta Massenza I possedeva sicuramente il terreno. | ||
d.1684 1685 1690
|
Inama Bartolomeo II di Fondo Massenza Giovanni Battista II * 2 3 6
|
Nel 1685 da confine est della proprietà di Giovanni Emer II (1 e 4) risultavano possedere il terreno gli eredi di Tommaso Massenza che in pratica era il solo Giovanni Battista. | ||
d.1702 1715 1728
|
Inama Alberto Massenza Marina * 2 3 6 Inama Bartolomeo II * 2 3 6
|
Dopo la morte di Giovanni Battista Massenza II il terreno pervenne alla figlia Marina che nel 1715 sposerà Bartolomeo Inama. | ||
1729
|
Inama Alberto Massenza Marina * 2 3 6 Inama Bartolomeo II * 2 3 6
|
Nel 1729 Alberto Inama come coerede della sorella Giovanna vedova di Giovanni Andrea Panizza, rinnovava l'investitura ai coniugi Bartolomeo e Marina Inama. | ||
1735
|
Sicher Bartolomeo 2 3 6 Gilli Domenico 2 * Emer Vittorio 3 * Massenza Giuseppe 6 *
|
Bartolomeo rappresentante dei suoi nipoti livellava il terreno 2 3 a Vittorio Emer. Dai confini si evince che la p.f. 874 monte era stata locata a Giuseppe Massenza, e la porzione 1 2 a nord a Domenico Gilli. | ||
1728
|
Inama Giovanni Battista II 4
|
Nel 1718 Giovanni Battista Inama vendette il terreno (una sua porzione?) a Domenico Gilli. | ||
1728 1735 1763
|
Gilli Domenico 4
|
Nel 1763 da confine est della p.f. 849. | ||
1600 1690
|
Comune di Dermulo 7
|
Nel Settecento il terreno fu presumibilmente bonificato e acquisito dai proprietari vicini. | ||
1741
|
Inama Alberto Inama Bartolomeo 2 3 * Massenza Marina 2 3 *
|
Nel 1741 Bartolomeo e Marina sono investiti del terreno da Alberto Inama di Fondo. | ||
1754
|
Inama Floriano Inama Bartolomeo 2 3 *
|
Bartolomeo era il marito della fu Marina Massenza. | ||
1773
|
Widmann Giorgio Matteo 1 2 3 4 7
|
Prima del 1773 tutto il terreno unificato (tranne la porzione 5 e 6) passò in mano al notaio Widmann di Coredo. Nel 1773 la proprietà del Widmann è confermata dal confine est della p.f.849. | ||
d.1773 1780 1781 |
Cristano aveva acquistato il terreno dal notaio Giorgio Matteo Widmann di Coredo dopo il 1773. Nel 1781 Cristano vendette il terreno, misurante 12,5 stari, a don Chilovi, il quale glielo riconcesse a livello perpetuo. | |||
1781 1790 |
Chilovi don Gaspare Emer Cristano * |
|||
1813 1825 |
Chilovi Francesco |
fu Antonio di Taio. Nel 1813 dal confine sud della p.f. 822. Probabilmente dopo la morte di Cristano l'investitura non fu più rinnovata e il terreno pervenne a Francesco Chilovi o forse prima a sua padre Antonio. | ||
1859 1870 |
Chilovi Antonio |
La proprietà di Celeste risulta un po' strana, ma risulta anche dalla mappa del 1859 dove appare la casa 8/a dell'Endriocher. Forse era ancora livellario di Antonio Chilovi figlio del fu Francesco. | ||
d.1870 1883 |
Chilovi Filippo |
Filippo era figlio del fu Giuseppe Chilovi. Nel 1883 vendette il terreno ai fratelli Mendini. | ||
1883 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1662 1670
|
Concini Giovanni Comune di Dermulo ? |
La proprietà del Concini risulta dal confine est della p.f. 858 |
|
|
SUPERFICIE 3100 mq La p.f. è oggi scomparsa perchè assorbita dalla p.f. 858/2. Denominato genericamente Ciamblonc. * Affittuario ** Masadore |
d.1670 1695 1721 1729 1730 1731 1735 |
Concini don Giovanni Romedio
|
Romedio Concini vendeva il maso e quindi anche questo terreno a Francesco Rizzardi di Coredo. Nel 1729, 1731 e 1735 la proprietà di Romedio risulta anche dal confine est della p.f. 858. |
|
1741 1743 1747 1749 1750 1751 1752 |
Concini Ferdinando Concini Romedio Bentivoglio Michele *
|
Nel 1741 la proprietà di Ferdinando risulta anche dal confine est della p.f. 858. |
||
1752 1754 1755 1761
|
Rizzardi Francesco
|
Nel 1754 la proprietà del Rizzardi appare anche dal confine est della p.f. 858. | ||
1752 1755 1766 1768 1770 1771 1774 1778 |
Rizzardi don Romedio
|
Nello stesso anno 1752 Francesco donava il maso e quindi anche questo terreno al figlio don Romedio. | ||
1778 1780 1781 1786 |
Rizzardi don Romedio Fuganti Antonio *
|
Nel 1778 il Rizzardi investiva Antonio fu Lazzaro Fuganti di Taio del maso
Rauti, per 19 anni. Al maso apparteneva questo terreno.
Nel 1781 la proprietà del Fuganti risulta anche dal confine est della p.f. 858. Nel 1786 il Fuganti trasferisce, con il consenso di don Romedio Rizzardi, a Giovanni Domenico Graiff, di Romeno, masadore presso il maso di Castel Bragher, il maso Rauti. |
||
1786 1787 1797 |
Rizzardi don Romedio Graiff Giovanni Domenico *
|
Il Graiff era livellario come lo era stato il Fuganti Nel 1787 e 1797 Castel Bragher risulta proprietario non specificatamente di questo terreno ma di altri del maso. |
||
1800 1810 1818 1835 |
Rizzardi N. Thun N. di Castel Bragher * Chistè Pietro ** |
|||
1825 1833 1838 |
Rizzardi Antonio Thun Arbogasto * Massenza Giovanni ** |
Nel 1838 il conte Thun vendeva il maso a Giuseppe Mendini. Nel 1833 risultava masadore Giovanni Massenza. | ||
1838 1859 |
Rizzardi Antonio Massenza Giovanni ** |
Giuseppe era figlio di Giacomo Mendini di Taio. Il Massenza era manente ai Rauti anche nel 1861. | ||
1870 1882 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1882 Luigi uscì dalla comproprietà. | ||
1882 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Alla morte di Filippo nel 1893, Celeste divenne l'unico proprietario. Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 2130 mq Denominato genericamente Ciamblonc. ** Masadore |
1825 |
Chilovi Gaspare |
fu Romedio di Taio | |
1859 1870 |
Chilovi Giacomo |
fu Giuseppe di Taio | ||
1870 1883 |
Chilovi Filippo |
fu Giuseppe di Taio. Forse Filippo era fratello di
Giacomo. Filippo nel 1883 vendeva il terreno ai fratelli Mendini. |
||
1883 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Cristoforetti Giuseppe eredi Barbacovi Antonio |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 2600 mq Detto anche Campolongo |
1825 |
Fuganti Romedio fu Giacomo Barbacovi Antonio fu Domenico |
Taio | |
1859 |
Chilovi Modesto |
Taio | ||
1870 |
Cristoforetti Pietro Dalpez Valentino |
Taio | ||
1856 1904 |
Chilovi Valeria |
Valeria era figlia del fu Andrea Chilovi e vedova di Giovanni Fortunato Dalpez. La p.f. 863 è estinta e conglobata nella p.f. 862. | ||
p.1920 |
Dalpez Maria |
Nel 1920 Maria Dalpez, presumibile figlia di Giovanni Fortunato e moglie di Giovanni Marinolli, vendette il terreno ai fratelli Depaoli. | ||
1920 |
Depaoli Bortolo Depaoli Massimo Depaoli Giovanni |
Fonte archivio Depaoli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Fuganti Romedio eredi |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 5000 mq Detto anche Campolongo. Questa p.f. ha assorbito anche le p.f. 865 e 866 ed è stata poi frazionata in 864/1 e 864/2. Nel 1740 risulta che Ferdinando Panizza, assegnava a suo nipote chierico, don Federico Luca di Sarnonico, un terreno detto ai Piani ossia Rizzan (parte su Taio e parte su Dermulo!?) confinante da due parti con le strade consortali e con Bernardino Conci, con Romedio Fuganti a nome della moglie e con il rivo. Forse si tratta di questo terreno. |
1825
|
Fuganti Romedio |
fu Romedio | |
p.1879 |
Fuganti Romedio |
Dopo la morte di Romedio il terreno pervenne in parte al figlio Giuseppe e in parte agli altri fratelli Amadio, Romedio, Domenico, Caterina e Camillo. | ||
d.1879 1880 |
Fuganti Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Romedio e morì nel 1880. La sua parte quindi pervenne ai fratelli Amadio e Camillo. | ||
1879 1904 |
Fuganti Amadio Fuganti Camillo Fuganti Caterina
|
fu Romedio Nel 1903 morirono i fratelli Domenico e Romedio Fuganti per cui il terreno rimase in proprietà degli altri fratelli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Fuganti Romedio eredi |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 4000 mq La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 864. |
1825 1879
|
Fuganti Romedio |
fu Romedio di Taio. Dopo la morte di Romedio il terreno pervenne in parte al figlio Giuseppe e in parte agli altri fratelli Amadio, Romedio, Domenico, Caterina e Camillo. |
|
d.1879 1903 |
Fuganti Romedio |
Figlio del sopraccitato Romedio. | ||
d.1903 1904 |
Fuganti Amadio Fuganti Camillo Fuganti Caterina
|
Nel 1903 morirono i fratelli Domenico e Romedio Fuganti per cui il terreno rimase in proprietà degli altri fratelli. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Fuganti Romedio eredi |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 1000 mq La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 864. |
1825
|
Fuganti Romedio |
fu Romedio | |
1859 1870 1880 |
Fuganti Giuseppe |
fu Romedio. | ||
d.1903 1904 |
Fuganti Amadio Fuganti Camillo Fuganti Caterina
|
Taio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Fuganti Romedio eredi |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 7000 mq La p.f. 868 è stata assorbita dalla 867. Quest'ultima ha assorbito anche le p.f. 869 e 870 ed è stata poi frazionata in 867/1 e 867/2. |
1825 1859 1870 |
Fuganti Romedio |
fu Romedio di Taio | |
1859 |
Fuganti Romedio |
Taio | ||
d.1870 |
Depero Giovanni |
La proprietà di Giovanni risulta dalla mappa del 1874. | ||
1887 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1780 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Taio |
|
|
SUPERFICIE 1000 mq Le p.f. sono state assorbite dalla 867. ** Masadore |
1825 |
Chilovi Francesco |
fu Antonio di Taio. | |
1859 |
Taio | |||
1870 1882 |
Massenza Giovanni ** |
Nel 1882 Luigi esce dalla comproprietà e diverrà l'unico proprietario del terreno. | ||
1882 1892 |
Massenza Giovanni ** |
|||
1892 |
Mendini Arnaldo Mendini Ludovico Massenza Giovanni ** |
Alla morte di Luigi i figli Arnaldo e Ludovico diventeranno proprietari dl terreno che venderanno agli zii Celeste e Filippo. | ||
1892 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
La p.f. 869 fu unificata alla p.f. 867. Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1716 1758 1776 p.1778 |
Comune di Dermulo |
Nel 1778 il terreno, descritto come "sito grezzivo" fu livellato a Francesco Mendini. Nel 1716, 1758 e 1776 la proprietà comunale risulta anche dal confine sud della p.f. 873. |
|
|
SUPERFICIE 1156 mq Denominato Perota dal proprietario Pietro Inama fu Giovanni di Taio. Normalmente il luogo era detto Ciamblonc ma anche Rizzan e a volte Braide. ** Masadore. |
1778 |
Mendini Francesco |
In seguito il Mendini cedette il terreno ad Antonio Endriocher. | |
1780 1794 |
Dopo la morte di Antonio il terreno passò al figlio Giacomo. | |||
d.1794 1820 |
Endriocher Giacomo I |
Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo. | ||
d.1820 1849 |
Endriocher Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo, probabilmente i suoi eredi vendettero il terreno a Pietro Inama di Taio. | ||
1859 1870 1882 1885 |
Inama Pietro |
fu Giovanni di Taio. | ||
1887 1893 |
Inama Daniele ** |
Sembra che il terreno sia stato poi acquistato dai fratelli Mendini. | ||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1600
1636
|
Cordini Baldassarre IV
|
Dopo la morte di Baldassarre il terreno fu probabilmente alienato al Santuario di San Romedio. |
|
|
SUPERFICIE 3700 mq La p.f. 873 e scomparsa assorbita dalla p.f. 876 che ha aumentato moltissimo la sua superficie assorbendo le p.f. 874, 875 e parte della 849, per venire poi frazionata in 876/1 e 876/2. * Affittuario ** Masadore |
d.1636
|
Santuario di San Romedio Massenza Fabiano II * Massenza Giovanni Battista I * |
I due fratelli Massenza probabilmente ricevettero il terreno in locazione perpetuale. | |
1662
|
Santuario di San Romedio Massenza Tommaso III *
|
Nel 1662 dal confine sud della porzione 5 e 6 (p.f. 874) risulta confinare un Tommaso Massenza che ritengo fosse stato il padre di Giovanni Battista. | ||
1698
|
Santuario di San Romedio Massenza Tommaso IV * Massenza Giovanni Battista II * |
|||
1714 1716
|
Santuario di San Romedio Massenza Maria * Massenza Giuseppe * Massenza Anna Maria * Sicher Antonio * |
Nel 1714 le eredi di Giovanni Battista Massenza trasferirono a Antonio Sicher 7
stara di
terreno a Campolongo. Nel 1716 il priore di San Romedio, don PietroTecini, investiva Maria vedova di Tommaso Massenza, per i suoi figli Giuseppe e Anna Maria, e Antonio Sicher per gli eredi di Giovanni Battista Massenza II del terreno. In tutto erano circa 6 stari e la maggior parte era posseduta dal Sicher. |
||
1729 1739 1743 1747 1758
|
Santuario di San Romedio Massenza Giuseppe * Gilli Domenico * |
Nel 1729 il Gilli risulta dal confine sud della p.f. 874 nord. Il priore Giovanni Battista Marcolla investiva Giuseppe Massenza e Domenico Gilli (quest'ultimo compratore della parte di Antonio Sicher) del terreno. | ||
1758 1776
|
Santuario di San Romedio Gilli Domenico * |
Nel 1758 Giuseppe Massenza vendeva la sua porzione di terreno a Domenico Gilli che diventa quindi l'unico livellario. | ||
1776 1780 1825
|
Santuario di San Romedio Barbacovi (Giacomo) Antonio * |
Giacomo Antonio era figlio del fu Domenico di Taio. Nel 1776 il priore Marcolla investì Giacomo Antonio Barbacovi di Taio accollatario Massenza, del fondo. | ||
d.1825 |
Barbacovi Domenico |
fu Antonio di Taio | ||
1859 1870 1874 |
Barbacovi Stefano eredi |
Nel 1874 la proprietà degli eredi di Stefano risulta anche dalla mappa catastale di quell'anno. | ||
1887 |
Barbacovi Claudia
|
Claudia Barbacovi, moglie di Arcangelo Lorandini
era figlia di Stefano. Dopo il 1887 il terreno sarà venduto ai Mendini. |
||
d.1887 1894
|
Mendini Filippo Inama Daniele ** |
|||
d.1894 1904
|
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1600
1636 |
Cordini Baldassarre IV 5 6 8 |
E' plausibile che Baldassarre avesse posseduto queste p.f. e pure le 873-876. |
|
|
SUPERFICIE 2800 mq Nel 1780 queste p.f. assieme alle p.f. 873-876 formavano un'unica entità, ma veniva specificato che il terreno di San Romedio confinava a nord con altro terreno dello stesso conduttore. Non è detto però che la superficie del terreno a nord fosse quella palesata nella p.f. 874. (Era sicuramente più piccola) Quando alla morte di Antonio Barbacovi l'intero appezzamento fu diviso fra i suoi figli, i confini furono tracciati con l'estensione dimostrata nelle p.f. a fianco. Ed infatti è per questo che si dice che il debito verso San Romedio incombeva su entrambe le entità. Entrambe le p.f. sono scomparse, assorbite dalla p.f. 876. Nell'atto di vendita del 1887 si dice che su un pezzo di tale terreno e sul confinante proprietà di Claudia moglie di Arcangelo Lorandini incombeva un debito nei confronti del santuario di San Romedio. * Affittuario ** Manente |
1690 1693
|
Cordini Simone II 5 6
|
Nel 1690 la proprietà di Simone Cordini risulta dal confine sud della p.f. 858. Nel 1693 dopo la morte di Simone, la parte nord passò agli eredi di Giovanni Antonio Panizza. | |
d.1693
|
Panizza Giovanni Antonio eredi 5 6
|
|||
1716
|
Panizza don Pietro Inama Bartolomeo * 5 6 Massenza Marina * 5 6 Sicher Antonio * 5 6
|
Nel 1716 la proprietà degli eredi di Giobatta Massenza risulta dal confine nord della p.f. 873. Gli eredi di Giobatta Massenza (livellari di don Pietro) erano la figlia Marina con il marito Bartolomeo Inama, ma anche Antonio Sicher. | ||
1722
|
Santuario di San Romedio 8 Antonio Sicher * |
|||
1728
|
Gilli Domenico 5 |
Non è escluso che nel 1728 la porzione 5 appartenesse a Domenico Gilli. | ||
1735 1747
|
Massenza Giuseppe 6 |
La proprietà di Giuseppe risulta dal confine sud della porzione 3 della p.f. 858. | ||
1747 1774
|
Inama Caterina 6 |
Nel 1747 Giuseppe Massenza assegna alla moglie Caterina Inama figlia di Bartolomeo, questo terreno. Dopo la morte di Caterina i suoi eredi alieneranno il terreno ad Antonio Barbacovi. | ||
1774 1780 1781 1825 |
Barbacovi Antonio 5 6 8 |
figlio del
fu Domenico di Taio.
Nel 1781 da confine sud della p.f. 858. Si dice che Antonio confinava a
nome della moglie che ci è rimasta sconosciuta. In realtà era solo una parte di questa p.f. la proprietà di San Romedio. |
||
d.1825 1859 |
Barbacovi Giovanni Battista |
Giovanni Battista era figlio di Antonio e fratello di Domenico. Nel 1859 già sono citati i suoi eredi. (forse era Domenico l'erede di Giobatta) | ||
1870 1874 1883 1887 |
Barbacovi Celso |
Nel 1874 la proprietà di Celso risulta anche dalla mappa di quell'anno. Nel 1883 la proprietà di Celso risulta dal confine sud della p.f.858, 859. Celso figlio del fu Domenico Barbacovi nel 1887 vendette il terreno ai fratelli Filippo e Celeste Mendini. | ||
1887 1893 |
Inama Daniele ** |
|||
1894 1904 |
Depaoli Giuseppe ** Depaoli Giuseppe ** |
Giuseppe padre e Giuseppe figlio. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1694 1695 |
Thun di Bragher Gilli Gottardo eredi * Panizza Giovanni Antonio *
|
p.f. 877/1-2-3. Nel 1694 e 1695 dal confine sud della p.f. 878/6-7. |
|
|
SUPERFICIE 5660 mq Oggi si presenta frazionata come nella mappa qui a fianco in 877/1. 877/2, 877/3, 877/4, 877/5 e in più 877/6. * Affittuario |
1681 |
Gilli Egidio eredi |
p.f. 877/1-2. Nel 1681 la proprietà degli eredi Gilli risulta dal confine sud delle p.f. 878/7. | |
1681 |
Giovanni Antonio Panizza eredi |
p.f. 877/3. Nel 1681 la proprietà degli eredi Panizza risulta dal confine sud delle p.f. 878/5. | ||
1715 |
Panizza don Pietro |
p.f. 877/3. | ||
p.1744 |
Panizza Ferdinando
|
p.f. 877/3. Alla morte di Ferdinando il nipote Pietro Antonio ereditò il terreno. | ||
1744 |
Panizza Pietro Antonio Tamè Giuseppe * |
p.f. 877/3. Pietro Antonio nel 1744 investiva del terreno Giuseppe Tamè. | ||
1784 |
Panizza Stefano
|
p.f. 877/3. Nel 1784 Stefano fu Giorgio Panizza vendeva il terreno al conte Giovanni Vigilio Thun. | ||
1780 p.1783 |
Inama Giovanni Francesco |
p.f. 877/4-5. | ||
1780 |
Thun Giovanni Vigilio Cova Alfonso * Cova Giobatta * Cristani Giobatta * |
p.f. 877/3. Nel CaTer si legge che il prato, denominato Rizzan, era soggetto al peculio di Castel Bragher. | ||
1825 |
Thun Arbogasto |
di Castel Bragher | ||
d.1825 1858 |
Thun Teresa |
Nel 1858 Teresa Thun vendette il terreno ai fratelli Tamè. | ||
d.1858 1859 |
Nel 1859 i Tamè vendettero il terreno ai fratelli fu Valentino Inama. | |||
1859 1870 1882 |
Nel 1880 i fratelli addivennero alla divisione amichevole del terreno. | |||
1882 1870 1891 |
p.f.
877/3. Dopo la morte di Pietro il terreno nel 1892 passò alla figlia Mansueta che aveva sposato Placido Tait di Mezzolombardo. |
|||
1891 1895 |
Inama Mansueta
|
p.f.
877/3. Nel 1895 Mansueta vendette il terreno ad Agostino fu Baldassarre Inama. |
||
1895 1899 |
Inama Agostino
|
p.f.
877/3. Agostino aveva chiesto 400 Fiorini a Lorenzo e quindi aveva messo ipoteca sulla p.f. (assieme alle p.f. 878/4 e 878/5) che dopo finirono a Lorenzo. |
||
1882 1870 1883
|
|
877/1 877/2. Alla morte di Urbano il terreno passò al figlio Albino. | ||
1883 1900 |
Inama Albino
|
Dopo la morte di Albino il terreno pervenne a sua madre Erminia. | ||
1900 1902 |
Calliari Erminia
|
Vedova di Urbano, dopo il 1902 vende il prato a Geremia Inama e a Enrico Eccher. | ||
d.1902 1904 |
Emer Geremia |
Metà p.f.
877/1, 877/2. |
||
d.1902
|
Eccher Enrico |
Metà p.f. 877/1, 877/2. | ||
1903 1904 |
Inama Demetrio Inama Fiorenzo |
p.f. 877/1 877/2 877/4. | ||
1895 1904 |
Inama Agostino |
p.f. 877/3. Compravendita del 1895. | ||
1902 1904 |
Emer Geremia |
p.f. 877/5. Compravendita e divisioni del 1902 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1275 |
Mensa vescovile Mazono * Zaneta *
|
Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi). |
|
|
SUPERFICIE 15400 mq La p.f. 878 si presenta frazionata come qui a fianco in 878/1, 878/2, 878/3, 878/4, 878/5, 878/6, 878/7 e in più 878/8 e 878/9. Pur essendo il frazionamento ottocentesco, rispecchia abbastanza fedelmente la situazione del Seicento. Agostino fu Baldassarre Inama e 4 compossessori possiedono la stradella consortale p.f. 886. *Affittuario |
1349 1357 |
Mensa vescovile Thun Michele *
|
Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno. | |
1357 |
Mensa vescovile Thun Michele * Nicolò fu
Delaito * |
Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò. | ||
ca.1400 |
Thun N.
Delaito fu Nicolò * |
|||
ca.1440 |
Thun N.
Nicolò fu Delaito * |
Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini. | ||
ca.1450 |
Thun N. Margherita *
Cordini Nicolò * |
Il terreno poi passò al figlio Delaito. | ||
ca.1500 ca.1540 |
Cordini Delaito
|
Dopo la morte di Delaito questa parte passò al figlio Giacomo | ||
d.1540 1552 |
Cordini Giacomo
|
Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Martino. | ||
1550 ca.1600 |
Cordini Martino
|
Martino possedeva almeno la p.f. 878/1-2-3 dal confine est della p.f. 880. | ||
1602 1642
|
Inama Vittore II |
Nel 1602 Vittore risultava possedere il terreno evidentemente acquisito da Martino o dai suoi eredi. | ||
d.1642 1662 1680
|
Inama Silvestro II |
Nel 1662 la proprietà di Silvestro risulta dal confine sud della p.f. 844-841. Nel 1680 i figli di Silvestro si spartirono il terreno. | ||
1681
|
Inama don Silvestro IV |
Silvestro nel 1681 assegna al nipote don Silvestro il terreno costituito dalle p.f. 878/4-5-6-7 per costituire il patrimonio sacerdotale. Probabilmente il sacerdote morì poco dopo e il terreno ritornò in mano al padre Vittore III. Poi fu suddiviso fra i due figli di Vittore, Ottavio e Giovanni Giacomo. | ||
1681 1695
|
Inama Vittore III |
A Vittore toccarono le p.f. 878/4, 878/5, 878/6, 878/7 e 879. | ||
1681 1694 1699
|
Inama Giacomo II |
A Giacomo le p.f. 878/1, 878/2 e 878/3. Nel 1681e nel 1694 la proprietà di Giacomo risulta dal confine ovest delle p.f. 878/4-5. | ||
1695 1716 1723
|
Inama Ottavio |
Ottavio possedette le p.f. 878/6 e 878/7. Nel 1716 e 1723 da confine sud della p.f. 841 e 844. | ||
1694 1695
|
Inama Giovanni Giacomo |
Giovanni Giacomo possedette le p.f. 878/4 e 878/5. Nel 1694 Giovanni Giacomo assicurava un prestito di 62 Ragnesi nei confronti di Vittore Tommasini di Tres. In questa occasione è descritto come sua proprietà anche la parte a monte (p.f.878/6-7) che invece l'anno seguente sarà assegnata al fratello Ottavio. | ||
1743 1756 |
Castel Bragher |
Nel 1743 la proprietà di castel Bragher risulta anche dal confine sud della p.f. 836. Nel 1756 la proprietà risulta anche dal confine sud della p.f. 844. | ||
1756 1780 1798 |
Thun Giovanni Vigilio |
|||
d.1798 1799 1813 1825
|
Thun Arbogasto Larcher Andrea * |
Nel 1799 il terreno veniva locato ad Andrea Larcher di Romeno. Nel 1813 la proprietà dei fratelli Thun è comprovata anche dal confine sud della p.f. 829. | ||
d.1825 1858 |
Thun Teresa |
Nel 1858 Teresa Thun vendette il terreno ai fratelli Tamè. | ||
d.1858 1859 |
Nel 1859 i Tamè vendettero il terreno ai fratelli fu Valentino Inama. | |||
1859 1870 1880 |
Nel 1880 i fratelli addivennero alla divisione amichevole del terreno. | |||
1880 1891 |
p.f.
878/4 878/5. Dopo la morte di Pietro il terreno nel 1892 passò alla figlia Mansueta che aveva sposato Placido Tait di Mezzolombardo. |
|||
1891 1895 |
Inama Mansueta
|
p.f.
878/4 878/5. Nel 1895 Mansueta vendette il terreno ad Agostino fu Baldassarre Inama. |
||
1895 1899 |
Inama Agostino
|
p.f. 878/4 878/5. Agostino aveva chiesto 400 Fiorini a Lorenzo e quindi aveva messo ipoteca sulle due p.f. (assieme alla p.f. 877/3) che dopo finirono a Lorenzo. | ||
1880 1883
|
|
p.f.
878/1, 878/2, 878/3 878/4. Alla morte di Urbano il terreno passò al figlio Albino. |
||
1883 1900 |
Inama Albino
|
Dopo la morte di Albino il terreno pervenne a sua madre Erminia. | ||
1900 1902 |
Calliari Erminia
|
Vedova di Urbano, dopo il 1902 alla morte del figlio Albino, vende il terreno a Geremia Inama e a Enrico Eccher. | ||
d.1902 1904 |
Emer Geremia |
p.f.
878/1, 878/2, 878/3 878/4. Metà prospettante a sud della stradina |
||
d.1902
|
Eccher Enrico |
p.f.
878/1, 878/2, 878/3 878/4. Metà prospettante a nord della stradina. |
||
1904 |
Eccher Enrico |
p.f. 878/3 | ||
1946 |
Eccher Enrico eredi |
p.f. 878/3 | ||
1903 1904 |
Inama Demetrio Inama Fiorenzo |
p.f. 878/6, 878/7 e 879. | ||
1895 1904 |
Inama Agostino |
p.f. 878/4 878/5. Compravendita del 1895. | ||
1902 1904 |
Emer Geremia |
p.f. 878/1 878/2. Compravendita e divisioni del 1902. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1275 |
Mensa vescovile Mazono * Zaneta *
|
Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi). |
|
|
SUPERFICIE 2800 mq Oggi le due p.f. sono divise longitudinalmente: la p.f. 881 a monte e la p.f. 880 a valle. *Affittuario |
1349 1357 |
Mensa vescovile Thun Michele *
|
Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno. | |
1357 |
Mensa vescovile Thun Michele * Nicolò fu
Delaito * |
Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò. | ||
ca.1400 |
Thun N.
Delaito fu Nicolò * |
|||
ca.1440 |
Thun N.
Nicolò fu Delaito * |
Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini. | ||
ca.1450 |
Thun N. Margherita *
Cordini Nicolò * |
Il terreno poi passò al figlio Delaito. | ||
ca.1500 ca.1540 |
Cordini Delaito
|
Dopo la morte di Delaito questa parte passò al figlio Pietro. | ||
d.1540 1550 |
Cordini Pietro
|
Dopo la morte di Pietro il terreno passò alla figlia Anna. | ||
d.1550 ca.1558 |
Cordini Anna
|
p.f. 880 | ||
1550 |
Inama Matteo |
Matteo Filippi (Inama) di Fondo risultava possedere la p.f. 881 dal confine sud della p.f. 880.Il terreno sembra sia finito in mano ai Mendini. |
||
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
Nel 1680 Silvestro assegnò il terreno al figlio Giacomo. |
||
1680 1695 1699 |
Inama Giacomo II
|
p.f. 880 Nel 1695 dal confine est della p.f. 883. |
||
1680 |
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI
|
p.f. 881e 882 |
||
1695 |
Mendini Antonio VI
|
p.f. 881 e 882. Nel 1695 dal confine sud della p.f. 883 risulta proprietario il solo Antonio Mendini. |
||
ca.1756 1780 1798 |
Thun Giovanni Vigilio
|
Come si evince dal CaTer, nel 1780 il terreno erano tornato a tutti gli effetti in mano Thun. |
||
d.1798 1799 1813 1825 |
Thun Arbogasto Larcher Andrea * |
Nel 1799 il terreno fu locato ad Andrea Larcher di Romeno. Nel 1813 la proprietà dei fratelli Thun è comprovata anche dal confine sud della p.f. 829. |
||
d.1825 1858 |
Thun Teresa |
Teresa Thun vendeva ai fratelli Tamè il terreno. |
||
d.1858 1859 1870 1893 |
||||
1894 1904 |
Inama Matilde 6/24 Inama Agostino 3/24 Inama Filippo 3/24 Inama Eugenia 3/24 Tamé Costante 3/24 Tamé Candido 3/24 Tamé Domenico 3/24 |
Dopo la morte di don Domenico nel 1893 e di Rosa nel 1901 il terreno fu
suddiviso come qui a sinistra. |
||
1906 |
Inama Agostino Tamè Costante |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
1275 |
Mensa vescovile Mazono * Zaneta *
|
Nel 1275 la terra arativa giacente in Plano, confinava con Vilielmo e con Bono figlio di Tomeo. Mazono e Zaneta non erano affittuari ma lavoratori del terreno (quasi servi). |
|
|
SUPERFICIE 6000 mq Oggi la p.f. 884 è scomparsa, mentre la 882 e 883 sono state divise dai binari della ferrovia Trento Malè. Sulla 883 sono state costruite la casa e il rustico che oggi è di Eccher Enrico. La p.f. 882 risulta frazionata in 882/1, 882/2, 882/3, 882/4, 882/5 e 882/6. La 883 in 883/1 e 883/2. Nel 1695 il terreno era anche detto Braide di Sotto. * Affittuario |
1349 1357 |
Mensa vescovile Thun Michele *
|
Dal 1349 Michele fu Simone Thun di Castel Bagher aveva in locazione il terreno. | |
1357 |
Mensa vescovile Thun Michele * Nicolò fu
Delaito * |
Nel 1357 Michele Thun investiva del terreno Nicolò fu Delaito di Dermulo. In seguito furono investiti i discendenti di Nicolò. | ||
ca.1400 |
Thun N.
Delaito fu Nicolò * |
|||
ca.1440 |
Thun N.
Nicolò fu Delaito * |
Nicolò detto Barbacoo aveva una figlia di nome Margherita che andava in moglie a Nicolò Cordini. | ||
ca.1450 ca.1503 |
Thun N. Margherita *
Cordini Nicolò * |
Il terreno poi passò al figlio Giovanni. | ||
ca.1503 ca.1540 |
Cordini Giovanni
|
Dopo la morte di Giovanni il terreno passò al figlio Corradino. | ||
d.1540 1550 1567 |
Cordini Corradino
|
Nel 1550 Corradino risultava possedere la p.f. 883 da confine ovest della p.f. 880. Cento anni più tardi si ritrova il terreno in mano alla famiglia Inama. | ||
p.1680 |
Inama Silvestro II
|
Nel 1680 Silvestro assegnò questo terreno al figlio Vittore. | ||
1680 1695 |
Inama Vittore III
|
p.f. 883. | ||
1680 1700 |
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI
|
P.f. 882 e 881. Nel 1680 e nel 1700 la proprietà risultava dal confine sud della p.f. 883. | ||
1695 1700 1701 1705 |
Inama don Vittore IV
|
p.f. 883 Il terreno costituiva il patrimonio per la carriera sacerdotale. Nel 1701 Vittore vendeva al cugino Silvestro, una porzione a est del terreno contenente un noce e due gelsi. Dopo la morte di Vittore il terreno pervenne alla sorella Barbara. | ||
d.1705 |
Inama Barbara
|
Barbara era vedova del fu Simone Leonardelli di Coredo. | ||
d.1705 1715 1722 |
Inama Giovanni Giacomo
|
Nel 1722 Giovanni Giacomo ritorna in possesso della porzione (est della p.f.) che il fratello don Vittore aveva venduto a Silvestro Inama. | ||
1780 1798 |
Thun Giovanni Vigilio
|
Come si evince dal CaTer, nel 1780 il terreno erano tornato a tutti gli effetti in mano Thun. |
||
d.1798 1825 |
Thun Arbogasto |
Taio | ||
d.1825 1852 |
Thun Teresa |
Nel 1852 Teresa contessa Thun vendette il terreno a Giuseppe Cescati. | ||
1852 p.1859 |
Cescati Giuseppe |
di Taio | ||
1859 1870 |
Cescati Filippo Cescati Innocente |
di Taio | ||
1870 1876 |
Cescati Innocente |
Nel 1876 Innocente vendette il terreno ai fratelli Enrico e Francesco Eccher. | ||
1876 |
Eccher Enrico Eccher Francesco |
|||
1902 |
Eccher Enrico |
Nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i figli del fu Felice. A Enrico toccò tutto l'arativo p.f. 883 e metà prato 882/1. | ||
1902 1904 |
Eccher Francesco
|
Nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i figli del fu Felice morto nel 1882. A Francesco toccò metà prato 882/2. | ||
1946 |
Eccher Enrico |
Nel 1946 gli eredi di Enrico possedevano ancora le p.f. 882/1 e 883. Più tardi acquisiranno la p.f. 882/2. |
Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento |
|