LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI
MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780
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DAL n.499 AL n.610
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Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa 1780 Mappa attuale |
ca.1600
1635 |
Massenza Giovanni |
Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne al figlio Luca. |
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SUPERFICIE 970 mq Verso la fine del Seicento formava un unico terreno assieme alle future p.f. 501, 502, misurando all'epoca 5 stari. Detto anche Plan dei Cucùdi. Il terreno non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo. * Affittuario |
d.1635 1679 |
Massenza Luca I |
Dopo la morte di Luca questa porzione passò al figlio Giovanni Domenico. | |
d.1679 1710 |
Massenza Giovanni Domenico |
Il terreno fu ceduto dagli eredi di Giovanni Domenico Massenza a Giacomo Antonio Mendini. Del passaggio non esiste documento ma solo l'evidenza. | ||
p.1723 |
Mendini Giacomo Antonio |
Nel 1723 Giacomo Antonio Mendini vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza, il quale glielo riconcedeva in locazione perpetuale. | ||
1723 1733 |
Panizza Pietro Lorenzo Mendini Giacomo Antonio I * |
Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno veniva ereditato dal figlio Ferdinando. | ||
ca.1740 1743 |
Panizza Ferdinando Inama Giacomo fu Michele * ? |
Dopo la morte di Ferdinando il terreno fu ereditato dalla sorella Anna Barbara | ||
1743 1747 |
Panizza Anna Barbara Panizza Pietro Antonio Inama Giacomo fu Michele * |
Da Anna Barbara il terreno passò al figlio don Federico Lucca di Sarnonico e a Pietro Antonio Panizza. | ||
1775 1780 1802 |
Lucchi don Federico |
Nel 1775 Giacomo Inama fu Michele vendeva l'utile dominio del terreno a Giovanni Mendini con il consenso di don Lucchi, possessore e successore di Pietro Antonio Panizza. Don Federico era cugino di Pietro Antonio ed entrambi hanno beneficiato dei lasciti di loro zio Ferdinando Panizza morto senza prole. | ||
1802 |
Chilovi Francesco Mendini Matteo *
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Matteo Mendini eredita l'utile dominio del terreno alla morte del fratello Giovanni. Nel contempo Francesco Chilovi ne diveniva proprietario. | ||
1802 |
Chilovi Francesco
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Matteo Mendini vendeva l'utile dominio del terreno a Francesco Chilovi di Taio effettivo possessore. | ||
1816 |
Endrizzi Antonio |
Francesco fu Antonio Chilovi vendeva il terreno ad Antonio Endrizzi. | ||
1825 1843 1845 |
Endrizzi Giacomo Endrizzi Pietro |
Teresa era
moglie di Antonio Endrizzi. Nel 1843 Antonio vendeva alla moglie Teresa Massenza
e ai figli Giacomo e Pietro il terreno. |
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1857 1859 1870 1881 |
Nel 1876, 1877, 1878, 1881 il terreno aveva già perso la sua caratteristica di arativo ed era classificato come bosco. | |||
1889 |
Endrizzi Desiderato |
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1901 1904 |
Fellin Giovanni |
Dal documento divisionale del 1901 risulta proprietario Giovanni fu Pietro Fellin di Revò rappresentato dal suo procuratore Desiderato Endrizzi. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note | Mappa 1780 Mappa attuale |
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ca.1600
1635 |
Massenza Giovanni |
Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne al figlio Luca. |
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SUPERFICIE 1250 mq Verso la fine del Seicento formava un unico terreno assieme alle future p.f. 499, 500, misurando all'epoca 5 stari. Detto anche Plan dei Cucùdi. Oggi la superficie d'insieme delle due p.f. si presenta divisa trasversalmente: la 501 occupa la parte sud, la 502 la parte nord. Il terreno però non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo. |
d.1635 1679 |
Massenza Luca I |
Dopo la morte di Luca questa porzione passò al figlio Bartolomeo. | |
d.1679 1710 1737 |
Massenza Bartolomeo |
Dopo la morte di Bartolomeo il terreno pervenne alla figlia Margherita moglie di Giovanni Mendini. | ||
1737 1759 |
Massenza Margherita Mendini Giovanni |
Dopo la morte della madre Margherita il terreno passò ai due figli Bartolomeo e Giovanni. | ||
1759 1769 |
Mendini Bartolomeo Mendini Giovanni |
Nel 1769 Bartolomeo comperò la parte di suo fratello Giovanni residente nel bresciano. | ||
1769 1775 |
Mendini Bartolomeo |
Nel 1775 la proprietà di Bortolo risulta anche dal confine nord della
p.f. 499. Prima del 1780 Bartolomeo assegnò il terreno al figlio Giovanni. |
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1780 1802 |
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Giovanni sposava Caterina figlia di Antonio Inama, ma dal matrimonio non nacquero figli per cui il terreno passò agli eredi di sua cognata Dorotea. | ||
1802 1816 |
Paoli Tommaso |
Nel 1802 dal confine nord della p.f. 499 risultano proprietari gli eredi di Antonio Inama. La proprietà del Paoli risulta dai confini della futura p.f. 499-500. Nel 1816 Tommaso vendette il terreno a Giacomo Endrizzi. | ||
1816 |
Endrizzi Giacomo
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1859 1870 1876 |
Sicher Romedio |
Del passaggio di questo terreno al Sicher non c'è traccia documentale ma solo l'evidenza nell'elenco dei
proprietari riferito al 1859. Evidentemente Giacomo Endrizzi fu
costretto a cedere il terreno per questione di debiti. Nel 1876 e 1877 risultano senza ombra di dubbio confinare a nord della p.f. 499-500 gli eredi di Romedio Sicher. Il Sicher si trova molte volte citato come procuratore del conte Thun di Castel Bragher. |
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d.1876 p.1896 |
Sicher Francesco Sicher Romedio |
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1896 1904 |
Sicher Emanuele Sicher Agostino Sicher Leopoldo |
I tre Sicher citati erano figli del fu Romedio Sicher e presumibilmente nipoti di Francesco Sicher. | ||
p.1908 |
Inama Annibale Inama Celeste |
I due fratelli possedevano assieme il bosco. | ||
d.1921 |
Inama Alessandro |
Alessandro era figlio del fu Annibale Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1699 |
Mendini Nicolò
1 2 3 |
Nicolò possiede tutto il terreno. |
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SUPERFICIE 7200 mq Oggi alla parte che nella mappa qui a fianco è occupata dalla p.f. 504/2 è stato assegnato il numero 503. La p.f. 504/1 è diventata 504. |
1699 |
Mendini Nicolò 1 2 3 |
Nel 1699 Nicolò trasferì a Bartolomeo Inama, sindaco della chiesa di Dermulo, la parte nord di questo arativo. Nicolò poi lo riceve in locazione dalla chiesa stessa. | |
1710 |
Mendini Pietro Antonio 1 Mendini Nicolò Eredi 2 Inama Antonio Eredi 3 |
Probabilmente Pietro Antonio Mendini è succeduto al padre Nicolò nella conduzione del fondo della chiesa. Gli eredi di Antonio risultano anche nel 1716. | ||
1719 |
Mendini Giacomo Antonio 1 Mendini Pietro Antonio 2 Mendini Giacomo 2 Mendini Giovanni 2 Inama Antonio Eredi 3 |
La parte nord del terreno risulta passata a Giacomo Antonio Mendini. Probabilmente si trattava di Giacomo Antonio fu Giacomo, visti i fatti successivi. Il centro è suddiviso fra i figli del fu Nicolò Mendini, cioè Pietro Antonio, Giacomo e Giovanni. | ||
1725 |
Mendini Giacomo Antonio 1 Mendini Giovanni 2 Mendini Giacomo 2 Inama Antonio Eredi 3 |
Giovanni acquisisce la parte del fratello Pietro Antonio Mendini divenendo
proprietario assieme al fratello Giacomo della porzione centrale del terreno. Nella compera, Giovanni è
descritto come confinante a sud del fratello Pietro Antonio. Il
sud qui è inteso come porzione sud della parte centrale. La parte degli eredi di Antonio Inama è stata dedotta da evidenze anagrafiche. |
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1759 |
Mendini Giacomo III 1 Mendini Bartolomeo 2 Mendini Maddalena 2 Mendini Francesco 3 Inama Antonio fu Giobatta 3 |
La parte nord appartenne a Giacomo Mendini III, forse ereditata dal fratello Giacomo Antonio. Bartolomeo Mendini eredita il terreno alla morte del padre Giovanni. La parte sud dalle divisioni fra i figli di Antonio era toccata a Giovanni Battista Inama. Maddalena Mendini figlia di Giacomo nel 1763 vendette la sua porzione al cugino Bartolomeo Mendini. Alla morte di quest'ultimo nel 1759 era pervenuta al figlio maggiore Antonio. Ritengo che Francesco Mendini avesse comprato una porzione di terreno dagli eredi di Giobatta Inama, in quanto suo padre Pietro Antonio aveva già alienato la sua porzione di questo terreno nel 1725. | ||
1766 |
Mendini Romedio Maria 1 Mendini Bartolomeo 2 Mendini Francesco 3 Inama Antonio fu Giobatta 3 |
Nel 1768 Francesco Mendini vendette la sua porzione a Antonio Inama. Nel 1764 Giovanni fratello di Bartolomeo vendette la sua parte al fratello. | ||
1780 |
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Nel 1780 la p.f. era divisa in tre parti di cui
erano proprietarie le persone qui a fianco. Giovanni Mendini era il genero di Antonio Inama avendo sposato sua figlia Caterina. |
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1788 |
Mendini Giovanni 2 3
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Alla morte di Bartolomeo Mendini la porzione passa al figlio Giovanni che così diventerà un unico corpo con quella che già possedeva derivante dal suocero Antonio Inama. Da Romedio Maria Mendini il terreno passò al figlio Vigilio. | ||
1814 1816 |
Mendini Vigilio 1 Paoli Tommaso 2 3 |
Il Paoli era il cognato di Giovanni Mendini e evidentemente il terreno di loro suocero Antonio Inama, toccò al Paoli che lo tenne fino al 1825. | ||
p.1824 |
Mendini Romedio 1 |
Per qualche aggiustamento fra gli eredi di Romedio Maria Mendini la parte divenne proprietà del pretore Romedio Mendini. | ||
1824 |
Caterina, vedova di Pietro Larcher, acquistava la porzione di terreno da Romedio Mendini. | |||
1825 |
Battisti Luigi 2 3 |
Il Battisti aveva acquisito il terreno da Tommaso Paoli. | ||
1838 |
Luigi Battisti Eredi 2 3
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1855
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Antonio Battisti 1? Pinamonti Lucia 2 3 |
Non sono in grado di dire se fu Lucia a comperare la parte che fu di Caterina Massenza per poi vendere tutto il terreno unito a Luigi Ossanna oppure se fu lo stesso Ossanna ad acquisire la parte da Caterina. | ||
1855 1889 |
Inama Giuseppe 1? |
Figlio di Giovanni di Sanzeno. Non so spiegare se si trattava dello stesso terreno poi passato in proprietà a quello che sembra il fratello di Giuseppe, cioè Egidio. Io presumo di si e per questo ipotizzo la proprietà di Giuseppe fino al 1889. | ||
1889 1904 |
Inama Egidio |
Egidio era figlio di Giovanni Inama di Sanzeno. La compravendita del 1889 era relativa solo alle p.f. 504 e 505. | ||
1858
1870
1879 |
Ossanna Luigi |
Nel 1858 l'Ossanna che era di Coredo, comperava il terreno da Lucia vedova di Antonio Battisti. | ||
p.1871 |
N. Brigida |
Solo la p.f. 503. Non si conosce il cognome di Brigida che era vedova di Giovanni Bertagnolli. | ||
1871 1904 |
Bertagnolli Caterina |
Caterina era vedova del fu Simone Ianes e figlia del fu Giovanni Bertagnolli di Fondo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1780 |
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SUPERFICIE 1970 mq Nel 1879 misurava circa 4 stari, confermando quindi l'odierna superficie. |
1802 1803 |
Inama Giovanni Domenico Depero Elisabetta |
Giovanni Domenico era il figlio di Giovanni Michele Inama. Elisabetta la vedova dello stesso Giovanni Michele. | |
1816 1825 |
Inama Giovanni Domenico |
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1829 1835 |
Lucia, moglie di Romedio Mendini, ricevette il terreno in dote. | |||
1835 1859 |
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1870 |
Tobia e Giuseppe erano figli di Romedio. | |||
1879 1904 |
Interessante il confine nord che indica la strada consortale. Tale strada, oggi scomparsa, affiancava in parte il Ri dei Fossadi e permetteva di raggiungere più agevolmente i terreni di Cavauden partendo dalla strada imperiale. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1600
1668 |
Mendini Giacomo I
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Probabilmente il terreno era già nelle disponibilità di Giacomo Mendini I, padre di Antonio VI. |
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SUPERFICIE 845 mq La superficie era quindi di circa due stari. Il toponimo non è stato mai riscontrato documentalmente. Il luogo era invece chiamato nel Seicento e Settecento al Dos oppure sopra al Dos di Cavauden, oppure ancora "Pontealt ossia al Dos di Cavauden", |
1668 1695 1700 1705 1713 |
Mendini Antonio VI |
Nel 1695, 1700 e nel 1705 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine sud della p.f. 510. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | |
1713 1723 |
Mendini Giacomo Antonio I |
Giacomo Antonio aveva assegnato il terreno alla moglie Anna Barbacovi. | ||
1723 1737 1744 |
Mendini Orsola |
Nel 1723 Giacomo Antonio Mendini assegnò questo terreno alla figlia Orsola da poco moglie di Valentino Chilovi di Taio. A lei toccò per dote questo terreno. Nel 1737 la proprietà dei coniugi Chilovi è confermata anche dal confine sud della p.f. 510. Nel 1744 Orsola vendette il terreno a Cristano Emer. | ||
1744 ca.1775
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Cristano assegnò il terreno al figlio Giacomo. | |||
ca.1775 |
Emer Giacomo
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d.1785 1788 |
Cristano ridiventa proprietario del terreno alla morte del figlio Giacomo Emer. Nel 1785 la proprietà di Cristano risulta dal confine sud della p.f. 510. | |||
d.1785 1825 |
Ziller Gaspare |
Probabilmente Gaspare era un parente (fratello?) di Maddalena, vedova di Giacomo Emer. | ||
1859 |
Branz Giovanni |
Giovanni Branz di Sanzeno risulta proprietario, ma poi non so in che modo, ritornano possessori gli eredi Ziller. | ||
1870 |
Ziller Gaspare eredi |
Non so se c'erano altri eredi, comunque come si può vedere qui sotto già nel 1865 il terreno apparteneva a Luigia Ziller. | ||
1865 1904 |
Ziller Luigia |
Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e figlia di Gaspare Ziller. | ||
1904 |
Eccher Enrico |
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1946 |
Eccher Enrico eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro II 1 2
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SUPERFICIE 2980 mq Il terreno era detto genericamente a Ciavauden e più specificamente campo alle Glare. Il terreno era gravato da una messa perpetua. |
1681 p.1690 |
Inama Vittore III 1 2 |
Vittore era il padre del prete Vittore Inama. | |
1695 1700 1705 |
Inama don Vittore IV 1 2 |
Alla morte di don Vittore il terreno pervenne al fratello Ottavio Inama. | ||
1705 1716 |
Inama Ottavio 1 2 |
Nel 1716 Ottavio permutò il terreno con Lucia moglie di Enrico Endrizzi. | ||
1716 1723 1737 |
Refatti Lucia 1 2 |
Nel 1723 la proprietà di Enrico Endrizzi (ossia della moglie Lucia) si riscontra anche dal confine nord della p.f. 509. Nel 1737 Lucia vedova di Enrico Endrizzi assegnò la parte nord del terreno alla figlia Barbara che era in procinto di sposare Vittore Tamè. Nello stesso anno era assicurato sul terreno un prestito presso la chiesa di San Vittore di Taio. | ||
1737 1741
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Endrizzi Barbara 1 Refatti Lucia 2 |
Nel 1741 Lucia vendette la parte sud a Giacomo Mendini. | ||
1741 1744 1767
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Endrizzi Barbara 1 Tamè Vittore 1 Mendini Giacomo III 2 |
Nel 1744 la proprietà di Giacomo Mendini risulta anche dal confine nord
della p.f. 509.
Dopo la morte di Vittore Tamè il terreno passò al figlio Giovanni Maria. Dopo la morte di Giacomo Mendini il terreno passò al figlio Romedio Maria. |
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1768 1780 1785 |
Nel 1785 Romedio Maria Mendini vendette il terreno, a mezzo della moglie Anna Maria, al conte Giovanni Vigilio Thun. | |||
1785 1798 |
Thun Giovanni Vigilio 2 |
Nel 1798 Giovanni Maria Tamè assicurò un prestito su questo terreno.
Dopo la morte di Giovanni Maria Tamè il terreno passò ai figli Simone e Barbara. Dopo la morte di Giovanni Vigilio Thun il terreno passò ad Arbogasto Thun. |
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1812 1825 1838 1844 |
Thun Arbogasto 2 |
Almeno dal 1812 la parte nord apparteneva ai fratelli Simone e Barbara Tamè. Dopo il 1844 Vittore Tamè divenne proprietario per aver ereditato il terreno dai suoi fratelli. La parte Thun fu probabilmente venduta al Tamè. | ||
d.1844 1855 |
Tamè Vittore 1 |
Dopo la morte di Vittore il terreno pervenne al figlio Giovanni. | ||
d.1855 1856 |
Tamè Giovanni 1 |
Nel 1856 Giovanni vendette il terreno a Rosa Stancher moglie di Giovanni Fellin
di Sanzeno. Nel 1859 sia dalla mappa che dall'elenco proprietari, risulta in possesso di tutto il terreno Michele Wegher di Sanzeno. Non sono in grado di dire come poi il terreno fosse ritornato in mano ai Fellin. |
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d.1856 1870 1889 |
Fellin Giovanni 1 2 |
Nel 1870 e fino almeno al 1889 il terreno apparteneva a Giovanni Fellin di Sanzeno. | ||
1890 1904 |
Fuganti Lazzaro |
Lazzaro, figlio del fu Pietro Fuganti di Taio acquistò il terreno in "esecuzioni" relative a Giovanni Fellin. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1553
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Inama Gaspare II |
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SUPERFICIE 3420 mq Dal 1742 al 1745 fu locatario Giacomo fu Michele Inama. * Affittuario |
d.1553 1614
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Inama Ercole |
Ercole morì nel 1614 e il terreno passò alla figlia Margherita. | |
1614 1634
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Inama Margherita Chilovi Giacomo |
Margherita, moglie di Giacomo Chilovi ereditò il terreno dal padre Ercole. | ||
1634
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Chilovi Gaspare |
Gaspare ereditò la sostanza paterna ma ne potè godere per poco tempo. | ||
1634 1646
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Chilovi Anna Maria |
Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi. | ||
ca. 1655 1678 ca. 1680
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Guelmi Simone |
Intorno al 1655 Simone prese in moglie Anna Maria Chilovi. Nel 1678 la proprietà risulta anche dal confine sud della futura p.f. 514. |
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1695 1705 |
Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo II * |
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1716 1737 |
Guelmi Matteo Mendini Giacomo II * |
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1749 |
Inama Felicita |
Felicita Inama (di Fondo) vedova di Matteo Guelmi nel 1749 diede in locazione perpetuale il terreno a Bartolomeo Mendini. | ||
1780 |
Guelmi Alberto e Nicolò |
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1805 |
Guelmi Alberto e Nicolò Mendini Matteo * |
Nel 1805 il possesso di Matteo Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 514/2. | ||
1813 1825 |
Martini Antonio Martini don Carlo |
Nel 1813 Antonio Martini assegnò al figlio don Carlo la parte a sud del terreno. | ||
1833 1859 1870 |
Martini don Carlo |
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1874 1903 |
Inama Lorenzo di Sanzeno |
Dalla mappa del 1874 risulta possedere il terreno Lorenzo Inama. Nel 1872 da confini della p.f. 514/1 risulterebbe proprietario Giuseppe Mendini, non so quindi se per due anni fosse stato lui il possessore del terreno. (Lo ritengo poco probabile). | ||
1903 |
Inama Angela Inama Martirio |
Angela e Martirio erano figli del fu Lorenzo Inama di Sanzeno. Sul libro d'impianto del catasto figura erroneamente che i due fossero di Dermulo. Le particelle menzionate sono la 512/1 e la 512/2. | ||
Eccher Fortunato |
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Emer Giovanni |
Giovanni aveva ricevuto il terreno come dote della moglie Celestina Eccher figlia di Fortunato. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1678 |
Massenza Vittore |
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SUPERFICIE 2570 mq Nel Seicento il terreno formava un'unica entità assieme alla p.f. 515. Oggi la p.f. 513 è scomparsa, mentre la p.f. 514 è stata frazionata in 514/1 e 514/2. La p.f. 514/2 misura 1260 mq Nel Settecento la p.f. 514/1 assieme alla p.f. 515 formava un'unica entità. P.f. 514/1 = 1 P.f. 514/2 = 2 * Affittuario |
1678 |
Inama Giovanni Battista I 1 |
Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama. | |
d.1678 1700 |
Inama Bartolomeo I 1 |
Dopo la morte di Bartolomeo il terreno fu diviso in due porzioni fra le figlie Maddalena e Domenica. | ||
d.1700 1719 1749 |
Inama Maddalena 1 Mendini Pietro Antonio 1 Inama Domenica 2 Fuganti Bartolomeo 2
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A Maddalena che aveva sposato Pietro Antonio Mendini, apparteneva la porzione a nord (514/1), a Domenica che aveva sposato Bartolomeo Fuganti, la porzione a sud (514/2), quest'ultima risultante anche dal confine nord della p.f.512 nel 1749. Nel 1719 la proprietà di Pietro Antonio Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 515. | ||
1750 1751 |
Mendini Pietro Antonio 1
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Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno pervenne al figlio Francesco. | ||
d.1751 1762 |
Mendini Francesco 1
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Nel 1766 la proprietà degli eredi di Pietro Antonio risultava anche dal
confine sud della p.f. 515. Dopo la morte di Francesco il terreno pervenne al figlio
Pietro. Nel 1769 Giovanni Matteo Ossanna di Sfruz, prestava 200 Fiorini a Francesco Mendini per saldare un debito con le chiese di Taio e Dermulo che Francesco assicurava su questo terreno e anche sulla p.f. 515. |
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1762 1764 1766 1769 1780 1781 |
Chiesa di Dermulo 1 Mendini Francesco * 1
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d.1781 1805 1825 ca.1830 |
Mendini Pietro 1
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Il possesso di Pietro Mendini nel 1805 è stato dedotto anche dal confine nord della p.f. 514/2. Il terreno prima della morte di Pietro era già pervenuto in mano al figlio Francesco. |
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p.1833 ca.1850 1854 |
Mendini Francesco 1
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Nel 1833 da confini invece che Francesco Mendini appariva Silvestro Inama. Sicuramente nel frattempo era avvenuta qualche vendita non documentata. Dopo la morte di Francesco il terreno andò in eredità alla figlia Caterina. | ||
d.1854 |
Mendini Caterina 1 |
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1855 1856 |
Inama Giacomo 1
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Giacomo Inama figlio di Silvestro diveniva proprietario del terreno in quanto marito di Barbara, sorella di Caterina Mendini. (Ci furono probabilmente degli aggiustamenti ereditari.) Sul terreno era assicurato un capitale di 200 Ragnesi ancora dal 1769. Nel 1856 Giacomo vendette il terreno a Lorenzo fu Valentino Inama che stipulò anche a nome dei fratelli. | ||
1856 1880 |
Inama Lorenzo 1
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1750 1757 |
Inama Giovanni Battista II 2 |
Nel 1750 Antonia Fuganti, figlia di Bartolomeo, vendeva il terreno a Giobatta Inama. Il terreno era gravato di 2 Troni e 10 Carantani nei confronti della Primissaria di Dermulo. Dopo la morte di Giobatta il terreno pervenne ai suoi eredi Giovanni, Giobatta III e Antonio III. | ||
1757 1764 |
Inama Giovanni Battista II Eredi 2 |
Nelle divisioni fra i fratelli Inama il terreno toccò a Giovanni Battista III che morì nel 1764, per cui transitò poi alla vedova Lucia Inama. | ||
d.1764 1766 1780 |
Inama Lucia 2 |
In seguito il terreno passò al figlio Giovanni Battista Inama V. | ||
1780 1801 |
Dopo la morte di Giobatta V il terreno passerà alla madre Lucia. | |||
d.1801 1805 |
Inama Lucia 2 |
Nel 1805 fu assicurato sul terreno un prestito concesso da Lucia vedova Inama
dalla chiesa di Taio. Il terreno poi passò alla chiesa di Dermulo. |
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d.1805 1825 1833 |
Chiesa di Dermulo 2 Inama Giovanni * 2 |
Nel 1825 Giovanni Inama fu Michele forse era affittuario della chiesa di Dermulo. Nel 1833 la chiesa vendette il terreno a Valentino fu Baldassarre Inama. | ||
1833 1834 |
Inama Valentino 2 |
Dopo la morte del padre Valentino Inama, il terreno pervenne ai figli Lorenzo,
Pietro e Urbano. |
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d.1834 1850 1856 1880 |
Inama Lorenzo 2 Inama Pietro 2 Inama Urbano 2 |
Dopo la morte del padre Valentino Inama, il terreno pervenne ai figli Lorenzo, Pietro e Urbano. Nel 1856 con l'acquisizione della porzione 1 da Giacomo Inama, i fratelli divennero proprietari dell'intero campo. | ||
1856 1880 |
Inama Lorenzo
1
2
Inama Pietro
1 2
Inama Urbano
1 2 |
Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli la porzione 2 pervenne a Urbano Inama. | ||
1880 1883 |
Nel 1883 alla morte di Urbano Inama il terreno passò al figlio Albino. | |||
1883 1891 |
Nel 1891 Albino Inama vendette il terreno (p.f. 514/2) a Costante Tamè che lo acquistava anche a nome dei fratelli Candido e Domenico. | |||
1891 1904 |
Inama Lorenzo
1
Tamè Candido
2
Tamè Domenico
2 |
La parte nord, cioè la p.f. 514/1, coltivata a prato e arativo, dopo la morte del padre Lorenzo passò ai due fratelli Demetrio e Fiorenzo Inama. | ||
1903 1904 |
Inama Demetrio 1 Inama Fiorenzo 1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1678 |
Massenza Vittore
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SUPERFICIE 1330 mq Il terreno ascritto alla macrozona di Ciavauden fu nominato come campo "al Sesen" nel 1719. Nel Seicento il terreno formava un'unica entità assieme alle p.f. 513 e 514. Questa p.f. dalla metà del Settecento era venuta a formare un'unica entità con la p.f. 514/1. Dopo la morte di Pietro Mendini nel 1836, il terreno venne suddiviso fra i due figli Battista (p.f. 515) e Francesco (p.f. 514/1). . |
1716 |
Emer Giovanni |
Forse prima di essere posseduto dal Bergamo, era di Giovanni Emer. | |
d.1716 1719 |
Bergamo Luca |
Nel 1719 Luca Bergamo vendette il terreno a Pietro Antonio Mendini. | ||
d.1719 1759 |
Mendini Pietro Antonio |
Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno passò al figlio Francesco. | ||
1762 1769 1780 |
Nel 1769 Giovanni Matteo Ossanna di Sfruz prestava 200 Fiorini a Francesco Mendini
per saldare un debito con le chiese di Taio e Dermulo che Francesco assicurava
su questo terreno e anche sulla p.f. 514/1.
Dal 1762 al 1766 sicuramente il terreno era stato ceduto dal Mendini alla Chiesa
di Dermulo, la qual Chiesa glielo aveva poi riconcesso in locazione. Più tardi
Francesco riscattò il terreno. Dopo la morte di Francesco questa parte pervenne al figlio Pietro. |
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d.1781 1803 1805 |
Nel 1803 la proprietà degli eredi di Francesco Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 516. Nel 1805 la proprietà risulta da confini. | |||
p.1823 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1823 il terreno passò al nipote Luigi Ossanna. | ||
1823 p.1844 |
Ossanna Luigi |
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1844 1854
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Mendini Francesco |
Nel 1844 Luigi Ossanna di Coredo vendeva il terreno ai fratelli Battista e Francesco Mendini. Intorno al 1854 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine nord della p.f. 514/1. | ||
d.1854 1859 1881 |
In seguito il terreno passò interamente in mano a Battista Mendini. Nel 1881 Battista fu Pietro Mendini vendette il terreno a Silvestro Inama. | |||
1881 1904 |
Inama Silvestro |
Silvestro era figlio di Giacomo Inama. Dal Libro impianto del catasto del 1904 risulta la proprietà di Silvestro. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1580
ca.1625 |
Mendini Antonio II |
Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Giacomo. |
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SUPERFICIE 2320 mq Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden. Questa p.f. assieme alla p.f. 517 e alla p.f. 518, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II. |
d.1625 1646 1668 |
Mendini Giacomo I |
Dopo la morte di Giacomo il terreno passò in mano ai suoi figli Giacomo II e Antonio VI. | |
d.1668 1678 1702 1717 |
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI |
Nel 1678 la proprietà dei due fratelli risultava anche dal confine nord della futura particella p.f. 515. Nelle divisioni fra i fratelli il terreno rimase a Giacomo II (Nel 1702 risultava comunque già in mano a Giacomo II) che in seguito lo lascerà al figlio Giacomo III. |
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d.1717 1719 1722 1763 |
Mendini Giacomo III |
Nel 1719 dal confine nord della p.f. 515 risulta la proprietà di Giacomo III e suo fratello Giacomo Antonio II. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio Maria. | ||
1766 1780 1787 |
In seguito il terreno passò ai due figli Giacomo e Giuseppe. | |||
1787 |
Mendini Giacomo Mendini Giuseppe |
I due fratelli Giacomo e Giuseppe, figli di Romedio Maria Mendini, possedevano il terreno indiviso. | ||
p.1803 |
Mendini Giacomo |
Nel 1803 era proprietario Giacomo Mendini. | ||
1803 1822 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1803 per permuta il terreno divenne proprietà di Giuseppe Mendini fratello di Giacomo. | ||
1822 |
Ghina Maria Domenica |
Nel 1822 Maria Domenica, moglie di Giuseppe Mendini, cedeva il terreno a Giacomo Benvenuti per appianare dei debiti. | ||
1822 |
Benvenuti Giacomo |
Nello stesso anno Giacomo Benvenuti di Nanno cedeva il terreno a Antonio fu Giovanni Francesco Inama. | ||
1822 p.1829 |
Inama Antonio |
Prima del 1829 il terreno passò a Matteo Endrizzi. | ||
1829 1831 1840 1864 |
Nel 1829 Matteo assicurava la moglie su questo terreno. Dopo la morte di Matteo il terreno passò al figlio Giovanni. | |||
1864 1870 1889 1890 |
Giovanni detto Bambin era figlio del fu Matteo Endrizzi. Nel 1889 il terreno è sottoposto ad ipoteca per un prestito contratto da Giovanni. | |||
1904 |
Mendini Giuseppe |
Nel 1904 nel libro d'impianto del catasto si dice che Giuseppe venne in possesso del terreno in seguito al decreto divisionale del 1879. In questo decreto però non c'è traccia di questo terreno. Non so a questo punto se si tratta di un errore o se il terreno fu acquistato da Giuseppe autonomamente e quindi fuori dalla divisione. Ma sicuramente dopo il 1890 e non nel 1879. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1580
ca.1625 |
Mendini Antonio II |
Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Giovanni. |
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SUPERFICIE 1885 mq Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden. Questa p.f. assieme alla p.f. 518 e alla p.f. 516, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II. Riguardo alle proprietà ci sono alcune incongruenze e cioè: nel 1870 risultano proprietari gli eredi di Gaspare Ziller; dalla mappa del 1874 Giovanni Branz; e nel 1877 dai confini della p.f. 518 Clemente Marignoni. |
d.1625 1629 |
Mendini Giovanni IV |
Dopo la morte di Giovanni il terreno passò in mano per metà al figlio Matteo e l'altra metà al figlio Antonio VIII. | |
d.1629 1646 ca.1660 |
Mendini Matteo 1 Mendini Antonio VIII 2 |
Antonio possedeva la porzione sud (2), mentre Matteo quella nord (1)Dopo la morte di Antonio VIII il terreno pervenne al figlio Nicolò. Dopo la morte di Matteo il terreno passò al nipote Gregorio Endrizzi | ||
d.1662 1701
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Mendini Nicolò 2 |
Dopo la morte di Nicolò, la vedova Elisabetta cedette il terreno a Giacomo Mendini II. | ||
1702 1701 1717
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Mendini Giacomo II 2 |
Nel 1716 Giacomo acquisì la porzione 1 da Giovanni Endrizzi. | ||
d.1660 1702 1715 |
Endrizzi Gregorio II 1 |
Dopo la morte di Gregorio il terreno passò in mano al figlio Giovanni. Nel 1702 la proprietà di Gregorio risulta anche dal confine nord della p.f. 516. | ||
d.1715 1716 |
Endrizzi Giovanni 1 |
Nel 1716 Giovanni vendette il terreno a Giacomo Mendini II. | ||
1716 1717 |
Mendini Giacomo II 1 |
Giacomo II aveva già acquisito la porzione 2 nel 1702 e il terreno veniva ereditato nella sua interezza dal figlio Giacomo III. | ||
1717 1722 1763 |
Mendini Giacomo III 1 2 |
Dopo la morte del padre Giacomo III, il terreno pervenne a suo figlio Giacomo Antonio residente a Sanzeno. | ||
d.1763 1780 1783 1787 |
Nel 1783 la proprietà di Giacomo Mendini di Sanzeno è confermata anche dal confine sud della p.f. 518. | |||
1803 |
Widmann Anna |
Nel 1803 la proprietà di Anna Barbara Widmann, vedova Mendini, risulta dal confine nord della p.f. 516. Anna potrebbe essere la vedova di Giacomo Antonio o di suo fratello Michele. | ||
1822 |
Mendini Giacomo
|
Nel 1822 la proprietà di Giacomo di Sanzeno risulta dal confine nord della p.f. 516. | ||
1825 |
Ziller Gaspare
|
Sanzeno. | ||
1859 |
Pellegrini Giuseppe
|
Sanzeno. | ||
1872 1904 |
Branz Domenico |
Dal libro di impianto del catasto risulta proprietario Domenico fu Domenico Branz di Sanzeno. Si dice in esecuzione contro la massa ereditaria del fu Giuseppe Pellegrini di Sanzeno. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1580
ca.1625 |
Mendini Antonio II |
Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Antonio. |
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SUPERFICIE 1885 mq Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden. Questa p.f. assieme alla p.f. 517 e alla p.f. 516, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II. Anche in questo caso fa un po' pensare la discontinuità fra il Giuseppe Mendini del 1825 e i suoi figli Celeste, Luigi e Filippo, che se non si tratta di errori, si può ricondurre al fatto che il terreno potrebbe essere stato affittato a Gaspare Ziller nel 1859 e a Maria moglie di Pietro Inama nel 1870. |
d.1625 1646 1650 |
Mendini Antonio V |
Dopo la morte di Antonio il terreno probabilmente tramite i suoi eredi, pervenne in mano ad Enrico Endrizzi. | |
d.1650 1660 |
Endrizzi Enrico I |
Dopo la morte di Enrico il terreno passò al figlio Gregorio. | ||
d.1660 1678 1715 |
Endrizzi Gregorio II |
Dopo la morte di Gregorio il terreno passò al figlio Enrico II. Nel 1678 la proprietà di Gregorio risulta anche dal confine sud della p.f. 519. | ||
d.1715 1716 1717 1722 |
Endrizzi Enrico II |
Nel 1716 la proprietà di Enrico risulta anche dal confine nord della p.f. 517. Nel 1717 risulta che sul terreno aveva il diretto dominio don Domenico Filippi di Cassana, il quale lo cedeva ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. Nel 1722 Enrico Endrizzi vendeva il terreno a Giacomo Mendini III. | ||
d.1722 1763 |
Mendini Giacomo III |
Dopo la morte di Giacomo III il terreno pervenne al figlio Romedio Maria. | ||
d.1763 1780 1783 |
Dopo la morte di Romedio Maria il terreno pervenne al figlio Giuseppe Mendini. | |||
1825 |
Forse da Giuseppe Mendini di Taio, il terreno passò direttamente
a Gaspare Ziller. |
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d.1863 p.1877 |
Mendini Celeste Mendini Luigi Mendini Filippo |
Ci sono dei dubbi se i tre fratelli possedessero effettivamente questo terreno o se invece fossero proprietari della p.f. 519. | ||
1877 |
Gottardi Francesco |
Potrebbe essere riferito alla p.f. 519. Francesco, figlio di Cristoforo Gottardi di Vervò, si era aggiudicato il terreno tramite Domenico Inama di Sanzeno all'asta volontaria dei fratelli Mendini. | ||
1879 |
Ziller Giovanni |
Dalla mappa del 1874 risulta proprietaria Marignoni Luigia, figlia di Gaspare Ziller, maritata con Clemente Marignoni. Forse Giovanni era un fratello di Luigia e forse il terreno era da collocare più a nord sul CC di Sanzeno dove possedeva la p.f. 602. | ||
1859 1865 |
Ziller Gaspare |
|||
1865 1874 1877 1904 |
Ziller Luigia Marignoni Clemente |
Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e la figlia di Gaspare. Si dice che ne era divenuta proprietaria in base al progetto divisionale del 1865. Nel 1877 la proprietà di Luigia si ricava anche dal confine sud della p.f. 519. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1580 1600 |
Massenza Concio I
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Questo terreno probabilmente era parte del campo che tutto intero comprendendo la p.f. 604 sul CC di Sanzeno, apparteneva a Simone Massenza I. Dopo la morte di Concio il terreno pervenne al figlio Cipriano. |
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SUPERFICIE 1900 mq Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden ed era denominato anche Campo al Tèrmen per via del confine con il Comune di Sanzeno. C'è qualcosa di strano in questa p.f. sembrerebbe quasi che corrisponda alle p.f. 604/3 e 604/4 sul comune di Sanzeno!! In realtà queste p.f. sono sul comune di Dermulo. Osservando l'attuale confine tra i due comuni catastali, risalta proprio la situazione appena descritta. |
ca.1600 1651 |
Massenza Cipriano I
|
Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Concio. | |
1651 1671 1678 |
Massenza Concio II Inama Marino V |
Nel 1671 la proprietà di Concio risulta anche dal confine sud della
particella n. 604 sul comune di Sanzeno.
Nel 1678 il terreno sembrerebbe diviso in due porzioni ma in senso
trasversale. Forse Marino o i suoi eredi acquisirono la porzione di Concio. |
||
ca.1690 1701 |
Inama Antonio I |
Antonio potrebbe aver acquisito il terreno dai suoi cugini eredi del sopraccitato Marino V. | ||
d.1701 1716 |
Inama Orsola 1 Inama Bartolomeo II 2 Inama Giovanni Battista II 2 |
Nel 1716 Orsola figlia di Antonio vendeva la parte nord del terreno ad Antonio Mendini. | ||
1716 1749 1750 |
Mendini Antonio 1 Inama Bartolomeo II 2 Inama Giovanni Battista II 2 |
Nel 1749 Bartolomeo risultava confinare a sud della p.f. 604 (Sanzeno), per cui la sua porzione era quella più a nord. | ||
ca.1750 1757 1759 |
Inama Maria Orsola 1 2 Inama Giovanni Battista II 1 2 |
Nel 1759 si dice che nelle divisioni con i suoi fratelli il campo era toccato a Giobatta Inama II. In realtà una parte che fu del fratello Bartolomeo II pervenne alla figlia Orsola moglie di Antonio Tamè. Dopo la morte di Giobatta II si intuisce che il terreno passò al figlio Antonio III in quanto nel 1780 troviamo possessore il genero Giovanni Mendini. | ||
1759 1779 1783 |
Inama Maria Orsola 1 2
|
Nel 1779 la porzione di Orsola era gravata per 20 Ragnesi nei confronti della chiesa di Taio. Nel 1783 da quanto risulta dal confine nord della p.f. 518, una porzione del terreno era ancora in possesso degli eredi di Bartolomeo Inama II. | ||
d.1759 |
Inama Antonio III |
|
||
1780 1802 |
Del passaggio a Giovanni Mendini non esistono documenti, ma solo l'evidenza nel catasto teresiano, provata come detto sopra, oltre che in altre occasioni, dalla parentela suocero-genero con Antonio Inama. | |||
1783 1792 1794 |
Tamè Antonio |
Non si sa in che modo ma sembra che dal Mendini il terreno sia passato ad Antonio Tamè. | ||
1825 | Esiste un grosso dubbio e cioè se la proprietà di Romedio e degli eredi di Pietro non fosse riferita invece alle p.f. 604/3 e 604/4 di Sanzeno (benchè su Dermulo). | |||
1859 |
Inama Gaetano |
Nel 1874 Inama Fortunato di Sanzeno. Queste presenze del 1859 e 1874 di Sanzeno sono alquanto strane perchè poi non trovano riscontro negli anni successivi, nei quali compaiono gli eredi dei vecchi proprietari. Non vorrei che si trattasse di un errore di scrittura sulle mappe. | ||
1870
|
Romedio e Pietro era fratelli e figli del fu Romedio Emer. Nel 1877 da confini nord della p.f. 518 si dice proprietario Pietro Emer. Dopo il 1878 il terreno fu proprietà degli eredi di Pietro. | |||
p.1893 1893 |
Tamè don Domenico
|
Alla morte di don Domenico il terreno passò in eredità alle sorelle Matilde e Rosa. | ||
1894 1899 |
Tamè Matilde Tamè Rosa |
Le due sorelle vendettero il terreno ad Emilia Inama. | ||
1899 1904 |
Inama Emilia |
Emilia era figlia del fu Giuseppe Inama e moglie di Agostino Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro II
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Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo. |
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SUPERFICIE 2080 mq Il terreno che nel 1732 apparteneva a Romedio Chilovi, si dice sia stato a cavallo fra i comuni di Dermulo e di Sanzeno. Quindi non è molto chiaro se fosse costituito dalla futura p.f. 610 di Sanzeno oppure dalla parte nord della p.f. 520 su Dermulo. Forse i confini sono stati rettificati più tardi e credo che fosse più corretto attribuire al terreno del Chilovi la p.f. 610 sul comune di Sanzeno. Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 521, 522 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II. , * Affittuario |
1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro IV. | |
1700 1723 |
Inama Silvestro IV |
Nel 1723 la proprietà risulta dal confine nord della futura p.f. 521. In seguito il terreno entrò a far parte del Beneficio Panizza di cui Silvestro era patrono. | ||
1732 |
Panizza Beneficio
|
Nel 1732 il terreno appare nell'elenco dei beni del Beneficio fondato da don Pietro Panizza di Taio il 27 giugno 1718. | ||
1745 |
Panizza Beneficio Inama Ottavio * |
Ottavio Inama risulta confinante ma probabilmente era in veste di affittuario (vedi il prato alla Casetta p.f. 494) | ||
1754 |
Panizza Beneficio
|
|||
1780 1805 |
Panizza Beneficio Inama Giovanni * |
Nel 1805 la proprietà del beneficio Panizza risulta anche dal confine nord della p.f. 521. | ||
1825 1859 1870 |
Panizza Beneficio |
Nel 1825 e nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 521. | ||
1904 |
Panizza Beneficio |
Nel libro fondiario nel 1904, è così descritto: Beneficio ecclesiastico romano cattolico fondato da don Pietro Panizza di Taio il 27 giugno 1718. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro II
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SUPERFICIE 1200 mq Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 522 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II. Nel 1825 risultava, credo da trasporti, Giovanni fu Michele Inama ma ritengo sia un errore. |
d.1681 1690
|
Inama Vittore III |
Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò figlio don Vittore. | |
1695 1700 1705 |
Inama don Vittore IV |
Il terreno faceva parte del patrimonio di don Vittore. Alla morte di don Vittore il terreno pervenne al fratello Ottavio. | ||
1705 1723 1732 1745 |
Inama Ottavio |
Nel 1732 la proprietà di Ottavio risulta anche dal confine sud della p.f. 520. Nel 1745 Ottavio risulta proprietario in quanto elencato come confinante in un terreno vicino. Dopo la morte di Ottavio il terreno pervenne al figlio Vittore abitante a Taio. | ||
d.1745 1752 |
Inama Vittore V |
Vittore assegnò il terreno alla figlia Lucia in occasione del suo matrimonio con Giovanni Battista Inama. | ||
ca.1752 1764 |
Inama Lucia Inama Giovanni Battista III |
Lucia figlia di Vittore aveva ereditato il campo dal padre che poi portò in dote nel matrimonio con Giobatta Inama. | ||
d.1764 1780 1801 |
Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne ai suoi eredi. | |||
d.1801 1804 1814 1825 1859 |
Nel 1804 è posseduto da Elisabetta Zini vedova di Giobatta Inama. Sul terreno
nel 1804 fu trasferito da Elisabetta un aggravio di due messe perpetue che prima
era radicato su un terreno più a nord, sul territorio di Sanzeno.
Nel 1814 gli eredi di Giobatta Inama risultano proprietari dal confine nord del terreno p.f. 522.
Nel 1825 su terreno veniva assicurato un prestito nei confronti della chiesa di
Taio.
Gli eredi di Giobatta V erano la moglie Elisabetta, il figlio Giobatta VI e le
sue sorelle.
Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla vedova Teresa
Zambiasi. |
|||
d.1859 1870 1874 |
Alla morte di Teresa il terreno passò alla figlia Elisabetta moglie di Camillo Inama. | |||
d.1874 1876 1903 |
Inama Elisabetta |
Nel 1876 Elisabetta risulta posseditrice dal confine nord della p.f. 522. | ||
1903 1904 |
Inama Camillo Inama Amadio Inama Battista |
I tre fratelli ereditarono il terreno dopo la morte della madre Elisabetta. | ||
1903 |
Inama Amadio Inama Battista |
Camillo Inama vendette la sua parte ai due fratelli Amadio e Battista. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
Mappa attuale |
p.1681 |
Inama Silvestro II
|
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SUPERFICIE 2000 mq Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 521 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II. |
d.1681 1690
|
Inama Vittore III |
Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò ai figli Ottavio e Giovanni Giacomo I. | |
1695 |
Inama Giovanni Giacomo I Inama Ottavio |
Giovanni Giacomo possedeva la parte nord, mentre Ottavio la parte sud confinante con lo zio Giacomo Inama. (p.f. 523) | ||
1723 1731 |
Inama Giovanni Giacomo I |
Nel 1723 la proprietà di Giovanni Giacomo risultava dal confine sud della futura p.f. 521. Probabilmente dopo varie permute il terreno rimase a Giovanni Giacomo Inama, dal quale poi passò in mano a Giacomo Mendini. | ||
d.1731 1745 1763 |
Mendini Giacomo III |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio Maria. | ||
d.1763 1780 1798 |
Dopo la morte di Romedio Maria il terreno pervenne al figlio Vigilio. | |||
1814 p.1825 |
Mendini Vigilio |
Prima del 1825 il terreno era già pervenuto in mano a don Giacomo Mendini, nipote di Vigilio. | ||
1825 1859 p.1870 |
Nel 1825 la proprietà di don Giacomo risulta anche dal confine sud della p.f. 521. Il terreno fu ereditato dai nipoti figli del fu Giuseppe Mendini. Nel 1870 la proprietà di don Giacomo risulta anche dal confine sud della p.f. 521. | |||
1870 1876 |
Nel 1876 i tre fratelli Mendini permutarono il terreno con Brigida figlia del fu Giovanni Inama e moglie di Giuseppe Inama. | |||
1876 1898 |
Inama Brigida Inama Giuseppe |
Giuseppe era marito di Brigida e figlio del fu Baldassarre Inama. | ||
1900 |
Inama Clemente Inama Geremia |
Clemente e Geremia erano figli del fu Giuseppe Inama. Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Geremia. | ||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1681 |
Inama Silvestro II
|
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo. |
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SUPERFICIE 3730 mq Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 521 e 522 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II. Questa p.f. ha assorbito la 524. Oggi si presenta come p.f. 523/1, ma non si individuano altre p.f. con il numero 523! |
1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro IV | |
1700 1723 1745 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745 1780
1782 |
La proprietà di Giacomo Antonio risulta dal confine sud della futura p.f. 522. | |||
1782 1814 1825 |
Panizza Luigi |
Nel 1814 la proprietà risulta dai confini sud del terreno p.f. 522. | ||
1859 1870 |
Panizza Giovanna |
|||
1879 |
Panizza Filippo |
Nel 1879 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 525/1. Quindi la p.f. 524 era già stata incorporata da Filippo. | ||
1900 1904 |
De Gentili Giuseppe |
Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1745 1763 |
Mendini Giacomo III
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La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 526. |
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La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 523. Può essere che questa p.f. non sia appartenuta a Romedio Maria Mendini ma a Giacomo Antonio Inama, anche se considerando i proprietari susseguitisi si può propendere per il Mendini. |
d.1763 1780 1798 |
Dopo la morte di Romedio Maria il terreno perverrà al figlio Giacomo. | ||
d.1798 1841 |
Mendini Giacomo V
|
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio. | ||
1825 1838 |
Dopo la morte del pretore Romedio il terreno passò al figlio Camillo. | |||
1840 1856 |
Mendini Camillo |
Dopo la morte di Camillo il terreno passa allo zio don Giacomo. | ||
1859 p.1870 |
Il terreno fu ereditato dai nipoti figli del fu Giuseppe Mendini. | |||
1870 1876 |
Nel 1876 i tre fratelli Mendini permutarono il terreno con Brigida figlia del fu Giovanni Inama e moglie di Giuseppe Inama. | |||
1876 p.1879 |
Inama Brigida Inama Giuseppe |
Giuseppe era marito di Brigida e figlio del fu Baldassarre Inama. Prima del 1879 i coniugi Inama vendettero il terreno a Filippo Panizza. | ||
1879 |
Panizza Filippo |
Nel 1879 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 525/1. In seguito sembra che sia stata incorporata nella p.f. 523. | ||
1900 1904 |
De Gentili Giuseppe |
Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1, ma presumo che di questa facesse parte anche la p.f. 524. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1745 1763 |
Mendini Giacomo III |
La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 526. |
|
|
SUPERFICIE 3530 mq La p.f. è stata frazionata in 525/1 (sup. 1750 mq) e 525/2 (sup. 1735 mq) |
d.1763 1780 1798 |
Dopo la morte di Romedio Maria il terreno perverrà al figlio Romedio. | ||
d.1798 1825 1834 |
Dopo la morte di Romedio il terreno perverrà in eredità al nipote Romedio figlio del fu Vigilio. | |||
1835 1859 1870 |
Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. Il terreno dopo la morte di Romedio sarà frazionato in due porzioni divise fra i figli. | |||
1870 1879 |
Nelle divisioni fra i due fratelli Mendini, a Giuseppe toccherà la 525/1, a Tobia la 525/2. | |||
1879 1904 |
Proprietario della p.f. 525/2. | |||
1879 1904 |
Proprietario della p.f. 525/1. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1554
1586 |
Massenza Francesco II
|
Ci sono buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a
Francesco, padre di Simone II. |
|
|
SUPERFICIE 954 mq |
1602 p.1618 |
Massenza Simone II
|
Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza. Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine nord della futura p.f. 527. |
|
p.1668 |
Mendini Giacomo I
|
|||
d.1668 1717 |
Mendini Giacomo II
|
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio. | ||
1717 1733 1735 |
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio II |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli di Giacomo Mendini II. Nel 1733 la proprietà dei fratelli Mendini è stata desunta dai confini della p.f. 528. Alla morte di Giacomo Antonio la sua parte di terreno fu ereditata dal fratello Giacomo. | ||
d.1735 1745 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Alla morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo Antonio Menndini di Sanzeno. Nel 1745 la proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 525. | ||
1780 1783 1804 |
Nel 1804 la proprietà di Giacomo che abitava a Sanzeno è stata desunta dal confine nord della p.f. 527. | |||
1825 1859 p.1870 |
Ziller Gaspare |
Gaspare era di Sanzeno. Nel 1870 sono citati i suoi eredi, cioè la figlia Luigia che sposerà Clemente Marignoni. | ||
1870 1879 1902 |
Ziller Luigia Marignoni Clemente |
In realtà il terreno apparteneva alla moglie del Marignoni, Luigia fu Gaspare Ziller. Nel 1902 Clemente Marignoni quale procuratore della moglie Luigia nata Ziller, vendeva il terreno a Tobia Mendini. | ||
1902 1904 |
Con l'acquisto, Tobia ampliò il suo terreno, possedendo, per divisioni con il fratello, la p.f. 525/2. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1554
1586 |
Massenza Francesco II
|
Ci sono buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a Francesco, padre di Domenico. |
|
|
SUPERFICIE 3200 mq La p.f. è stata frazionata in 527/1 e 527/2. |
d.1586 1602 |
Massenza Domenico
|
La proprietà di Domenico risulta dal confine nord della p.f. 528 | |
p.1668 |
Mendini Giacomo I
|
|||
d.1668 1695 1717 |
Mendini Giacomo II
|
Nel 1695 la proprietà di Giacomo Mendini è stata desunta dal confine nord del futuro campo p.f. 528. | ||
1733 1735 |
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio II |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli di Giacomo Mendini II. Nel 1733 la proprietà dei fratelli Mendini è stata desunta dai confini della p.f. 528. Alla morte di Giacomo Antonio la sua parte di terreno fu ereditata dal fratello Giacomo. | ||
d.1735 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Alla morte di Giacomo il terreno passò al figlio Romedio Maria. | ||
d.1763 1780 1783 1798 |
Dopo Romedio Maria il terreno perverrà ai due figli Vigilio e Romedio. | |||
1803 1804 1811 |
Mendini Vigilio Mendini Romedio |
Nel 1803 la proprietà di Vigilio risulta anche dal confine nord della p.f.528. Dopo un accomodamento e una breve parentesi per cui causa debiti pervenne in mano a Romedio Corazzola, il terreno appartenne solo a Vigilio. | ||
1811 |
Mendini Giacomo |
Nel 1811 Vigilio Mendini vendette il terreno al fratello Giacomo. Il dottor Romedio Mendini, pretore ad Asiago, erediterà dal padre Giacomo il campo. | ||
1825 1838 |
Dopo la morte di Romedio il terreno passerà al figlio Camillo. | |||
1840 1854 |
Mendini Camillo |
Alla morte di Camillo il terreno passerà alla vedova Caterina. | ||
1856 1859 1885 |
Cireselli Caterina |
Caterina vedova di Camillo Mendini si unì poi in seconde nozze con Daniele Danieli. Nel 1885 Caterina vendette il terreno ai fratelli Inama. Nel 1870 risultava avere attinenza con questa p.f. Giuseppe Inama individuato come figlio del fu Baldassarre. Non sono riuscito a capire se fosse un errore o se invece si trattasse di Giuseppe Inama Bomba, padre dei fratelli qui sotto, in qualità forse di affittuario. | ||
1885 1904 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Angelo Inama Candido Inama Romedio |
Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio. | ||
1904 |
Inama Candido Inama Ferdinando
|
A Candido apparteneva la p.f. 527/1 a Ferdinando la p.f. 527/2 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1554
1586 |
Massenza Francesco II
|
Ci sono buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a
Francesco, padre di Simone II. |
|
|
SUPERFICIE 2800 mq Questo terreno formava un'unica entità con le future p.f. 529 e 530 ed alla fine del Cinquecento apparteneva presumibilmente a Simone Massenza II. |
1602 p.1618 |
Massenza Simone II 1 2 3
|
Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza. Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine sud della futura p.f. 527. |
|
p.1646 |
Massenza Giacomo 1 2 3
|
Dopo la morte di Giacomo il terreno fu suddiviso fra le tre figlie Maddalena, Caterina e Lucia. | ||
d.1646 |
Massenza Maddalena 1 Massenza Caterina 2 Massenza Lucia 3 |
La porzione di Maddalena, cioè quella posta più a nord, fu acquisita da Silvestro Inama prima del 1671. | ||
p.1671 |
Inama Silvestro II 1 Massenza Caterina 2 Massenza Lucia 3
|
Caterina e Lucia erano figlie di Giacomo Massenza. Silvestro possedeva sicuramente un pezzo di terreno verso nord. |
||
1671 1681 |
Inama Silvestro II 1 2 Massenza Lucia 3 |
Nel 1671 Silvestro acquistava la parte di Caterina e quindi verso sud confinava con Lucia, sorella di Caterina. Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore. | ||
d.1681 1690
|
Inama Vittore III |
Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò ad Ottavio. | ||
1695 1729 |
Inama Ottavio |
Nel 1729 Ottavio vendette il terreno ad Antonio Mendini VII. | ||
1729 1733 1737 |
Mendini Antonio VII |
Nel 1729 Antonio Mendini acquistò il terreno da Ottavio Inama. Nel 1733 Antonio e la moglie Maddalena Rizzardi legavano questo terreno "alla Sgolma" per la celebrazione di 12 messe annuali nella chiesa di Dermulo. Dopo la morte di Antonio il campo fu ereditato dal cugino Giacomo. | ||
1738 1745 1750 1763 |
Mendini Giacomo III |
Nel 1745 il terreno è citato nel testamento di Giacomo dove appare che il legato del cugino era stato trasferito sul campo più a nord, futura p.f. 527. Dopo la morte di Giacomo il terreno perverrà al figlio Romedio Maria. | ||
1766 1780 1783 1798 |
Il terreno in seguito passerà al figlio Giacomo. | |||
1798 p.1803 |
Mendini Giacomo |
Nel 1803 Giacomo cedette il terreno in permuta al fratello Giuseppe. | ||
1803 1804 1833 |
Mendini Giuseppe |
Dopo la morte di Giuseppe il terreno pervenne al figlio Romedio. Nel 1804 la proprietà di Giuseppe risulta anche dal confine sud della p.f. 527. | ||
d.1833 1846 |
Mendini Romedio |
Dopo la morte di Romedio il terreno passò alla figlia Teresa. | ||
1847 1854 |
Mendini Teresa |
Teresa aveva sposato Pietro Inama "Guslot" figlio di Baldassarre. | ||
1859 1886 |
Pietro era figlio del fu Baldassarre Inama. Alla morte di Teresa il terreno perverrà ai figli Elia e Germano. | |||
1886 p.1888 |
Inama Elia Inama Germano |
Germano ed Elia erano figli di Pietro Inama. | ||
1888 1890 1904 |
Inama Elia |
Nel 1888 Germano vendette al fratello Elia la sua metà indivisa del terreno. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1554
1586 |
Massenza Francesco II
|
Ci sono buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a
Francesco, padre di Simone II. |
|
|
SUPERFICIE 2290 mq Questo terreno formava un'unica entità con la futura p.f. 528 ed alla fine del Cinquecento apparteneva presumibilmente a Simone Massenza II. Da molti documenti risulta che sulla p.f. 530 insisteva una via consortale che collegava la via per Sanzeno alla strada di Ciavauden. In questo modo, chi provenendo da Dermulo doveva portarsi nei campi verso le Plazze, poteva accorciare notevolmente la strada. * Affittuario |
1602 p.1618 |
Massenza Simone II 1 2 3
|
Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza. Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine sud della futura p.f. 527. |
|
p.1646 |
Massenza Giacomo 1 2 3
|
Dopo la morte di Giacomo il terreno fu suddiviso fra le tre figlie Maddalena, Caterina e Lucia. | ||
d.1646 |
Massenza Maddalena 1 Massenza Caterina 2 Massenza Lucia 3 |
|||
1646 1671 |
Massenza Lucia 3 |
Lucia era figlia di Giacomo Massenza. | ||
p.1681 |
Inama Silvestro II |
Presumibilmente Silvestro acquistò il terreno da Lucia Massenza o dai suoi eredi. | ||
d.1681 1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro. | ||
d.1699 1733 1737 1745 |
Inama Silvestro III Mendini Pietro Antonio * |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. Nel 1733 la proprietà di Silvestro risulta anche dal confine sud della p.f. 528. Almeno dal 1744 Silvestro aveva investito del terreno Pietro Antonio Mendini. | ||
d.1745 1750 1752 |
Inama Giacomo Antonio Mendini Antonio * |
Nel 1750 Antonio figlio di Pietro Antonio Mendini veniva investito del terreno da parte di Giacomo Antonio Inama. | ||
1752 1766 1780
|
Inama Giacomo Antonio |
Nel 1766 dopo la morte di Antonio Mendini, Giacomo Antonio Inama investì del terreno Francesco, Mendini, fratello di Antonio. | ||
d.1782 1803 1823 1825 1835 1836 |
Panizza Luigi |
Dopo il 1782 Luigi Panizza divenne erede di Giacomo Antonio Inama. Nel 1803 il possesso degli eredi di Francesco Mendini risultava anche dal confine sud della p.f. 528. Dopo la morte di Pietro avvenuta a causa del colera del 1836, il terreno pervenne al figlio Francesco. | ||
d.1836 1854 |
Mendini Francesco |
Dopo la morte di Francesco il terreno pervenne alla figlia Barbara. | ||
1854 1870 1898 |
Inama Giacomo |
Barbara era moglie di
Giacomo Inama
Zitol. Dopo la morte di Barbara e di Giacomo il terreno pervenne alla
figlia Rosa Inama. |
||
1898 1904 1922 |
Inama Rosa |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II |
Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta anche dal confine nord delle p.f. 494. |
|
|
SUPERFICIE 1030 mq Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 534, 535, 536, 537 e 538 formavano un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama. |
1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III. | |
1700 1723 1745 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745
1776
|
Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama. | |||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio al figlio Antonio. | |||
1808 1816 |
Non sono riuscito a capire in che modo questo prato sia finito a Giacomo Benvenuti. | |||
1825 |
Benvenuti Giacomo
|
|||
1831 1840 1863 1864 |
Sul terreno era assicurato un debito nei confronti di Romedio Sicher di Coredo. Dopo la morte di Mattia il terreno passò al figlio Giovanni. | |||
1863 1870 1889 1893 |
Nel 1889 sul terreno venne assicurato il prestito di una somma di 74 Fiorini da parte del fondo poveri di Dermulo. Nel 1893 il terreno fu posto all'asta e venne aggiudicato per l'importo di 25,38 Fiorini da Francesco figlio di Giacomo Inama. | |||
1893 1904 |
Inama Francesco |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II |
Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord delle p.f. 494. |
|
|
SUPERFICIE 380 mq Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 531, 532, 533, 536, 537 e 538 formava un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama. |
1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III. | |
1700 1723 1745 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745
1776
|
Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama. | |||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio al figlio Antonio. | |||
1808 1816 1825 1832 |
Antonio assegnò questa porzione al figlio Giuseppe. | |||
1845 1859 1870 1904 |
Dopo la morte di Giuseppe il prato pervenne ai cinque figli. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
Nelle divisioni fra i fratelli il prato toccò a Ferdinando. |
||
d.1907 |
Inama Ferdinando |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II |
Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord delle p.f. 494. |
|
|
SUPERFICIE 1600 mq Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 531, 532, 533, 534 e 535, formavano un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama. |
1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III. | |
1700 1723 1745 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745
1776
|
Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama. | |||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 il prato fu assegnato al figlio Giacomo Antonio. | |||
1808 1816 1846 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era il figlio maggiore del
fu Giovanni Francesco. Il suo possesso nel 1816 risulta da confini. Nel 1832 il campo risultava ipotecato a favore della chiesa di Smarano. Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno passo al figlio Filippo. |
||
1846 1859 1870 1880 |
Dopo la morte di Filippo il terreno passò al figlio Giacomo. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1530
ca.1540 |
Cordini Giovanni 1 2 3 4
|
La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due. |
|
|
SUPERFICIE 1750 mq Intorno al 1681 assieme alla futura p.f. 543, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo Inama ereditava dal padre Silvestro. |
ca.1540 ca.1550 |
Cordini Cristoforo 1 2 3 4
|
Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. | |
ca.1540
1561 |
Cordini Vigilio 1 2 3 4
|
Nel 1561 risultava che Vigilio avesse un terreno a Ciavauden confinante con la
strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci
sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Cianvecel. In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II. |
||
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II 1 2 3 4 |
Nel 1663 il possesso è documentato da confini. Dopo la morte di Silvestro il terreno passò al figlio Giacomo. | ||
1681 1699 |
Inama Giacomo II 1 2 |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro. | ||
d.1699 1745 |
Inama Silvestro III 1 2 |
Dopo la morte di Silvestro abitante a Taio, il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
d.1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio 1 2 |
Giacomo Antonio lasciava in eredità il terreno che comprendeva anche la p.f. 543 a Giovanni Francesco Inama. | ||
1776 1780 1808
|
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. Nel 1815 il terreno era ancora in mano a Giovanni Francesco. Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava il terreno al figlio Antonio. | |||
1808 1815 1816 1825 |
Nel 1815 la proprietà di Antonio risulta dal confine della p.f. 540. Nel
1816 Antonio assicurava un prestito di 100 Fiorini avuto da Giovanni Rizzardi,
su questo arativo e sul sottostante prato. Il terreno poi passò al figlio Giuseppe. |
|||
1845 1859 1870 1904 |
Dopo la morte di Giuseppe divennero proprietari i cinque figli. | |||
1907 |
Inama Ferdinando
1 Inama Modesto 1 Inama Romedio 1 Inama Angelo 1 Inama Candido 1 |
I cinque figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria. | ||
d.1907 | Inama Romedio 1 |
Infine rimase in proprietà a Romedio Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1530
ca.1540 |
Cordini Giovanni 1 2 3 4 5 6
|
La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due. |
|
|
SUPERFICIE 1100 mq La p.f. risulta oggi frazionata in 540/1, ma non v'è traccia di un' eventuale 540/2. Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con le p.f. 541 e 542 per la misura di circa 6 stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud. Circa nel 1740 sul terreno fu trasferito l'aggravio della tassa gafforiale che prima ricadeva su un terreno a Toresco nelle pertinenze di Campolongo. |
ca.1540 ca.1550 |
Cordini Cristoforo 1 2 3 4 5 6
|
Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. | |
ca.1540
1561 |
Cordini Vigilio 1 2 3 4 5 6
|
Nel 1561 risultava che Vigilio avesse un terreno a Cavauden confinante con la
strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci
sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio. In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II. |
||
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II 1 2 3 4 5 6 |
Nel 1663 il possesso è documentato anche da confini. Nelle divisioni fra i figli di Silvestro questo terreno e le p.f. 541 e 542 saranno assegnate al figlio Vittore. | ||
1681 p.1690 |
Inama Vittore III 3 4 5 6 |
Dopo la morte di Vittore il terreno sarà diviso in tre porzioni tra i figli Giovanni Giacomo I, Vittore IV e Ottavio. | ||
1695 1705 |
Inama Giovanni Giacomo I 3 Inama Vittore IV 5 6 |
La parte sud apparteneva a Vittore Inama. Vittore IV morì nel 1705 e la sua parte fu equamente divisa fra i due fratelli Giovanni Giacomo I ed Ottavio. | ||
1705 1716 1723 1731 |
Inama Giovanni Giacomo I 3 5 |
Nel 1716 la proprietà di Giovanni Giacomo risulta anche dal confine nord della p.f. 542. Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno passò all'omonimo figlio. | ||
d.1731 ca.1740 1776 |
Inama Govanni Giacomo II 3 5 |
Intorno al 1740 su richiesta di Giovanni Giacomo su questo terreno fu trasferito l'onere gafforiale prima insistente su un terreno a Toresco (Campolongo). Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno pervenne al figlio Giovanni Francesco. | ||
1776 1780 1808 |
Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava al figlio Giovanni abitante a Taio questa porzione. | |||
1808 1815 1825 1832 |
Inama Giovanni 3 5 |
Dopo la morte di
Giovanni il campo passò al figlio Francesco. Nel 1815 veniva rinnovata l'investitura gafforiale a Giovanni. |
||
d.1832 1859 |
Inama Francesco 3 5 |
Nel 1859 Francesco Inama vendette il terreno a Lorenzo Inama che acquistava anche a nome dei fratelli. | ||
1859 1870 |
Inama Lorenzo
3 5 Inama Urbano 3 5 |
I tre erano fratelli e figli del fu Valentino Inama. In seguito il terreno fu assegnato al solo Lorenzo. | ||
1902 |
Inama Lorenzo 3 5 |
La proprietà di Lorenzo risulta da confini. Dopo la morte di Lorenzo il terreno pervenne ai due figli Demetrio e Fiorenzo. | ||
d.1902 1903 1904 |
Inama Demetrio 3 5 Inama Fiorenzo 3 5 |
Negli anni Trenta del Novecento il terreno fu acquistato da Domenico Zanon di Rabbi. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1530
ca.1540 |
Cordini Giovanni 1 2 3 4 5 6
|
La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due. |
|
|
SUPERFICIE 1172 mq Oggi la p.f. 541 è stata assorbita dalla p.f. 542. Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con la p.f. 540, per la misura di circa 6 Stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 Stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud. |
ca.1540 ca.1550 |
Cordini Cristoforo 1 2 3 4 5 6
|
Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. | |
ca.1540
1561 |
Cordini Vigilio 1 2 3 4 5 6
|
Nel 1561 risultava che Vigilio avesse un terreno a Cavauden confinante con la
strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci
sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio. In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II. |
||
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II 1 2 3 4 5 6 |
Nel 1663 il possesso è documentato anche da confini. Nelle divisioni fra i figli di Silvestro questo terreno e la p.f. 540 saranno assegnate al figlio Vittore. | ||
1681 p.1690 |
Inama Vittore III 3 4 5 6 |
Dopo la morte di Vittore il terreno sarà diviso in tre porzioni tra i figli Giovanni Giacomo I, Vittore IV e Ottavio. | ||
1695 1705 |
Inama Ottavio 4 Inama Vittore IV 5 6 |
La parte nord apparteneva a Vittore Inama. Vittore IV morì nel 1705 e la sua parte fu equamente divisa fra i due fratelli Giovanni Giacomo I ed Ottavio. | ||
1705 1716 1723 1745 |
Inama Ottavio 4 6 |
Nel 1716 Ottavio assicura il prestito di una somma di 38 Ragnesi nei confronti della comunità di Dermulo. Nel 1723 la proprietà di Ottavio risulta anche dal confine sud della p.f. 540. Dopo la morte di Ottavio il terreno passava in eredità al figlio Giacomo. | ||
d.1745 1780 1788 |
Dopo la morte di Giacomo il terreno fu ereditato dai suoi tre figli Giuseppe, Giovanni Battista e Giacomo. | |||
1792 1806 |
Inama Giovanni Battista 4 6 |
Il terreno pervenne a Giovanni Battista abitante a Brescia per divisione con i suoi fratelli Giuseppe e Giacomo. Nel 1806 Giobatta vendette il terreno a Giovanni Maria Tamè. | ||
1806 1807 1811 |
Tamè Giovanni Maria 4 6 |
Giovanni Maria venne in possesso del terreno per acquisto fatto da Giobatta Inama fu Giacomo abitante a Brescia. Nel 1807 Giovanni Maria assicura su questo campo un prestito di 100 Ragnesi. Dopo la morte di Giovanni Maria il terreno fu ereditato dai figli. Per eredità dai fratelli e accordi fra gli eredi il terreno pervenne infine a Giuseppe. | ||
d.1811 1825 1840 1880 |
Tamè Giuseppe 4 6 |
Alla morte di Giuseppe il terreno passò ai figli e nel 1870 sembra essere ancora indiviso, ma in seguito entrò nelle disponibilità del figlio Giovanni Maria. Nel 1880 dal confine est della p.f. 543 risultavano proprietari gli eredi di Giuseppe Tamè. | ||
1880 1884 |
Tamè Giovanni Maria
4 6
Tamè Vigilio 4 6
Tamè Vittore 4 6
|
Nel 1884 Giovanni Maria vendette la sua quota di terreno ai fratelli Vigilio e Vittore. | ||
1884 |
Tamè Vigilio 4 6 Tamè Vittore 4 6 |
|||
1902 |
Tamè Vigilio 4 6 Tamè Dionigio 4 6 Tamè Emanuele 4 6 |
Il terreno rimane indiviso fra lo zio Vigilio e i suoi nipoti Dionigio ed Emanuele figli del defunto Vittore. | ||
1906 |
Tamè Dionigio 4 6 |
Dionigio diventa unico proprietario del terreno per acquisto fatto dallo zio Vigilio e dal fratello Emanuele. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1530 ca.1540 |
Cordini Giovanni 1 2 3 4
|
La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due. |
|
|
SUPERFICIE 1689 mq Intorno al 1681, assieme alla futura p.f. 539, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo ereditava dal padre Silvestro. Per il motivo più sotto specificato la proprietà si riferiva solamente all'utile dominio. |
ca.1540 ca.1550 |
Cordini Cristoforo 1 2 3 4
|
Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. | |
ca.1540
1561 |
Cordini Vigilio 1 2 3 4
|
Nel 1561 risultava che Vigilio avesse un terreno a Cavauden confinante con la
strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci
sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio. In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II. |
||
1663 p.1681 |
Inama Silvestro II 1 2 3 4 |
Nel 1663 il possesso è documentato da confini. Dopo la morte di Silvestro il terreno passò al figlio Giacomo. | ||
1681 1699 |
Inama Giacomo II 1 2 |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro. | ||
d.1699 1745 |
Inama Silvestro III 1 2 |
Dopo la morte di Silvestro abitante a Taio, il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
d.1745 1776 |
Inama Giacomo Antonio 1 2 |
Giacomo Antonio lasciava in eredità il terreno che comprendeva anche la p.f. 543 a Giovanni Francesco Inama. | ||
1776 1780 1808 1815 |
Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. Nel 1815 il terreno era ancora in mano a Giovanni Francesco. Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava il terreno al figlio Giacomo Antonio. | |||
1808 1825 1846 |
Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno pervenne al figlio Filippo. | |||
1846 1859 1870 1880 |
Dopo la morte di Filippo il terreno pervenne al figlio Giacomo. | |||
1880 1904 |
Inama Giacomo 2 |
Giacomo "Botar". |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1600
1613 |
Inama Marino III
|
Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama. Dopo la morte di Marino il terreno passò al figlio Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 2228 mq Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 547, 548, 549 e 550 proprietà di Marino Inama. La p.f. 545 non esiste più. |
d.1613 ca.1650
|
Inama Antonio |
Antonio assegnò il terreno alla figlia Lucia che aveva sposato Antonio fu Giacomo Mendini. | |
d.1650 1684 1693 1704 1713
|
Inama Lucia Mendini Antonio VI |
Nel 1684 e nel 1704 la proprietà di Antonio risulta dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo la morte dei coniugi il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1713 1724
|
Mendini Giacomo Antonio I
|
Nel 1724 la proprietà di Giacomo Antonio Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo il 1724 Giacomo Antonio alienò il terreno ai cugini Giacomo e Giacomo Antonio II. | ||
1731 1735
|
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio II
|
Nel 1731 la proprietà dei fratelli risulta dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo la morte del fratello il terreno apparterrà nella sua interezza a Giacomo. | ||
d.1735 1743 1763 |
Mendini Giacomo III
|
Nel 1743 la proprietà di Giacomo risulta
anche da confini. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno. |
||
1763 1775 |
Mendini Giacomo Antonio III |
Nel 1775 il terreno risultava appartenere agli eredi di Giacomo Antonio, quindi i figli Giacomo Antonio e Michele che abitavano a Sanzeno. In seguito passò allo zio Romedio Maria. | ||
1780 |
Pervenne nelle disponibilità di Romedio Maria, zio di Michele e Giacomo Antonio sopraccitati. | |||
1825 1859 |
Don Giacomo vendette il terreno a Giuseppe Inama. | |||
1870 |
Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama. | |||
1900 1904 |
Inama Geremia |
Geremia era il figlio di Giuseppe Inama. Compare solo la p.f. 546. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1600
1613 |
Inama Marino III
|
Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama. |
|
|
SUPERFICIE 2034 mq Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 545, 546, 548, 549 e 550, proprietà di Marino Inama. Allo stesso proprietario probabilmente apparteneva la scomparsa p.f. 544. Il terreno prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra", oppure Rizzai e formava un'unica entità con le future p.f. 549 e 550. |
d.1613 1662 p.1675 |
Inama Cipriano II |
Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini. | |
d.1675 1695 p.1710 |
Inama Marino IV |
Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai. Dopo la morte di Marino il terreno passò in proprietà alla figlia Maria. |
||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Il Panizza acquistava il terreno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano. | ||
ca.1730 |
Panizza Ferdinando |
|||
p.1743 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1743 1755 1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
|||
1806 1835 |
Castel Bragher |
La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai. | ||
ca.1855 |
Inama Antonio |
Probabilmente intorno al 1855 Arbogasto Thun vendeva il terreno ad Antonio Inama che poi lo avrebbe diviso fra i suoi figli Giuseppe e Giovanni. | ||
1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama. Nel 1904 il terreno è detto anche Rizzai. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I cinque figli di Giuseppe vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria. |
||
d.1907 | Inama Candido | |||
p.1961 |
Inama Remo |
Remo era figlio di Candido Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1600
1613 |
Inama Marino III
|
Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama. |
|
|
SUPERFICIE 2469 mq Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 547, 548, 545 e 546 proprietà di Marino Inama. Il terreno prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra" oppure Rizzai e formava un'unica entità con le future p.f. 547 e 548. Dal 1864 al 1904 secondo il libro d'impianto del catasto sarebbe proprietario Giuseppe Inama. Questa informazione però è incongruente con quello che si ricava da altre fonti, dove nello stesso periodo risultava proprietario Giovanni Inama fratello di Giuseppe. |
d.1613 1662 p.1675 |
Inama Cipriano II |
Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini. | |
d.1675 1695 p.1710 |
Inama Marino IV |
Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai. Dopo la morte di Marino il terreno passò in proprietà alla figlia Maria. |
||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
Il Panizza acquistava il terreno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano. | ||
ca.1730 |
Panizza Ferdinando |
|||
p.1743 |
Panizza Pietro Antonio |
|||
1743 1755 1780 |
Thun Giovanni Vigilio |
|||
1806 1835 |
Castel Bragher |
La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai. | ||
ca.1855 |
Inama Antonio |
Probabilmente intorno al 1855 Arbogasto Thun vendeva il terreno ad Antonio Inama che poi lo avrebbe diviso fra i suoi figli Giuseppe e Giovanni. | ||
1859 1870 |
Inama Giovanni |
Giovanni era figlio di Antonio Inama. Nel 1870 la proprietà di Giovanni risulta anche da confini di terreni limitrofi. | ||
ca.1960 |
Inama Tullio |
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636 |
Cordini Baldassarre IV 1 3
|
Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 3060 mq La piccola p.f. 552 ha assorbito la 551 che è quindi scomparsa. Il terreno in antico formava un'unica entità con le p.f. 553, 554, 563 e 564 ed era in mano alla famiglia Cordini. Nel 1867 si dice che vi erano delle piante di gelsi, evidenti anche dalla mappa qui a fianco del 1859. Oggi la p.f. in mappa mostra visivamente una superficie maggiore di quella evidenziata qui a fianco. La superficie originale della p.f. 551 è stata erosa per una buona parte dalla nuova strada per Sanzeno costruita nel 1855 che in quel tratto fu costruita più a monte e resa piana rispetto alla vecchia via imperiale. * Affittuario |
d.1636
ca.1660 |
Cordini Nicolò V 1 3 Cordini Giovanni Antonio II |
Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due. | |
p.1662 |
Cordini Maddalena 1 3 |
Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio. | ||
1662 1681 |
Inama Silvestro II 1 3 |
Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini. | ||
1671 1681 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Silvestro II * |
Nel 1671 la canonica di Sanzeno investiva Silvestro Inama del terreno riconoscibile con i numeri 3 e 5. | ||
1684 1690 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Vittore III * |
|||
d.1681 1690 |
Inama Vittore III 1 2 |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore III. | ||
1690 1695 |
Inama Giovanni Giacomo I 2 Inama Ottavio 1 |
|||
1704 1724 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Giovanni Giacomo I * |
|||
1724 1745 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Ottavio * |
|||
1715 1716 1745 |
Inama Ottavio 1
|
|||
d.1745 |
Inama Giacomo Antonio 1
|
Risulta inequivocabile che il terreno fosse stato acquisito da Giacomo Antonio Inama di Taio. | ||
1749 1769 1780 1781 1782 1788 |
Inama Giacomo Antonio 1 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. Nel 1749 Giacomo Antonio concedeva il terreno a livello perpetuale a Giacomo, che forse però poco dopo riscattava. Dopo la morte di Giacomo la parte a monte fu assegnata al figlio Giuseppe, quella a valle alla moglie dell'altro figlio Giovanni Battista. | ||
1745 1788 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Giacomo * |
|||
1788 1810 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Giuseppe * |
|||
1792 p.1806 |
Inama Giuseppe 1B Inama Giovanni Battista 1A |
Giuseppe e Giovanni Battista erano figli di Giacomo Inama. Giovanni Battista possedeva una parte al centro, dato che Giuseppe confinava a est e a ovest. Abitando Giobatta a Brescia, concedeva il terreno in affitto al fratello Giuseppe per due anni cioè fino al 1794. | ||
1806 1810 |
Inama Giuseppe 1A 1B |
Giuseppe acquistava la parte del fratello Giovanni Battista Inama. | ||
d.1810 1825 |
Inama Giacomo 1A 1B |
Dopo la morte di Giuseppe il terreno pervenne al figlio Giacomo. | ||
1810 1825 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Giacomo * |
|||
d.1825 1835 1855 |
Inama Giovanni 1A Inama Giacomo 1B |
Giovanni e Giacomo era figli del fu Giacomo Inama. Il campo nel 1835 fu diviso in due porzioni, quella a monte toccò a Giacomo mentre quella a valle a Giovanni. | ||
1836 ca.1855 |
Canonica di Sanzeno 3 Inama Giacomo * Inama Giovanni * |
Quella del 1836 sembra essere stata l'ultima investitura della canonica di Sanzeno, dopo di che il terreno venne affrancato. | ||
1855 1858 |
Inama Giovanni 1A 3
|
Alla morte di Giovanni nel 1855 il terreno passerà ai figli Eugenio, Filomena, Luigia e Brigida. Nel 1858 vista l'esiguità del terreno che era stato occupato per la maggior parte dalla nuova strada postale per Sanzeno, fu ceduto alla zio Giacomo che confinava a monte. | ||
1858 1867 |
Inama Giacomo 1AB 3 |
Giacomo era figlio del fu Giacomo Inama. | ||
1867 1870 1872 |
Endrizzi Giacomo 1AB 3 |
Nel 1867 Giacomo Endrizzi rilevava il terreno per 120 Fiorini in danno di Giacomo fu Giacomo Inama ed in "esecuzione" di Giovanni Battista Ossanna di Cles. | ||
p.1882 |
Mendini Celeste 1AB 3 Mendini Luigi 1AB 3 1AB 3 |
Fra il 1872 e il 1882 il terreno sarà acquistato dai fratelli Mendini. | ||
1882 |
Mendini Celeste 1AB 3 1AB 3 |
Nel 1882 Luigi Mendini uscì dalla comproprietà con i fratelli. | ||
1891 1904 |
Inama Francesco 1AB 3 |
Nel 1891 Francesco figlio di Giacomo Inama acquistava il terreno dai fratelli Mendini. Compare solo la p.f. 552. nel (1904?) Nel 1895 il terreno venne ipotecato in garanzia di Germano figlio assente e di ignota dimora di Francesco, per l'eredità della madre Angela. |
.
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1636 |
Cordini Baldassarre IV 2 |
Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio. |
|
|
SUPERFICIE 3450 mq Il terreno in antico formava un'unica entità con le p.f. 551, 552, 563 e 564 ed era in mano alla famiglia Cordini. * Affittuario |
d.1636
ca.1660 |
Cordini Nicolò V 2 Cordini Giovanni Antonio II |
Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due. | |
p.1662 |
Cordini Maddalena 2 |
Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio. | ||
1662 1681 |
Inama Silvestro II 2 |
Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini. | ||
d.1681 1690 |
Inama Vittore III 2 |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore III. | ||
1695 1715 1723 1731 |
Inama Giovanni Giacomo I 2 |
Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno passò all'omonimo figlio. | ||
1731 1743 1744 1755 |
Padri Gesuiti di Trento 2 Inama Giovanni Giacomo II * |
Giovanni Giacomo fu Giovanni Giacomo Inama ad un certo punto (almeno dal 1743) cedette il terreno alla Compagnia di Gesù di Trento la quale glielo ridiede a livello perpetuo. | ||
1755 1769 1788 |
Padri Gesuiti di Trento 2 Inama Giacomo * |
Nel 1755 Giovanni Giacomo Inama vendette l'utile dominio dl terreno a Giacomo fu Ottavio Inama. | ||
d.1788 1769 1792 |
Padri Gesuiti di Trento 2 Inama Giuseppe * Inama Giacomo * Inama Giovanni Battista * |
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai suoi figli. | ||
d.1794 |
Seminario vescovile di Trento 2 Inama Giacomo * |
Giacomo dopo il 1792 divenne il possessore del terreno e dopo il 1794 refutò il terreno al seminario. | ||
d.1794 1816 1819 |
Seminario vescovile di Trento 2 Mendini Giacomo * |
Giacomo fu Romedio Maria Mendini ricevette dal seminario vescovile il terreno refutato da Giacomo fu Giacomo Inama. | ||
1819 1835 1859 1870 1875 |
Seminario vescovile di Trento 2 |
Nel 1819 Giacomo Mendini di Taio assegnava il terreno al figlio chierico don Giacomo per costituire il suo patrimonio. A metà Ottocento, come avvenne per altri beni simili, fu abolito il livello sborsando una cifra per l'affrancazione. Dopo la morte il terreno fu ereditato dai nipoti Celeste, Luigi e Filippo. | ||
d.1875 p.1882 |
Nel 1882 i fratello Luigi uscì dalla comproprietà. | |||
1882 |
||||
1891 1904 |
Inama Francesco |
Nel 18991 Francesco figlio di Giacomo Inama acquistava il terreno dai fratelli Mendini. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1631 |
Inama Valentino II
|
|
||
SUPERFICIE 1163 mq (p.f. 555) SUPERFICIE 1305 mq (p.f. 556) Il terreno formava un'unica entità con le p.f. 557 e 558 e fu diviso in due parti dopo la morte di Baldassarre Inama nel 1822. Oggi la p.f. 556 ha assorbito metà della superficie della p.f. 555. La prima occupa la parte a nord mentre la seconda la parte sud. Nel 1830 misurava 4,5 Stari, che corrispondeva alla superficie effettivamente occupata cioè circa 2000 mq. |
d.1631 1662 |
Inama Marino V
|
Nel 1662 la proprietà di Marino risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554. | |
d.1662 ca.1675 |
Inama Giovanni Battista I |
Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Valentino Inama. Da evidenze successive si intuisce che il terreno da Marino passò in possesso al fratello Giovanni Battista Inama. | ||
d.1675 1684 |
Inama Antonio I Inama Bartolomeo I Inama Michele Inama Giovanni Battista Inama Valentino IV |
Nel 1684 da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Giovanni Battista Inama. | ||
1710 1722 |
Inama Valentino IV |
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Valentino era figlio del fu Giovanni Battista Inama. | ||
d.1722 1724 p.1766 |
Inama Maddalena Rosetta Antonio |
Dopo la morte di Valentino il terreno passò alla figlia Maddalena che aveva preso marito Antonio Rosetta di Taio citato anche nei confini nel 1724. Nel 1766 il Rosetta vendeva il terreno a Giovanni fu Giovanni Battista Inama II. | ||
1766 1780 ca.1800 |
Nel 1766 la proprietà di Giovanni risultava dal confine delle p.f. 559, 560 e 561. Nel 1780 la proprietà è confermata nel catasto teresiano. Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne alla figlia Anna. | |||
d.1800 p.1804 |
Anna era andata in moglie a Giuseppe Perenthaler. | |||
1804 1822 |
Inama Baldassarre |
Baldassarre fu Silvestro Inama acquistava il terreno da Anna Inama. | ||
d.1822 1825 1830 1857 |
Dopo la morte del padre Baldassarre il terreno pervenne al figlio Silvestro. | |||
d.1857 1859 1870 1890 |
Inama Baldassarre |
Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Baldassarre. | ||
1891 1900 1904 1910 |
Inama Agostino Inama Filippo |
Agostino e Filippo erano figli del fu Baldassarre Inama. Il terreno fu diviso in due porzioni. Ad Agostino toccò la parte a sud (oggi p.f. 556) mentre a Filippo la parte a nord.( oggi p.f. 555). |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1631 |
Inama Valentino II
|
|
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SUPERFICIE 1945 mq Il terreno formava un'unica entità con le p.f. 555 e 556 e fu diviso in due parti dopo la morte di Baldassarre Inama nel 1822. Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 563, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. |
d.1631 1662 |
Inama Marino V
|
Nel 1662 la proprietà di Marino risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554. | |
d.1662 ca.1675 |
Inama Giovanni Battista I |
Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Valentino Inama. Da evidenze successive si intuisce che il terreno da Marino passò in possesso al fratello Giovanni Battista Inama. | ||
d.1675 1684 |
Inama Antonio I Inama Bartolomeo I Inama Michele Inama Giovanni Battista Inama Valentino IV |
Nel 1684 da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Giovanni Battista Inama. | ||
1710 1722 |
Inama Valentino IV |
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Valentino era figlio del fu Giovanni Battista Inama. | ||
d.1722 1724 p.1766 |
Inama Maddalena Rosetta Antonio |
Dopo la morte di Valentino il terreno passò alla figlia Maddalena che aveva preso marito Antonio Rosetta di Taio citato anche nei confini nel 1724. Nel 1766 il Rosetta vendeva il terreno a Giovanni fu Giovanni Battista Inama II. | ||
1766 1780 ca.1800 |
Nel 1766 la proprietà di Giovanni risultava dal confine delle p.f. 559, 560 e 561. Nel 1780 la proprietà è confermata nel Catasto Teresiano. Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne alla figlia Anna. | |||
d.1800 p.1804 |
Anna era andata in moglie a Giuseppe Perenthaler. | |||
1804 1822 |
Inama Baldassarre |
Baldassarre fu Silvestro Inama acquistava il terreno da Anna Inama. | ||
1822 1830 1834 |
Inama Valentino |
Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Valentino. Nel 1830 la proprietà di Valentino risultava anche da confini di alcuni terreni vicini. | ||
d.1834 1859 1870 |
Dopo la morte di Valentino il terreno pervenne ai tre figli. | |||
1880 |
Inama Pietro |
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Pietro. | ||
1891 1904 |
Inama Mansueta |
Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne alla figlia Mansueta. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1636 |
Cordini Baldassarre IV
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SUPERFICIE 1891 mq Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alla parti nord delle p.f. 563, 564 e 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. * Affittuario |
d.1636
ca.1660 |
Cordini Nicolò V Cordini Giovanni Antonio II |
||
d.1660 1662 |
Conci Giovanni Antonio |
La proprietà degli eredi di Giovanni Antonio Conci risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554. Molto probabilmente il Conci aveva acquisito il terreno dopo i vari aggiustamenti fra gli eredi di Baldassarre Cordini avvenuti intorno al 1660. | ||
d.1662 1680 |
Inama Silvestro II |
Dopo il 1662 Silvestro acquisiva il terreno dagli eredi di Giovanni Antonio Conci. | ||
1680 1695 1699 |
Inama Giacomo II |
Giacomo successe al padre Silvestro nella proprietà del terreno. | ||
d.1699 1710 1744 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Silvestro. | ||
1744 1751 |
Nel 1744 Giacomo Antonio Inama di Taio concesse il terreno a livello perpetuo a Pietro Antonio Mendini. Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno transitò al figlio Antonio. | |||
1751 1752 |
Antonio Mendini morì nel 1752. | |||
1753 ca.1760 |
Inama Giovanni Battista II * |
L'utile e i miglioramenti del terreno passarono a Giobatta Inama per poi pervenire a Francesco Mendini. | ||
1762 1766 1769 1780 1781 |
Dopo la morte di Francesco (1781) e di Giacomo Antonio Inama (1782), il terreno pervenne rispettivamente all'erede Panizza e come utile a Pietro Mendini, figlio di Francesco. | |||
d.1782 1823 1825 1835 1836 |
Panizza Luigi |
Nel 1835 la proprietà di Pietro Mendini risultava da confini del terreno a nord. Dopo la morte di Pietro il terreno passò al figlio Francesco. | ||
1836 1854 |
Nel 1854 Francesco ereditò questa parte di campo dal padre Pietro. | |||
1854 1859 1880 1903 |
Mendini Barbara |
Barbara era figlia di Francesco Mendini. Da confini nel 1880 si trova che il terreno apparteneva a Giacomo Inama (Zitol) marito di Barbara. | ||
1903 1904 |
Inama Francesco |
Assegnato a Francesco dal padre Giacomo per legittima di parte materna. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1636 |
Cordini Baldassarre IV 4 5
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Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio. |
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SUPERFICIE 2470 mq La p.f. 564 non esiste più. Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud. * Affittuario |
d.1636
ca.1660 |
Cordini Nicolò V 4 5 Cordini Giovanni Antonio II |
Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due. | |
p.1662 |
Cordini Maddalena 4 5 |
Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio. | ||
1662 1681 |
Inama Silvestro II 4 5 |
Silvestro acquistò il terreno da Maddalena Cordini. | ||
1671 1681 |
Canonica di Sanzeno 4 Inama Silvestro II * |
Nel 1671 la canonica di Sanzeno investì Silvestro Inama del terreno riconoscibile con i numeri 3 e 5. | ||
1684 1699 |
Canonica di Sanzeno 4 Inama Giacomo II * |
|||
d.1699 1710 1744 |
Inama Silvestro III 5 |
|||
1744 1751 |
Canonica di Sanzeno 4 Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1744 la porzione 4 della canonica di Sanzeno transitò come investitura da Silvestro Inama a Pietro Antonio Mendini. | ||
1744 1751 |
Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1744 Giacomo Antonio locò a nome paterno tutto il terreno, p.f. 563 a Pietro Antonio Mendini. | ||
1751 1752 |
Canonica di Sanzeno 4C |
|||
1753 1762 |
Canonica di Sanzeno 4B |
|||
1753 1762 |
Canonica di Sanzeno 4A |
Le due sorelle erano figlie di Pietro Antonio Mendini. La loro proprietà è stata dedotta dai confini. | ||
1753 1762 |
||||
1766 1769 1780 1781 |
Canonica di Sanzeno 4ABC |
Nel 1766 Giacomo Antonio Inama investì Francesco Mendini di tutto il terreno. Nel 1769 la proprietà di Francesco è stata dedotta da confini. | ||
1782 1806 1825 1835 |
Canonica di Sanzeno 4
Panizza Luigi 5
|
Nel 1806 da confini si ricava che il terreno era livello Panizza. Questo perchè credo prima appartenesse a Giacomo Antonio Inama di Taio. | ||
1854 1859 1863 |
Mendini Battista 4 5 |
Battista nel 1854 ereditò questo terreno dal padre Pietro Mendini. Contemporaneamente vennero a cadere gli oneri della canonica e di Giacomo Antonio Inama. | ||
1880 1904 |
Inama Francesco 4 5 |
Giovanni Battista Mendini vendette il campo a Francesco Inama figlio di Giacomo "Zitol". Nel 1870 risulta proprietaria Barbara Mendini nipote di Battista e madre di Francesco Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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p.1677 |
Massenza Concio
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SUPERFICIE 2508 mq Il terreno era detto Pra del Conz perchè il prato nel Seicento apparteneva a Concio Massenza. Nel 1728 il prato, assieme all'arativo alle Greute, entrava a far parte, per presumibile dono da parte di Anna Caterina Bombarda, del beneficio della Cappella Lauretana di Castel Bragher, per il quale il locatario, membro della famiglia Tamè, pagava uno staro di formento, uno staro segala e 4 Troni in denaro. * Affittuario |
1677 1713 1717 |
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI |
Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati. | |
ca.1717 1723 |
Mendini Giacomo III Mendini Giacomo Antonio II |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato. | ||
1723 1728 |
Mendini Giacomo Antonio I |
Nel 1723 i due fratelli qui sopra cedettero questa parte di terreno a Giacomo Antonio fu Antonio Mendini. | ||
1728 |
Bombarda Anna Caterina |
Giacomo Antonio Mendini cedette il terreno ad Anna Caterina Bombarda. | ||
1728 |
Bombarda Anna Caterina Tamè Simone * |
Anna Caterina era figlia del fu Giovanni Michele e moglie di Cristoforo Parteli di Sfruz. Anna Caterina investì nel 1728 per 19 anni Simone fu Vittore Tamè. | ||
1743 1744 ca.1745 |
Cappella Lauretana C. Bragher Tamè Simone * |
La condizione di affittuario del Mendini traspare anche da confini di un terreno vicino. | ||
1745 1753 |
Cappella Lauretana C. Bragher Tamè Giuseppe * |
Dopo Simone, seguì nella conduzione il figlio Giuseppe che nel 1753 dovette però rinunciarvi. | ||
1753 1769 |
Cappella Lauretana C. Bragher Inama Gaspare * |
Il Tamè fu sostituito da Gaspare Inama. | ||
d.1769 1780 1787 1807 1811 |
Cappella Lauretana C. Bragher |
Dopo il 1769 fu investito del prato Giovanni Maria Tamè e dopo la sua morte, il figlio Giuseppe. | ||
d.1811 1825 1840 |
Cappella Lauretana C. Bragher |
Dopo la morte di Giuseppe divennero eredi i figli. | ||
1840 1859 |
Cappella Lauretana C. Bragher Tamè Vigilio * Tamè Giovanni Maria * Tamè Vittore * Tamè Domenica * Tamè Maria * |
Dopo il 1850 i Tamè diventarono proprietari a tutti gli effetti del terreno. | ||
1869 1870 |
Tamè Vittore Tamè Vigilio |
|||
1902 1904 |
Tamè Vigilio Tamè Dionigio Tamè Emanuele |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1677 |
Massenza Concio
|
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SUPERFICIE 1011 mq Il terreno che nel Seicento era boschivo, apparteneva presumibilmente a Concio Massenza e si estendeva anche sul territorio di Coredo. Il luogo era anche detto Pradaz o anche Parissole e dopo il 1780 passò in mano a Romedio Maria Mendini. |
1677 1713
|
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI |
Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati. | |
1713
1737 |
Mendini Antonio VII |
Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato. | ||
d.1737
1763 |
Mendini Giacomo III |
Da Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo Antonio che abitava a Sanzeno. | ||
d.1763
ca.1765 |
Mendini Giacomo Antonio III |
Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
d.1765 1780 |
Mendini Giacomo Antonio IV |
Come appare nel Catasto Teresiano Giacomo Antonio era di Sanzeno. Il terreno fu poi acquisito dallo zio Romedio Maria. | ||
d.1780 1798 |
Mendini Romedio Maria |
|||
d.1798 1805 |
Mendini Romedio |
Il terreno dopo la morte di Romedio Maria, passò al figlio Romedio che nel 1805 lo vendette a Giacomo Inama. | ||
1805 1806 |
Inama Giacomo |
Nel 1806 Giacomo, figlio di Giuseppe Inama, vendette il terreno a Giovanni Maria Tamè. | ||
1806 1811 |
Giovanni Maria acquisì il terreno da Giacomo figlio di Giuseppe Inama. | |||
d.1811 1825 |
Domenica era vedova di Giovanni Maria Tamè. | |||
1825 1840 |
Tamè Giuseppe |
|||
1840 1859 |
||||
1904 1905 |
Tamè Matilde |
La proprietà di Matilde risulta dal Libro di Impianto del Catasto del 1904. Nel 1905 il prato fu messo all'incanto. | ||
1906 1910 |
Inama Eugenio |
Eugenio acquisì il terreno all'asta in danno delle eredi di Matilde Tamè. | ||
d.1921 |
Inama Alessandro |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1677 |
Massenza Concio
|
|
||
SUPERFICIE 730 mq Detto anche "Pra del Conz". |
1677 1713
|
Mendini Giacomo II Mendini Antonio VI |
||
1713 1720 |
Mendini Giacomo Antonio I |
Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Mendini sopraccitato e divenne proprietario del terreno dopo la morte del padre. Giacomo Antonio assegnò il prato alla figlia Margherita maritata con Francesco Barisella di Tuenno. | ||
1721 1728 1738 |
Mendini Margherita |
Nel 1738 Margherita vendette il prato ai coniugi Vittore e Caterina Tamè per 36 Ragnesi. | ||
1738 1744 |
Tamè Vittore |
|||
d.1744 1751 |
Tamè Caterina |
Caterina figlia di Vittore Tamè possedette il campo assieme alla madre Caterina. | ||
1751 |
Mendini Bartolomeo |
Caterina figlia di Vittore Tamè e sua madre Caterina vendettero il prato a Bartolomeo Mendini per 30 Ragnesi. In seguito il Mendini cedette il prato a Giobatta Inama. | ||
1754 |
Inama Giovanni Battista |
Giovanni Battista che aveva ricevuto il prato in garanzia di un prestito, lo rivendette a Bartolomeo Mendini. | ||
1754 1769 |
Mendini Bartolomeo |
Da Bartolomeo il prato passò al figlio Giovanni. | ||
1780 1802 |
||||
1802 1806 |
Mendini Matteo |
Nel 1802 Maria Caterina Inama, vedova di Giovanni Mendini, vendette il prato al cognato Matteo. | ||
1806 1825 |
Nel 1806 Giacomo figlio di Giuseppe Inama acquisì il prato da Matteo Mendini per 150 Ragnesi. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giovanni. | |||
1825 |
Inama Giacomo Inama Giovanni |
Già nel 1825 il prato fu acquisito da Giovanni. | ||
1825 1855 |
Inama Giovanni |
Giovanni era figlio di Giacomo Inama. | ||
1855 1858 |
Dopo la morte di Giovanni il prato pervenne al figlio Eugenio. | |||
1858 1860 |
Inama Luigia |
Nel 1858 il prato venne assegnato a Luigia sorella di Eugenio Inama. | ||
1860 |
Eccher Andrea Eccher Felice |
Nel 1860 Luigia Inama in Noldin vendette il prato ai fratelli Eccher per 90 Fiorini. | ||
1870 1904 |
||||
d.1904 |
Eccher Enrico |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo
|
|
||
Era detto anche Pra Comun. Oggi questa p.f. ha raggruppato le p.f. 571, 572, 573 e 574 e si presenta divisa in 570/1, 570/2 e 570/3. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. |
1778 1780 1784 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano su questo assicurati in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. | ||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo |
Il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo |
Giacomo figlio di Romedio Maria Mendini abitante a Taio, comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. Nel 1818 risultava già suo da confini della p.f. 587. | ||
1825 1838 |
Dopo la morte di Romedio il terreno passò al figlio Camillo. | |||
1838 1856 |
Mendini Camillo |
Camillo morì nel 1856 e il prato passò allo zio don Giacomo. | ||
1856 1859 1875 |
Dopo la morte di don Giacomo il prato passò ai nipoti figli del defunto fratello Giuseppe. | |||
1870 1882 |
Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi. | |||
1882 1892 |
|
|||
1892 1893 1894 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | |||
1902 1904 |
Mendini Celeste |
Celeste risiedeva a Cavalese.
Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne
ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua
volta questo terreno dagli eredi Martini. La proprietà si riferisce alla p.f. 570/1 |
||
1904 1910 |
Inama Romedio | La p.f. 570/1 | ||
1895 1904 |
Strada erariale |
La particella 570/2 apparteneva all'Imperial Reggio Erario. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo
|
|
||
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. |
1778 1780 1784 |
Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano su questo assicurati in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. | ||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo |
Il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo |
Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. | ||
1825 1838 |
Dopo la morte di Romedio il terreno passò al figlio Camillo. | |||
1838 1856 |
Mendini Camillo |
Camillo morì nel 1856 e il prato passò allo zio don Giacomo. | ||
1856 1859 1875 |
Dopo la morte di don Giacomo il prato passò ai nipoti figli del defunto fratello Giuseppe. | |||
1875 1882 |
Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi. | |||
1882 |
Mendini Luigi |
|||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | |||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1744 1763 |
Comunità di Dermulo 1 Mendini Giacomo III 2 |
|
||
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. Infatti il prato che nel CaTer era intestato a Romedio Maria Mendini e che misurava 699 Pertiche ossia 2500 mq, si dice che confinava con la strada a ovest, a sud con Bartolomeo Mendini e dalle altre parti con il comune. Per cui si potrebbe riconoscere questo prato con la parte ovest della futura p.f. 573. |
1763 1767 1778 |
Comunità di Dermulo 1 Mendini Romedio Maria 2 |
Dopo la morte di Giacomo la porzione 2 passò al figlio Romedio Maria. Nel 1767 Romedio Maria poneva questo prato di 7 stari come assicurazione di prestito. | |
1778 1780 1784 |
Mendini Romedio Maria 2 |
Giovanni acquistò dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. La proprietà di Romedio Maria risulta dal CaTer e nel 1784 dal confine nord dei campi del Raut. | ||
1785 1818 |
Comunità di Dermulo 1 Mendini Romedio Maria 2 |
Il prato posseduto da Giovanni ritornò in mano alla comunità di Dermulo. | ||
1818 1821 |
Mendini Giacomo 1 2 |
Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo e quindi divenne l'unico proprietario del grande appezzamento. | ||
1825 1838 |
Dopo la morte di Romedio il prato passò al fratello Giuseppe. | |||
d.1838 1848 1863 1864 |
Nel 1848 e 1863 la proprietà Mendini si è rilevata anche dai confini. | |||
1864 1870 1882 |
Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi. | |||
1882 |
Mendini Luigi |
|||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | |||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1778 |
Comunità di Dermulo 1 Guelmi Alberto e Nicolò 2 |
Il Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
|
|
Era detta anche Pra Comun. Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570. Una piccola parte di questa p.f. apparteneva al maso Guelmi che possedeva la contigua p.f. 1485/2 e 1486/4 sul CC di Coredo. Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. * Affittuario |
1778 1780 1784 |
Mendini Giovanni
1
Guelmi Alberto e Nicolò
2 |
Giovanni acquistò dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi
che erano assicurati sullo stesso, in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. Bartolomeo Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
|
1785 1818 |
Comunità di Dermulo
1
Guelmi Alberto e Nicolò
2 |
Nel 1785 il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo. Il Mendini possedeva la parte a monte del prato. |
||
1818 1821 |
Mendini Giacomo 1 Martini Antonio 2 |
Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. Il Martini possedeva la parte a monte del prato. |
||
1825 |
Martini Antonio 2 |
|||
1848 1863 |
Mendini Giuseppe
1
|
|||
1870 |
1 Martini don Carlo 2 |
|||
1882 |
Mendini Luigi |
|||
1892 |
Mendini
Arnaldo Mendini Ludovico |
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini. | ||
1898 | Mendini Arnaldo | |||
1902 | Mendini Celeste | Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini. | ||
1904 | Inama Romedio |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
||
SUPERFICIE 3038 mq Probabilmente alla metà del Settecento, assieme alle p.f. 577, 580, 578 e 579 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini. |
1778 1780 1783 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno. | ||
1783 1825 1832 |
Nel 1786 Matteo assicuraò la moglie Teresa Paoli. Il terreno poi perverrà alle due figlie Margherita e Teresa ed infine toccherà a quest'ultima. | |||
1837 1852 |
Teresa, figlia di Matteo Mendini aveva sposato in prime nozze Francesco Paoli e in seconde nozze Stefano Inama di Sanzeno. | |||
1859 |
Inama Stefano |
Stefano era figlio di Teresa Mendini. | ||
1870 |
Inama Maria |
Suor Maria figlia di Stefano Inama era rappresentata dal fratello Stefano fu Stefano Inama. | ||
p.1876 |
Inama Lorenzo |
Nel 1876 Lorenzo Inama di Coredo, figlio di Stefano, vendeva il terreno a Romedio Endrizzi per 150 Fiorini. | ||
1876 1880 1887 |
Dopo la morte di Romedio il terreno passò al figlio Francesco. | |||
1887 1899 |
Endrizzi Francesco |
Il terreno in seguito fu messo all'asta. | ||
1899 1902 1904 1945 |
Eccher Enrico |
Enrico Eccher si aggiudicava il terreno all'asta in danno di Francesco Endrizzi, al prezzo di 126 Fiorini. | ||
1945 |
Eccher Enrico eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
||
SUPERFICIE 1715 mq Probabilmente alla metà del Settecento assieme alle p.f. 578, 579, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini. Le p.f. oggi sono attraversate dalla strada provinciale per Coredo e si presentano frazionate in 577/1, 577/2, 577/3, 580/1, 580/2 e 580/3. La superficie sopra indicata si riferisce al terreno coltivabile (p.f. 577/1) |
d.1750 1778 1780 1783 |
|||
1783 1825 1832 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurò la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte, avvenuta nel 1834. | |||
1834 1837 |
Dopo la morte di Matteo il terreno pervenne alla figlia Margherita, la quale nel 1837 lo trasferì a Nicolò fu Giovanni Valentini di Tassullo. | |||
1837 1842 |
Valentini Nicolò |
Nel 1842 Anna vedova di Nicolò Valentini, vendette il terreno a Giacomo e Giuseppe Endriocher. | ||
1842 1848 |
Endriocher Giacomo Endriocher Giuseppe |
Il terreno sarà poi esclusiva di Giacomo e alla sua morte passerà ai figli Celeste e Orsola. | ||
1849 |
Endriocher Celeste Endriocher Orsola |
Il terreno nelle divisioni col fratello Celeste toccò a Orsola che successivamente, dobbiamo arguire, lo alienò al Mascotti. | ||
1851 |
Endriocher Orsola |
|||
1859 1870 1876 1882 |
Mascotti Pietro |
Nel 1876 la proprietà risulta del Mascotti dal confine ovest delle p.f. 575-576. Nel 1882 invece dal confine est della 578, 579. | ||
1888 1904 1910 |
Mascotti Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Pietro Mascotti. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1750 |
Comune di Dermulo
|
|
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SUPERFICIE 1438 mq Probabilmente alla metà del Settecento assieme alle p.f. 577, 580, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini. La p.f. 578 oggi è attraversata dalla strada provinciale per Coredo e si presenta frazionata in 578/1, 578/2 e 578/3. La superficie indicata si riferisce alle p.f. 578/1 e 579. |
d.1750 1778 1780 1783 |
Nel 1778 la proprietà di Bartolomeo risulta anche dal confine nord della p.f. 620. | ||
1783 1825 1832 |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurò la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte avvenuta nel 1834. Nel 1836 le sorelle Margherita e Teresa trasferirono alla sorella Maria il presente terreno, in quanto le prime furono eredi universali del padre. | |||
1836 1838 1848 1859 |
Mendini Maria |
Maria figlia di Matteo Mendini aveva sposato Andrea Martini e abitava al Maso Voltoline. Nel 1848 da confini della p.f. 581, 582 risultava infatti proprietario Andrea Martini. | ||
1882 1902 |
Eccher Felice |
|||
1902 1904 1906 |
Eccher Francesco |
Nel libro di impianto del Catasto, si dice che nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i due fratelli Enrico e Francesco. Quindi anche questa p.f. era appartenuta al padre Felice. | ||
d.1906 1910 |
Eccher Narciso Eccher Gisella |
La proprietà degli eredi di Francesco Eccher risulta dal prospetto di esproprio per la costruzione dell'acquedotto irriguo. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1722
|
Comune di Dermulo |
Non è dato a saper di chi fosse il terreno prima del 1715. Non figurava comunque nelle disponibilità dei due fratelli Inama, che forse, quindi, l'avevano acquistato dalla comunità. |
|
|
SUPERFICIE 3200 mq La p.f. 582, oggi si presenta frazionata in 582/1 e 582/2. |
1715 1722 1742 |
Inama Giovanni Giacomo I
2
Inama Ottavio
1 |
Nel 1715 i fratelli Inama figurano per la prima volta confinanti a monte del terreno dei Panizza (p.f. 584). Così pure nel 1722 e nel 1742. Nel 1747 la porzione di Ottavio per qualche motivo era già transitata a Giovanni Battista Cescatti di Taio. Dopo il 1731 la porzione di Giovanni Giacomo I passerà al figlio Giovanni Giacomo II. | |
d.1742 p.1747 ca.1758
|
Cescatti Giovanni Battista 1
|
Nel 1758 Giovanni Battista era già morto. Nel 1767 troviamo Antonio Cescatti probabilmente suo figlio. | ||
d.1731 1742 1751
|
Inama Giovanni Giacomo II 2
|
Il terreno dopo il 1751 finirà in mano a Bartolomeo Mendini. | ||
d.1758 1767
|
Cescatti Antonio 1
|
Nel 1767 Antonio vendeva la porzione 1 a Bartolomeo Mendini. | ||
1767 1780 1783 1786
|
Bartolomeo poco dopo acquisirà anche la parte di Giovanni Giacomo Inama. | |||
1786 d.1800 |
Mendini Teresa
|
Teresa figlia di Bartolomeo aveva sposato Michele Busetti di Taio. Probabilmente il terreno le fu assegnato come legittima. Dopo il 1800 il terreno fu acquistato da Antonio figlio di Giovanni Francesco Inama. | ||
1818 1848 1864 |
Inama Antonio |
Nel 1818 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della futura p.f. 578. Nel 1864 Antonio assegnava il terreno al figlio Giuseppe. | ||
1859 1864 1871 1904 |
Giuseppe era figlio di Antonio Inama. A quanto risulta l'assegnazione del terreno a Giuseppe da parte di Antonio è avvenuta nel 1864. | |||
1907 |
Inama Ferdinando Inama Modesto Inama Romedio Inama Angelo Inama Candido |
I cinque figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1694 p.1715 1722
|
Panizza Pietro Lorenzo 1 Massenza Bartolomeo *
Mendini Giovanni * |
Nel 1694 Pietro Lorenzo aveva investito il Massenza e suo genero Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1100 mq Il terreno assieme alla p.f. 585 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel Settecento il terreno era frazionato trasversalmente come evidenziato dai numeri 1, 2 e 3, mentre dopo il 1808, nelle assegnazioni di Giovanni Francesco Inama, la suddivisione fu fatta longitudinalmente come evidenziato dalle lettere A, B e C. Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. dal 584 e 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. * Affittuario |
p.1715
|
Comunità di Dermulo 3 |
||
d.1715 1722 |
Emer Vittorio 2 3 |
Nel 1722 Vittorio Emer vendeva le porzioni 2 e 3 a Ferdinando Panizza che acquisiva a nome del padre Pietro Lorenzo. | ||
d.1722 ca.1740 |
Panizza Pietro Lorenzo 1 2 3
Massenza Bartolomeo *
Mendini Giovanni *
|
Dopo il 1722 l'investitura proseguì fino a circa il 1740 con Bartolomeo Massenza e Giovanni Mendini. | ||
d.1740 1742 1745
|
Panizza Ferdinando
1 2 3 |
Dopo la morte di Pietro Lorenzo, subentrò come proprietario il figlio Ferdinando e come livellario Bartolomeo figlio di Giovanni Mendini. Nel 1742 Bartolomeo vendette la porzione 1 a Cristano Emer. | ||
1742 1747
|
Panizza Pietro Antonio
1
|
Nel 1747 Cristano Emer rivendette la porzione 1 a Bartolomeo Mendini. | ||
d.1747 1747
|
Panizza Pietro Antonio
1
|
|||
1751 1753
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 Emer Cristano * 1 |
|||
1753 1767
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 |
Nel 1753 Cristano riscattava il terreno da Bartolomeo Mendini. Nel 1767 Cristano Emer era costretto a vendere il terreno a Bartolomeo Mendini. | ||
1767 1780 1783
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 |
|||
1783 1784 1787 1794 |
Panizza Pietro Antonio 1 2 3 Mendini Romedio * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferì dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. (forse solo sulla 585) | ||
1794 1800 |
Panizza Domenico 1 2 3 Mendini Romedio * |
Nel 1794 dopo la morte di Pietro Antonio gli succedete il figlio Domenico come dominio diretto, il quale investiva Romedio Mendini del terreno. Come canone erano previsti due stari di frumento e due stari di segale. Nel 1800 Romedio vendette il terreno nel suo complesso a Giovanni Francesco Inama per l'importo di R. 587 X27. | ||
1800 1808 |
Panizza Domenico 1 2 3 Inama Giovanni Francesco * |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Pietro. | ||
1808 1825 1848 |
Inama Pietro (1 2 3) C |
A Pietro era toccata la porzione C, che corrispondeva grosso modo a questa p.f. | ||
1848 1855 |
Inama Baldassarre (1 2 3) C |
Dopo il 1848 il terreno viene ereditato dal fratello Baldassarre. Nel 1848 la proprietà di Baldassarre risulta anche dal confine
ovest
della p.f. 583. Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Pietro. |
||
d.1855 1859 1866 1870 1894 |
Dopo la morte di Pietro il terreno passò ai due figli Maria e Elia. | |||
1897 1904 |
Inama Elia |
Eredi del padre Pietro Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1694 p.1715 1722
|
Panizza Pietro Lorenzo 1 Massenza Bartolomeo *
Mendini Giovanni * |
Nel 1694 Pietro Lorenzo aveva investito il Massenza e suo genero Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1356 mq (p.f. 585/2) SUPERFICIE 3000 mq (p.f. 585/1) Il terreno assieme alla p.f. 584 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini. Nel Settecento il terreno era frazionato trasversalmente come evidenziato dai numeri 1, 2 e 3, mentre dopo il 1808, nelle assegnazioni di Giovanni Francesco Inama, la suddivisione fu fatta longitudinalmente come evidenziato dalle lettere A, B e C. Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini (future p.f. 584 e 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e una Minela e più di due Quarte e mezza di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra. La p.f. 585, oggi si presenta frazionata in 585/1 e 585/2. * Affittuario |
p.1715
|
Comunità di Dermulo 3 |
||
d.1715 1722 |
Emer Vittorio 2 3 |
Nel 1722 Vittorio Emer vendette le porzioni 2 e 3 a Ferdinando Panizza che acquisì a nome del padre Pietro Lorenzo. | ||
d.1722 ca.1740 |
Panizza Pietro Lorenzo 1 2 3
Massenza Bartolomeo *
Mendini Giovanni *
|
Dopo il 1722 l'investitura proseguì fino a circa il 1740 con Bartolomeo Massenza e Giovanni Mendini. | ||
d.1740 1742 1745
|
Panizza Ferdinando
1 2 3 |
Dopo la morte di Pietro Lorenzo, subentrò come proprietario il figlio Ferdinando e come livellario Bartolomeo figlio di Giovanni Mendini. Nel 1742 Bartolomeo vendette la porzione 1 a Cristano Emer. | ||
1742 1747
|
Panizza Pietro Antonio
1
|
Nel 1747 Cristano Emer rivendette la porzione 1 a Bartolomeo Mendini. | ||
d.1747 1747
|
Panizza Pietro Antonio
1
|
|||
1751 1753
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 Emer Cristano * 1 |
|||
1753 1767
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 |
Nel 1753 Cristano riscattò il terreno da Bartolomeo Mendini. Nel 1767 Cristano Emer fu costretto a vendere il terreno a Bartolomeo Mendini. | ||
1767 1780 1783
|
Panizza Pietro Antonio
1 2 3 |
|||
1783 1784 1787 1794 |
Panizza Pietro Antonio 1 2 3 Mendini Romedio * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferì dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. (forse solo sulla 585) | ||
1794 1800 |
Panizza Domenico 1 2 3 Mendini Romedio * |
Nel 1794 dopo la morte di Pietro Antonio gli succedete il figlio Domenico come dominio diretto, il quale investì Romedio Mendini del terreno. Come canone erano previsti due stari di frumento e due stari di segale. Nel 1800 Romedio vendette il terreno nel suo complesso a Giovanni Francesco Inama per l'importo di R. 587 X27. | ||
1800 1808 |
Panizza Domenico 1 2 3 Inama Giovanni Francesco * |
Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno ai figli Giacomo Antonio e Baldassarre. | ||
1808 1825 |
Inama Giacomo Antonio (1 2 3) A Inama Baldassarre (1 2 3) B |
La porzione A pervenne a Giacomo Antonio mentre la porzione B a Baldassarre. Prima del 1828 la porzione A fu ceduta da Giacomo Antonio a Mattia Mendini. | ||
1828 1832 |
Mendini Mattia (1 2 3) A |
La proprietà di Mattia risultava dal confine est della p.f. 586. Forse dopo la morte di Mattia il terreno ritornò in mano a Giacomo Antonio Inama o forse, fu Filippo figlio di Giacomo Antonio ad riacquistare la porzione A dagli eredi di Mattia Mendini e la porzione B dagli erdi di Baldassarre. | ||
d.1848 1859 1870 1880 |
Inama Filippo (1 2 3) A B |
In mano di Filippo pervennero le due porzioni A e B. Dopo la morte di Filippo il terreno pervenne al figlio Giacomo. | ||
1880 1904 |
Inama Giacomo (1 2 3) A B |
Giacomo era figlio di Filippo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1710 1722 1745
|
Inama Silvestro Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1440 mq In passato era detto Grezzot. Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 588 e 587 formava un unico terreno. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. * Affittuario |
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
La proprietà è confermata anche da quanto appare fra i confinanti del terreno a monte. Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro Inama. In seguito Giacomo Antonio sembra abbia ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | |
1758 1780 1783 |
Primissaria di Dermulo |
Almeno dal 1758 Bartolomeo risultava possedere il terreno a livello. | ||
1783 1786 1790 1800 |
Primissaria di Dermulo Mendini Bartolomeo * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno. Nel
1784 Bartolomeo padre assicurò su questo terreno un suo debito con don
Giovanni Chilovi, dell'importo di R. 59:2:8 Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior e quindi nel 1794 risultava a suo nome. Nel 1800 la proprietà risultava anche dal confine ovest della futura p.f. 585. |
||
d.1794 1800 |
Mendini Orsola Schadler Annamaria |
Orsola era una sorella di Romedio Maria Mendini, la quale era venuta in possesso
del terreno in quanto creditrice di Bartolomeo. La Schadler era la moglie di Romedio Maria Mendini che aveva beneficiato di questo terreno da parte di Orsola e il qual terreno vendette a Romedio Chilovi. |
||
1800 1818 |
Chilovi Romedio |
Nel 1800 il Chilovi acquistò il terreno dalla vedova di Romedio Maria Mendini. Nel 1818 la proprietà risultava anche da confini della p.f. 587. | ||
1825 1828 1829 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Nel 1828 il terreno detto al Raut risultava dei fratelli Gaspare e Antonio figli del fu Romedio Chilovi di Taio, ai quali venivano pignorate le vendemmie e la foglia dei gelsi per un debito nei confronti della primissaria. | ||
p.1855 |
Chilovi Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi. | ||
1855 1859 1870 1880 1904 |
Nel 1855
Vigilio comperò il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul
terreno c'era una pianta di noce. Nel 1880 la proprietà di Vigilio risultava anche dal confine ovest della p.f. 585. Dal libro d'impianto del catasto risulta che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850. |
|||
1917 |
Tamè Dionigio Tamè Cesare Tamè Emanuele |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1710 1722 1745
|
Inama Silvestro Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1350 mq In passato era detto Grezzot. Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 588 e 586 formava un unico terreno. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. * Affittuario |
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra abbia ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | |
1758 1780 1783 |
Primissaria di Dermulo |
|||
1783 1786 1818 |
Primissaria di Dermulo Mendini Bartolomeo * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno. Nel
1784 il terreno era obbligato nei confronti della Primissaria di Dermulo. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior. Nel 1818 Bartolomeo figlio del fu Bartolomeo Mendini vendette il terreno a Romedio fu Giuseppe Mendini per 45 Fiorini. |
||
1818 1825 1828 1846 |
Romedio era figlio del fu Giuseppe Mendini. Alla morte di Romedio il terreno passò alla figlia Teresa. | |||
1846 1886 |
Mendini Teresa |
Teresa figlia di Romedio Mendini e moglie di Pietro Inama ereditò il campo alla morte del padre. | ||
1886 |
Inama Elia Inama Germano |
Alla morte della madre Teresa Mendini i due figli Elia e Germano ereditarono il terreno. | ||
p.1891 |
Inama Germano |
Il terreno entrò nelle disponibilità del solo Germano. | ||
1891 1904 |
Tamè Vigilio |
Nel 1891 Vigilio Tamè si aggiudicò il terreno in danno dell'assente Germano Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1710 1722 1745
|
Inama Silvestro Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1530 mq In passato era detto Grezzot. Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 586 e 587 formava un unico terreno. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini(future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. Nel 1822 Bartolomeo fu Bartolomeo fu Bartolomeo Mendini vendette una parte di terreno posto a monte, a Matteo fu Bartolomeo Mendini. Da confini relativi alle p.f. più a valle 589-590 risulterebbe che questa p.f. 588 fosse stata di proprietà di Teresa moglie di Pietro Inama. Evidentemente questa p.f. faceva parte di un unico terreno assieme alle p.f. 589-590 che confinava a est con Teresa Mendini che però non era la n. 588 ma la n. 587!! * Affittuario |
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditaò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | |
1758 1780 1783 |
Primissaria di Dermulo |
|||
1783 1786 1788 |
Primissaria di Dermulo Mendini Bartolomeo * Mendini Matteo * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnavò al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior. |
||
1818 |
Chilovi Romedio |
La proprietà del Chilovi risultava dal confine ovest della p.f. 587. | ||
1825 1828 1829 |
Chilovi Gaspare Chilovi Antonio |
Nel 1828 il terreno, detto al Greggiot, risultava dei fratelli Gaspare e Antonio figli del fu Romedio Chilovi di Taio, ai quali venivano pignorate le vendemmie e la foglia dei gelsi per un debito nei confronti della primissaria. | ||
p.1855 |
Chilovi Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi. | ||
1855 1859 1863 1870 1881 1904 |
Nel 1863 e nel 1881 la proprietà Tamè risultava anche dai confini est delle p.f. 589 e 590. Nel 1855 Vigilio comperò il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul terreno c'era una pianta di noce. Dal libro d'impianto del catasto risulta che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850. |
|||
1917 |
Tamè Dionigio Tamè Cesare Tamè Emanuele |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1710 1722 1745
|
Inama Silvestro Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1200 mq In passato era detto Grezzot. Nel 1710 questa p.f. assieme alla 586, 590, 588 e 587 formava un unico terreno. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. La piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589. Nel 1878 si dice che nel campo crescevano dei gelsi. * Affittuario |
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | |
1758 1780 1783 |
Primissaria di Dermulo |
|||
1783 1786 |
Primissaria di Dermulo Mendini Bartolomeo *
|
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior. |
||
1818 |
Chilovi Romedio |
|||
1825 p.1863 |
Chilovi Antonio |
Antonio era figlio del fu Romedio Chilovi di Taio. Nel 1863 Antonio vendette il terreno formato anche dalla p.f. 589, a Filippo Eccher che acquistò per se e il fratello Lorenzo, per l'importo di 368:48 Fiorini. | ||
1863 |
Eccher Filippo Eccher Lorenzo |
|||
1870 1878 1881 |
Nel 1881 la proprietà di Filippo risulta anche dal confine nord della p.f. 589. | |||
1904 |
||||
d.1913 |
Eccher Fortunato
|
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1710 1722 1745
|
Inama Silvestro Mendini Pietro Antonio * |
Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1624 mq In passato era detto Grezzot. Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 586, 588 e 587 formava un unico terreno. Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo. La piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589. * Affittuario |
1745 1751 |
Inama Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini. | |
1758 1767 1780 |
Primissaria di Dermulo Mendini Maddalena * |
Nel 1767 la proprietà degli eredi di Giacomo Mendini è confermata anche dal confine sud della p.f. 572-573. | ||
1783 1786 |
Primissaria di Dermulo Mendini Bartolomeo * |
Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno. Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior. |
||
1818 |
Chilovi Romedio |
|||
1825 p.1863 |
Chilovi Antonio |
Antonio era figlio del fu Romedio Chilovi di Taio. Nel 1863 Antonio vendette il terreno formato anche dalla p.f. 589, a Filippo Eccher che acquistò per se e il fratello Lorenzo, per l'importo di 368:48 Fiorini. | ||
1863 |
Eccher Filippo Eccher Lorenzo |
|||
1870 1881 |
Lorenzo era figlio del fu Lorenzo Eccher. | |||
1881 1904 |
Nel 1881 Lorenzo Eccher in procinto di partire per il Brasile, vendette il terreno al fratello Andrea. | |||
d.1913 |
Eccher Fortunato
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Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
|
|
SUPERFICIE 3270 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. La p.f. 591 oggi non esiste in quanto assorbita dalla p.f. 592. Dal 1665 il terreno non figurava diviso in due porzioni, ma bensì posseduto indiviso da due persone. * Affittuario |
p.1553 |
Inama Gaspare II |
||
d..1553
1614 |
Inama Ercole
|
Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alle due figlie Margherita e Maddalena. | ||
d.1614 |
Inama Maddalena Inama Margherita |
Tramite il matrimonio il terreno così pervenne indiviso alle famiglie Chilovi e Cordini. | ||
ca.1635 |
Cordini Simone III Chilovi Giacomo
|
Dopo la morte di Simone e Giacomo, mariti rispettivamente di Maddalena e di Margherita, il prato pervenne indiviso a ai fratelli Simone IV e Ercole Cordini e a Gaspare Chilovi. | ||
ca.1660 |
Cordini Simone IV Cordini Ercole Chilovi Anna Maria
|
Il notaio Barbacovi acquisterà dai fratelli Cordini la metà indivisa del prato. L'altra metà apparteneva ad Anna Maria Chilovi. | ||
p.1665 |
Barbacovi Udalrico Chilovi Anna Maria |
Dovrebbe essere stato Giulio Bonaventura Sardagna. | ||
1665 |
Massenza Vittore Guelmi Simone |
Vittore Massenza acquistò il prato dal notaio Udalrico Barbacovi e lo assegnò alla moglie Lucia come bene dotale. | ||
1687 |
Bertoldi Lucia Guelmi Simone eredi |
Lucia era vedova di Vittore Massenza. | ||
1687 |
Mendini Antonio VI Guelmi Simone eredi |
Antonio fu Giacomo Mendini acquistò il terreno da Lucia Bertoldi. | ||
p.1701 |
Mendini Antonio VI Guelmi Francesco Antonio Mendini Giacomo III * |
|||
d.1701 |
Mendini Antonio VI Mendini Giacomo III |
Nel 1701 Francesco Antonio Guelmi vendette la sua metà di prato al suo affittalino Giacomo Mendini III. | ||
d.1737 1763 |
Mendini Giacomo III |
Alla morte del cugino Antonio VII figlio di Antonio VI, finalmente Giacomo, suo erede diventò unico proprietario del prato. | ||
d.1763 1745 1780 |
Il terreno pervenne in eredità dal padre Giacomo Mendini. | |||
1801 |
Mendini Giacomo |
La proprietà di Giacomo risulta da confini. | ||
1817 1823 |
Mendini Giacomo |
Giuseppe possedeva la parte nord della p.f. che nel 1823 vendette al fratello Giacomo Mendini. Quest'ultimo diverrà l'unico proprietario. | ||
1824 1825 1838 |
Nel 1824 Giacomo assegnò il prato al figlio Romedio. Dopo la sua morte passerà al figlio Camillo. | |||
1838 1854 |
Mendini Camillo |
Camillo era figlio di Romedio Mendini. Alla morte di Camillo il prato fu assegnato allo zio don Giacomo che però lo cederà alla vedova di Camillo. |
||
1858 1870 1885 |
Ciriselli Caterina |
Caterina era la vedova di Camillo Mendini che poi prenderà marito nella persona di Daniele Danieli. | ||
1885 |
Inama Modesto Inama Ferdinando Inama Angelo Inama Candido Inama Romedio |
Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio figli del fu Giuseppe Inama. | ||
1894 1904 |
Inama Romedio |
Già nel 1894 esisteva solo la p.f. 592. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo
fu Cristano fu Vincenzo
|
Questa porzione assieme alla p.f. 594 pervenne alla famiglia Mendini. |
|
|
SUPERFICIE 1865 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. Il terreno anticamente era diviso in due porzioni, una a valle e l'altra a monte. |
1565 ca.1570 |
Mendini Gregorio
|
Dopo la morte di Gregorio il prato pervenne alla figlia Anna che aveva preso marito in Leonardo Endrizzi di Don. | |
1585 d.1602 |
Mendini Anna Endrizzi Leonardo I
|
Probabilmente il prato passò poi a Gregorio Endrizzi figlio di Anna e Leonardo. | ||
p.1634 |
Endrizzi Gregorio I
|
Probabilmente dopo la morte di Gregorio il prato passò ai suo figlio Enrico. | ||
d.1634 p.1660 |
Endrizzi Enrico I
|
Enrico per analogia con un terreno al Cambiel, dovrebbe averlo ceduto a Pietro Panizza. | ||
ca.1660 p.1670 |
Panizza Pietro |
|||
d.1670 p.1684 |
Panizza Giovanni Antonio |
|||
1687 1695 1701 p.1713 |
Panizza Pietro Panizza Giovanni Andrea |
La proprietà Panizza è stata dedotta dai confini delle future p.f. 592 e 594 nel 1687 e nel 1695. | ||
1713 |
Mendini Giacomo Antonio |
Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Mendini. In verità dai confini sembra si tratti solo di una porzione. | ||
1774 1777 1780 1782 |
Da confini sud della p.f. 594 e dal Catasto Teresiano risulta che il terreno era pervenuto a Giacomo Antonio Inama di Taio. Dopo la morte di Giacomo Antonio il prato pervenne al suo erede universale Luigi Panizza. | |||
1782 1815 1817 1825 |
Panizza Luigi |
La proprietà di Luigi
risulta anche da vari confini. |
||
1859 1870 |
Panizza Giovanna Panizza Filippo |
|||
1892 1896 1904 |
Panizza Augusto |
Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il prato pervenne al nipote Augusto. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
Questa porzione assieme alla p.f. 593 pervenne alla famiglia Mendini. |
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|
SUPERFICIE 2820 mq E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. A partire dai primi anni del Settecento e fino agli anni Venti dell'800, la particella formava un corpo unico con la p.f. 595. |
1565 ca.1570 |
Mendini Gregorio
|
Dopo la morte di Gregorio il prato pervenne alla figlia Anna che aveva preso marito in Leonardo Endrizzi di Don. | |
1585 d.1602 |
Mendini Anna Endrizzi Leonardo I
|
Probabilmente il prato passò poi a Gregorio Endrizzi figlio di Anna e Leonardo. | ||
p.1634 |
Endrizzi Gregorio I
|
Probabilmente dopo la morte di Gregorio il prato passò ai suo figlio Leonardo. | ||
d.1634 1678 |
Endrizzi Leonardo II
|
Leonardo dovrebbe averlo ceduto a Silvestro Inama. | ||
1678 1681 |
Inama Silvestro II |
La proprietà di Silvestro Inama risultava da confini. | ||
1681 1690 |
Inama Vittore III |
Vittore era figlio di Silvestro Inama. | ||
d.1690 1695 |
Inama Vittore IV Inama Giovanni Giacomo Inama Ottavio |
I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama. | ||
1695 1716 |
Inama Ottavio |
Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli. | ||
1716 1737 |
Mendini Antonio VII |
Antonio Mendini acquistò il terreno da Ottavio Inama. | ||
d.1737 1763 |
Mendini Giacomo III |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditò il terreno dal cugino Antonio Mendini. | ||
d.1763 |
Mendini Giacomo Antonio III |
Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditò il prato dal padre Giacomo Mendini. | ||
d.1765 1774 1777 |
Mendini Michele |
Michele figlio di Giacomo Antonio Mendini di Sanzeno possedeva il prato in comproprietà con il fratello Giacomo. Nel 1777 i due fratelli vendettero il prato ad Antonio Barbacovi. | ||
1777 1780 |
Barbacovi Antonio |
|
||
1803 1806 1815 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan. | ||
1815 1825 |
Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistò il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 595, da Domenico figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini. |
|||
1825 1835 |
Inama Giovanni
|
Alla morte di Giacomo il prato assieme alla p.f. 595 fu posseduto in comproprietà dai figli Giacomo e Giovanni. | ||
1835 1859 |
Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La prima p.f. rimase nelle disponibilità di Giacomo Inama. | |||
1868 1876 |
I due fratelli Endrizzi rilevarono all'incanto la metà di questo prato. La metà credo si intendesse la parte che fu di Giacomo Inama distinta da quella che fu del fratello Giovanni (p.f. 595). | |||
1883 1891 1904 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano
|
Vincenzo fu Cristano a sua volta figlio del fu Vincenzo fu il primo possessore del prato. |
|
|
SUPERFICIE 1665 mq (p.f. 595/1) SUPERFICIE 1758 mq (p.f. 595/2) E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. Originariamente questa p.f. sembrava formare un corpo unico con le p.f. 596 e 597. A partire dai primi anni del Settecento e fino agli anni Venti dell'800, la particella formava un corpo unico con la p.f. 594. In realtà questa p.f. è più estesa a nord di quanto appare in mappa e oggi si presenta frazionata in 595/1 e 595/2. |
ca.1530 |
Cordini Delaito 1 2 |
Delaito acquisì le porzioni 1 e 2. Dopo la morte di Delaito il prato pervenne ai figli Pietro e Giacomo. | |
ca.1550 |
Cordini Giacomo 1 Cordini Pietro 2 |
Dopo la morte dei due fratelli il prato perverrà ai loro figli Martino e Anna. | ||
ca.1550 1563 |
Cordini Martino 1 Cordini Anna 2 |
I due cugini vendettero in momenti separati il prato a Nicolò Berti che ne divenne unico proprietario. | ||
1565 |
Berti Nicolò 1 2 |
Nicolò, soprannominato Cristin era di Tassullo. | ||
1678 1681 |
Inama Silvestro II |
La proprietà di Silvestro Inama risulta da confini. | ||
1681 1690 |
Inama Vittore III |
Vittore era figlio di Silvestro Inama. | ||
d.1690 1695 |
Inama Vittore IV Inama Giovanni Giacomo Inama Ottavio |
I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama. | ||
1695 1716 |
Inama Ottavio |
Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli. | ||
1716 1737 |
Mendini Antonio VII |
Antonio Mendini acquistava il terreno da Ottavio Inama. | ||
d.1737 1763 |
Mendini Giacomo III 1 2 |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditò il terreno dal cugino Antonio Mendini. | ||
d.1763 |
Mendini Giacomo Antonio III 1 2 |
Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditò il prato dal padre Giacomo Mendini. | ||
1774 1777 |
Mendini Giacomo 1 2 |
Giacomo figlio di Giacomo Antonio Mendini di Sanzeno vendette il terreno ad Antonio Barbacovi. Forse fino al 1774 il terreno era in comproprietà con il fratello Michele Mendini. | ||
1777 1780 |
Barbacovi Antonio |
|
||
1803 1806 1815 |
Barbacovi Domenico |
Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan. | ||
1815 1825 |
Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistò il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 594, da Domenico figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini. | |||
1825 1835 |
Inama Giovanni
|
Alla morte di Giacomo il prato assieme alla p.f. 595 fu posseduto in comproprietà dai figli Giacomo e Giovanni. | ||
1835 1855 |
Inama Giovanni | Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La p.f. 595 rimase nelle disponibilità di Giavanni Inama. | ||
d.1855 1859 1876 |
Inama Eugenio | Dopo la morte di Giovanni il prato passò al figlio Eugenio. | ||
1876 1890 |
Inama Baldassarre | Baldassarre figlio del fu Silvestro Inama acquistò da Eugenio Inama il terreno per 220 Fiorini. | ||
1891 1900 1904 |
Inama Filippo Inama Agostino |
Filippo e Agostino acquisirono il terreno per eredità dal padre Baldassarre. A Filippo apparteneva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597. Ad Agostino apparteneva la metà a sud dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597. |
||
1975 |
Pilati Guerrino Pilati Remo |
Comproprietà della p.f. 595/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1500 |
Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo
|
|
||
SUPERFICIE 1445 mq (p.f. 596/1) SUPERFICIE 1762 mq (p.f. 596/2) E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo. I proprietari possedevano anche la p.f. 597 adibita a pascolo, oggi scomparsa. La superficie non è così estesa perchè la p.f. 595 è più grande di quanto appare in mappa. Il terreno fino agli inizi dell'Ottocento era diviso in due porzioni, una a monte (3) e l'altra a valle (4). In seguito fu unificato e poi ancora diviso ma per il verso opposto, porzione nord (B) e porzione sud (A). Attualmente la p.f. è divisa in modo simile alle antiche partizioni, cioè in 596/1 a valle e 596/2 a monte. |
ca.1530 |
Cordini Antonio II 3 4 |
Dopo la morte di Antonio il prato pervenne a due dei suoi figli. | |
d.1530 |
Cordini Nicolò II 3 Cordini Simone I 4 |
Dopo la morte di Nicolò e Simone il prato pervenne ai loro figli Baldassarre e Filippo. | ||
p.1563 |
Cordini Baldassarre II 3 Cordini Filippo 4 |
Filippo era figlio di Simone mentre Baldassarre era figlio di Nicolò. | ||
1563 1565 |
Cordini Baldassarre
3 Inama Romedio 4
|
Romedio figlio del fu Michele Inama abitante a Coredo acquistò la parte da Filippo Cordini. | ||
1569 |
Berti Nicolò
3
4
|
Nel 1569 le due porzioni appartenevano a Nicolò Berti. | ||
ca.1610 |
Inama Francesco 3 |
La porzione 3 potrebbe essere stata acquisita da Francesco Inama di Dermulo abitante a Coredo. | ||
ca.1630 |
Inama Margherita 3 |
Dopo la morte di Francesco il prato pervenne all'unica figlia Margherita maritata a Coredo con Giorgio Rizzardi. | ||
p.1678 |
Rizzardi Francesco 3 |
Dopo la morte dei genitori il prato pervenne al figlio Francesco Rizzardi che nel 1678 lo alienò ai fratelli Antonio e Giacomo Mendini, già possessori della porzione 4. | ||
1678 1695 |
Mendini Antonio 3 4 Mendini Giacomo 3 4 |
I fratelli Mendini possedevano inizialmente le due porzioni indivise. | ||
1695 |
Mendini Antonio 4 Mendini Giacomo 3 |
Nel 1695 risultava dai confini dei terreni vicini che i due fratelli possedevano ciascuno la propria porzione. | ||
1713 |
Mendini Giacomo Antonio 4 Mendini Antonio 4 Mendini Giacomo 3 |
Giacomo Antonio e Antonio erano figli del fu Antonio Mendini. Giacomo fu Giacomo Mendini proprietario della porzione 3 era lo zio dei due fratelli possessori della porzione 4. | ||
p.1747 |
Mendini Giacomo 3 4 |
Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini dovrebbe essere l’unico proprietario del terreno avendolo in parte ereditato e forse in parte comprato dai suoi parenti. | ||
ca.1750 1780 1787 |
Romedio Maria ereditò il terreno alla morte del padre Giacomo Mendini. | |||
1787 ca.1800 |
Mendini Giuseppe 3 4 B Mendini Vigilio 3 4 A Mendini Romedio 3 4 A |
Romedio Maria Mendini assegnò il prato ai tre fratelli. Nel 1789 Giuseppe vendette la sua porzione a Romedio Chilovi. | ||
1789 1803 p.1806 |
Chilovi Romedio
3 4 B
Mendini
Vigilio
3 4 A
Mendini Romedio |
Giuseppe Mendini vendevette la sua porzione al Chilovi. | ||
1806 |
Cova Giovanni Battista 3 4 B Thun Arbogasto 3 4 A |
Il Chilovi aveva ceduto la sua porzione al Cova, mentre i fratelli Vigilio e Romedio Mendini, al conte Arbogasto Thun. | ||
1825 1839 |
Cova Giorgio 3 4 B Thun Arbogasto 3 4 A |
Giorgio era figlio del fu Giovanni Battista Cova. | ||
1839 p.1859 |
Cova Giorgio 3 4 B Mascotti Pietro 3 4 A |
I Thun vendettero la loro parte a Pietro Mascotti. | ||
1859 1870 1887 |
Cescati Giovanni Battista |
Il Cescati possedeva tutto il terreno. | ||
1887 1900 |
Inama Agostino Inama Filippo |
I fratelli Agostino e Filippo Inama acquistarono il terreno da Battista fu Battista Cescati per 400 Fiorini. Filippo possedeva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597, mentre Agostino quella a sud. | ||
1904 |
Inama Filippo |
p.f. 596. | ||
1955 |
Sandri Anna |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
p.1681
|
Inama Silvestro II |
Dopo la morte di Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo. |
|
|
SUPERFICIE 1680 mq Oggi la p.f. è divisa in 598/1 e 598/2. La località è detta anche Pini Grandi |
1681
1695
1699 |
Inama Giacomo II |
Dopo la morte di Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro. | |
d.1699
1723
1745 |
Inama Silvestro III |
Dopo la morte di Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio. | ||
1745 1780 1782 |
|
Dopo la morte di Giacomo Antonio il bosco pervenne in eredità a Luigi Panizza. | ||
1782 1825 |
Panizza Luigi |
|||
1859 1870 1892 |
Panizza Giovanna |
|||
1892 1896 |
Panizza Filippo |
Alla morte di Giovanna il terreno passò al marito Filippo. | ||
1896 1904 |
Panizza Augusto |
Alla morte di Filippo il terreno pervenne al nipote Augusto. Nel 1904 la p.f. non era ancora stata frazionata. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
ca.1575
1613 |
Inama Marino III |
Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II. |
|
|
SUPERFICIE 860 mq Detta anche ai Pini Grandi. La p.f. 599 e le p.f. 458, 459, 419, 418 e 417 formavano in passato un'unica entità. |
ca.1620 1675 |
Inama Cipriano II |
Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV. | |
1675 p.1713 |
Inama Marino IV |
|||
1713 |
Inama Maria
|
Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio. | ||
1717 |
Panizza Pietro Lorenzo |
|||
ca.1730 |
Panizza Ferdinando |
|||
1743 |
Panizza Pietro Antonio |
Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun. | ||
1743 |
Thun Giuseppe Maria
|
|||
1780 |
Thun Giovanni Vigilio
|
|||
1859 |
Thun Francesco
|
|||
1870 1897 |
Inama Domenico |
Domenico figlio di Giovanni Inama risiedeva a Taio. | ||
1897 1904 |
Inama Giuseppe Inama Ludovico |
Giuseppe e Ludovico figli del fu Domenico si aggiudicarono il terreno per eredità paterna nel 1897. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1500 |
|
|
|
|
SUPERFICIE 1739 mq Oggi la particella è stata divisa fra i proprietari delle p.f. 592, 593, 594, 595, e 596. Quindi si presenta frazionata in 600/1, 600/2, 600/3 e 600/4. In un documento si trova menzionata anche come alle Vicenze. |
1600 |
|
||
1700 |
|
|||
1800 |
|
|||
1859 1904 1980 |
|
|||
1983 |
Pilati Remo |
Possessore della p.f. 600/1 |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1576 |
Inama Valentino
|
La proprietà di Valentino risulta da confini. |
|
|
SUPERFICIE 1720 mq Oggi il terreno è denominato Visenzi ed è frazionato in 601/1, 601/2, 602/1 e 602/2. Nel 1749 Giacomo Antonio Inama concesse il terreno in locazione perpetuale per 19 anni a Giacomo fu Ottavio Inama. * Affittuario |
p.1749 |
Forse il terreno fu acquisito dal padre o addirittura dal nonno di Giacomo Antonio Inama. | ||
1749 1780 |
L'affittuario Giacomo Inama era figlio del fu Ottavio. | |||
1792 |
Inama Giovanni Battista * Inama Giacomo * |
Giovanni Battista e Giacomo erano figli di Giacomo Inama. | ||
p.1801 |
Mendini Giacomo Inama Giovanni Battista * |
Giacomo Mendini di Taio aveva acquistato il terreno da Giacomo Antonio Inama e lo aveva concesso in locazione perpeutale per 19 anni a Giovanni Battista fu Giacomo Inama. | ||
1806 1813 |
Mendini Giacomo Inama Silvestro * |
Giobatta Inama vendette l'utile dominio del terreno a Silvestro Inama per 175 Ragnesi. | ||
1825 |
Antonio era figlio del fu Silvestro Inama. Non è dato a sapere se in seguito Antonio Inama avesse acquistato la proprietà da Giacomo Mendini, ma è molto plausibile. | |||
1859 1870 |
Giovanni era figlio del fu Michele Inama. | |||
1896 |
Inama Daniele Inama Ernesto |
Daniele ed Ernesto erano figli del fu Giovanni Inama. | ||
1899 1904 |
Inama Ernesto |
Il terreno rimase nelle disponibilità di Ernesto. | ||
1915 |
Inama Ernesto eredi |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
|
1550ca |
Mendini Gregorio
|
|
|
|
SUPERFICIE 1590 mq (p.f. 603/1) SUPERFICIE 1450 mq (p.f. 603/2) SUPERFICIE 2170 mq (p.f. 604) Dello stesso proprietario faceva parte anche la piccola p.f. 603 inizialmente adibita a prato. Attualmente la parte nord della p.f. 604 è stata divisa in due con i seguenti numeri: 603/1 e 603/2. Mentre la parte sud porta il numero 604. Il terreno evidentemente fu donato dai Rizzardi al santuario di San Romedio, per cui nel 1775 era stato dato in locazione a Giovanni fu Bartolomeo Mendini. Il canone di affitto era di 4 stari di frumento, 2 di segale. In più il terreno era gravato da una frachela di olio da pagarsi alla chiesa di Dermulo. * Affittuario |
p.1570 |
Mendini Anna |
Anna era figlia di Gregorio Mendini. | |
1576 |
Cristini de Bertis Giovanni |
Il Cristini che era di Tassullo, acquistò il terreno da Anna Mendini. | ||
1600ca |
Inama Francesco |
Francesco era figlio di ser Giovanni Inama. | ||
1670 |
Inama Margherita |
Margherita era figlia del fu Francesco Inama di Dermulo e vedova di Giorgio Rizzardi di Coredo. | ||
1681 |
Rizzardi Francesco |
Francesco era figlio di Giorgio e Margherita Inama di Coredo. La proprietà risulta anche dal confine nord della sottostante p.f. 605. | ||
1715 |
Rizzardi Francesco Endrizzi Gregorio * |
Gregorio figlio del fu Enrico Endrizzi ricevette il terreno a titolo di locazione perpetuale da Francesco Rizzardi con l'obbligo di fornire la chiesa di una frachela di olio. | ||
1742 1749 |
Rizzardi Melchiore Rizzardi Alberto Gentili Fratelli Emer Cristano * |
Il terreno era gravato dalla contribuzione di 2/3 di frachela di olio alla chiesa di Dermulo. Un terzo del terreno era di Giovanni Francesco Rizzardi, altro fratello, ossia i fratelli Gentili di Sanzeno ai quali spettava contribuire l'altro terzo di frachela di olio alla chiesa. | ||
1752 |
Rizzardi Melchiore Rizzardi Alberto
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L'utile dominio del terreno ritornò ai Rizzardi per il mancato pagamento del canone da parte di Cristano Emer. | ||
1752 |
Inama Giovanni Battista |
Giovanni Battista figlio di Bartolomeo Inama, acquistò il terreno dai figli di Melchiore e Alberto Rizzardi. Sembrerebbe che l'acquisto fosse stato relativo sia alla proprietà che all'utile dominio. | ||
1766 |
Inama Silvestro
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Non è chiaro se Silvestro fosse stato l'effettivo proprietario o solamente l'affittuario. Il nome risulta dall'urbario della chiesa, come obbligato per una fràchela di olio. | ||
1775 1780 1801 |
Giovanni era figlio del fu Bartolomeo Mendini. | |||
1812 |
Bartolomeo era figlio del fu Bartolomeo fu Giovanni Mendini. |
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1813 |
Paoli Tommaso |
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1825 |
Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama. |
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1859 1864 1870 1904 |
Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama. | |||
1905 |
Inama Angelo Inama Ferdinando |
Il terreno fu destinato ai due fratelli Angelo e Ferdinando dal loro padre Giuseppe Inama. In seguito fu frazionato nella p.f. 604 assegnata ad Angelo e nella p.f. 603, assegnata a Ferdinando. | ||
d.1927
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Inama Angelo Inama Felice Inama Emilio |
La p.f. 603 dopo il 1927 fu ulteriormente frazionata in 603/1, pervenuta a Felice Inama e 603/2 assegnata a Emilio Inama, fratello di Felice emigrato negli USA. Quest'ultima p.f. sarà poi acquistata da Adolfo Emer. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1534 1618 |
Massenza Simone II |
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SUPERFICIE 1050 mq Inizialmente, la metà a sud del terreno per una superficie di uno staro, una quarta e due minele, (ca. 622 mq) apparteneva alla Chiesa di Dermulo. La parte nord misurava uno staro, due quarte e 1,5 minele. Nel 1780 il terreno appare nella sua interezza in mano a Giacomo Inama in veste di locatario. * I fratelli Giacomo e Pietro Antonio figli del fu Nicolò Mendini avevano ricevuto in locazione perpetuale per 19 anni il terreno della chiesa. ^ Affittuario § Inama Giacomo fu Ottavio era locatario di Giacomo Antonio Inama. |
d.1618 |
Massenza Leonardo |
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d.1649
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Massenza
Simone IV |
Il terreno fu diviso in due porzioni, quella a nord toccò a Vittore, quella a sud a Simone. | ||
p.1681 |
Mensa vescovile di Trento Chiesa di Dermulo |
La mensa e la chiesa di Dermulo dovrebbero aver acquisito le loro parti dai due fratelli Massenza. | ||
1681 |
Barbacovi Udalrico Chiesa di Dermulo |
Il notaio Barbacovi di Taio aveva acquistato il terreno dalla Camera di Trento. | ||
d.1681 |
Inama Giacomo |
Giacomo, figlio di Silvestro Inama, aveva ricevuto il terreno per dote della sua fu moglie Maria, figlia del notaio Udalrico Barbacovi. | ||
1716 |
Inama Silvestro Mendini Giacomo * Mendini Pietro Antonio * |
La parte a nord era di Silvestro, quella a sud della chiesa. | ||
1747 |
Inama Giacomo § |
Giacomo Antonio aveva dato in locazione perpetuale il terreno a Giacomo Inama fu Ottavio. | ||
1766 |
Tamè Antonio ^ |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. | ||
1780 |
Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. Nel 1780 la chiesa non figura più fra i proprietari perchè nel 1774, tramite una permuta, passò in mano a Bartolomeo Mendini che poi evidentemente lo cedette a Giacomo Inama. | |||
1792 |
Inama Giuseppe |
Giuseppe era figlio del fu Giacomo Inama. | ||
1825 |
Giacomo era figlio del fu Giuseppe. | |||
1859 |
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1868 1869 1904 |
Vittore Chistè si aggiudicò il terreno in seguito all'esecuzione giudiziale nei confronti di Giacomo Inama. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1381 |
Romedio di Taio
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La proprietà di Romedio traspare dai confini del terreno a sud. |
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SUPERFICIE 4700 mq Dal 1681 i due fratelli Antonio e Giacomo Mendini possedevano rispettivamente la parte a est (B) e la parte a ovest (A) del terreno. Dopo la morte di Antonio nel 1713 il terreno toccò a suo figlio Antonio che morendo nel 1737, lo lasciò a Giacomo suo erede universale e già possessore della parte ovest ereditata dal padre. Oggi il terreno è frazionato in 606/1 e 606/2. |
1534 |
Massenza Simone II |
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1581 1625 |
Mendini Antonio II |
Antonio figlio del fu Giovanni Mendini risulta aver rilevato il terreno da Simone Massenza. | ||
p.1668 |
Mendini Giacomo I A B |
Giacomo era figlio del fu Antonio Mendini II. | ||
d.1668 1681 1710 |
Mendini Antonio VI B Mendini Giacomo II A |
Nel 1681 il possesso dei due fratelli Giacomo e Antonio è stato accertato da confini della p.f. 605. | ||
1716 |
Mendini Antonio VII B Mendini Giacomo II A |
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1728 |
Mendini Antonio VII B
Mendini Giacomo
A |
Giacomo e Giacomo Antonio Mendini erano fratelli e figli del fu Giacomo II. | ||
1747 |
Mendini Giacomo III A B |
Giacomo III, erede del cugino Antonio VII, riunificò il terreno. |
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1766 1780 |
La proprietà di Romedio Maria Mendini è stata accertata anche da confini. | |||
1825 |
Romedio era figlio del fu Romedio Mendini. | |||
1828 |
Romedio figlio di Vigilio Mendini ricevette il terreno in donazione dallo zio Romedio Mendini. | |||
1838 |
Inama Lucia |
Lucia ere la moglie di Romedio Mendini. | ||
1870 |
Tobia e Giuseppe erano figli di Lucia e Romedio Mendini. | |||
1879 1904 |
Il terreno si dice misurare circa 11 stari. |
Toponimo |
Anno |
Proprietario |
Note |
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1350 |
Castel Valer
Nascimbene fu Raimondino * |
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SUPERFICIE 3650 mq La p.f. principale n. 608 è stata frazionata in 608/1 e 608/2 che occupano rispettivamente la parte nord e la parte sud della vecchia p.f. 608. Questo terreno che nel 1381 era denominato "vila Bernaya", più tardi "Val Merlai" e faceva parte del maso proprietà di Castel Valer, era concesso in locazione fin dalla metà del '300 alla famiglia Mendini. * Affittuario |
1357 1381 |
Castel Valer Odorico fu Nascimbene * |
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ca.1400 |
Castel Valer Raimondino II fu Odorico * |
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1427 ca.1472 |
Castel Valer Gregorio I fu Raimondino * |
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ca.1472 ca.1510 |
Castel Valer Raimondino III fu Gregorio * |
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ca.1510 ca.1525 |
Castel Valer Mendini Antonio I * |
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1534 1561 ca.1569 |
Castel Valer Mendini Giovanni II * |
figlio di Antonio I | ||
1581 1625 |
Castel Valer Mendini Antonio II * |
figlio di Giovanni II | ||
d.1625 p.1646 |
Castel Valer Mendini Antonio V * |
figlio di Antonio II | ||
1646 |
Castel Valer Panizza Pietro * |
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1671 |
Castel Valer Panizza Giovanni Antonio * |
Giovanni Antonio era figlio di Pietro Panizza. | ||
p.1713 |
Castel Valer Panizza Giovanni Andrea Panizza don Pietro * |
Giovanni Andrea e don Pietro erano figli di Giovanni Antonio Panizza. | ||
1713 |
Castel Valer Mendini Giacomo Antonio * |
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1780 1782 |
Castel Valer |
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1782 1825 |
Castel Valer Panizza Luigi * |
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1859 1870 |
Panizza Giovanna |
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1872 1879 |
Panizza Filippo |
Cugino e marito di Giovanna Panizza. | ||
1879 1904 |
Gentili Luigi Gentili Giuseppe |
Luigi fu Giuseppe Gentili era lo zio di Giuseppe fu Giorgio Gentili. Entrambi abitavano a Sanzeno. |
Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento |
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