LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I LORO PROPRIETARI

 

 

MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780

 

DESCRIZIONE DI TUTTE LE PARTICELLE FONDIARIE DEL COMUNE CATASTALE DI DERMULO
PARTE 0 PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V PARTE VI PARTE VII

DAL n.499 AL n.610


499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 610


 

499 500

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Fossadi

ca.1600

1635

Massenza Giovanni

Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne al figlio Luca.


SUPERFICIE  970 mq



Verso la fine del Seicento formava un unico terreno assieme  alle future p.f. 501, 502, misurando all'epoca 5 stari.

Detto anche Plan dei Cucùdi. Il terreno non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo.

* Affittuario

d.1635

1679

Massenza Luca I

Dopo la morte di Luca questa porzione passò al figlio Giovanni Domenico.

d.1679

1710

Massenza Giovanni Domenico

Il terreno fu ceduto dagli eredi di Giovanni Domenico Massenza a Giacomo Antonio Mendini. Del passaggio non esiste documento ma solo l'evidenza.

p.1723

Mendini Giacomo Antonio

Nel 1723 Giacomo Antonio Mendini vendette il terreno a Pietro Lorenzo Panizza, il quale glielo riconcedeva in locazione perpetuale.

1723

1733

Panizza Pietro Lorenzo

Mendini Giacomo Antonio I *

Dopo la morte di Pietro Lorenzo il terreno veniva ereditato dal figlio Ferdinando.

ca.1740

1743

Panizza Ferdinando

Inama Giacomo fu Michele * ?

Dopo la morte di Ferdinando il terreno fu ereditato dalla sorella Anna Barbara

1743

1747

Panizza Anna Barbara

Panizza Pietro Antonio

Inama Giacomo fu Michele *

Da Anna Barbara il terreno passò al figlio don Federico Lucca di Sarnonico e a Pietro Antonio Panizza.

1775

1780

1802

Lucchi don Federico

Mendini Giovanni *

Nel 1775 Giacomo Inama fu Michele vendeva l'utile dominio del terreno a Giovanni Mendini con il consenso di don Lucchi, possessore e successore di Pietro Antonio Panizza. Don Federico era cugino di Pietro Antonio ed entrambi hanno beneficiato dei lasciti di loro zio Ferdinando Panizza morto senza prole.

1802

Chilovi Francesco

Mendini Matteo *

 

Matteo Mendini eredita l'utile dominio del terreno alla morte del fratello Giovanni. Nel contempo Francesco Chilovi ne diveniva proprietario.

1802

Chilovi Francesco

 

Matteo Mendini vendeva l'utile dominio del terreno a Francesco Chilovi di Taio effettivo possessore.

1816

Endrizzi Antonio 

Francesco fu Antonio Chilovi vendeva il terreno ad Antonio Endrizzi.
1825
1843
1845

Massenza Teresa

Endrizzi Giacomo

Endrizzi Pietro

Teresa era moglie di Antonio Endrizzi. Nel 1843 Antonio vendeva alla moglie Teresa Massenza e ai figli Giacomo e Pietro il terreno.

1857

1859

1870

1881

Endrizzi Giacomo

Nel 1876, 1877, 1878, 1881 il terreno aveva già perso la sua caratteristica di arativo ed era classificato come bosco.

1889

Endrizzi Giacomo

Endrizzi Desiderato

 

1901

1904

Fellin Giovanni

Dal documento divisionale del 1901 risulta proprietario Giovanni fu Pietro Fellin di Revò rappresentato dal suo procuratore Desiderato Endrizzi.

 

 

501 502

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note Mappa 1780  Mappa attuale

Fossadi

ca.1600

1635

Massenza Giovanni

Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne al figlio Luca.


SUPERFICIE  1250 mq

Verso la fine del Seicento formava un unico terreno assieme  alle future p.f. 499, 500, misurando all'epoca 5 stari.

Detto anche Plan dei Cucùdi.  Oggi la superficie d'insieme delle due p.f. si presenta divisa trasversalmente: la 501 occupa la parte sud, la 502 la parte nord. Il terreno però non è più riconoscibile nella sua originaria forma in quanto occupato dalla ex cava di ghiaia della ditta Lorengo.

d.1635

1679

Massenza Luca I

Dopo la morte di Luca questa porzione passò al figlio Bartolomeo.

d.1679

1710

1737

Massenza Bartolomeo

Dopo la morte di Bartolomeo il terreno pervenne alla figlia Margherita moglie di Giovanni Mendini.

1737

1759

Massenza Margherita

Mendini Giovanni

Dopo la morte della madre Margherita il terreno passò ai due figli Bartolomeo e Giovanni.

1759

1769

Mendini Bartolomeo

Mendini Giovanni

Nel 1769 Bartolomeo comperò la parte di suo fratello Giovanni residente nel bresciano.

1769

1775

Mendini Bartolomeo

Nel 1775 la proprietà di Bortolo risulta anche dal confine nord della p.f. 499.
Prima del 1780 Bartolomeo assegnò il terreno al figlio Giovanni.

1780

1802

Mendini Giovanni

 

 

Giovanni sposava Caterina figlia di Antonio Inama, ma dal matrimonio non nacquero figli per cui il terreno passò agli eredi di sua cognata Dorotea.
1802
1816

Paoli Tommaso

Nel 1802 dal confine nord della p.f. 499 risultano proprietari gli eredi di Antonio Inama. La proprietà del Paoli risulta dai confini della futura p.f. 499-500. Nel 1816 Tommaso vendette il terreno a Giacomo Endrizzi.
1816

Endrizzi Giacomo


 

1859

1870

1876

Sicher Romedio

Del passaggio di questo terreno al Sicher non c'è traccia documentale ma solo l'evidenza nell'elenco dei proprietari riferito al 1859. Evidentemente Giacomo Endrizzi fu costretto a cedere il terreno per questione di debiti.
Nel 1876 e 1877 risultano senza ombra di dubbio confinare a nord della p.f. 499-500 gli eredi di Romedio Sicher. Il Sicher si trova molte volte citato come procuratore del conte Thun di Castel Bragher.

d.1876

p.1896

Sicher Francesco

Sicher Romedio

1896

1904

Sicher Emanuele

Sicher Agostino

Sicher Leopoldo

I tre Sicher citati erano figli del fu Romedio Sicher e presumibilmente nipoti di Francesco Sicher.

p.1908

Inama Annibale

Inama Celeste

I due fratelli possedevano assieme il bosco.

d.1921

Inama Alessandro

Alessandro era figlio del fu Annibale Inama.

 

 

503 504 505

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Fossadi

p.1699

Mendini Nicolò 1 2 3

Nicolò possiede tutto il terreno.

 

 

 


SUPERFICIE  7200 mq

Oggi alla parte che nella mappa qui a fianco è occupata dalla p.f. 504/2 è stato assegnato il numero 503.
La p.f. 504/1 è diventata 504.

1699

Mendini Nicolò 1 2 3

Nel 1699 Nicolò trasferì a Bartolomeo Inama, sindaco della chiesa di Dermulo, la parte nord di questo arativo. Nicolò poi lo riceve in locazione dalla chiesa stessa.

1710

Mendini Pietro Antonio 1

Mendini Nicolò Eredi 2

Inama Antonio Eredi 3

Probabilmente Pietro Antonio Mendini è succeduto al padre Nicolò nella conduzione del fondo della chiesa. Gli eredi di Antonio risultano anche nel 1716.

1719

Mendini Giacomo Antonio 1

Mendini Pietro Antonio  2

Mendini Giacomo 2

Mendini Giovanni 2

Inama Antonio Eredi 3

La parte nord del terreno risulta passata a Giacomo Antonio Mendini. Probabilmente si trattava di Giacomo Antonio fu Giacomo, visti i fatti successivi. Il centro è suddiviso fra i figli del fu Nicolò Mendini, cioè Pietro Antonio, Giacomo e Giovanni.

1725

Mendini Giacomo Antonio 1

Mendini Giovanni 2

Mendini Giacomo 2

Inama Antonio Eredi 3

Giovanni acquisisce la parte del fratello Pietro Antonio Mendini divenendo proprietario assieme al fratello Giacomo della porzione centrale del terreno. Nella compera, Giovanni è descritto come confinante a sud del fratello Pietro Antonio. Il sud qui è inteso come porzione sud della parte centrale.
La parte degli eredi di Antonio Inama è stata dedotta da evidenze anagrafiche.

1759

Mendini Giacomo III 1

Mendini Bartolomeo 2

Mendini Maddalena  2

Mendini Francesco 3

Inama Antonio fu Giobatta 3

La parte nord appartenne a Giacomo Mendini III, forse ereditata dal fratello Giacomo Antonio. Bartolomeo Mendini eredita il terreno alla morte del padre Giovanni. La parte sud dalle divisioni fra i figli di Antonio era toccata a Giovanni Battista Inama. Maddalena Mendini figlia di Giacomo nel 1763 vendette la sua porzione al cugino Bartolomeo Mendini. Alla morte di quest'ultimo nel 1759 era pervenuta al figlio maggiore Antonio. Ritengo che Francesco Mendini avesse comprato una porzione di terreno dagli eredi di Giobatta Inama, in quanto suo padre Pietro Antonio aveva già alienato la sua porzione di questo terreno nel 1725.

1766

Mendini Romedio Maria 1

Mendini Bartolomeo 2

Mendini Francesco 3

Inama Antonio fu Giobatta  3

Nel 1768 Francesco Mendini vendette la sua porzione a Antonio Inama. Nel 1764 Giovanni fratello di Bartolomeo vendette la sua parte al fratello.

1780

Mendini Romedio Maria 1

Mendini Bartolomeo 2

Mendini Giovanni 3

 

Nel 1780 la p.f. era divisa in tre parti di cui erano proprietarie le persone qui a fianco.
Giovanni Mendini era il genero di Antonio Inama avendo sposato sua figlia Caterina.

1788

Mendini Romedio Maria 1

Mendini Giovanni 2 3

 

Alla morte di Bartolomeo Mendini la porzione passa al figlio Giovanni che così diventerà un unico corpo con quella che già possedeva derivante dal suocero Antonio Inama. Da Romedio Maria Mendini il terreno passò al figlio Vigilio.

1814

1816

Mendini Vigilio 1

Paoli Tommaso 2 3

Il Paoli era il cognato di Giovanni Mendini e evidentemente il terreno di loro suocero Antonio Inama, toccò al Paoli che lo tenne fino al 1825.

p.1824

Mendini Romedio 1

Per qualche aggiustamento fra gli eredi di Romedio Maria Mendini la parte divenne proprietà del pretore Romedio Mendini.

1824

Massenza Caterina 1

Caterina, vedova di Pietro Larcher, acquistava la porzione di terreno da Romedio Mendini.
1825

Massenza Caterina 1

Battisti Luigi 2 3

Il Battisti aveva acquisito il terreno da Tommaso Paoli.

1838

Luigi Battisti Eredi 2 3

 

 

1855

 

Antonio Battisti 1?

Pinamonti Lucia 2 3

Non sono in grado di dire se fu Lucia a comperare la parte che fu di Caterina Massenza per poi vendere tutto il terreno unito a Luigi Ossanna oppure se fu lo stesso Ossanna ad acquisire la parte da Caterina.

1855

1889

Inama Giuseppe 1?

Figlio di Giovanni di Sanzeno. Non so spiegare se si trattava dello stesso terreno poi passato in proprietà a quello che sembra il fratello di Giuseppe, cioè Egidio. Io presumo di si e per questo ipotizzo la proprietà di Giuseppe fino al 1889.

1889

1904

Inama Egidio

Egidio era figlio di Giovanni Inama di Sanzeno. La compravendita del 1889 era relativa solo alle p.f.  504 e 505.

1858

1870

1879

Ossanna Luigi

Nel 1858 l'Ossanna che era di Coredo, comperava il terreno da Lucia vedova di Antonio Battisti.

p.1871

N. Brigida

Solo la p.f. 503. Non si conosce il cognome di Brigida che era vedova di Giovanni Bertagnolli.

1871

1904

Bertagnolli Caterina

Caterina era vedova del fu Simone Ianes e figlia del fu Giovanni Bertagnolli di Fondo.

 

 

506 507

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Fossadi

1780

Inama Giovanni Michele


 


SUPERFICIE  1970 mq


Nel 1879 misurava circa 4 stari, confermando quindi l'odierna superficie.
1802
1803

Inama Giovanni Domenico

Depero Elisabetta

Giovanni Domenico era il figlio di Giovanni Michele Inama. Elisabetta la vedova dello stesso Giovanni Michele.
1816
1825

Inama Giovanni Domenico

 
1829
1835

Inama Lucia

Lucia, moglie di Romedio Mendini, ricevette il terreno in dote.

1835

1859

Mendini Romedio

Inama Lucia

 

1870

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Tobia e Giuseppe erano figli di Romedio.

1879

1904

Mendini Giuseppe

Interessante il confine nord che indica la strada consortale. Tale strada, oggi scomparsa, affiancava in parte il Ri dei Fossadi e permetteva di raggiungere più agevolmente i terreni di Cavauden partendo dalla strada imperiale.

 

 

508 509

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Paradis

ca.1600

1668

Mendini Giacomo I

Probabilmente il terreno era già nelle disponibilità di Giacomo Mendini I, padre di Antonio VI.

VAI ALLA PF 507


SUPERFICIE  845 mq

La superficie era quindi di circa due stari.



Il toponimo non è stato mai riscontrato documentalmente. Il luogo era invece chiamato nel Seicento e Settecento al Dos oppure sopra al Dos di Cavauden, oppure ancora "Pontealt ossia al Dos di Cavauden",

1668

1695

1700

1705

1713

Mendini Antonio VI

Nel 1695, 1700 e nel 1705 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine sud della p.f. 510. Dopo la morte di Antonio il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.
1713
1723

Mendini Giacomo Antonio I

Giacomo Antonio aveva assegnato il terreno alla moglie Anna Barbacovi.
1723
1737
1744

Mendini Orsola

Nel 1723 Giacomo Antonio Mendini assegnò questo terreno alla figlia Orsola da poco moglie di Valentino Chilovi di Taio. A lei toccò per dote questo terreno. Nel 1737 la proprietà dei coniugi Chilovi è confermata anche dal confine sud della p.f. 510. Nel 1744 Orsola vendette il terreno a Cristano Emer.

1744

ca.1775

 

Emer Cristano

Cristano assegnò il terreno al figlio Giacomo.
ca.1775

Emer Giacomo

 

 

d.1785

1788

Emer Cristano

Cristano ridiventa proprietario del terreno alla morte del figlio Giacomo Emer. Nel 1785 la proprietà di Cristano risulta dal confine sud della p.f. 510.
d.1785
1825

Ziller Gaspare

Probabilmente Gaspare era un parente (fratello?) di Maddalena, vedova di Giacomo Emer.

1859

Branz Giovanni

Giovanni Branz di Sanzeno risulta proprietario, ma poi non so in che modo, ritornano possessori gli eredi Ziller.

1870

Ziller Gaspare eredi

Non so se c'erano altri eredi, comunque come si può vedere qui sotto già nel 1865 il terreno apparteneva a Luigia Ziller.

1865

1904

Ziller Luigia

Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e figlia di Gaspare Ziller.

1904

Eccher Enrico

 

1946

Eccher Enrico eredi

 

 

 

510 511

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

 

p.1681

Inama Silvestro II 1 2

 

VAI ALLA PF 507

 

 


SUPERFICIE  2980 mq

Il terreno era detto genericamente a Ciavauden e più specificamente campo alle Glare.

Il terreno era gravato da una messa perpetua.

1681

p.1690

Inama Vittore III 1 2

Vittore era il padre del prete Vittore Inama.

1695

1700

1705

Inama don Vittore IV 1 2

Alla morte di don Vittore il terreno pervenne al fratello Ottavio Inama.

1705

1716

Inama Ottavio 1 2

Nel 1716 Ottavio permutò il terreno con Lucia moglie di Enrico Endrizzi.

1716

1723

1737

Refatti Lucia 1 2

Nel 1723 la proprietà di Enrico Endrizzi (ossia della moglie Lucia) si riscontra anche dal confine nord della p.f. 509. Nel 1737 Lucia vedova di Enrico Endrizzi assegnò la parte nord del terreno alla figlia Barbara che era in procinto di sposare Vittore Tamè. Nello stesso anno era assicurato sul terreno un prestito presso la chiesa di San Vittore di Taio.

1737

1741

 

Endrizzi Barbara 1

Refatti Lucia 2 

Nel 1741 Lucia vendette la parte sud a Giacomo Mendini.

1741

1744

1767

 

Endrizzi Barbara 1

Tamè Vittore 1

Mendini Giacomo III 2 

Nel 1744 la proprietà di Giacomo Mendini risulta anche dal confine nord della p.f. 509. Dopo la morte di Vittore Tamè il terreno passò al figlio Giovanni Maria.
Dopo la morte di Giacomo Mendini il terreno passò al figlio Romedio Maria.

1768

1780

1785

Tamè Giovanni Maria  1

Mendini Romedio Maria 2

Nel 1785 Romedio Maria Mendini vendette il terreno, a mezzo della moglie Anna Maria, al conte Giovanni Vigilio Thun.

1785

1798

Tamè Giovanni Maria  1

Thun Giovanni Vigilio 2

Nel 1798 Giovanni Maria Tamè assicurò un prestito su questo terreno. Dopo la morte di Giovanni Maria Tamè il terreno passò ai figli Simone e Barbara.
Dopo la morte di Giovanni Vigilio Thun il terreno passò ad Arbogasto Thun.
1812
1825
1838
1844

Tamè Simone 1
Tamè Barbara  1

Thun Arbogasto 2

Almeno dal 1812 la parte nord apparteneva ai fratelli Simone e Barbara Tamè. Dopo il 1844 Vittore Tamè divenne proprietario per aver ereditato il terreno dai suoi fratelli. La parte Thun fu probabilmente venduta al Tamè.

d.1844

1855

Tamè Vittore  1

Dopo la morte di Vittore il terreno pervenne al figlio Giovanni.

d.1855

1856

Tamè Giovanni  1

Nel 1856 Giovanni vendette il terreno a Rosa Stancher moglie di Giovanni Fellin di Sanzeno.
Nel 1859 sia dalla mappa che dall'elenco proprietari, risulta in possesso di tutto il terreno Michele Wegher di Sanzeno. Non sono in grado di dire come poi il terreno fosse ritornato in mano ai Fellin.

d.1856

1870

1889

Fellin Giovanni  1 2

Nel 1870 e fino almeno al 1889 il terreno apparteneva a Giovanni Fellin di Sanzeno.

1890

1904

Fuganti Lazzaro

Lazzaro, figlio del fu Pietro Fuganti di Taio acquistò il terreno in "esecuzioni" relative a Giovanni Fellin.

 

 

512

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

p.1553

 

Inama Gaspare II

 

VAI ALLA PF 509


SUPERFICIE  3420 mq



Dal 1742 al 1745 fu locatario Giacomo fu Michele Inama.

* Affittuario


d.1553 

1614

 

Inama Ercole

Ercole morì nel 1614 e il terreno passò alla figlia Margherita.

1614

1634

 

Inama Margherita

Chilovi Giacomo

Margherita, moglie di Giacomo Chilovi ereditò il terreno dal padre Ercole.

1634

 

Chilovi Gaspare

Gaspare ereditò la sostanza paterna ma ne potè godere per poco tempo.

1634

1646

 

Chilovi Anna Maria

Anna Maria era figlia di Gaspare Chilovi.

ca. 1655

1678

ca. 1680

 

Guelmi Simone

Intorno al 1655 Simone prese in moglie Anna Maria Chilovi.
Nel 1678 la proprietà risulta anche dal confine sud della futura p.f. 514.

1695

1705

Guelmi Francesco Antonio

Mendini Giacomo II *

 

1716

1737

Guelmi Matteo

Mendini Giacomo II *

 

1749

Inama Felicita

Mendini Bartolomeo *

Felicita Inama (di Fondo) vedova di Matteo Guelmi nel 1749 diede in locazione perpetuale il terreno a Bartolomeo Mendini.

1780

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Bartolomeo  *

 

1805

Guelmi Alberto e Nicolò

Mendini Matteo  *

Nel 1805 il possesso di Matteo Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 514/2.
1813
1825

Martini Antonio

Martini don Carlo

Nel 1813 Antonio Martini assegnò al figlio don Carlo la parte a sud del terreno.

1833

1859

1870

Martini don Carlo

 

1874

1903

Inama Lorenzo di Sanzeno

Dalla mappa del 1874 risulta possedere il terreno Lorenzo Inama. Nel 1872 da confini della p.f. 514/1 risulterebbe proprietario Giuseppe Mendini, non so quindi se per due anni fosse stato lui il possessore del terreno. (Lo ritengo poco probabile).

1903

Inama Angela

Inama Martirio

Angela e Martirio erano figli del fu Lorenzo Inama di Sanzeno. Sul libro d'impianto del catasto figura erroneamente che i due fossero di Dermulo. Le particelle menzionate sono la 512/1 e la  512/2.
 

Eccher Fortunato

 
 

Emer Giovanni

Giovanni aveva ricevuto il terreno come dote della moglie Celestina Eccher figlia di Fortunato.

 

 

513 514

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

 

1678

Massenza Vittore

 


SUPERFICIE 2570 mq

Nel Seicento il terreno formava un'unica entità assieme alla p.f. 515.

Oggi la p.f. 513 è scomparsa, mentre la p.f. 514 è stata frazionata in 514/1 e 514/2.

La p.f. 514/2 misura 1260 mq

Nel Settecento la p.f. 514/1 assieme alla p.f. 515 formava un'unica entità.


P.f. 514/1 = 1

P.f. 514/2 = 2

* Affittuario

1678

Inama Giovanni Battista I 1

Giovanni Battista era figlio di Valentino Inama.
d.1678
1700

Inama Bartolomeo I 1

Dopo la morte di Bartolomeo il terreno fu diviso in due porzioni fra le figlie Maddalena e Domenica.

d.1700

1719

1749

Inama Maddalena 1

Mendini Pietro Antonio 1

Inama Domenica  2

Fuganti Bartolomeo  2

 

A Maddalena che aveva sposato Pietro Antonio Mendini, apparteneva la porzione a nord (514/1), a Domenica che aveva sposato Bartolomeo Fuganti, la porzione a sud (514/2), quest'ultima risultante anche dal confine nord della p.f.512 nel 1749. Nel 1719 la proprietà di Pietro Antonio Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 515.

1750

1751

Mendini Pietro Antonio 1

 

Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno pervenne al figlio Francesco.

d.1751

1762

Mendini Francesco 1

 

Nel 1766 la proprietà degli eredi di Pietro Antonio risultava anche dal confine sud della p.f. 515. Dopo la morte di Francesco il terreno pervenne al figlio Pietro.
Nel 1769 Giovanni Matteo Ossanna di Sfruz, prestava 200 Fiorini a Francesco Mendini per saldare un debito con le chiese di Taio e Dermulo che Francesco assicurava su questo terreno e anche sulla p.f. 515.

1762

1764

1766

1769

1780

1781

Chiesa di Dermulo 1

Mendini Francesco * 1

 

  
d.1781
1805
1825
ca.1830

Mendini Pietro 1

 

Il possesso di Pietro Mendini nel 1805 è stato dedotto anche dal confine nord della p.f. 514/2.
Il terreno prima della morte di Pietro era già pervenuto in mano al figlio Francesco.

p.1833

ca.1850

1854

Mendini Francesco 1

 

Nel 1833 da confini invece che Francesco Mendini appariva Silvestro Inama. Sicuramente nel frattempo era avvenuta qualche vendita non documentata. Dopo la morte di Francesco il terreno andò in eredità alla figlia Caterina.

d.1854

Mendini Caterina 1

 

1855

1856

Inama Giacomo 1

 

Giacomo Inama figlio di Silvestro diveniva proprietario del terreno in quanto marito di Barbara, sorella di Caterina Mendini. (Ci furono probabilmente degli aggiustamenti ereditari.) Sul terreno era assicurato un capitale di 200 Ragnesi ancora dal 1769. Nel 1856 Giacomo vendette il terreno a Lorenzo fu Valentino Inama che stipulò anche a nome dei fratelli.

1856

1880

Inama Lorenzo 1

 

 

1750

1757

Inama Giovanni Battista II 2

Nel 1750 Antonia Fuganti, figlia di Bartolomeo, vendeva il terreno a Giobatta Inama. Il terreno era gravato di 2 Troni e 10 Carantani nei confronti della Primissaria di Dermulo. Dopo la morte di Giobatta il terreno pervenne ai suoi eredi Giovanni, Giobatta III e Antonio III.

1757

1764

Inama Giovanni Battista II  Eredi 2

Nelle divisioni fra i fratelli Inama il terreno toccò a Giovanni Battista III che morì nel 1764, per cui transitò poi alla vedova Lucia Inama.

d.1764

1766

1780

Inama Lucia 2

In seguito il terreno passò al figlio Giovanni Battista Inama V.

1780

1801

Inama Giovanni Battista V 2

Dopo la morte di Giobatta V il terreno passerà alla madre Lucia.
d.1801
1805

Inama Lucia 2

Nel 1805 fu assicurato sul terreno un prestito concesso da Lucia vedova Inama dalla chiesa di Taio.
Il terreno poi passò alla chiesa di Dermulo.
d.1805
1825
1833

Chiesa di Dermulo 2

Inama Giovanni * 2

Nel 1825 Giovanni Inama fu Michele forse era affittuario della chiesa di Dermulo. Nel 1833 la chiesa vendette il terreno a Valentino fu Baldassarre Inama.

1833

1834

Inama Valentino 2

Dopo la morte del padre Valentino Inama, il terreno pervenne ai figli Lorenzo, Pietro e Urbano.

d.1834

1850

1856

1880

Inama Lorenzo 2

Inama Pietro 2

Inama Urbano 2

Dopo la morte del padre Valentino Inama, il terreno pervenne ai figli Lorenzo, Pietro e Urbano. Nel 1856 con l'acquisizione della porzione 1 da Giacomo Inama, i fratelli divennero proprietari dell'intero campo.

1856

1880

Inama Lorenzo 1 2

Inama Pietro 1 2

Inama Urbano 1 2 

Nel 1880 nelle divisioni fra i fratelli la porzione 2 pervenne a Urbano Inama.

1880

1883

Inama Lorenzo 1
Inama Urbano 2

Nel 1883 alla morte di Urbano Inama il terreno passò al figlio Albino.

1883

1891

Inama Lorenzo 1
Inama Albino 2

Nel 1891 Albino Inama vendette il terreno (p.f. 514/2) a Costante Tamè che lo acquistava anche a nome dei fratelli Candido e Domenico.

1891

1904

Inama Lorenzo 1
Tamè Costante 2

Tamè Candido 2

Tamè Domenico 2 

La parte nord, cioè la p.f. 514/1, coltivata a prato e arativo, dopo la morte del padre Lorenzo passò ai due fratelli Demetrio e Fiorenzo Inama.

1903

1904

Inama Demetrio 1

Inama Fiorenzo 1

 

 

 

515

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

 

1678

Massenza Vittore

 

 

 


SUPERFICIE 1330 mq

Il terreno ascritto alla macrozona di Ciavauden fu nominato come campo "al Sesen" nel 1719.

Nel Seicento il terreno formava un'unica entità assieme alle p.f. 513 e 514.

Questa p.f. dalla metà del Settecento era venuta a formare un'unica entità con la p.f. 514/1. Dopo la morte di Pietro Mendini nel 1836, il terreno venne suddiviso fra i due figli Battista (p.f. 515) e Francesco (p.f. 514/1).

.

1716

Emer Giovanni

Forse prima di essere posseduto dal Bergamo, era di Giovanni Emer.

d.1716

1719

Bergamo Luca

Nel 1719 Luca Bergamo vendette il terreno a Pietro Antonio Mendini.

d.1719

1759

Mendini Pietro Antonio

Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno passò al figlio Francesco.

1762

1769

1780

Mendini Francesco

Nel 1769 Giovanni Matteo Ossanna di Sfruz prestava 200 Fiorini a Francesco Mendini per saldare un debito con le chiese di Taio e Dermulo che Francesco assicurava su questo terreno e anche sulla p.f. 514/1. Dal 1762 al 1766 sicuramente il terreno era stato ceduto dal Mendini alla Chiesa di Dermulo, la qual Chiesa glielo aveva poi riconcesso in locazione. Più tardi Francesco riscattò il terreno.
Dopo la morte di Francesco questa parte pervenne al figlio Pietro.
d.1781
1803
1805

Mendini Pietro

Nel 1803 la proprietà degli eredi di Francesco Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. 516. Nel 1805 la proprietà risulta da confini.
p.1823

Mendini Giuseppe

Nel 1823 il terreno passò al nipote Luigi Ossanna.
1823
p.18
44

Ossanna Luigi

 

1844

1854

 

Mendini Battista

Mendini Francesco

Nel 1844 Luigi Ossanna di Coredo vendeva il terreno ai fratelli Battista e Francesco Mendini. Intorno al 1854 la proprietà dei fratelli Mendini risulta anche dal confine nord della p.f. 514/1.

d.1854

1859

1881

Mendini Battista

In seguito il terreno passò interamente in mano a Battista Mendini. Nel 1881 Battista fu Pietro Mendini vendette il terreno a Silvestro Inama.

1881

1904

Inama Silvestro

Silvestro era figlio di Giacomo Inama. Dal Libro impianto del catasto del 1904 risulta la proprietà di Silvestro.

 

 

516

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

 

p.1580

ca.1625

Mendini Antonio II

Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Giacomo.


SUPERFICIE 2320 mq

Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden.

Questa p.f. assieme alla p.f. 517 e alla p.f. 518, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II.





d.1625

1646

1668

Mendini Giacomo I

Dopo la morte di Giacomo il terreno passò in mano ai suoi figli Giacomo II e Antonio VI.

d.1668

1678

1702

1717

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

Nel 1678 la proprietà dei due fratelli risultava anche dal confine nord della futura particella p.f. 515.
Nelle divisioni fra i fratelli il terreno rimase a Giacomo II (Nel 1702 risultava comunque già in mano a Giacomo II) che in seguito lo lascerà al figlio Giacomo III.

d.1717

1719

1722

1763

Mendini Giacomo III

Nel 1719 dal confine nord della p.f. 515 risulta la proprietà di Giacomo III e suo fratello Giacomo Antonio II. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio Maria.

1766

1780

1787

Mendini Romedio Maria

In seguito il terreno passò ai due figli Giacomo e Giuseppe.

1787

Mendini Giacomo

Mendini Giuseppe

I due fratelli Giacomo e Giuseppe, figli di Romedio Maria Mendini, possedevano il terreno indiviso.

p.1803

Mendini Giacomo

Nel 1803 era proprietario Giacomo Mendini.

1803

1822

Mendini Giuseppe

Nel 1803 per permuta il terreno divenne proprietà di Giuseppe Mendini fratello di Giacomo.

1822

Ghina Maria Domenica

Nel 1822 Maria Domenica, moglie di Giuseppe Mendini, cedeva il terreno a Giacomo Benvenuti per appianare dei debiti.
1822

Benvenuti Giacomo

Nello stesso anno Giacomo Benvenuti di Nanno cedeva il terreno a Antonio fu Giovanni Francesco Inama.
1822
p.1829

Inama Antonio

Prima del 1829 il terreno passò a Matteo Endrizzi.
1829
1831
1840
1864

Endrizzi Matteo

Nel 1829 Matteo assicurava la moglie su questo terreno. Dopo la morte di Matteo il terreno passò al figlio Giovanni.

1864

1870

1889

1890

Endrizzi Giovanni

Giovanni detto Bambin era figlio del fu Matteo Endrizzi. Nel 1889 il terreno è sottoposto ad ipoteca per un prestito contratto da Giovanni.

1904

Mendini Giuseppe

Nel 1904 nel libro d'impianto del catasto si dice che Giuseppe venne in possesso del terreno in seguito al decreto divisionale del 1879. In questo decreto però non c'è traccia di questo terreno. Non so a questo punto se si tratta di un errore o se il terreno fu acquistato da Giuseppe autonomamente e quindi fuori dalla divisione. Ma sicuramente dopo il 1890 e non nel 1879.

 

 

517

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

p.1580

ca.1625

Mendini Antonio II

Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Giovanni.


SUPERFICIE 1885 mq


Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden.

Questa p.f. assieme alla p.f. 518 e alla p.f. 516, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II.


Riguardo alle proprietà ci sono alcune incongruenze e cioè: nel 1870 risultano proprietari gli eredi di Gaspare Ziller; dalla mappa del 1874 Giovanni Branz; e nel 1877 dai confini della p.f. 518 Clemente Marignoni.


d.1625

1629

Mendini Giovanni IV

Dopo la morte di Giovanni il terreno passò in mano per metà al figlio Matteo e l'altra metà al figlio Antonio VIII.

d.1629

1646

ca.1660

Mendini Matteo 1

Mendini Antonio  VIII 2

Antonio possedeva la porzione sud (2), mentre Matteo quella nord (1)Dopo la morte di Antonio VIII il terreno pervenne al figlio Nicolò. Dopo la morte di Matteo il terreno passò al nipote Gregorio Endrizzi

d.1662

1701

 

Mendini Nicolò 2

Dopo la morte di Nicolò, la vedova Elisabetta cedette il terreno a Giacomo Mendini II.

1702

1701

1717

 

Mendini Giacomo II 2

Nel 1716 Giacomo acquisì la porzione 1 da Giovanni Endrizzi.

d.1660

1702

1715

Endrizzi Gregorio II 1

Dopo la morte di Gregorio il terreno passò in mano al figlio Giovanni. Nel 1702 la proprietà di Gregorio risulta anche dal confine nord della p.f. 516.

d.1715

1716

Endrizzi Giovanni 1

Nel 1716 Giovanni vendette il terreno a Giacomo Mendini II.

1716

1717

Mendini Giacomo II 1

Giacomo II aveva già acquisito la porzione 2 nel 1702 e il terreno veniva ereditato nella sua interezza dal figlio Giacomo III.

1717

1722

1763

Mendini Giacomo III 1 2

Dopo la morte del padre Giacomo III, il terreno pervenne a suo figlio Giacomo Antonio residente a Sanzeno.

d.1763

1780

1783

1787

Mendini Giacomo Antonio III

Nel 1783 la proprietà di Giacomo Mendini di Sanzeno è confermata anche dal confine sud della p.f. 518.

1803

Widmann Anna

Nel 1803 la proprietà di Anna Barbara Widmann, vedova Mendini, risulta dal confine nord della p.f. 516. Anna potrebbe essere la vedova di Giacomo Antonio o di suo fratello Michele.

1822

Mendini Giacomo

 

Nel 1822 la proprietà di Giacomo di Sanzeno risulta dal confine nord della p.f. 516.
1825

Ziller Gaspare

 

Sanzeno.

1859

Pellegrini Giuseppe

 

Sanzeno.

1872

1904

Branz Domenico

Dal libro di impianto del catasto risulta proprietario Domenico fu Domenico Branz di Sanzeno. Si dice in esecuzione contro la massa ereditaria del fu Giuseppe Pellegrini di Sanzeno.

 

 

518

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

p.1580

ca.1625

Mendini Antonio II

Antonio dovrebbe essere stato il proprietario visto che a metà Seicento risultava in mano a suo figlio Antonio.


SUPERFICIE 1885 mq


Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden.

Questa p.f. assieme alla p.f. 517 e alla p.f. 516, verso la metà del Cinquecento apparteneva ad Antonio Mendini II.



Anche in questo caso fa un po' pensare la discontinuità fra il Giuseppe Mendini del 1825 e i suoi figli Celeste, Luigi e Filippo, che se non si tratta di errori, si può ricondurre al fatto che il terreno potrebbe essere stato affittato a Gaspare Ziller nel 1859 e a Maria moglie di Pietro Inama nel 1870.

d.1625

1646

1650

Mendini Antonio V

Dopo la morte di Antonio il terreno probabilmente tramite i suoi eredi, pervenne in mano ad Enrico Endrizzi.

d.1650

1660

Endrizzi Enrico I

Dopo la morte di Enrico il terreno passò al figlio Gregorio.

d.1660

1678

1715

Endrizzi Gregorio II

Dopo la morte di Gregorio il terreno passò al figlio Enrico II. Nel 1678 la proprietà di Gregorio risulta anche dal confine sud della p.f. 519.

d.1715

1716

1717

1722

Endrizzi Enrico II

Nel 1716 la proprietà di Enrico risulta anche dal confine nord della p.f. 517. Nel 1717 risulta che sul terreno aveva il diretto dominio don Domenico Filippi di Cassana, il quale lo cedeva ai fratelli Giacomo e Giacomo Antonio Mendini. Nel 1722 Enrico Endrizzi vendeva il terreno a Giacomo Mendini III.

d.1722

1763

Mendini Giacomo III

Dopo la morte di Giacomo III il terreno pervenne al figlio Romedio Maria.

d.1763

1780

1783

Mendini Romedio Maria

Dopo la morte di Romedio Maria il terreno pervenne al figlio Giuseppe Mendini.
1825

Mendini Giuseppe

Forse da Giuseppe Mendini di Taio, il terreno passò direttamente a Gaspare Ziller.

d.1863

p.1877

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Ci sono dei dubbi se i tre fratelli possedessero effettivamente questo terreno o se invece fossero proprietari della p.f. 519.

1877

Gottardi Francesco

Potrebbe essere riferito alla p.f. 519. Francesco, figlio di Cristoforo Gottardi di Vervò, si era aggiudicato il terreno tramite Domenico Inama di Sanzeno all'asta volontaria dei fratelli Mendini.

1879

Ziller Giovanni

Dalla mappa del 1874 risulta proprietaria Marignoni Luigia, figlia di Gaspare Ziller, maritata con Clemente Marignoni. Forse Giovanni era un fratello di Luigia e forse il terreno era da collocare più a nord sul CC di Sanzeno dove possedeva la p.f. 602.

1859

1865

Ziller Gaspare

 

1865

1874

1877

1904

Ziller Luigia

Marignoni Clemente

Luigia era la moglie di Clemente Marignoni e la figlia di Gaspare. Si dice che ne era divenuta proprietaria in base al progetto divisionale del 1865. Nel 1877 la proprietà di Luigia si ricava anche dal confine sud della p.f. 519.

 

 

519

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sassi

 

ca.1580

1600

Massenza Concio I

 

Questo terreno probabilmente era parte del campo che tutto intero comprendendo la p.f. 604 sul CC di Sanzeno, apparteneva a Simone Massenza I. Dopo la morte di Concio il terreno pervenne al figlio Cipriano.


SUPERFICIE 1900 mq

Il terreno è ricompreso nella zona di Ciavauden ed era denominato anche Campo al Tèrmen per via del confine con il Comune di Sanzeno.

C'è qualcosa di strano in questa p.f. sembrerebbe quasi che corrisponda alle p.f. 604/3 e 604/4 sul comune di Sanzeno!! In realtà queste p.f. sono sul comune di Dermulo.
Osservando l'attuale confine  tra i due comuni catastali, risalta proprio la situazione appena descritta.

ca.1600

1651

Massenza Cipriano I

 

Dopo la morte di Cipriano il terreno pervenne al figlio Concio.

1651

1671

1678

Massenza Concio II

Inama Marino V

Nel 1671 la proprietà di Concio risulta anche dal confine sud della particella n. 604 sul comune di Sanzeno. Nel 1678 il terreno sembrerebbe diviso in due porzioni ma in senso trasversale.
Forse Marino o i suoi eredi acquisirono la porzione di Concio.

ca.1690

1701

Inama Antonio I

Antonio potrebbe aver acquisito il terreno dai suoi cugini eredi del sopraccitato Marino V.

d.1701

1716

Inama Orsola 1

Inama Bartolomeo II 2

Inama Giovanni Battista II 2

Nel 1716 Orsola figlia di Antonio vendeva la parte nord del terreno ad Antonio Mendini.

1716

1749

1750

Mendini Antonio 1

Inama Bartolomeo II 2

Inama Giovanni Battista II 2

Nel 1749 Bartolomeo risultava confinare a sud della p.f. 604 (Sanzeno), per cui la sua porzione era quella più a nord.

ca.1750

1757

1759

Inama Maria Orsola 1 2

Inama Giovanni Battista II 1 2

Nel 1759 si dice che nelle divisioni con i suoi fratelli il campo era toccato a Giobatta Inama II. In realtà una parte che fu del fratello Bartolomeo II pervenne alla figlia Orsola moglie di Antonio Tamè. Dopo la morte di Giobatta II si intuisce che il terreno passò al figlio Antonio III in quanto nel 1780 troviamo possessore il genero Giovanni Mendini.

1759

1779

1783

Inama Maria Orsola 1 2

 

Nel 1779 la porzione di Orsola era gravata per 20 Ragnesi nei confronti della chiesa di Taio. Nel 1783 da quanto risulta dal confine nord della p.f. 518, una porzione del terreno era ancora in possesso degli eredi di Bartolomeo Inama II.

d.1759

Inama Antonio III



1780

1802

Mendini Giovanni

Del passaggio a Giovanni Mendini non esistono documenti, ma solo l'evidenza nel catasto teresiano, provata come detto sopra, oltre che in altre occasioni, dalla parentela suocero-genero con Antonio Inama.

1783

1792

1794

Tamè Antonio

Non si sa in che modo ma sembra che dal Mendini il terreno sia passato ad Antonio Tamè.
1825

Emer Romedio

Emer Pietro eredi

Esiste un grosso dubbio e cioè se la  proprietà di Romedio e  degli eredi di Pietro non fosse riferita invece alle p.f. 604/3 e 604/4 di Sanzeno (benchè su Dermulo).

1859

Inama Gaetano

Nel 1874 Inama Fortunato di Sanzeno. Queste presenze del 1859 e 1874 di Sanzeno sono alquanto strane perchè poi non trovano riscontro negli anni successivi, nei quali compaiono gli eredi dei vecchi proprietari. Non vorrei che si trattasse di un errore di scrittura sulle mappe.

1870

1878

Emer Romedio

Emer Pietro

Romedio e Pietro era fratelli e figli del fu Romedio Emer. Nel 1877 da confini nord della p.f. 518 si dice proprietario Pietro Emer. Dopo il 1878 il terreno fu proprietà degli eredi di Pietro.

p.1893

1893

Tamè don Domenico

 

Alla morte di don Domenico il terreno passò in eredità alle sorelle Matilde e Rosa.

1894

1899

Tamè Matilde

Tamè Rosa

Le due sorelle vendettero il terreno ad Emilia Inama.

1899

1904

Inama Emilia

Emilia era figlia del fu Giuseppe Inama e moglie di Agostino Inama.

 

 

520

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

p.1681

Inama Silvestro II

 

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo.


SUPERFICIE 2080 mq

Il terreno che nel 1732 apparteneva a Romedio Chilovi, si dice sia stato a cavallo fra i comuni di Dermulo e di Sanzeno. Quindi non è molto chiaro se fosse costituito dalla futura p.f. 610 di Sanzeno oppure dalla parte nord della p.f. 520 su Dermulo. Forse i confini sono stati rettificati più tardi e credo che fosse più corretto attribuire al terreno del Chilovi la p.f. 610 sul comune di Sanzeno.

Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 521, 522 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II.
,
 * Affittuario

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro IV.

1700

1723

Inama Silvestro IV

Nel 1723 la proprietà risulta dal confine nord della futura p.f. 521. In seguito il terreno entrò a far parte del Beneficio Panizza di cui Silvestro era patrono.

1732

Panizza Beneficio

 

Nel 1732 il terreno appare nell'elenco dei beni del Beneficio fondato da don Pietro Panizza di Taio il 27 giugno 1718.

1745

Panizza Beneficio

Inama Ottavio *

Ottavio Inama risulta confinante ma probabilmente era in veste di affittuario (vedi il prato alla Casetta p.f. 494)

1754

Panizza Beneficio

 

 

1780

1805

Panizza Beneficio

Inama Giovanni *

Nel 1805 la proprietà del beneficio Panizza risulta anche dal confine nord della p.f. 521.
1825
1859
1870

Panizza Beneficio

Nel 1825 e nel 1870 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 521.
1904

Panizza Beneficio

Nel libro fondiario nel 1904, è così descritto: Beneficio ecclesiastico romano cattolico fondato da don Pietro Panizza di Taio il 27 giugno 1718.

 

 

521

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

p.1681

Inama Silvestro II

 

 


SUPERFICIE 1200 mq


Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 522 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II.


Nel 1825 risultava, credo da trasporti, Giovanni fu Michele Inama ma ritengo sia un errore.

d.1681

1690

 

Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò figlio don Vittore.

1695

1700

1705

Inama don Vittore IV

Il terreno faceva parte del patrimonio di don Vittore. Alla morte di don Vittore il terreno pervenne al fratello Ottavio.

1705

1723

1732

1745

Inama Ottavio

Nel 1732 la proprietà di Ottavio risulta anche dal confine sud della p.f. 520. Nel 1745 Ottavio risulta proprietario in quanto elencato come confinante in un terreno vicino. Dopo la morte di Ottavio il terreno pervenne al figlio Vittore abitante a Taio.

d.1745

1752

Inama Vittore V

Vittore assegnò il terreno alla figlia Lucia in occasione del suo matrimonio con Giovanni Battista Inama.

ca.1752

1764

Inama Lucia

Inama Giovanni Battista III

Lucia figlia di Vittore aveva ereditato il campo dal padre che poi portò in dote nel matrimonio con Giobatta Inama.

d.1764

1780

1801

Inama Giovanni Battista V

Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne ai suoi eredi.

d.1801

1804

1814

1825

1859

Inama Giovanni Battista VI

Nel 1804 è posseduto da Elisabetta Zini vedova di Giobatta Inama. Sul terreno nel 1804 fu trasferito da Elisabetta un aggravio di due messe perpetue che prima era radicato su un terreno più a nord, sul territorio di Sanzeno. Nel 1814 gli eredi di Giobatta Inama risultano proprietari dal confine nord del terreno p.f. 522. Nel 1825 su terreno veniva assicurato un prestito nei confronti della chiesa di Taio. Gli eredi di Giobatta V erano la moglie Elisabetta, il figlio Giobatta VI e le sue sorelle. Dopo la morte di Giovanni Battista il terreno pervenne alla vedova Teresa Zambiasi.

d.1859

1870

1874

Zambiasi Teresa

Alla morte di Teresa il terreno passò alla figlia Elisabetta moglie di Camillo Inama.
d.1874
1876
1903

Inama Elisabetta

Nel 1876 Elisabetta risulta posseditrice dal confine nord della p.f. 522.
1903
1904

Inama Camillo

Inama Amadio

Inama Battista

I tre fratelli ereditarono il terreno dopo la morte della madre Elisabetta.
1903

Inama Amadio

Inama Battista

Camillo Inama vendette la sua parte ai due fratelli Amadio e Battista.

 

 

522

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

p.1681

Inama Silvestro II

 

 


SUPERFICIE 2000 mq

Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 521 e 523 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II.




d.1681

1690

 

Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò ai figli Ottavio e Giovanni Giacomo I.

1695

Inama Giovanni Giacomo I

Inama Ottavio

Giovanni Giacomo possedeva la parte nord, mentre Ottavio la parte sud confinante con lo zio Giacomo Inama. (p.f. 523)

1723

1731

Inama Giovanni Giacomo I

Nel 1723 la proprietà di Giovanni Giacomo risultava dal confine sud della futura p.f. 521. Probabilmente dopo varie permute il terreno rimase a Giovanni Giacomo Inama, dal quale poi passò in mano a Giacomo Mendini.

d.1731

1745

1763

Mendini Giacomo  III

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio Maria.

d.1763

1780

1798

Mendini Romedio Maria

Dopo la morte di Romedio Maria il terreno pervenne al figlio Vigilio.

1814

p.1825

Mendini Vigilio

Prima del 1825 il terreno era già pervenuto in mano a don Giacomo Mendini, nipote di Vigilio.

1825

1859

p.1870

Mendini don Giacomo  

Nel 1825 la proprietà di don Giacomo risulta anche dal confine sud della p.f. 521. Il terreno fu ereditato dai nipoti figli del fu Giuseppe Mendini. Nel 1870 la proprietà di don Giacomo risulta anche dal confine sud della p.f. 521.

1870

1876

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1876 i tre fratelli Mendini permutarono il terreno con Brigida figlia del fu Giovanni Inama e moglie di Giuseppe Inama.

1876

1898

Inama Brigida

Inama Giuseppe

Giuseppe era marito di Brigida e figlio del fu Baldassarre Inama.

1900

Inama Clemente

Inama Geremia

Clemente e Geremia erano figli del fu Giuseppe Inama. Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Geremia.

1900

1904

Inama Geremia

 

 

 

523

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

p.1681

Inama Silvestro II

 

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo.


SUPERFICIE 3730 mq

Intorno al 1680 la particella formava assieme alle future p.f. 520, 521 e 522 un unico terreno in mano a Silvestro Inama II.

Questa p.f. ha assorbito la 524. Oggi si presenta come p.f. 523/1, ma non si individuano altre p.f. con il numero 523!

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro IV

1700

1723

1745

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.

1745

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

La proprietà di Giacomo Antonio risulta dal confine sud della futura p.f. 522.
1782
1814
1825

Panizza Luigi

Nel 1814 la proprietà risulta dai confini sud del terreno p.f. 522.

1859

1870 

Panizza Giovanna

 

1879

Panizza Filippo

Nel 1879 la proprietà risulta anche dal confine nord della p.f. 525/1. Quindi la p.f. 524 era già stata incorporata da Filippo.

1900

1904

De Gentili Giuseppe

Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1.

 

 

524

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

1745

1763

Mendini Giacomo  III


La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 526.



La p.f. è stata assorbita dalla p.f. 523. Può essere che questa p.f. non sia appartenuta a Romedio Maria Mendini ma a Giacomo Antonio Inama, anche se considerando i proprietari susseguitisi si può propendere per il Mendini.

d.1763

1780

1798

Mendini Romedio Maria

Dopo la morte di Romedio Maria il terreno perverrà al figlio Giacomo.

d.1798

1841

Mendini Giacomo V

 

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Romedio.
1825
1838

Mendini dott. Romedio

Dopo la morte del pretore Romedio il terreno passò al figlio Camillo.
1840
1856

Mendini Camillo 

Dopo la morte di Camillo il terreno passa allo zio don Giacomo.

1859

p.1870

Mendini don Giacomo

Il terreno fu ereditato dai nipoti figli del fu Giuseppe Mendini.

1870

1876

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1876 i tre fratelli Mendini permutarono il terreno con Brigida figlia del fu Giovanni Inama e moglie di Giuseppe Inama.

1876

p.1879

Inama Brigida

Inama Giuseppe

Giuseppe era marito di Brigida e figlio del fu Baldassarre Inama. Prima del 1879 i coniugi Inama vendettero il terreno a Filippo Panizza.
1879

Panizza Filippo

Nel 1879 la proprietà risulta dal confine nord della p.f. 525/1. In seguito sembra che sia stata incorporata nella p.f. 523.

1900

1904

De Gentili Giuseppe

Giuseppe de Gentili era figlio del fu Giorgio ed abitava a Sanzeno. La sola p.f. citata di sua proprietà era la 523/1, ma presumo che di questa facesse parte anche la p.f. 524.

 

 

525

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

1745

1763

Mendini Giacomo  III

La proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 526.


SUPERFICIE 3530 mq

La p.f. è stata frazionata in 525/1 (sup. 1750 mq) e 525/2 (sup. 1735 mq)

d.1763

1780

1798

Mendini Romedio Maria

Dopo la morte di Romedio Maria il terreno perverrà al figlio Romedio.
d.1798
1825
1834

Mendini Romedio II

Dopo la morte di Romedio il terreno perverrà in eredità al nipote Romedio figlio del fu Vigilio.
1835
1859
1870

Mendini Romedio V

Romedio era figlio del fu Vigilio Mendini. Il terreno dopo la morte di Romedio sarà frazionato in due porzioni divise fra i figli.

1870

1879

Mendini Giuseppe

Mendini Tobia

Nelle divisioni fra i due fratelli Mendini, a Giuseppe toccherà la 525/1, a Tobia la 525/2.

1879

1904

Mendini Tobia

Proprietario della p.f. 525/2.

1879

1904

Mendini Giuseppe

Proprietario della p.f. 525/1.

 

 

526

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciavauden

1554

1586

Massenza Francesco II

 

Ci sono  buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a Francesco, padre di Simone II.



SUPERFICIE 954 mq

1602

p.1618

Massenza Simone II

 

Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza.
Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine nord della futura p.f. 527.

p.1668

Mendini Giacomo I

 

 

d.1668

1717

Mendini Giacomo II

 

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giacomo Antonio.

1717

1733

1735

Mendini Giacomo III

Mendini Giacomo Antonio  II

Giacomo e Giacomo Antonio erano figli di Giacomo Mendini II. Nel 1733 la proprietà dei fratelli Mendini è stata desunta dai confini della p.f. 528. Alla morte di Giacomo Antonio la sua parte di terreno fu ereditata dal fratello Giacomo. 

d.1735

1745

1763

Mendini Giacomo III

 

Alla morte di Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo Antonio Menndini di Sanzeno. Nel 1745 la proprietà è stata desunta dal testamento di Giacomo. Il terreno dovrebbe comprendere anche la p.f. 525.

1780

1783

1804

Mendini Giacomo Antonio

Nel 1804 la proprietà di Giacomo che abitava a Sanzeno è stata desunta dal confine nord della p.f. 527.
1825
1859
p.1870

Ziller Gaspare

Gaspare era di Sanzeno. Nel 1870 sono citati i suoi eredi, cioè la figlia Luigia che sposerà Clemente Marignoni.

1870

1879

1902

Ziller Luigia

Marignoni Clemente

In realtà il terreno apparteneva alla moglie del Marignoni, Luigia fu Gaspare Ziller. Nel 1902 Clemente Marignoni quale procuratore della moglie Luigia nata Ziller, vendeva il terreno  a Tobia Mendini.

1902

1904

Mendini Tobia

Con l'acquisto, Tobia ampliò il suo terreno, possedendo, per divisioni con il fratello, la p.f. 525/2.

 

 

527

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sgolma

1554

1586

Massenza Francesco II

Ci sono  buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a Francesco, padre di Domenico.


SUPERFICIE 3200 mq

La p.f. è stata frazionata in 527/1 e 527/2.

d.1586

1602

Massenza Domenico

 

La proprietà di Domenico risulta dal confine nord della p.f. 528

p.1668

Mendini Giacomo I

d.1668

1695

1717

Mendini Giacomo II

 

Nel 1695 la proprietà di Giacomo Mendini è stata desunta dal confine nord del futuro campo p.f. 528.

1733

1735

Mendini Giacomo III

Mendini Giacomo Antonio  II

Giacomo e Giacomo Antonio erano figli di Giacomo Mendini II. Nel 1733 la proprietà dei fratelli Mendini è stata desunta dai confini della p.f. 528. Alla morte di Giacomo Antonio la sua parte di terreno fu ereditata dal fratello Giacomo.

d.1735

1763

Mendini Giacomo III

 

Alla morte di Giacomo il terreno passò al figlio Romedio Maria.

d.1763

1780

1783

1798

Mendini Romedio Maria

Dopo Romedio Maria il terreno perverrà ai due figli Vigilio e Romedio.

1803

1804

1811

Mendini Vigilio

Mendini Romedio

Nel 1803 la proprietà di Vigilio risulta anche dal confine nord della p.f.528. Dopo un accomodamento e una breve parentesi per cui causa debiti pervenne in mano a Romedio Corazzola, il terreno appartenne solo a Vigilio.

1811

Mendini Giacomo

Nel 1811 Vigilio Mendini vendette il terreno al fratello Giacomo. Il dottor Romedio Mendini, pretore ad Asiago, erediterà dal padre Giacomo il campo.
1825
1838

Mendini dott. Romedio

Dopo la morte di Romedio il terreno passerà al figlio Camillo.

1840

1854

Mendini Camillo

Alla morte di Camillo il terreno passerà alla vedova Caterina.

1856

1859

1885

Cireselli Caterina

Caterina vedova di Camillo Mendini si unì poi in seconde nozze  con Daniele Danieli. Nel 1885 Caterina vendette il terreno ai fratelli Inama. Nel 1870 risultava avere attinenza con questa p.f. Giuseppe Inama individuato come figlio del fu Baldassarre. Non sono riuscito a capire se fosse un errore o se invece si trattasse di Giuseppe Inama Bomba, padre dei fratelli qui sotto, in qualità forse di affittuario.

1885

1904

Inama Ferdinando

Inama Modesto

Inama Angelo

Inama Candido

Inama Romedio

Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio.

1904

Inama Candido

Inama Ferdinando

 

A Candido apparteneva la p.f. 527/1 a Ferdinando la p.f. 527/2

 

 

528

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sgolma

1554

1586

Massenza Francesco II

 

Ci sono  buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a Francesco, padre di Simone II.



SUPERFICIE 2800 mq

Questo terreno formava un'unica entità con le future p.f. 529 e 530 ed alla fine del Cinquecento apparteneva presumibilmente a Simone Massenza II.

1602

p.1618

Massenza Simone II 1 2 3

 

Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza.
Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine sud della futura p.f. 527.

p.1646

Massenza Giacomo 1 2 3

 

Dopo la morte di Giacomo il terreno fu suddiviso fra le tre figlie Maddalena, Caterina e Lucia.

d.1646

Massenza Maddalena 1

Massenza Caterina 2

Massenza Lucia 3

La porzione di Maddalena, cioè quella posta più a nord, fu acquisita da Silvestro Inama prima del 1671.

p.1671

Inama Silvestro II 1

Massenza Caterina 2

Massenza Lucia 3

 

Caterina e Lucia erano figlie di Giacomo Massenza.
Silvestro possedeva sicuramente un pezzo di terreno verso nord.

1671

1681

Inama Silvestro II 1 2

Massenza Lucia 3

Nel 1671 Silvestro acquistava la parte di Caterina e quindi verso sud confinava con Lucia, sorella di Caterina. Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore.

d.1681

1690

 

Inama Vittore III

Dopo la morte di Vittore, nelle divisioni tra i figli, il terreno toccò ad Ottavio.

1695

1729

Inama Ottavio

Nel 1729 Ottavio vendette il terreno ad Antonio Mendini VII.

1729

1733

1737

Mendini Antonio VII

Nel 1729 Antonio Mendini acquistò il terreno da Ottavio Inama. Nel 1733 Antonio e la moglie Maddalena Rizzardi legavano questo terreno "alla Sgolma" per la celebrazione di 12 messe annuali nella chiesa di Dermulo. Dopo la morte di Antonio il campo fu ereditato dal cugino Giacomo.
1738
1745
1750
1763

Mendini Giacomo III

Nel 1745 il terreno è citato nel testamento di Giacomo dove appare che il legato del cugino era stato trasferito sul campo più a nord, futura p.f. 527. Dopo la morte di Giacomo il terreno perverrà al figlio Romedio Maria.

1766

1780

1783

1798

Mendini Romedio Maria

Il terreno in seguito passerà al figlio Giacomo.
1798
p.1803

Mendini Giacomo

Nel 1803 Giacomo cedette il terreno in permuta al fratello Giuseppe.
1803
1804
1833

Mendini Giuseppe

Dopo la morte di Giuseppe il terreno pervenne al figlio Romedio. Nel 1804 la proprietà di Giuseppe risulta anche dal confine sud della p.f. 527.
d.1833
1846

Mendini Romedio

Dopo la morte di Romedio il terreno passò alla figlia Teresa.
1847
1854

Mendini Teresa

Teresa aveva sposato Pietro Inama "Guslot" figlio di Baldassarre.

1859

1886

Inama Pietro

Pietro era figlio del fu Baldassarre Inama. Alla morte di Teresa il terreno perverrà ai figli Elia e Germano.
1886
p.1888

Inama Elia

Inama Germano

Germano ed Elia erano figli di Pietro Inama.
1888
1890
1904

Inama Elia

Nel 1888 Germano vendette al fratello Elia la sua metà indivisa del terreno.

 

 

529 530

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Sgolma

1554

1586

Massenza Francesco II

 

Ci sono  buone probabilità che il terreno fosse appartenuto a Francesco, padre di Simone II.



SUPERFICIE 2290 mq

Questo terreno formava un'unica entità con la futura p.f. 528 ed alla fine del Cinquecento apparteneva presumibilmente a Simone Massenza II.

Da molti documenti risulta che sulla p.f. 530 insisteva una via consortale che collegava la via per Sanzeno alla strada di Ciavauden. In questo modo, chi provenendo da Dermulo doveva portarsi nei campi verso le Plazze, poteva accorciare notevolmente la strada.


* Affittuario

1602

p.1618

Massenza Simone II 1 2 3

 

Il terreno apparteneva a Simone II padre di Giacomo Massenza.
Nel 1602 la proprietà di Simone risulta dal confine sud della futura p.f. 527.

p.1646

Massenza Giacomo 1 2 3

 

Dopo la morte di Giacomo il terreno fu suddiviso fra le tre figlie Maddalena, Caterina e Lucia.

d.1646

Massenza Maddalena 1

Massenza Caterina 2

Massenza Lucia 3

 

1646

1671

Massenza Lucia 3

Lucia era figlia di Giacomo Massenza.

p.1681

Inama Silvestro II

Presumibilmente Silvestro acquistò il terreno da Lucia Massenza o dai suoi eredi.

d.1681

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro.

d.1699

1733

1737

1745

Inama Silvestro III

Mendini Pietro Antonio *

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio. Nel 1733 la proprietà di Silvestro risulta anche dal confine sud della p.f. 528. Almeno dal 1744 Silvestro aveva investito del terreno Pietro Antonio Mendini.

d.1745

1750

1752

Inama Giacomo Antonio

Mendini Antonio *

Nel 1750 Antonio figlio di Pietro Antonio Mendini veniva investito del terreno da parte di Giacomo Antonio Inama.

1752

1766

1780

 

Inama Giacomo Antonio

Mendini Francesco *

Nel 1766 dopo la morte di Antonio Mendini, Giacomo Antonio Inama investì del terreno Francesco, Mendini, fratello di Antonio.
d.1782
1803
1823
1825
1835
1836

Panizza Luigi
Mendini Pietro *

Dopo il 1782 Luigi Panizza divenne erede di Giacomo Antonio Inama. Nel 1803 il possesso degli eredi di Francesco Mendini risultava anche dal confine sud della p.f. 528. Dopo la morte di Pietro avvenuta a causa del colera del 1836, il terreno pervenne al figlio Francesco.

d.1836

1854

Mendini Francesco

Dopo la morte di Francesco il terreno pervenne alla figlia Barbara.

1854

1870

1898

Mendini Barbara

Inama Giacomo

Barbara era moglie di Giacomo Inama Zitol. Dopo la morte di Barbara e di Giacomo il terreno pervenne alla figlia Rosa Inama.
1898
1904
1922

Inama Rosa

 

 

 

531 532 533

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciaseta

1663

p.1681

Inama Silvestro II

Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta anche dal confine nord delle p.f. 494.


SUPERFICIE 1030 mq


Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 534, 535, 536, 537 e 538 formavano un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama.

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III.

1700

1723

1745

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.

1745

1776

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama.

1776

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio al figlio Antonio.
1808
1816

Inama Antonio

Non sono riuscito a capire in che modo questo prato sia finito a Giacomo Benvenuti.
1825

Benvenuti Giacomo


 

1831

1840

1863

1864

Endrizzi Matteo

Sul terreno era assicurato un debito nei confronti di Romedio Sicher di Coredo. Dopo la morte di Mattia il terreno passò al figlio Giovanni.

1863

1870

1889

1893

Endrizzi Giovanni

Nel 1889 sul terreno venne assicurato il prestito di una somma di 74 Fiorini da parte del fondo poveri di Dermulo. Nel 1893 il terreno fu posto all'asta e venne aggiudicato per l'importo di 25,38 Fiorini da Francesco figlio di Giacomo Inama.

1893

1904

Inama Francesco

 

 

 

534 535

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciaseta

1663

p.1681

Inama Silvestro II

Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord delle p.f. 494.

VAI ALLA PF 539


SUPERFICIE 380 mq



Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 531, 532, 533, 536, 537 e 538 formava un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama.

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III.

1700

1723

1745

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.

1745

1776

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama.

1776

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 Giovanni Francesco assegnò il prato al figlio al figlio Antonio.
1808
1816
1825
1832

Inama Antonio

Antonio assegnò questa porzione al figlio Giuseppe.

1845

1859

1870

1904

Inama Giuseppe

Dopo la morte di Giuseppe il prato pervenne ai cinque figli.
1907 Inama Ferdinando
Inama Modesto
Inama Romedio
Inama Angelo
Inama Candido

Nelle divisioni fra i fratelli il prato toccò a Ferdinando.

d.1907 Inama Ferdinando
 

 

 

536 537 538

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Ciaseta

1663

p.1681

Inama Silvestro II

Nel 1663 la proprietà di Silvestro risulta dal confine nord delle p.f. 494.

 


SUPERFICIE 1600 mq



Alla metà del Seicento queste p.f. assieme alle future p.f. 531, 532, 533, 534 e 535, formavano un appezzamento unico di cui era proprietario Silvestro Inama.

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro III.

1700

1723

1745

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio.

1745

1776

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio lasciava il terreno in eredità a Giovanni Francesco Inama.

1776

1780

1808

Inama Giovanni Francesco

Nel 1808 il prato fu assegnato al figlio Giacomo Antonio.
1808
1816
1846

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio era il figlio maggiore del fu Giovanni Francesco. Il suo possesso nel 1816 risulta da confini.
Nel 1832 il campo risultava ipotecato a favore della chiesa di Smarano. Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno passo al figlio Filippo.

1846

1859

1870

1880

Inama Filippo

Dopo la morte di Filippo il terreno passò al figlio Giacomo.

1880

1904

Inama Giacomo

 

 

 

539

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Cianvecel

ca.1530

ca.1540

Cordini Giovanni 1 2 3 4

 

La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due.

 


SUPERFICIE 1750 mq

Intorno al 1681 assieme alla futura p.f. 543, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo Inama ereditava dal padre Silvestro.

ca.1540

ca.1550

Cordini Cristoforo 1 2 3 4

 

Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. 

ca.1540

1561

Cordini Vigilio 1 2 3 4

 

Nel 1561 risultava che Vigilio  avesse un terreno a Ciavauden confinante con la strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Cianvecel.
In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II.

1663

p.1681

Inama Silvestro II 1 2 3 4

Nel 1663  il possesso è documentato da confini. Dopo la morte di Silvestro il terreno passò al figlio Giacomo. 

1681

1699

Inama Giacomo II 1 2

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro.

d.1699

1745

Inama Silvestro III 1 2

Dopo la morte di Silvestro abitante a Taio, il terreno passò al figlio Giacomo Antonio.

d.1745

1776 

Inama Giacomo Antonio 1 2

Giacomo Antonio lasciava in eredità il terreno che comprendeva anche la p.f. 543 a Giovanni Francesco Inama.

1776

1780

1808 

 

Inama Giovanni Francesco 1 2

Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. Nel 1815 il terreno era ancora in mano a Giovanni Francesco. Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava il terreno al figlio Antonio.
1808
1815
1816
1825

Inama Antonio 1

Nel 1815 la proprietà di Antonio risulta dal confine della p.f. 540. Nel 1816 Antonio assicurava un prestito di 100 Fiorini avuto da Giovanni Rizzardi, su questo arativo e sul sottostante prato.
Il terreno poi passò al figlio Giuseppe.

1845

1859

1870

1904

Inama Giuseppe 1

Dopo la morte di Giuseppe divennero proprietari i cinque figli.
1907 Inama Ferdinando 1
Inama Modesto 1
Inama Romedio 1
Inama Angelo 1
Inama Candido 1
I cinque figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.
d.1907 Inama Romedio 1 Infine rimase in proprietà a Romedio Inama.

 

 

540

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Cianvecel

ca.1530

ca.1540

Cordini Giovanni 1 2 3 4 5 6

 

La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due.

 

 


SUPERFICIE 1100 mq

La p.f. risulta oggi frazionata in 540/1, ma non v'è traccia di un' eventuale 540/2.
Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con le p.f. 541 e 542 per la misura di circa 6 stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud.

Circa nel 1740 sul terreno fu trasferito l'aggravio della tassa gafforiale che prima ricadeva su un terreno a Toresco nelle pertinenze di Campolongo.



ca.1540

ca.1550

Cordini Cristoforo 1 2 3 4 5 6

 

Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. 

ca.1540

1561

Cordini Vigilio 1 2 3 4 5 6

 

Nel 1561 risultava che Vigilio  avesse un terreno a Cavauden confinante con la strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio.
In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II.

1663

p.1681

Inama Silvestro II 1 2 3 4 5 6

Nel 1663  il possesso è documentato anche da confini. Nelle divisioni fra i figli di Silvestro questo terreno e le p.f. 541 e 542 saranno assegnate al figlio Vittore. 

1681

p.1690

Inama Vittore III 3 4 5 6

Dopo la morte di Vittore il terreno sarà diviso in tre porzioni tra i figli Giovanni Giacomo I, Vittore IV e Ottavio.

1695

1705 

Inama Giovanni Giacomo I 3

Inama Vittore IV 5 6

La parte sud apparteneva a Vittore Inama. Vittore IV morì nel 1705 e la sua parte fu equamente divisa fra i due fratelli Giovanni Giacomo I ed Ottavio.

1705

1716 

1723 

1731

Inama Giovanni Giacomo I 3 5

Nel 1716 la proprietà di Giovanni Giacomo risulta anche dal confine nord della p.f. 542. Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno passò all'omonimo figlio.

d.1731

ca.1740 

1776

Inama Govanni Giacomo II 3 5

Intorno al 1740 su richiesta di Giovanni Giacomo su questo terreno fu trasferito l'onere gafforiale prima insistente su un terreno a Toresco (Campolongo). Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno pervenne al figlio Giovanni Francesco.

1776 

1780

1808

Inama Giovanni Francesco 3 5

Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava al figlio Giovanni abitante a Taio questa porzione.
1808
1815
1825
1832

Inama Giovanni 3 5

Dopo la morte di Giovanni il campo passò al figlio Francesco.
Nel 1815 veniva rinnovata l'investitura gafforiale a Giovanni.

d.1832 

1859

Inama Francesco 3 5

Nel 1859 Francesco Inama vendette il terreno a Lorenzo Inama che acquistava anche a nome dei fratelli.

1859 

1870

Inama Lorenzo 3 5
Inama Pietro 3 5

Inama Urbano 3 5

I tre erano fratelli e figli del fu Valentino Inama. In seguito il terreno fu assegnato al solo Lorenzo.

1902

Inama Lorenzo 3 5

La proprietà di Lorenzo risulta da confini. Dopo la morte di Lorenzo il terreno pervenne ai due figli Demetrio e Fiorenzo.

d.1902 

1903

1904

Inama Demetrio 3 5

Inama Fiorenzo 3 5

Negli anni Trenta del Novecento il terreno fu acquistato da Domenico Zanon di Rabbi.

 

 

541 542

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Cianvecel

ca.1530

ca.1540

Cordini Giovanni 1 2 3 4 5 6

 

La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due.

 

 


SUPERFICIE 1172 mq

Oggi la p.f. 541 è stata assorbita dalla p.f. 542.



Sicuramente prima del 1695 il terreno formava un'unica entità con la p.f. 540, per la misura di circa 6 Stari ed apparteneva a Vittore Inama. Nel 1695 fu suddiviso fra i suoi tre figli Giovanni Giacomo, Vittore e Ottavio ai quali toccarono circa 2 Stari per ciascuno e rispettivamente la porzione a nord, quella centrale e quella a sud.


ca.1540

ca.1550

Cordini Cristoforo 1 2 3 4 5 6

 

Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. 

ca.1540

1561

Cordini Vigilio 1 2 3 4 5 6

 

Nel 1561 risultava che Vigilio  avesse un terreno a Cavauden confinante con la strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio.
In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II.

1663

p.1681

Inama Silvestro II 1 2 3 4 5 6

Nel 1663  il possesso è documentato anche da confini. Nelle divisioni fra i figli di Silvestro questo terreno e la p.f. 540 saranno assegnate al figlio Vittore.

1681

p.1690

Inama Vittore III 3 4 5 6

Dopo la morte di Vittore il terreno sarà diviso in tre porzioni tra i figli Giovanni Giacomo I, Vittore IV e Ottavio.

1695

1705 

Inama Ottavio 4

Inama Vittore IV 5 6

La parte nord apparteneva a Vittore Inama. Vittore IV morì nel 1705 e la sua parte fu equamente divisa fra i due fratelli Giovanni Giacomo I ed Ottavio.

1705

1716

1723 

1745

Inama Ottavio 4 6

Nel 1716 Ottavio assicura il prestito di una somma di 38 Ragnesi nei confronti della comunità di Dermulo. Nel 1723 la proprietà di Ottavio risulta anche dal confine sud della p.f. 540. Dopo la morte di Ottavio il terreno passava in eredità al figlio Giacomo.

d.1745 

1780

1788

Inama Giacomo III 4 6

Dopo la morte di Giacomo il terreno fu ereditato dai suoi tre figli Giuseppe, Giovanni Battista e Giacomo.
1792
1806

Inama Giovanni Battista 4 6

Il terreno pervenne a Giovanni Battista abitante a Brescia per divisione con i suoi fratelli Giuseppe e Giacomo. Nel 1806 Giobatta vendette il terreno a Giovanni Maria Tamè.
1806
1807
1811

Tamè Giovanni Maria 4 6

Giovanni Maria venne in possesso del terreno per acquisto fatto da Giobatta Inama fu Giacomo abitante a Brescia. Nel 1807 Giovanni Maria assicura su questo campo un prestito di 100 Ragnesi. Dopo la morte di Giovanni Maria il terreno fu ereditato dai figli. Per eredità dai fratelli e accordi fra gli eredi il terreno pervenne infine a Giuseppe.
d.1811
1825
1840
1880

Tamè Giuseppe 4 6

Alla morte di Giuseppe il terreno passò ai figli e nel 1870 sembra essere ancora indiviso, ma in seguito entrò nelle disponibilità del figlio Giovanni Maria. Nel 1880 dal confine est della p.f. 543 risultavano proprietari gli eredi di Giuseppe Tamè.
1880
1884

Tamè Giovanni Maria 4 6

Tamè Vigilio 4 6

Tamè Vittore 4 6

 

Nel 1884 Giovanni Maria vendette la sua quota di terreno ai fratelli Vigilio e Vittore. 
1884

Tamè Vigilio 4 6

Tamè Vittore 4 6

 
1902

Tamè Vigilio 4 6

Tamè Dionigio 4 6

Tamè Emanuele 4 6

Il terreno rimane indiviso fra lo zio Vigilio e i suoi nipoti Dionigio ed Emanuele figli del defunto Vittore.
1906

Tamè Dionigio 4 6

Dionigio diventa unico proprietario del terreno per acquisto fatto dallo zio Vigilio e dal fratello Emanuele.

 

 

543

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Cianvecel

ca.1530

ca.1540

Cordini Giovanni 1 2 3 4

 

La presenza del confinante Bertoldo Cordini, fratello di Cristoforo mi ha fatto ipotizzare che in precedenza il terreno fosse appartenuto a Giovanni, padre dei due.

 

 


SUPERFICIE 1689 mq

Intorno al 1681, assieme alla futura p.f. 539, questa p.f. faceva parte della porzione di terreno che Giacomo ereditava dal padre Silvestro. Per il motivo più sotto specificato la proprietà si riferiva solamente all'utile dominio.


ca.1540

ca.1550

Cordini Cristoforo 1 2 3 4

 

Ho ipotizzato che il terreno fosse appartenuto a Cristoforo Cordini padre di Vigilio. 

ca.1540

1561

Cordini Vigilio 1 2 3 4

 

Nel 1561 risultava che Vigilio  avesse un terreno a Cavauden confinante con la strada pubblica, Bertoldo Cordini, e i beni della chiesa di Sanzeno, per cui ci sono buone possibilità che si parli di tutto il terreno a Campovecchio.
In seguito il terreno dovrebbe essere stato acquistato da Silvestro Inama I, nonno di Silvestro II.

1663

p.1681

Inama Silvestro II 1 2 3 4

Nel 1663  il possesso è documentato da confini. Dopo la morte di Silvestro il terreno passò al figlio Giacomo. 

1681

1699

Inama Giacomo II 1 2

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Silvestro.

d.1699

1745

Inama Silvestro III 1 2

Dopo la morte di Silvestro abitante a Taio, il terreno passò al figlio Giacomo Antonio.

d.1745

1776 

Inama Giacomo Antonio 1 2

Giacomo Antonio lasciava in eredità il terreno che comprendeva anche la p.f. 543 a Giovanni Francesco Inama.

1776

1780

1808 

1815 

Inama Giovanni Francesco 1 2

Giovanni Francesco riceveva il terreno da Giacomo Antonio Inama di Taio. Nel 1815 il terreno era ancora in mano a Giovanni Francesco. Nel 1808 Giovanni Francesco assegnava il terreno al figlio Giacomo Antonio.
1808
1825
1846

Inama Giacomo Antonio  2

Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno pervenne al figlio Filippo.

1846 

1859

1870

1880

Inama Filippo  2

Dopo la morte di Filippo il terreno pervenne al figlio  Giacomo.

1880

1904

Inama Giacomo  2

Giacomo "Botar".

 

 

545 546

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Fontanele

ca.1600

1613

Inama Marino III

 

Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama. Dopo la morte di Marino il terreno passò al figlio Antonio.


SUPERFICIE 2228 mq

Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 547, 548, 549 e 550 proprietà di Marino Inama.

La p.f. 545 non esiste più.

d.1613

ca.1650

 

Inama Antonio

Antonio assegnò il terreno alla figlia Lucia che aveva sposato Antonio fu Giacomo Mendini.

d.1650

1684

1693

1704

1713

 

Inama Lucia

Mendini Antonio VI

Nel 1684 e nel 1704 la proprietà di Antonio risulta dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo la morte dei coniugi il terreno passò al figlio Giacomo Antonio.

1713

1724

 

Mendini Giacomo Antonio I

 

Nel 1724 la proprietà di Giacomo Antonio Mendini risulta anche dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo il 1724 Giacomo Antonio alienò il terreno ai cugini Giacomo e Giacomo Antonio II.

1731

1735

 

Mendini Giacomo III

Mendini Giacomo Antonio II

 

Nel 1731 la proprietà dei fratelli risulta dal confine sud della p.f. su Coredo. Dopo la morte del fratello il terreno apparterrà nella sua interezza a Giacomo.

d.1735

1743

1763

Mendini Giacomo III

 

Nel 1743 la proprietà di Giacomo risulta anche da confini.
Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne al figlio Giacomo Antonio abitante a Sanzeno.

1763

1775

Mendini Giacomo Antonio III

Nel 1775 il terreno risultava appartenere agli eredi di Giacomo Antonio, quindi i figli Giacomo Antonio e Michele che abitavano a Sanzeno. In seguito passò allo zio Romedio Maria.

1780

Mendini Romedio Maria

Pervenne nelle disponibilità di Romedio Maria, zio di Michele e Giacomo Antonio sopraccitati.
1825
1859

Mendini don Giacomo

Don Giacomo vendette il terreno a Giuseppe Inama.

1870

Inama Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Baldassarre Inama.

1900

1904

Inama Geremia

Geremia era il figlio di Giuseppe Inama. Compare solo la p.f. 546.

 

 

547 548

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Parissole

ca.1600

1613

Inama Marino III

 

Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama.


SUPERFICIE 2034 mq

Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 545, 546, 548, 549 e 550, proprietà di Marino Inama.

Allo stesso proprietario probabilmente apparteneva la scomparsa p.f. 544. Il terreno prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra", oppure Rizzai e formava un'unica entità con le future p.f. 549 e 550.

d.1613

1662

p.1675

Inama Cipriano II

Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini.

d.1675

1695

p.1710

Inama Marino IV

Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai.
Dopo la morte di Marino il terreno passò in proprietà alla figlia Maria.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

Il Panizza acquistava il terreno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano.

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

p.1743

Panizza Pietro Antonio

 

1743

1755

1780

Thun Giovanni Vigilio

 
1806
1835

Castel Bragher

La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai.
ca.1855

Inama Antonio

Probabilmente intorno al 1855 Arbogasto Thun vendeva il terreno ad Antonio Inama che poi lo avrebbe diviso fra i suoi figli Giuseppe e Giovanni.

1859

1864

1870

1904

Inama Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama. Nel 1904 il terreno è detto anche Rizzai.
1907 Inama Ferdinando
Inama Modesto
Inama Romedio
Inama Angelo
Inama Candido

I cinque figli di Giuseppe vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.

d.1907 Inama Candido  
p.1961

Inama Remo

Remo era figlio di Candido Inama.

 

 

549 550

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Parissole

ca.1600

1613

Inama Marino III

Presumibilmente il terreno apparteneva a Marino Inama.


SUPERFICIE 2469 mq

Alla fine del Cinquecento questo terreno formava un'entità unica con le p.f. 547, 548, 545 e 546 proprietà di Marino Inama.

Il terreno  prima dell'Ottocento era identificato anche con il nome "Ciaseta di sopra" oppure Rizzai e formava un'unica entità con le future p.f. 547 e 548.

Dal 1864 al 1904 secondo il libro d'impianto del catasto sarebbe proprietario Giuseppe Inama. Questa informazione però è incongruente con quello che si ricava da altre fonti, dove nello stesso periodo risultava proprietario Giovanni Inama fratello di Giuseppe.

d.1613

1662

p.1675

Inama Cipriano II

Nel 1662 la proprietà di Cipriano Inama risulta da confini dei terreni vicini.

d.1675

1695

p.1710

Inama Marino IV

Nel 1695 la proprietà di Marino Inama risulta da confini del campo a Rizzai.
Dopo la morte di Marino il terreno passò in proprietà alla figlia Maria.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

Il Panizza acquistava il terreno da Maria Inama figlia di Marino e moglie di Bartolomeo Bernardelli di Piano.

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

p.1743

Panizza Pietro Antonio

 

1743

1755

1780

Thun Giovanni Vigilio

 
1806
1835

Castel Bragher

La proprietà di Castel Bragher risulta da confini di Rizzai.
ca.1855

Inama Antonio

Probabilmente intorno al 1855 Arbogasto Thun vendeva il terreno ad Antonio Inama che poi lo avrebbe diviso fra i suoi figli Giuseppe e Giovanni.

1859

1870

Inama Giovanni

Giovanni era figlio di Antonio Inama. Nel 1870 la proprietà di Giovanni risulta anche da confini di terreni limitrofi.

ca.1960

Inama Tullio

 

 

 

551 552

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

p.1636

Cordini Baldassarre IV 1 3

 

 

Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio.

 


SUPERFICIE 3060 mq

La piccola p.f. 552 ha assorbito la 551 che è quindi scomparsa.

Il terreno in antico formava un'unica entità con le p.f. 553, 554, 563 e 564 ed era in mano alla famiglia Cordini.

Nel 1867 si dice che vi erano delle piante di gelsi, evidenti anche dalla mappa qui a fianco del 1859.

Oggi la p.f. in mappa mostra visivamente una superficie maggiore di quella evidenziata qui a fianco. La superficie originale della p.f. 551 è stata erosa per una buona parte dalla nuova strada per Sanzeno costruita nel 1855 che in quel tratto fu costruita più a monte e resa piana rispetto alla vecchia via imperiale.

* Affittuario

d.1636

ca.1660

Cordini Nicolò V  1 3

Cordini Giovanni Antonio II

Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due.

p.1662

Cordini Maddalena 1 3

Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio.

1662

1681

Inama Silvestro II 1 3

Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini.

1671

1681

Canonica di Sanzeno 3

Inama Silvestro II *

Nel 1671 la canonica di Sanzeno investiva Silvestro Inama del terreno riconoscibile con i numeri 3 e 5.

1684

1690

Canonica di Sanzeno 3

Inama Vittore III *

 

d.1681

1690

Inama Vittore III 1 2

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore III.

1690

1695

Inama Giovanni Giacomo I  2

Inama Ottavio 1

 

1704

1724

Canonica di Sanzeno 3

Inama Giovanni Giacomo I *

 

1724

1745

Canonica di Sanzeno 3

Inama Ottavio *

 

1715

1716

1745

Inama Ottavio 1

 

 

d.1745

Inama Giacomo Antonio 1

 

Risulta inequivocabile che il terreno fosse stato acquisito da Giacomo Antonio Inama di Taio.

1749

1769

1780

1781

1782

1788

Inama Giacomo Antonio 1

Inama Giacomo *

Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. Nel 1749 Giacomo Antonio concedeva il terreno a livello perpetuale a Giacomo, che forse però poco dopo riscattava. Dopo la morte di Giacomo la parte a monte fu assegnata al figlio Giuseppe, quella a valle alla moglie dell'altro figlio Giovanni Battista.

1745

1788

Canonica di Sanzeno 3

Inama Giacomo *

 

1788

1810

Canonica di Sanzeno 3

Inama Giuseppe *

 

1792

p.1806

Inama Giuseppe 1B

Inama Giovanni Battista 1A

Giuseppe e Giovanni Battista erano figli di Giacomo Inama. Giovanni Battista possedeva una parte al centro, dato che Giuseppe confinava a est e a ovest. Abitando Giobatta a Brescia, concedeva il terreno in affitto al fratello Giuseppe per due anni cioè fino al 1794.

1806

1810

Inama Giuseppe 1A 1B

Giuseppe acquistava la parte del fratello Giovanni Battista Inama.
d.1810
1825

Inama Giacomo 1A 1B

Dopo la morte di Giuseppe il terreno pervenne al figlio Giacomo.

1810

1825

Canonica di Sanzeno 3

Inama Giacomo *

 

d.1825

1835

1855

Inama Giovanni 1A

Inama Giacomo  1B

Giovanni e Giacomo era figli del fu Giacomo Inama. Il campo nel 1835 fu diviso in due porzioni, quella a monte toccò a Giacomo mentre quella a valle a Giovanni.

1836

ca.1855

Canonica di Sanzeno 3

Inama Giacomo *

Inama Giovanni *

Quella del 1836 sembra essere stata l'ultima investitura della canonica di Sanzeno, dopo di che il terreno venne affrancato.

1855

1858

Inama Giovanni 1A 3

 

Alla morte di Giovanni nel 1855 il terreno passerà ai figli Eugenio, Filomena, Luigia e Brigida. Nel 1858 vista l'esiguità del terreno che era stato occupato per la maggior parte dalla nuova strada postale per Sanzeno, fu ceduto alla zio Giacomo che confinava a monte.

1858

1867

Inama Giacomo  1AB 3

Giacomo era figlio del fu Giacomo Inama.

1867

1870

1872

Endrizzi Giacomo  1AB 3

Nel 1867 Giacomo Endrizzi rilevava il terreno per 120 Fiorini in danno di Giacomo fu Giacomo Inama ed in "esecuzione" di Giovanni Battista Ossanna di Cles.

p.1882

Mendini Celeste 1AB 3

Mendini Luigi 1AB 3

Mendini Filippo 1AB 3

Fra il 1872 e il 1882 il terreno sarà acquistato dai fratelli Mendini.

1882

Mendini Celeste 1AB 3

Mendini Filippo 1AB 3

Nel 1882 Luigi Mendini uscì dalla comproprietà con i fratelli.

1891

1904

Inama Francesco 1AB 3

Nel 1891 Francesco figlio di Giacomo Inama  acquistava il terreno dai fratelli Mendini. Compare solo la p.f. 552. nel (1904?) Nel 1895 il terreno venne ipotecato in garanzia di Germano figlio assente e di ignota dimora di Francesco, per l'eredità della madre Angela.

.

 

553 554

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

p.1636

Cordini Baldassarre IV 2 

Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio.

 

 


SUPERFICIE 3450 mq

Il terreno in antico formava un'unica entità con le p.f. 551, 552, 563 e 564 ed era in mano alla famiglia Cordini.

* Affittuario

d.1636

ca.1660

Cordini Nicolò V  2

Cordini Giovanni Antonio II

Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due.

p.1662

Cordini Maddalena 2

Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio.

1662

1681

Inama Silvestro II 2

Silvestro acquistava il terreno da Maddalena Cordini.

d.1681

1690

Inama Vittore III 2

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Vittore III.

1695

1715

1723

1731

Inama Giovanni Giacomo I 2

Dopo la morte di Giovanni Giacomo il terreno passò all'omonimo figlio.

1731

1743 

1744

1755

Padri Gesuiti di Trento 2

Inama Giovanni Giacomo II *

Giovanni Giacomo fu Giovanni Giacomo Inama ad un certo punto (almeno dal 1743) cedette il terreno alla Compagnia di Gesù di Trento la quale glielo ridiede a livello perpetuo.

1755

1769

1788

Padri Gesuiti di Trento 2

Inama Giacomo *

Nel 1755 Giovanni Giacomo Inama vendette l'utile dominio dl terreno a Giacomo fu Ottavio Inama.

d.1788

1769

1792

Padri Gesuiti di Trento 2

Inama Giuseppe *

Inama Giacomo *

Inama Giovanni Battista *

Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai suoi figli.

d.1794

Seminario vescovile di Trento 2

Inama Giacomo *

Giacomo dopo il 1792 divenne il possessore del terreno e dopo il 1794 refutò il terreno al seminario.

d.1794

1816

1819

Seminario vescovile di Trento 2

Mendini Giacomo *

Giacomo fu Romedio Maria Mendini ricevette dal seminario vescovile il terreno refutato da Giacomo fu Giacomo Inama.

1819

1835

1859

1870

1875

Seminario vescovile di Trento 2

Mendini don Giacomo *

Nel 1819 Giacomo Mendini di Taio assegnava il terreno al figlio chierico don Giacomo per costituire il suo patrimonio. A metà Ottocento, come avvenne per altri beni simili, fu abolito il livello sborsando una cifra per l'affrancazione. Dopo la morte il terreno fu ereditato dai nipoti Celeste, Luigi e Filippo.

d.1875

p.1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 i fratello Luigi uscì dalla comproprietà.

1882

Mendini Celeste

Mendini Filippo

 

1891

1904

Inama Francesco

Nel 18991 Francesco figlio di Giacomo Inama acquistava il terreno dai fratelli Mendini.

 

 

555 556

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

1631

Inama Valentino II



SUPERFICIE 1163 mq
(p.f. 555)

SUPERFICIE 1305 mq
(p.f. 556)

Il terreno formava un'unica entità con le p.f. 557 e 558 e fu diviso in due parti dopo la morte di Baldassarre Inama nel 1822.

Oggi la p.f. 556 ha assorbito metà della superficie della p.f. 555.  La prima occupa la parte a nord mentre la seconda la parte sud. Nel 1830 misurava 4,5 Stari, che corrispondeva alla superficie effettivamente occupata cioè circa 2000 mq.

d.1631

1662

Inama Marino V

 

Nel 1662 la proprietà di Marino risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554.

d.1662

ca.1675

Inama Giovanni Battista I

Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Valentino Inama. Da evidenze successive si intuisce che il terreno da Marino passò in possesso al fratello Giovanni Battista Inama.

d.1675

1684

Inama Antonio I

Inama Bartolomeo I

Inama Michele

Inama Giovanni Battista

Inama Valentino IV

Nel 1684 da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Giovanni Battista Inama.

1710

1722

Inama Valentino IV

Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Valentino era figlio del fu Giovanni Battista Inama.

d.1722

1724

p.1766

Inama Maddalena

Rosetta Antonio

Dopo la morte di Valentino il terreno passò alla figlia Maddalena che aveva preso marito Antonio Rosetta di Taio citato anche nei confini nel 1724. Nel 1766 il Rosetta vendeva il terreno a Giovanni fu Giovanni Battista Inama II.

1766

1780

ca.1800

Inama Giovanni

Nel 1766 la proprietà di Giovanni risultava dal confine delle p.f. 559, 560 e 561. Nel 1780 la proprietà è confermata nel catasto teresiano. Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne alla figlia Anna.

d.1800

p.1804

Inama Anna

Anna era andata in moglie a Giuseppe Perenthaler.
1804
1822

Inama Baldassarre

Baldassarre fu Silvestro Inama acquistava il terreno da Anna Inama.
d.1822
1825
1830
1857

Inama Silvestro

Dopo la morte del padre Baldassarre il terreno pervenne al figlio Silvestro.
d.1857
1859
1870
1890

Inama Baldassarre

Dopo la morte di Silvestro il terreno pervenne al figlio Baldassarre.

1891

1900

1904

1910

Inama Agostino

Inama Filippo

Agostino e Filippo erano figli del fu Baldassarre Inama. Il terreno fu diviso in due porzioni. Ad Agostino toccò la parte a sud (oggi p.f. 556) mentre a Filippo la parte a nord.( oggi p.f. 555).

 

 

557 558

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

1631

Inama Valentino II

 

 


SUPERFICIE 1945 mq

Il terreno formava un'unica entità con le p.f. 555 e 556 e fu diviso in due parti dopo la morte di Baldassarre Inama nel 1822.



Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 563, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud.

d.1631

1662

Inama Marino V

 

Nel 1662 la proprietà di Marino risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554.

d.1662

ca.1675

Inama Giovanni Battista I

Da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Valentino Inama. Da evidenze successive si intuisce che il terreno da Marino passò in possesso al fratello Giovanni Battista Inama.

d.1675

1684

Inama Antonio I

Inama Bartolomeo I

Inama Michele

Inama Giovanni Battista

Inama Valentino IV

Nel 1684 da confini dei terreni vicini risultava la proprietà degli eredi del fu Giovanni Battista Inama.

1710

1722

Inama Valentino IV

Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Valentino era figlio del fu Giovanni Battista Inama.

d.1722

1724

p.1766

Inama Maddalena

Rosetta Antonio

Dopo la morte di Valentino il terreno passò alla figlia Maddalena che aveva preso marito Antonio Rosetta di Taio citato anche nei confini nel 1724. Nel 1766 il Rosetta vendeva il terreno a Giovanni fu Giovanni Battista Inama II.

1766

1780

ca.1800

Inama Giovanni

Nel 1766 la proprietà di Giovanni risultava dal confine delle p.f. 559, 560 e 561. Nel 1780 la proprietà è confermata nel Catasto Teresiano. Dopo la morte di Giovanni il terreno pervenne alla figlia Anna.

d.1800

p.1804

Inama Anna

Anna era andata in moglie a Giuseppe Perenthaler.
1804
1822

Inama Baldassarre

Baldassarre fu Silvestro Inama acquistava il terreno da Anna Inama.

1822

1830

1834

Inama Valentino

Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Valentino. Nel 1830 la proprietà di Valentino risultava anche da confini di alcuni terreni vicini.

d.1834

1859

1870

Inama Lorenzo
Inama Pietro

Inama Urbano

Dopo la morte di Valentino il terreno pervenne ai tre figli.

1880

Inama Pietro

Nelle divisioni fra i fratelli il terreno pervenne a Pietro.

1891

1904

Inama Mansueta

Dopo la morte di Pietro il terreno pervenne alla figlia Mansueta.

 

 

559 560 561 562

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

p.1636

Cordini Baldassarre IV

 


 


SUPERFICIE 1891 mq

Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alla parti nord delle p.f. 563, 564 e 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud.

* Affittuario

d.1636

ca.1660

Cordini Nicolò V

Cordini Giovanni Antonio II

 

d.1660

1662

Conci Giovanni Antonio

La proprietà degli eredi di Giovanni Antonio Conci risulta dal confine sud delle p.f. 553 e 554. Molto probabilmente il Conci aveva acquisito il terreno dopo i vari aggiustamenti fra gli eredi di Baldassarre Cordini avvenuti intorno al 1660.

d.1662

1680

Inama Silvestro II

Dopo il 1662 Silvestro acquisiva il terreno dagli eredi di Giovanni Antonio Conci.

1680

1695

1699

Inama Giacomo II

Giacomo successe al padre Silvestro nella proprietà del terreno.

d.1699

1710

1744

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Giacomo il terreno passò al figlio Silvestro.

1744

1751 

Inama Giacomo Antonio

Mendini Pietro Antonio * 

Nel 1744 Giacomo Antonio Inama di Taio concesse il terreno a livello perpetuo a Pietro Antonio Mendini. Dopo la morte di Pietro Antonio il terreno transitò al figlio Antonio.

1751 

1752

Inama Giacomo Antonio

Mendini Antonio *

Antonio Mendini morì nel 1752. 

1753

ca.1760 

Inama Giacomo Antonio

Inama Giovanni Battista II *

L'utile e i miglioramenti del terreno passarono a  Giobatta Inama per poi pervenire a Francesco Mendini.

1762

1766 

1769

1780

1781 

Inama Giacomo Antonio

Mendini Francesco *

Dopo la morte di Francesco (1781) e di Giacomo Antonio Inama (1782), il terreno pervenne rispettivamente all'erede Panizza e come utile a Pietro Mendini, figlio di Francesco.
d.1782
1823
1825
1835
1836

Panizza Luigi
Mendini Pietro *

Nel 1835 la proprietà di Pietro Mendini risultava da confini del terreno a nord. Dopo la morte di Pietro il terreno passò al figlio Francesco.
1836
1854

Mendini Francesco

Nel 1854 Francesco ereditò questa parte di campo dal padre Pietro.

1854

1859

1880

1903 

Mendini Barbara

Inama Giacomo  

Barbara era figlia di Francesco Mendini. Da confini nel 1880 si trova che il terreno apparteneva a Giacomo Inama (Zitol) marito di Barbara.

1903

1904

Inama Francesco

Assegnato a Francesco dal padre Giacomo per legittima di parte materna.

 

 

563 564

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780   Mappa attuale

Rizzai

p.1636

Cordini Baldassarre IV 4 5

 

 

Il terreno dopo la morte di Baldassarre pervenne ai suoi eredi che dovrebbero essere stati due dei suoi figli maschi: Nicolò e Giovanni Antonio.

 


SUPERFICIE 2470 mq

La p.f. 564 non esiste più. Ritengo che la parte nord di questa p.f., assieme alle p.f. 559, 560 e alla parte nord della p.f. 558, fosse appartenuta alla canonica di Sanzeno. Il terreno della canonica da quanto appurato incrociando informazioni di diversi documenti, si estendeva in parte anche sulle p.f. 551, 552, 553 e 554 occupandone la parte a sud.


* Affittuario

d.1636

ca.1660

Cordini Nicolò V  4 5

Cordini Giovanni Antonio II

Dopo vari aggiustamenti il terreno pervenne a Maddalena, sorella dei due.

p.1662

Cordini Maddalena 4 5

Maddalena aveva sposato Giovanni Bergamo di Taio.

1662

1681

Inama Silvestro II 4 5

Silvestro acquistò il terreno da Maddalena Cordini.

1671

1681

Canonica di Sanzeno 4

Inama Silvestro II *

Nel 1671 la canonica di Sanzeno investì Silvestro Inama del terreno riconoscibile con i numeri 3 e 5.

1684

1699

Canonica di Sanzeno 4

Inama Giacomo II *

 

d.1699

1710

1744

Inama Silvestro III 5

1744

1751

Canonica di Sanzeno 4

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1744 la porzione 4 della canonica di Sanzeno transitò come investitura da Silvestro Inama a Pietro Antonio Mendini.

1744

1751

Inama Giacomo Antonio 5

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1744 Giacomo Antonio locò a nome paterno tutto il terreno, p.f.  563 a Pietro Antonio Mendini.

1751 

1752

Canonica di Sanzeno 4C

Inama Giacomo Antonio 5C

Mendini Antonio *

 

1753

1762 

Canonica di Sanzeno 4B

Inama Giacomo Antonio 5B

Mendini Bartolomeo *

 

1753 

1762

Canonica di Sanzeno 4A

Inama Giacomo Antonio 5A

Mendini Lucrezia *

Mendini Maria *

Le due sorelle erano figlie di Pietro Antonio Mendini. La loro proprietà è stata dedotta dai confini.

1753

1762 

Inama Giacomo Antonio 5BC

Mendini Francesco *

 

1766 

1769

1780

1781 

Canonica di Sanzeno 4ABC

Inama Giacomo Antonio 5ABC

Mendini Francesco *

Nel 1766 Giacomo Antonio Inama investì Francesco Mendini di tutto il terreno. Nel 1769 la proprietà di Francesco è stata dedotta da confini.
1782
1806
1825
1835

Canonica di Sanzeno 4

Panizza Luigi 5
Mendini Pietro *

 

Nel 1806 da confini si ricava che il terreno era livello Panizza. Questo perchè credo prima appartenesse a Giacomo Antonio Inama di Taio.

1854

1859

1863

Mendini Battista 4 5

Battista nel 1854 ereditò questo terreno dal padre Pietro Mendini. Contemporaneamente vennero a cadere gli oneri della canonica e di Giacomo Antonio Inama.

1880

1904

Inama Francesco 4 5

Giovanni Battista Mendini vendette il campo a Francesco Inama figlio di Giacomo "Zitol". Nel 1870 risulta proprietaria Barbara Mendini  nipote di Battista e madre di Francesco Inama.

 

 

565 566

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Mora

p.1677

Massenza Concio

 

 


SUPERFICIE 2508 mq

Il terreno era detto Pra del Conz perchè il prato nel Seicento apparteneva a Concio Massenza.
Nel 1728 il prato, assieme all'arativo alle Greute, entrava a far parte, per presumibile dono da parte di Anna Caterina Bombarda, del beneficio della Cappella Lauretana di Castel Bragher, per il quale il locatario, membro della famiglia Tamè, pagava uno staro di formento, uno staro segala e 4 Troni in denaro.

* Affittuario

1677

1713

1717

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati.

ca.1717

1723

Mendini Giacomo III

Mendini Giacomo Antonio II

Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato.

1723

1728

Mendini Giacomo Antonio I

Nel 1723 i due fratelli qui sopra cedettero questa parte di terreno a Giacomo Antonio fu Antonio Mendini.

1728

Bombarda Anna Caterina

Giacomo Antonio Mendini cedette il terreno ad Anna Caterina Bombarda.

1728

Bombarda Anna Caterina

Tamè Simone *

Anna Caterina era figlia del fu Giovanni Michele e moglie di Cristoforo Parteli di Sfruz. Anna Caterina investì nel 1728 per 19 anni Simone fu Vittore Tamè.

1743

1744

ca.1745

Cappella Lauretana C. Bragher

Tamè Simone *

La condizione di affittuario del Mendini traspare anche da confini di un terreno vicino.

1745

1753

Cappella Lauretana C. Bragher

Tamè Giuseppe *

Dopo Simone, seguì nella conduzione il figlio Giuseppe che nel 1753 dovette però rinunciarvi.

1753

1769

Cappella Lauretana C. Bragher

Inama Gaspare *

Il Tamè fu sostituito da Gaspare Inama.

d.1769

1780

1787

1807

1811

Cappella Lauretana C. Bragher

Tamè Giovanni Maria *

Dopo il 1769 fu investito del prato Giovanni Maria Tamè e dopo la sua morte, il figlio Giuseppe.
d.1811
1825
1840

Cappella Lauretana C. Bragher

Tamè Giuseppe *

Dopo la morte di Giuseppe divennero eredi i figli.

1840

1859

Cappella Lauretana C. Bragher

Tamè Vigilio *

Tamè Giovanni Maria *

Tamè Vittore *

Tamè Domenica *

Tamè Maria *

Dopo il 1850 i Tamè diventarono proprietari a tutti gli effetti del terreno.

1869

1870

Tamè Vittore

Tamè Vigilio

 

1902

1904

Tamè Vigilio

Tamè Dionigio

Tamè Emanuele

 

 

 

567 568

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Mora

p.1677

Massenza Concio

 

 


SUPERFICIE 1011 mq

Il terreno che nel Seicento era boschivo, apparteneva presumibilmente a Concio Massenza e si estendeva anche sul territorio di Coredo. Il luogo era anche detto Pradaz o anche Parissole e dopo il 1780 passò in mano a Romedio Maria Mendini.

1677

1713

 

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

Acquisito da Giovanni Romedio Fuganti del quale Concio Massenza era "affitalino" e nel 1677 ceduto ai due fratelli Mendini qui a fianco riportati.

1713

1737

Mendini Antonio VII

Giacomo e Giacomo Antonio erano figli del fu Giacomo Mendini sopra riportato.

d.1737

1763

Mendini Giacomo III

Da Giacomo il terreno passò al figlio Giacomo Antonio che abitava a Sanzeno.

d.1763

ca.1765

Mendini Giacomo Antonio III

Dopo la morte di Giacomo Antonio il terreno passò al figlio Giacomo Antonio.

d.1765

1780

Mendini Giacomo Antonio IV

Come appare nel Catasto Teresiano Giacomo Antonio era di Sanzeno. Il terreno fu poi acquisito dallo zio Romedio Maria.

d.1780

1798

Mendini Romedio Maria

 

d.1798

1805

Mendini Romedio

Il terreno dopo la morte di Romedio Maria, passò al figlio Romedio che nel 1805 lo vendette a Giacomo Inama.

1805

1806

Inama Giacomo

Nel 1806 Giacomo, figlio di Giuseppe Inama, vendette il terreno a Giovanni Maria Tamè.

1806

1811

Tamè Giovanni Maria

Giovanni Maria acquisì il terreno da Giacomo figlio di Giuseppe Inama.
d.1811
1825

Tamè Domenica

Domenica era vedova di Giovanni Maria Tamè.

1825

1840

Tamè Giuseppe

 

1840

1859

Tamè Vittore eredi

 

1904

1905

Tamè Matilde

La proprietà di Matilde risulta dal Libro di Impianto del Catasto del 1904. Nel 1905 il prato fu messo all'incanto.

1906

1910

Inama Eugenio

Eugenio acquisì il terreno all'asta in danno delle eredi di Matilde Tamè.

d.1921

Inama Alessandro

 

 

 

569

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Mora

p.1677

Massenza Concio

 

 


SUPERFICIE 730 mq

Detto anche "Pra del Conz".

1677

1713

 

Mendini Giacomo II

Mendini Antonio VI

 

1713

1720

Mendini Giacomo Antonio I

Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Mendini sopraccitato e divenne proprietario del terreno dopo la morte del padre. Giacomo Antonio assegnò il prato alla figlia Margherita maritata con Francesco Barisella di Tuenno.

1721

1728

1738

Mendini Margherita

 Nel 1738 Margherita vendette il prato ai coniugi Vittore e Caterina Tamè per 36 Ragnesi.

1738

1744

Tamè Vittore

 

d.1744

1751

Tamè Caterina

Caterina figlia di Vittore Tamè  possedette il campo assieme alla madre Caterina.

1751

Mendini Bartolomeo

Caterina figlia di Vittore Tamè e sua madre Caterina vendettero il prato a Bartolomeo Mendini per 30 Ragnesi. In seguito il Mendini cedette il prato a Giobatta Inama.

1754

Inama Giovanni Battista

Giovanni Battista che aveva ricevuto il prato in garanzia di un prestito, lo rivendette a Bartolomeo Mendini.

1754

1769

Mendini Bartolomeo

Da Bartolomeo il prato passò al figlio Giovanni.

1780

1802

Mendini Giovanni

 

1802

1806

Mendini Matteo

Nel 1802 Maria Caterina Inama, vedova di Giovanni Mendini, vendette il prato al cognato Matteo.

1806

1825

Inama Giacomo

Nel 1806 Giacomo figlio di Giuseppe Inama acquisì il prato da Matteo Mendini per 150 Ragnesi. Dopo la morte di Giacomo il terreno pervenne ai due figli Giacomo e Giovanni.
1825

Inama Giacomo

Inama Giovanni

Già nel 1825 il prato fu acquisito da Giovanni.

1825

1855

Inama Giovanni

Giovanni era figlio di Giacomo Inama.

1855

1858

Inama Eugenio

Dopo la morte di Giovanni il prato pervenne al figlio Eugenio.

1858

1860

Inama Luigia

Nel 1858 il prato venne assegnato a Luigia sorella di Eugenio Inama.

1860

Eccher Andrea

Eccher Felice

Nel 1860 Luigia Inama in Noldin vendette il prato ai fratelli Eccher per 90 Fiorini.

1870

1904

Eccher Andrea

 

d.1904

Eccher Enrico

 

 

 

570

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pra Grand

p.1778

Comunità di Dermulo


 




Era detto anche Pra Comun.

Oggi questa p.f. ha raggruppato le p.f. 571, 572, 573 e 574 e si presenta divisa in 570/1, 570/2 e 570/3.

Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento.

1778

1780

1784

Mendini Giovanni

Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano su questo assicurati in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio.

1785

1818

Comunità di Dermulo

Il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo.
1818
1821

Mendini Giacomo

Giacomo figlio di Romedio Maria Mendini abitante a Taio, comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo. Nel 1818 risultava già suo da confini della p.f. 587.
1825
1838

Mendini dott. Romedio

Dopo  la morte di Romedio il terreno passò al figlio Camillo.
1838
1856

Mendini Camillo

Camillo morì nel 1856 e il prato passò allo zio don Giacomo.

1856

1859

1875

Mendini don Giacomo

Dopo la morte di don Giacomo il prato passò ai nipoti figli del defunto fratello Giuseppe.

1870

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi.

1882

1892

Mendini Luigi


 

1892

1893

1894

Mendini Arnaldo
Mendini Ludovico
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini.
1898 Mendini Arnaldo  
1902
1904
Mendini Celeste Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini.
La proprietà si riferisce alla p.f. 570/1
1904
1910
Inama Romedio La p.f. 570/1

1895

1904

Strada erariale

La particella 570/2 apparteneva all'Imperial Reggio Erario.

 

 

571

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pra Grand

p.1778

Comunità di Dermulo



 




Era detta anche Pra Comun.

Oggi questa p.f.
 è stata assorbita dalla p.f. 570.

Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento.

1778

1780

1784

Mendini Giovanni

Giovanni acquistava dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano su questo assicurati in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio.

1785

1818

Comunità di Dermulo

Il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo.
1818
1821

Mendini Giacomo

Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo.
1825
1838

Mendini dott. Romedio

Dopo  la morte di Romedio il terreno passò al figlio Camillo.
1838
1856

Mendini Camillo

Camillo morì nel 1856 e il prato passò allo zio don Giacomo.

1856

1859

1875

Mendini don Giacomo

Dopo la morte di don Giacomo il prato passò ai nipoti figli del defunto fratello Giuseppe.

1875

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi.

1882

Mendini Luigi

 

1892

Mendini Arnaldo
Mendini Ludovico
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini.
1898 Mendini Arnaldo  
1902 Mendini Celeste Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini.
1904 Inama Romedio  

 

 

572 573

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pra Grand

1744

1763

Comunità di Dermulo 1

Mendini Giacomo III 2

 

 




Era detta anche Pra Comun.

Oggi questa p.f.
 è stata assorbita dalla p.f. 570.

Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento. Infatti il prato  che nel CaTer era intestato a Romedio Maria Mendini e che misurava 699 Pertiche ossia 2500 mq, si dice che confinava con la strada a ovest, a sud con Bartolomeo Mendini e dalle altre parti con il comune. Per cui si potrebbe riconoscere questo prato con la parte ovest della futura p.f. 573.

1763

1767

1778

Comunità di Dermulo 1

Mendini Romedio Maria 2

Dopo la morte di Giacomo la porzione 2 passò al figlio Romedio Maria. Nel 1767 Romedio Maria poneva questo prato di 7 stari come assicurazione di prestito.

1778

1780

1784

Mendini Giovanni 1.

Mendini Romedio Maria 2

Giovanni acquistò dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati su tale prato in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio. La proprietà di Romedio Maria risulta dal CaTer e nel 1784 dal confine nord dei campi del Raut.

1785

1818

Comunità di Dermulo 1

Mendini Romedio Maria 2

Il prato posseduto da Giovanni ritornò in mano alla comunità di Dermulo.
1818
1821

Mendini Giacomo 1 2

Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo e quindi divenne l'unico proprietario del grande appezzamento.
1825
1838

Mendini dott. Romedio

Dopo la morte di Romedio il prato passò al fratello Giuseppe.

d.1838

1848

1863

1864

Mendini Giuseppe

Nel 1848 e 1863 la proprietà Mendini si è rilevata anche dai confini.

1864

1870

1882

Mendini Celeste

Mendini Luigi

Mendini Filippo

Nel 1882 i fratelli sciolsero la comproprietà e il prato pervenne completamente a Luigi.

1882

Mendini Luigi

 

1892

Mendini Arnaldo
Mendini Ludovico
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini.
1898 Mendini Arnaldo  
1902 Mendini Celeste Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini.
1904 Inama Romedio  

 

 

574

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Pra Grand

p.1778

Comunità di Dermulo 1

Guelmi Alberto e Nicolò 2

Mendini Bartolomeo * 2

Il Mendini possedeva la parte a monte del prato.

 

 




Era detta anche Pra Comun.

Oggi questa p.f. è stata assorbita dalla p.f. 570.

Una piccola parte di questa p.f. apparteneva al maso Guelmi che possedeva la contigua p.f. 1485/2 e 1486/4 sul CC di Coredo.

Molto probabilmente il prato comunale prima della vendita al Mendini era rappresentato solamente dalla odierna p.f. 570/1. Detta p.f. misurando poco più di 10.000 mq, corrisponde quindi ai circa 20 Stari dichiarati nel Settecento.


* Affittuario

1778

1780

1784

Mendini Giovanni 1

Guelmi Alberto e Nicolò 2

Mendini Bartolomeo * 2

Giovanni acquistò dal comune di Dermulo il prato, accollandosi i 300 Ragnesi che erano assicurati sullo stesso, in favore dei fratelli don Gaspare e Antonio Chilovi di Taio.
Bartolomeo Mendini possedeva la parte a monte del prato.

1785

1818

Comunità di Dermulo 1

Guelmi Alberto e Nicolò 2

Mendini Bartolomeo * 2

Nel 1785 il prato ritornò in mano alla comunità di Dermulo.
Il Mendini possedeva la parte a monte del prato.
1818
1821

Mendini Giacomo 1

Martini Antonio 2

Il Mendini comperò il prato all'asta dalla comunità di Dermulo.
Il Martini possedeva la parte a monte del prato.
1825

Mendini dott. Romedio 1

Martini Antonio 2

 

1848

1863

Mendini Giuseppe  1
Martini don Carlo 2

 

1870

Mendini Celeste  1

Mendini Luigi  1

Mendini Filippo  1

Martini don Carlo 2

 

1882

Mendini Luigi

 

1892

Mendini Arnaldo
Mendini Ludovico
Arnaldo e Ludovico erano figli di Luigi Mendini.
1898 Mendini Arnaldo  
1902 Mendini Celeste Celeste risiedeva a Cavalese. Si dice che Celeste aveva acquistato anche la p.f. 1485/2 su Coredo. Quindi se ne ricava che qualcuno dei suoi avi tra il 1870 e il 1874 aveva acquisito a sua volta questo terreno dagli eredi Martini.
1904 Inama Romedio  

 

 

575 576

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Raut

ca.1750

Comune di Dermulo

 


SUPERFICIE 3038 mq

Probabilmente alla metà del Settecento, assieme alle p.f. 577, 580, 578 e 579 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini.

1778

1780

1783 

Mendini Bartolomeo

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno.
1783
1825
1832

Mendini Matteo

Nel 1786 Matteo assicuraò la moglie Teresa Paoli. Il terreno poi perverrà alle due figlie Margherita e Teresa ed infine toccherà a quest'ultima.
1837
1852

Mendini Teresa

Teresa, figlia di Matteo Mendini aveva sposato in prime nozze Francesco Paoli e in seconde nozze Stefano Inama di Sanzeno.

1859

Inama Stefano

Stefano era figlio di Teresa Mendini.

1870

Inama Maria

Suor Maria figlia di Stefano Inama era rappresentata dal fratello Stefano fu Stefano Inama.

p.1876

Inama Lorenzo

Nel 1876 Lorenzo Inama di Coredo, figlio di Stefano, vendeva il terreno a Romedio Endrizzi per 150 Fiorini.

1876

1880

1887

Endrizzi Romedio

Dopo la morte di Romedio il terreno passò al figlio Francesco.

1887

1899

Endrizzi Francesco

Il terreno in seguito fu messo all'asta.

1899

1902

1904

1945

Eccher Enrico

Enrico Eccher si aggiudicava il terreno all'asta in danno di Francesco Endrizzi, al prezzo di 126 Fiorini.

1945

Eccher Enrico eredi

 

 

 

577 580

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

ca.1750

Comune di Dermulo


 


SUPERFICIE 1715 mq

Probabilmente alla metà del Settecento assieme alle p.f. 578, 579, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini.

Le p.f. oggi sono attraversate dalla strada provinciale per Coredo e si presentano frazionate in 577/1, 577/2, 577/3, 580/1, 580/2 e 580/3. La superficie sopra indicata si riferisce al terreno coltivabile (p.f. 577/1)

d.1750

1778

1780

1783

Mendini Bartolomeo

 
1783
1825
1832

Mendini Matteo

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurò la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte, avvenuta nel 1834.
1834
1837

Mendini Margherita

Dopo la morte di Matteo il terreno pervenne alla figlia Margherita, la quale nel 1837 lo trasferì a Nicolò fu Giovanni Valentini di Tassullo.
1837
1842

Valentini Nicolò

Nel 1842 Anna vedova di Nicolò Valentini, vendette il terreno a Giacomo e Giuseppe Endriocher.
1842
1848

Endriocher Giacomo

Endriocher Giuseppe

Il terreno sarà poi esclusiva di Giacomo e alla sua morte passerà ai figli Celeste e Orsola.
1849

Endriocher Celeste

Endriocher Orsola

Il terreno nelle divisioni col fratello Celeste toccò a Orsola che successivamente, dobbiamo arguire, lo alienò al Mascotti.
1851

Endriocher Orsola

 

1859

1870

1876

1882

Mascotti Pietro

Nel 1876 la proprietà risulta del Mascotti dal confine ovest delle p.f. 575-576. Nel 1882 invece dal confine est della 578, 579.

1888

1904

1910

Mascotti Giuseppe

Giuseppe era figlio  del fu Pietro Mascotti.

 

 

578 579

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

ca.1750

Comune di Dermulo


 


SUPERFICIE 1438 mq

Probabilmente alla metà del Settecento assieme alle p.f. 577, 580, 575 e 576 il terreno, proprietà comunale, era ancora coperto da bosco e in seguito fu messo a coltura da Bartolomeo Mendini.

La p.f. 578 oggi è attraversata dalla strada provinciale per Coredo e si presenta frazionata in 578/1, 578/2 e 578/3. La superficie indicata si riferisce alle p.f. 578/1 e 579.

d.1750

1778

1780

1783

Mendini Bartolomeo

Nel 1778 la proprietà di Bartolomeo risulta anche dal confine nord della p.f. 620.
1783
1825
1832

Mendini Matteo

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Matteo questo terreno. Nel 1786 Matteo assicurò la moglie Teresa Paoli che quindi lo deteneva fino alla sua morte avvenuta nel 1834. Nel 1836 le sorelle Margherita e Teresa trasferirono alla sorella Maria il presente terreno, in quanto le prime furono eredi universali del padre.
1836
1838
1848
1859

Mendini Maria

Maria figlia di Matteo Mendini aveva sposato Andrea Martini e abitava al Maso Voltoline. Nel 1848 da confini della p.f. 581, 582 risultava infatti proprietario Andrea Martini.

1882

1902

Eccher Felice

 

1902

1904

1906

Eccher Francesco

Nel libro di impianto del Catasto, si dice che nel 1902 ci fu il decreto divisionale fra i due fratelli Enrico e Francesco. Quindi anche questa p.f. era appartenuta al padre Felice.

d.1906

1910

Eccher Narciso

Eccher Gisella

La proprietà degli eredi di Francesco Eccher risulta dal prospetto di esproprio per la costruzione dell'acquedotto irriguo.

 

 

581 582 583

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

p.1722

Comune di Dermulo

Non è dato a saper di chi fosse il terreno prima del 1715. Non figurava comunque nelle disponibilità dei due fratelli Inama, che forse, quindi, l'avevano acquistato dalla comunità. 

 


SUPERFICIE 3200 mq


La p.f. 582, oggi si presenta frazionata in 582/1 e 582/2.


1715

1722

1742

Inama Giovanni Giacomo I 2

Inama Ottavio 1

Nel 1715 i fratelli Inama figurano per la prima volta confinanti a monte del terreno dei Panizza (p.f. 584). Così pure nel 1722 e nel 1742. Nel 1747 la porzione di Ottavio per qualche motivo era già transitata a Giovanni Battista Cescatti di Taio. Dopo il 1731 la porzione di Giovanni Giacomo I passerà al figlio Giovanni Giacomo II.

d.1742

p.1747

ca.1758

 

Cescatti Giovanni Battista 1

 

Nel 1758 Giovanni Battista era già morto. Nel 1767 troviamo Antonio Cescatti probabilmente suo figlio.

d.1731

1742

1751

 

Inama Giovanni Giacomo II 2

 

Il terreno dopo il 1751 finirà in mano a Bartolomeo Mendini.

d.1758

1767

 

 

Cescatti Antonio 1

 

Nel 1767 Antonio vendeva la porzione 1 a Bartolomeo Mendini.

1767

1780

1783

1786

 

Mendini Bartolomeo 1 2

Bartolomeo poco dopo acquisirà anche la parte di Giovanni Giacomo Inama.

1786

d.1800

Mendini Teresa

 

Teresa figlia di Bartolomeo aveva sposato Michele Busetti di Taio. Probabilmente il terreno le fu assegnato come legittima. Dopo il 1800 il terreno fu acquistato da Antonio figlio di Giovanni Francesco Inama.

1818

1848

1864

Inama Antonio

Nel 1818 la proprietà di Antonio risulta anche dal confine ovest della futura p.f. 578. Nel 1864 Antonio assegnava il terreno al figlio Giuseppe.

1859

1864

1871

1904

Inama Giuseppe

Giuseppe era figlio di Antonio Inama. A quanto risulta l'assegnazione del terreno a Giuseppe da parte di Antonio è avvenuta nel 1864.
1907 Inama Ferdinando
Inama Modesto
Inama Romedio
Inama Angelo
Inama Candido

I cinque figli del fu Giuseppe Inama vennero in possesso del terreno per aggiudicazione ereditaria.

 

 

 

584

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Raut

1694 

p.1715

1722

 

 

Panizza Pietro Lorenzo 1

Massenza Bartolomeo *

Mendini Giovanni *

Nel 1694 Pietro Lorenzo aveva investito il Massenza e suo genero Mendini.

 


SUPERFICIE 1100 mq

Il terreno assieme alla p.f. 585 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini.

Nel Settecento il terreno era frazionato trasversalmente come evidenziato dai numeri 1, 2 e 3, mentre dopo il 1808, nelle assegnazioni di Giovanni Francesco Inama, la suddivisione fu fatta longitudinalmente come evidenziato dalle lettere A, B e C.

Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut.

Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini  (future p.f. dal 584 e 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e 1 Minela e più di 2,5 Quarte di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra.



* Affittuario

p.1715

 

 

Comunità di Dermulo 3

 

d.1715

1722 

Emer Vittorio 2 3

Nel 1722 Vittorio Emer vendeva le porzioni 2 e 3 a Ferdinando Panizza che acquisiva a nome del padre Pietro Lorenzo.

d.1722

ca.1740

Panizza Pietro Lorenzo 1 2 3

Massenza Bartolomeo *

Mendini Giovanni *

 

Dopo il 1722 l'investitura proseguì fino a circa il 1740 con Bartolomeo Massenza e Giovanni Mendini. 

d.1740

1742

1745

 

Panizza Ferdinando 1 2 3
Mendini Bartolomeo *

Dopo la morte di Pietro Lorenzo, subentrò come proprietario il figlio Ferdinando e come livellario Bartolomeo figlio di Giovanni Mendini. Nel 1742 Bartolomeo vendette la porzione 1 a Cristano Emer.

1742

1747 

 

Panizza Pietro Antonio 1
Emer Cristano *

Nel 1747 Cristano Emer rivendette la porzione 1 a Bartolomeo Mendini. 

d.1747

1747 

 

Panizza Pietro Antonio 1
Mendini Bartolomeo *

 

1751

1753

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Mendini Bartolomeo * 2 3

Emer Cristano * 1

 

1753

1767

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Emer Cristano * 1 2 3

Nel 1753 Cristano riscattava il terreno da Bartolomeo Mendini. Nel 1767 Cristano Emer era costretto a vendere il terreno a Bartolomeo Mendini.

1767

1780

1783

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Mendini Bartolomeo *

 

1783

1784

1787

1794

Panizza Pietro Antonio 1 2 3

Mendini Romedio *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferì dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. (forse solo sulla 585)

1794

1800

Panizza Domenico 1 2 3

Mendini Romedio *

Nel 1794 dopo la morte di Pietro Antonio gli succedete il figlio Domenico come dominio diretto, il quale investiva Romedio Mendini del terreno. Come canone erano previsti due stari di frumento e due stari di segale. Nel 1800 Romedio vendette il terreno nel suo complesso a Giovanni Francesco Inama per l'importo di R. 587 X27.

1800

1808

Panizza Domenico 1 2 3

Inama Giovanni Francesco *

Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno al figlio Pietro.
1808
1825
1848

Inama Pietro (1 2 3) C

A Pietro era toccata la porzione C, che corrispondeva grosso modo a questa p.f. 
1848
1855

Inama Baldassarre (1 2 3) C

Dopo il 1848 il terreno viene ereditato dal fratello Baldassarre. Nel 1848 la proprietà di Baldassarre risulta anche dal confine ovest della p.f. 583.
Dopo la morte di Baldassarre il terreno passò al figlio Pietro.

d.1855

1859

1866

1870

1894

Inama Pietro

Dopo la morte di Pietro il terreno passò ai due figli Maria e Elia.

1897

1904

Inama Elia
Inama Maria

Eredi del padre Pietro Inama.

 

 

585

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1694 

p.1715

1722

 

 

Panizza Pietro Lorenzo 1

Massenza Bartolomeo *

Mendini Giovanni *

Nel 1694 Pietro Lorenzo aveva investito il Massenza e suo genero Mendini.

 

 


SUPERFICIE 1356 mq (p.f. 585/2)

SUPERFICIE 3000 mq (p.f. 585/1)

Il terreno assieme alla p.f. 584 apparteneva nel Seicento alla famiglia Panizza di Taio, la quale l'aveva dato in investitura nel 1694 a Bartolomeo Massenza e a suo genero Giovanni Mendini.

Nel Settecento il terreno era frazionato trasversalmente come evidenziato dai numeri 1, 2 e 3, mentre dopo il 1808, nelle assegnazioni di Giovanni Francesco Inama, la suddivisione fu fatta longitudinalmente come evidenziato dalle lettere A, B e C.


Nel rinnovo di investitura del 1794 fu concesso a Romedio Mendini figlio del fu Bartolomeo. In tale frangente si dice che il terreno era chiamato in antico Grezot, ossia al Pozzo ed a quel tempo al Raut.


Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Romedio Mendini  (future p.f. 584 e 585) era formata da 4 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

Da una perticazione del 1800 risultò misurare ben 17 Stari e una Minela e più di due Quarte e mezza di "lastivo e gregivo" da cui suppongo il nome "Grezot" visto sopra.

La p.f. 585, oggi si presenta frazionata in 585/1 e 585/2.

* Affittuario

p.1715

 

 

Comunità di Dermulo 3

 

d.1715

1722 

Emer Vittorio 2 3

Nel 1722 Vittorio Emer vendette le porzioni 2 e 3 a Ferdinando Panizza che acquisì a nome del padre Pietro Lorenzo.

d.1722

ca.1740

Panizza Pietro Lorenzo 1 2 3

Massenza Bartolomeo *

Mendini Giovanni *

 

Dopo il 1722 l'investitura proseguì fino a circa il 1740 con Bartolomeo Massenza e Giovanni Mendini. 

d.1740

1742

1745

 

Panizza Ferdinando 1 2 3
Mendini Bartolomeo *

Dopo la morte di Pietro Lorenzo, subentrò come proprietario il figlio Ferdinando e come livellario Bartolomeo figlio di Giovanni Mendini. Nel 1742 Bartolomeo vendette la porzione 1 a Cristano Emer.

1742

1747 

 

Panizza Pietro Antonio 1
Emer Cristano *

Nel 1747 Cristano Emer rivendette la porzione 1 a Bartolomeo Mendini. 

d.1747

1747 

 

Panizza Pietro Antonio 1
Mendini Bartolomeo *

 

1751

1753

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Mendini Bartolomeo * 2 3

Emer Cristano * 1

 

1753

1767

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Emer Cristano * 1 2 3

Nel 1753 Cristano riscattò il terreno da Bartolomeo Mendini. Nel 1767 Cristano Emer fu costretto a vendere il terreno a Bartolomeo Mendini.

1767

1780

1783

 

 

Panizza Pietro Antonio 1 2 3
Mendini Bartolomeo *

 

1783

1784

1787

1794

Panizza Pietro Antonio 1 2 3

Mendini Romedio *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio Romedio questo terreno. Nel 1784 il terreno era assicurato per un capitale di 20 Ragnesi nei confronti di Romedio Chilovi. Nel 1787 Romedio Mendini trasferì dalle Fasse a questo terreno, l'assicurazione dotale della moglie Margherita. (forse solo sulla 585)

1794

1800

Panizza Domenico 1 2 3

Mendini Romedio *

Nel 1794 dopo la morte di Pietro Antonio gli succedete il figlio Domenico come dominio diretto, il quale investì Romedio Mendini del terreno. Come canone erano previsti due stari di frumento e due stari di segale. Nel 1800 Romedio vendette il terreno nel suo complesso a Giovanni Francesco Inama per l'importo di R. 587 X27.

1800

1808

Panizza Domenico 1 2 3

Inama Giovanni Francesco *

Nel 1808 Giovanni Francesco Inama assegnava il terreno ai figli Giacomo Antonio e Baldassarre.
1808
1825

Inama Giacomo Antonio (1 2 3) A

Inama Baldassarre (1 2 3) B

La porzione A pervenne a Giacomo Antonio mentre la porzione B a Baldassarre. Prima del 1828 la porzione A fu ceduta da Giacomo Antonio a Mattia Mendini.

1828

1832 

Mendini Mattia (1 2 3) A

La proprietà di Mattia risultava dal confine est della p.f. 586.  Forse dopo la morte di Mattia il terreno ritornò in mano a Giacomo Antonio Inama o forse, fu Filippo figlio di Giacomo Antonio ad riacquistare la porzione A dagli eredi di Mattia Mendini e la porzione B dagli erdi di Baldassarre.

d.1848 

1859

1870

1880

Inama Filippo  (1 2 3) A B

In mano di Filippo pervennero le due porzioni A e B. Dopo la morte di Filippo il terreno pervenne al figlio Giacomo.

1880

1904

Inama Giacomo (1 2 3) A B

Giacomo era figlio di  Filippo Inama.

 

 

586

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1710

1722

1745

 

Inama Silvestro

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini.

VAI ALLA PF 588


SUPERFICIE 1440 mq

In passato era detto Grezzot.

Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 588 e 587 formava un unico terreno.


Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.


* Affittuario

1745

1751

Inama Giacomo Antonio

La proprietà è confermata anche da quanto appare fra i confinanti del terreno a monte. Giacomo Antonio ereditava il terreno alla morte del padre Silvestro Inama. In seguito Giacomo Antonio sembra abbia ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini.

1758

1780

1783

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Almeno dal 1758 Bartolomeo risultava possedere il terreno a livello.

1783

1786

1790

1800

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno. Nel 1784 Bartolomeo padre assicurò su questo terreno un suo debito con don Giovanni Chilovi, dell'importo di R. 59:2:8
Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior e quindi nel 1794 risultava a suo nome. Nel 1800 la proprietà risultava anche dal confine ovest della futura p.f. 585.

d.1794

1800

Mendini Orsola

Schadler Annamaria

Orsola era una sorella di Romedio Maria Mendini, la quale era venuta in possesso del terreno in quanto creditrice di Bartolomeo.
La Schadler era la moglie di Romedio Maria Mendini che aveva beneficiato di questo terreno da parte di Orsola e il qual terreno vendette a Romedio Chilovi.
1800
1818

Chilovi Romedio

Nel 1800 il Chilovi acquistò il terreno dalla vedova di Romedio Maria Mendini. Nel 1818 la proprietà risultava anche da confini della p.f. 587.
1825
1828
1829

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio

Nel 1828 il terreno detto al Raut risultava dei fratelli Gaspare e Antonio figli del fu Romedio Chilovi di  Taio, ai quali venivano pignorate le vendemmie e la foglia dei gelsi per un debito nei confronti della primissaria.
p.1855

Chilovi Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi.

1855

1859

1870

1880

1904

Tamè Vigilio

Nel 1855 Vigilio comperò il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul terreno c'era una pianta di noce. Nel 1880 la proprietà di Vigilio risultava anche dal confine ovest della p.f. 585.
Dal libro d'impianto del catasto risulta che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850.

1917

Tamè Dionigio

Tamè Cesare

Tamè Emanuele  

 

 

 

587

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1710

1722

1745

 

Inama Silvestro

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini.


SUPERFICIE 1350 mq

In passato era detto Grezzot.

Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 588 e 586 formava un unico terreno.

Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini  (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

* Affittuario

1745

1751

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra abbia ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini.

1758

1780

1783

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

 

1783

1786

1818

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno. Nel 1784 il terreno era obbligato nei confronti della Primissaria di Dermulo.
Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo Junior.
Nel 1818 Bartolomeo figlio del fu Bartolomeo Mendini vendette il terreno a Romedio fu Giuseppe Mendini per 45 Fiorini.
1818
1825
1828
1846

Mendini Romedio

Romedio era figlio del fu Giuseppe Mendini. Alla morte di Romedio il terreno passò alla figlia Teresa.

1846

1886

Mendini Teresa

Teresa figlia di Romedio Mendini e moglie di Pietro Inama ereditò il campo alla morte del padre.

1886

Inama Elia

Inama Germano

Alla morte della madre Teresa Mendini i due figli Elia e Germano ereditarono il terreno.

p.1891

Inama Germano

Il terreno entrò nelle disponibilità del solo Germano.

1891

1904

Tamè Vigilio

Nel 1891 Vigilio Tamè si aggiudicò il terreno in danno dell'assente Germano Inama.

 

 

588

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1710

1722

1745

 

Inama Silvestro

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini.


SUPERFICIE 1530 mq

In passato era detto Grezzot.

Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 590, 586 e 587 formava un unico terreno.

Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini(future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

Nel 1822 Bartolomeo fu Bartolomeo fu Bartolomeo Mendini vendette una parte di terreno posto a monte, a Matteo fu Bartolomeo Mendini.

Da confini relativi alle p.f. più a valle 589-590 risulterebbe che questa p.f. 588 fosse stata di proprietà di Teresa moglie di Pietro Inama.
Evidentemente questa p.f. faceva parte di un unico terreno assieme alle p.f. 589-590 che confinava a est con Teresa Mendini che però non era la n. 588 ma la n. 587!!

* Affittuario

1745

1751

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio ereditaò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini.

1758

1780

1783

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

 
1783
1786
1788

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Mendini Matteo *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnavò al figlio omonimo questo terreno.
Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior.
1818

Chilovi Romedio

La proprietà del Chilovi risultava dal confine ovest della p.f. 587.
1825
1828
1829

Chilovi Gaspare

Chilovi Antonio 

Nel 1828 il terreno, detto al Greggiot, risultava dei fratelli Gaspare e Antonio figli del fu Romedio Chilovi di  Taio, ai quali venivano pignorate le vendemmie e la foglia dei gelsi per un debito nei confronti della primissaria.
p.1855

Chilovi Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Romedio Chilovi.

1855

1859

1863

1870

1881

1904

Tamè Vigilio

Nel 1863 e nel 1881 la proprietà Tamè risultava anche dai confini est delle p.f. 589 e 590.
Nel 1855 Vigilio comperò il terreno da Giuseppe Chilovi per 164 Fiorini e 30 Carantani. Si dice che sul terreno c'era una pianta di noce.
Dal libro d'impianto del catasto risulta che Vigilio figlio del fu Giuseppe Tamè era venuto in possesso del terreno in base al documento del 1855, all'usocapione e all'aggiudicazione esecutiva del 1850.

1917

Tamè Dionigio

Tamè Cesare

Tamè Emanuele  

  

 

 

589

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1710

1722

1745

 

Inama Silvestro

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini.


SUPERFICIE 1200 mq

In passato era detto Grezzot.

Nel 1710 questa p.f. assieme alla 586, 590, 588 e 587 formava un unico terreno.

Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

La
piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589.

Nel 1878 si dice che nel campo crescevano dei gelsi.

* Affittuario

1745

1751

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini.

1758

1780

1783

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

 
1783
1786

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

 

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnò al figlio omonimo questo terreno.
Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior.
1818

Chilovi Romedio

 

1825

p.1863

Chilovi Antonio

Antonio era figlio del fu Romedio Chilovi di Taio. Nel 1863 Antonio vendette il terreno formato anche dalla p.f. 589, a Filippo Eccher che acquistò per se e il fratello Lorenzo, per l'importo di 368:48 Fiorini. 

1863

Eccher Filippo

Eccher Lorenzo

 

1870

1878 

1881

Eccher Filippo

Nel 1881 la proprietà di Filippo risulta anche dal confine nord della p.f. 589.

1904

Eccher Andrea

 
d.1913

Eccher Fortunato

 

 

 

 

590

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Raut

1710

1722

1745

 

Inama Silvestro

Mendini Pietro Antonio *

Nel 1722 sembra fosse livellario di Silvestro, Pietro Antonio Mendini.


SUPERFICIE 1624 mq

In passato era detto Grezzot.

Nel 1710 questa p.f. assieme alla 589, 586, 588 e 587 formava un unico terreno.

Nel 1783 al momento dell'assegnazione paterna, la parte di Bartolomeo Mendini (future p.f. dal 586 al 590) era formata da 5 filari di viti e da 5 vanezze di arativo.

La piccola particella prativa 590 non esiste più, il numero è stato attribuito alla parte sud della p.f. 589.

* Affittuario

1745

1751

Inama Giacomo Antonio

Giacomo Antonio ereditò il terreno alla morte del padre Silvestro. In seguito Giacomo Antonio sembra avesse ceduto il terreno alla chiesa, della quale, almeno dal 1758 era livellario Bartolomeo Mendini.

1758

1767

1780

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Mendini Maddalena *

Nel 1767 la proprietà degli eredi di Giacomo Mendini è confermata anche dal confine sud della p.f. 572-573.
1783
1786

Primissaria di Dermulo

Mendini Bartolomeo *

Nel 1783 il padre Bartolomeo assegnava al figlio omonimo questo terreno.
Nel 1786 sul terreno veniva assicurata la dote di Domenica Bacca moglie di Bartolomeo junior.
1818

Chilovi Romedio

 

1825

p.1863

Chilovi Antonio

Antonio era figlio del fu Romedio Chilovi di Taio. Nel 1863 Antonio vendette il terreno formato anche dalla p.f. 589, a Filippo Eccher che acquistò per se e il fratello Lorenzo, per l'importo di 368:48 Fiorini.

1863

Eccher Filippo

Eccher Lorenzo

 

1870

1881

Eccher Lorenzo

Lorenzo era figlio del fu Lorenzo Eccher.

1881

1904

Eccher Andrea

Nel 1881 Lorenzo Eccher in procinto di partire per il Brasile, vendette il terreno al fratello Andrea.
d.1913

Eccher Fortunato

 

 

 

 

591 592

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Visenzi

ca.1500

Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo



 


SUPERFICIE 3270 mq

E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo.

La p.f. 591 oggi non esiste in quanto assorbita dalla p.f. 592.

Dal 1665 il terreno non figurava diviso in due porzioni, ma bensì posseduto indiviso da due persone.

* Affittuario

p.1553

Inama Gaspare II

 

d..1553

1614

Inama Ercole

Ercole muore nel 1614 e il terreno passa alle due figlie Margherita e Maddalena.

d.1614

Inama Maddalena

Inama Margherita

Tramite il matrimonio il terreno così pervenne indiviso alle famiglie Chilovi e Cordini.

ca.1635

Cordini Simone III

Chilovi Giacomo

Dopo la morte di Simone e Giacomo, mariti rispettivamente di Maddalena e di Margherita, il prato pervenne indiviso a ai fratelli Simone IV e Ercole Cordini e a Gaspare Chilovi.

ca.1660

Cordini Simone IV

Cordini Ercole

Chilovi Anna Maria

Il notaio Barbacovi acquisterà dai fratelli Cordini la metà indivisa del prato. L'altra metà apparteneva ad Anna Maria Chilovi.

p.1665

Barbacovi Udalrico

Chilovi Anna Maria

Dovrebbe essere stato Giulio Bonaventura Sardagna.

1665

Massenza Vittore

Guelmi Simone

Vittore Massenza acquistò il prato dal notaio Udalrico Barbacovi e lo assegnò alla moglie Lucia come bene dotale.

1687

Bertoldi Lucia

Guelmi Simone eredi

Lucia era vedova di Vittore Massenza.

1687

Mendini Antonio VI

Guelmi Simone eredi

Antonio fu Giacomo Mendini acquistò il terreno da Lucia Bertoldi.

p.1701

Mendini Antonio VI

Guelmi Francesco Antonio

Mendini Giacomo III *

 

d.1701

Mendini Antonio VI

Mendini Giacomo III

Nel 1701 Francesco Antonio Guelmi vendette la sua metà di prato al suo affittalino Giacomo Mendini III.

d.1737

1763

Mendini Giacomo III

Alla morte del cugino Antonio VII figlio di Antonio VI, finalmente Giacomo, suo erede diventò unico proprietario del prato.

d.1763

1745

1780

Mendini Romedio Maria

Il terreno pervenne in eredità dal padre Giacomo Mendini.

1801

Mendini Giacomo

La proprietà di Giacomo risulta da confini.

1817

1823

Mendini Giuseppe

Mendini Giacomo

Giuseppe possedeva la parte nord della p.f. che nel 1823 vendette al fratello Giacomo Mendini. Quest'ultimo diverrà l'unico proprietario.

1824

1825

1838

Mendini dott. Romedio

Nel 1824 Giacomo assegnò il prato al figlio Romedio. Dopo la sua morte passerà al figlio Camillo.

1838

1854

Mendini Camillo

Camillo era figlio di Romedio Mendini. Alla morte di Camillo il prato fu assegnato allo zio don Giacomo che però lo cederà alla vedova di Camillo.

1858

1870

1885

Ciriselli Caterina

Caterina era  la vedova di Camillo Mendini che poi prenderà marito nella persona di Daniele Danieli.

1885

Inama Modesto

Inama Ferdinando

Inama Angelo

Inama Candido

Inama Romedio

Il terreno fu acquistato da Ferdinando e Modesto anche a nome degli altri fratelli Angelo, Candido e Romedio figli del fu Giuseppe Inama.

1894

1904

Inama Romedio

Già nel 1894 esisteva solo la p.f. 592.

 

 

593

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Visenzi

ca.1500

Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo

 

Questa porzione assieme alla p.f. 594 pervenne alla famiglia Mendini.


SUPERFICIE 1865 mq

E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo.


Il terreno anticamente era diviso in due porzioni, una a valle e l'altra a monte.

1565

ca.1570

Mendini Gregorio

 

Dopo la morte di Gregorio il prato pervenne alla figlia Anna che aveva preso marito in Leonardo Endrizzi di Don.

1585

d.1602

Mendini Anna

Endrizzi Leonardo I

 

Probabilmente il prato passò poi a Gregorio Endrizzi figlio di Anna e Leonardo.

p.1634

Endrizzi Gregorio I

Probabilmente dopo la morte di Gregorio il prato passò ai suo figlio Enrico.

d.1634

p.1660

Endrizzi Enrico I

 

Enrico per analogia con un terreno al Cambiel, dovrebbe averlo ceduto a Pietro Panizza.

ca.1660

p.1670

Panizza Pietro

d.1670

p.1684

Panizza Giovanni Antonio

 

1687

1695

1701

p.1713

Panizza Pietro

Panizza Giovanni Andrea

La proprietà Panizza è stata dedotta dai confini delle future p.f. 592 e 594 nel 1687 e nel 1695.

1713

Mendini Giacomo Antonio

Giacomo Antonio era figlio del fu Antonio Mendini. In verità dai confini sembra si tratti solo di una porzione.

1774

1777

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

Da confini sud della p.f. 594 e dal Catasto Teresiano risulta che il terreno era pervenuto a Giacomo Antonio Inama di Taio. Dopo la morte di Giacomo Antonio il prato pervenne al suo erede universale Luigi Panizza.

1782

1815

1817

1825

Panizza Luigi

La proprietà di Luigi risulta anche da vari confini.
Dopo la morte di Luigi il prato pervenne alla figlia Giovanna che sposò il cugino Filippo.

1859

1870

Panizza Giovanna

Panizza Filippo

 

1892

1896

1904

Panizza Augusto

Dopo la morte di Giovanna (1892) e di Filippo (1896) il prato pervenne al nipote Augusto.

 

 

594

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Visenzi

ca.1500

Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo

 

Questa porzione assieme alla p.f. 593 pervenne alla famiglia Mendini.


SUPERFICIE 2820 mq

E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo.


A partire dai primi anni del Settecento e fino agli anni Venti dell'800, la particella formava un corpo unico con la p.f. 595.

1565

ca.1570

Mendini Gregorio

 

Dopo la morte di Gregorio il prato pervenne alla figlia Anna che aveva preso marito in Leonardo Endrizzi di Don.

1585

d.1602

Mendini Anna

Endrizzi Leonardo I

 

Probabilmente il prato passò poi a Gregorio Endrizzi figlio di Anna e Leonardo.

p.1634

Endrizzi Gregorio I

 

Probabilmente dopo la morte di Gregorio il prato passò ai suo figlio Leonardo.

d.1634

1678

Endrizzi Leonardo II

 

 

Leonardo dovrebbe averlo ceduto a Silvestro Inama.

1678

1681

Inama Silvestro II

La proprietà di Silvestro Inama risultava da confini.

1681

1690

Inama Vittore III

Vittore era figlio di Silvestro Inama.

d.1690

1695

Inama Vittore IV

Inama Giovanni Giacomo

Inama Ottavio

I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama.

1695

1716

Inama Ottavio

Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli.

1716

1737

Mendini Antonio VII

Antonio Mendini acquistò il terreno da Ottavio Inama.

d.1737

1763

Mendini Giacomo III

Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditò il terreno dal cugino Antonio Mendini.

d.1763

Mendini Giacomo Antonio III

Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditò il prato dal padre Giacomo Mendini.

d.1765

1774

1777

Mendini Michele

Michele figlio di Giacomo Antonio Mendini di  Sanzeno possedeva il prato in comproprietà con il fratello Giacomo. Nel 1777 i due fratelli vendettero il prato ad Antonio Barbacovi.

1777

1780

Barbacovi Antonio

 

1803
1806
1815

Barbacovi Domenico

Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan.

1815

1825

Inama Giacomo

Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistò il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 595, da Domenico  figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini.

1825

1835

Inama Giacomo

Inama Giovanni

 

Alla morte di Giacomo il prato assieme alla p.f. 595 fu posseduto in comproprietà dai figli Giacomo e Giovanni.

1835

1859

Inama Giacomo

Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La prima p.f. rimase nelle disponibilità di Giacomo Inama.

1868

1876

Endrizzi Nicolò

Endrizzi Natale

I due fratelli Endrizzi rilevarono all'incanto la metà di questo prato. La metà credo si intendesse la parte che fu di Giacomo Inama distinta da quella che fu del fratello Giovanni (p.f. 595).

1883

1891

1904

Endrizzi Natale

 

 

 

595

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Visenzi

ca.1500

Vincenzo fu Cristano

 

Vincenzo fu Cristano a sua volta figlio del fu Vincenzo fu il primo possessore del prato. 

 

 


SUPERFICIE 1665 mq (p.f. 595/1)

SUPERFICIE 1758 mq (p.f. 595/2)

E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo.

Originariamente questa p.f. sembrava formare un corpo unico con le p.f. 596 e 597.


A partire dai primi anni del Settecento e fino agli anni Venti dell'800, la particella formava un corpo unico con la p.f. 594.
In realtà questa p.f. è più estesa a nord di quanto appare in mappa e oggi si presenta frazionata in 595/1 e 595/2.

ca.1530

Cordini Delaito 1 2

Delaito acquisì le porzioni 1 e 2. Dopo la morte di Delaito il prato pervenne ai figli Pietro e Giacomo. 

ca.1550

Cordini Giacomo 1

Cordini Pietro 2  

Dopo la morte dei due fratelli il prato perverrà ai loro figli Martino e Anna. 

ca.1550

1563 

Cordini Martino 1

Cordini Anna 2  

I due cugini vendettero in momenti separati il prato a Nicolò Berti che ne divenne unico proprietario. 

1565

Berti Nicolò 1 2

Nicolò, soprannominato Cristin era di Tassullo. 

1678

1681

Inama Silvestro II

La proprietà di Silvestro Inama risulta da confini.

1681

1690

Inama Vittore III

Vittore era figlio di Silvestro Inama.

d.1690

1695

Inama Vittore IV

Inama Giovanni Giacomo

Inama Ottavio

I tre fratelli ricevettero il terreno in eredità dal padre Vittore Inama.

1695

1716

Inama Ottavio

Il terreno pervenne ad Ottavio Inama nelle divisioni con i suoi fratelli.

1716

1737

Mendini Antonio VII

Antonio Mendini acquistava il terreno da Ottavio Inama.

d.1737

1763

Mendini Giacomo III 1 2

Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini ereditò il terreno dal cugino Antonio Mendini.

d.1763

Mendini Giacomo Antonio III 1 2

Giacomo Antonio abitante a Sanzeno ereditò il prato dal padre Giacomo Mendini.

1774

1777

Mendini Giacomo 1 2

Giacomo figlio di Giacomo Antonio Mendini di  Sanzeno vendette il terreno ad Antonio Barbacovi. Forse fino al 1774 il terreno era in comproprietà con il fratello Michele Mendini.

1777

1780

Barbacovi Antonio

 

1803
1806
1815

Barbacovi Domenico

Domenico era figlio del fu Antonio Barbacovi di Taio, detto Battan.

1815

1825

Inama Giacomo

Giacomo figlio del fu Giuseppe Inama acquistò il terreno di cui faceva parte anche la p.f. 594, da Domenico  figlio del fu Antonio Barbacovi per 300 Fiorini.

1825

1835

Inama Giacomo

Inama Giovanni

 

Alla morte di Giacomo il prato assieme alla p.f. 595 fu posseduto in comproprietà dai figli Giacomo e Giovanni.
1835
1855
Inama Giovanni Nel 1835 i fratelli Giovanni e Giacomo figli del fu Giacomo Inama divisero quello che fino a quel momento formava un unico terreno formato dalle future p.f. 594 e 595. La p.f. 595 rimase nelle disponibilità di Giavanni Inama.
d.1855
1859
1876
Inama Eugenio Dopo la morte di Giovanni il prato passò al figlio Eugenio.
1876
1890
Inama Baldassarre Baldassarre figlio del fu Silvestro Inama acquistò da Eugenio Inama il terreno per 220 Fiorini.

1891

1900

1904

Inama Filippo

Inama Agostino

Filippo e Agostino acquisirono il terreno per eredità dal padre Baldassarre.
A Filippo apparteneva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597.
Ad Agostino apparteneva la metà a sud dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597.

1975

Pilati Guerrino

Pilati Remo

Comproprietà della p.f. 595/1

 

 

596 597

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Visenzi

ca.1500

Vincenzo fu Cristano fu Vincenzo

 

 

 

 

 

 


SUPERFICIE 1445 mq
(p.f. 596/1)

SUPERFICIE 1762 mq
(p.f. 596/2)

E' molto probabile che Vincenzo fu Cristano (Zattoni), possedesse tutta la zona che poi avrebbe preso il suo nome. Non si può però escludere che ne possedesse solo una parte e che quindi alcuni terreni vicini avessero adottato comunque lo stesso toponimo.


I proprietari possedevano anche la p.f. 597 adibita a pascolo, oggi scomparsa.

La superficie non è così estesa perchè la p.f. 595 è più grande di quanto appare in mappa. Il terreno fino agli inizi dell'Ottocento era diviso in due porzioni, una a monte (3) e l'altra a valle (4). In seguito fu unificato e poi ancora diviso ma per il verso opposto, porzione nord (B) e porzione sud (A). Attualmente la p.f. è divisa in modo simile alle antiche partizioni, cioè in 596/1 a valle e 596/2 a monte.

ca.1530

Cordini Antonio II  3 4

Dopo la morte di Antonio il prato pervenne a due dei suoi figli. 

d.1530

Cordini Nicolò II 3

Cordini Simone I 4  

Dopo la morte di Nicolò e Simone il prato pervenne ai loro figli Baldassarre e Filippo. 

p.1563

Cordini Baldassarre II 3

Cordini Filippo 4  

Filippo era figlio di Simone mentre Baldassarre era figlio di Nicolò. 

1563

1565 

Cordini Baldassarre 3
Inama Romedio 4

 

Romedio figlio del fu Michele Inama abitante a Coredo acquistò la parte da Filippo Cordini.

1569

Berti Nicolò 3 4

 

Nel 1569 le due porzioni appartenevano a Nicolò Berti. 

ca.1610

Inama Francesco 3

La porzione 3 potrebbe essere stata acquisita da Francesco Inama di Dermulo abitante a Coredo. 

ca.1630

Inama Margherita 3

Dopo la morte di Francesco il prato pervenne all'unica figlia Margherita maritata a Coredo con Giorgio Rizzardi. 

p.1678

Rizzardi Francesco 3

Dopo la morte dei genitori il prato pervenne al figlio Francesco Rizzardi che nel 1678 lo alienò ai fratelli Antonio e Giacomo Mendini, già possessori della porzione 4. 

1678

1695 

Mendini Antonio 3 4

Mendini Giacomo 3 4

I fratelli Mendini possedevano inizialmente le due porzioni indivise.

1695

Mendini Antonio 4

Mendini Giacomo 3

Nel 1695 risultava dai confini dei terreni vicini che i due fratelli possedevano ciascuno la propria porzione.

1713

Mendini Giacomo Antonio 4

Mendini Antonio 4

Mendini Giacomo 3

Giacomo Antonio e Antonio erano figli del fu Antonio Mendini. Giacomo fu Giacomo Mendini proprietario della porzione 3 era lo zio dei due fratelli possessori della porzione 4.

p.1747

Mendini Giacomo 3 4

Giacomo figlio del fu Giacomo Mendini dovrebbe essere l’unico proprietario del terreno avendolo in parte ereditato e forse in parte comprato dai suoi parenti.

ca.1750

1780

1787 

Mendini Romedio Maria 3 4

Romedio Maria ereditò il terreno alla morte del padre Giacomo Mendini.

1787 

ca.1800

Mendini Giuseppe 3 4 B

Mendini Vigilio 3 4 A

Mendini Romedio 3 4 A

Romedio Maria Mendini assegnò il prato ai tre fratelli. Nel 1789 Giuseppe vendette la sua porzione a Romedio Chilovi.

1789 

1803

p.1806 

Chilovi Romedio 3 4 B

Mendini Vigilio 3 4 A

Mendini Romedio 3 4 A

Giuseppe Mendini vendevette la sua porzione al Chilovi.

1806

Cova Giovanni Battista 3 4 B

Thun Arbogasto 3 4 A

Il Chilovi aveva ceduto la sua porzione al Cova, mentre i fratelli Vigilio e Romedio Mendini, al conte Arbogasto Thun.

1825

1839 

Cova Giorgio 3 4 B

Thun Arbogasto 3 4 A

Giorgio era figlio del fu Giovanni Battista Cova.

1839

p.1859 

Cova Giorgio 3 4 B

Mascotti Pietro 3 4 A

I Thun vendettero la loro parte a Pietro Mascotti.

1859

1870

1887 

Cescati Giovanni Battista

Il Cescati possedeva tutto il terreno.

1887

1900

Inama Agostino

Inama Filippo

I fratelli Agostino e Filippo Inama acquistarono il terreno da Battista fu Battista Cescati per 400 Fiorini. Filippo possedeva la metà a nord dell'insieme delle p.f. 595, 596, 597, mentre Agostino quella a sud.

1904

Inama Filippo

p.f. 596.

1955

Sandri Anna

 

 

 

598

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

p.1681




Inama Silvestro II

Dopo la morte di Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo.


SUPERFICIE 1680 mq

Oggi la p.f. è divisa in 598/1 e 598/2. La località è detta anche Pini Grandi

1681

1695

1699

Inama Giacomo II

Dopo la morte di Giacomo il bosco passò al figlio Silvestro.

d.1699

1723

1745

Inama Silvestro III

Dopo la morte di Silvestro il bosco passò al figlio Giacomo Antonio.

1745

1780

1782

Inama Giacomo Antonio

 

Dopo la morte di Giacomo Antonio il bosco pervenne in eredità a Luigi Panizza.

1782

1825

Panizza Luigi

 

1859

1870

1892

Panizza Giovanna

 

1892

1896

Panizza Filippo

Alla morte di Giovanna il terreno passò al marito Filippo.

1896

1904

Panizza Augusto

Alla morte di Filippo il terreno pervenne al nipote Augusto. Nel 1904 la p.f. non era ancora stata frazionata.

 

 

 

599

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Gomer

ca.1575

1613

Inama Marino III

Alla morte di Marino III il bosco passò al figlio Cipriano II.


SUPERFICIE 860 mq

Detta anche ai Pini Grandi.

La p.f. 599 e le p.f. 458, 459, 419, 418 e 417 formavano in passato un'unica entità.

ca.1620

1675

Inama Cipriano II

Alla morte di Cipriano il bosco passò al figlio Marino IV.

1675

p.1713

Inama Marino IV

 

1713

Inama Maria

 

Maria e il marito Bartolomeo Bernardelli vendettero il bosco a Pietro Lorenzo Panizza di Taio.

1717

Panizza Pietro Lorenzo

 

ca.1730

Panizza Ferdinando

 

1743

Panizza Pietro Antonio

Pietro Antonio Panizza alienò il bosco a Giuseppe Maria Thun.

1743

Thun Giuseppe Maria

 

 

1780

Thun Giovanni Vigilio

 

1859

Thun Francesco

 

 

1870

1897

Inama Domenico

Domenico figlio di Giovanni Inama risiedeva a Taio.

1897

1904

Inama Giuseppe

Inama Ludovico

Giuseppe e Ludovico figli del fu Domenico si aggiudicarono il terreno per eredità paterna nel 1897.

 

600

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

Visenzi

1500

Comune di Dermulo



 


SUPERFICIE 1739 mq

Oggi la particella è stata divisa fra i proprietari delle p.f. 592, 593, 594, 595, e 596. Quindi si presenta frazionata in 600/1, 600/2, 600/3 e 600/4.

In un documento si trova menzionata anche come alle Vicenze.

1600

Comune di Dermulo

 

1700

Comune di Dermulo

 

1800

Comune di Dermulo

 

1859

1904

1980

Comune di Dermulo

 

1983

Pilati Remo

Possessore della p.f. 600/1

 

 

601 602

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bertus

1576

Inama Valentino

 

La proprietà di Valentino risulta da confini.


SUPERFICIE 1720 mq

Oggi il terreno è denominato Visenzi ed è frazionato in 601/1, 601/2, 602/1 e 602/2. Nel 1749 Giacomo Antonio Inama concesse il terreno in locazione perpetuale per 19 anni a Giacomo fu Ottavio Inama.

* Affittuario

p.1749

Inama Giacomo Antonio

Forse il terreno fu acquisito dal padre o addirittura dal nonno di Giacomo Antonio Inama.

1749

1780

Inama Giacomo Antonio

Inama Giacomo *

L'affittuario Giacomo Inama era figlio del fu Ottavio.

1792

Inama Giacomo Antonio

Inama Giovanni Battista *

Inama Giacomo  *

Giovanni Battista e Giacomo erano figli di Giacomo Inama.

p.1801

Mendini Giacomo

Inama Giovanni Battista  *

Giacomo Mendini di Taio aveva acquistato il terreno da Giacomo Antonio Inama e lo aveva concesso in locazione perpeutale per 19 anni a Giovanni Battista fu Giacomo Inama.

1806

1813

Mendini Giacomo

Inama Silvestro *

Giobatta Inama vendette l'utile dominio del terreno a Silvestro Inama per 175 Ragnesi.

1825

Inama Antonio

Antonio era figlio del fu Silvestro Inama. Non è dato a sapere se in seguito Antonio Inama avesse acquistato la proprietà da Giacomo Mendini, ma è molto plausibile.

1859

1870

Inama Giovanni

Giovanni era figlio del fu Michele Inama.

1896

Inama Daniele

Inama Ernesto

Daniele ed Ernesto erano figli del fu Giovanni Inama.

1899

1904

Inama Ernesto

Il terreno rimase nelle disponibilità di Ernesto.

1915

Inama Ernesto eredi

 

 

 

603 604

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bertus

1550ca

Mendini Gregorio

 

 

 


SUPERFICIE 1590 mq
(p.f. 603/1)


SUPERFICIE 1450 mq
(p.f. 603/2)


SUPERFICIE 2170 mq
(p.f. 604)



Dello stesso proprietario faceva parte anche la piccola p.f. 603 inizialmente adibita a prato. Attualmente la parte nord della p.f. 604 è stata divisa in due con i seguenti numeri: 603/1 e 603/2. Mentre la parte sud porta il numero 604.

Il terreno evidentemente fu donato dai Rizzardi al santuario di San Romedio, per cui nel 1775 era stato dato in locazione a Giovanni fu Bartolomeo Mendini. Il canone di affitto era di 4 stari di frumento, 2 di segale. In più il terreno era gravato da una frachela di olio da pagarsi alla chiesa di Dermulo.

* Affittuario

p.1570

Mendini Anna

Anna era figlia di Gregorio Mendini.

1576

Cristini de Bertis Giovanni

Il Cristini che era di Tassullo, acquistò il terreno da Anna Mendini.

1600ca

Inama Francesco

Francesco era figlio di ser Giovanni Inama.

1670

Inama Margherita

Margherita era figlia del fu Francesco Inama di Dermulo e vedova di Giorgio Rizzardi di Coredo.

1681

Rizzardi Francesco

Francesco era figlio di Giorgio e Margherita Inama di Coredo. La proprietà risulta anche dal confine nord della sottostante p.f. 605.

1715

Rizzardi Francesco

Endrizzi Gregorio *

Gregorio figlio del fu Enrico Endrizzi ricevette il terreno a titolo di locazione perpetuale da Francesco Rizzardi con l'obbligo di fornire la chiesa di una frachela di olio.

1742

1749

Rizzardi Melchiore

Rizzardi Alberto

Gentili Fratelli

Emer Cristano *

Il terreno era gravato dalla contribuzione di 2/3 di frachela di olio alla chiesa di Dermulo. Un terzo del terreno era di Giovanni Francesco Rizzardi,  altro fratello, ossia i fratelli Gentili di Sanzeno ai quali spettava contribuire l'altro terzo di frachela di olio alla chiesa.

1752

Rizzardi Melchiore

Rizzardi Alberto

 

L'utile dominio del terreno ritornò ai Rizzardi per il mancato pagamento del canone da parte di Cristano Emer.

1752

Inama Giovanni Battista

Giovanni Battista figlio di Bartolomeo Inama, acquistò il terreno dai figli di Melchiore e Alberto Rizzardi. Sembrerebbe che l'acquisto fosse stato relativo sia alla proprietà che all'utile dominio.

1766

Inama Silvestro

 

Non è chiaro se Silvestro fosse stato l'effettivo proprietario o solamente l'affittuario. Il nome risulta dall'urbario della chiesa, come obbligato per una fràchela di olio.

1775

1780

1801

Mendini Giovanni

Giovanni era figlio del fu Bartolomeo Mendini.

1812

Mendini Bartolomeo

Bartolomeo era figlio del fu Bartolomeo fu Giovanni Mendini.

1813

Paoli Tommaso

 

1825

Inama Antonio

Antonio era figlio del fu Giovanni Francesco Inama.

1859

1864

1870

1904

Inama Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Antonio Inama.

1905

Inama Angelo

Inama Ferdinando

Il terreno fu destinato ai due fratelli Angelo e Ferdinando dal loro padre Giuseppe Inama. In seguito fu frazionato nella p.f. 604 assegnata ad Angelo e nella p.f. 603, assegnata a Ferdinando.

d.1927

 

Inama Angelo

Inama Felice

Inama Emilio

La p.f. 603 dopo il 1927 fu ulteriormente frazionata in 603/1, pervenuta a Felice Inama e 603/2 assegnata a Emilio Inama, fratello di Felice emigrato negli USA. Quest'ultima p.f. sarà poi acquistata da Adolfo Emer.

 

 

605

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bertusel

1534
1561

1618

Massenza Simone II

 


SUPERFICIE 1050 mq

Inizialmente, la metà a sud del terreno per una superficie di uno staro, una quarta e due minele, (ca. 622 mq)  apparteneva alla Chiesa di Dermulo.

La parte nord misurava uno staro, due quarte e 1,5 minele.

Nel 1780 il terreno appare nella sua interezza in mano a Giacomo Inama in veste di locatario.

* I fratelli Giacomo e Pietro Antonio figli del fu Nicolò Mendini avevano ricevuto in locazione perpetuale per 19 anni il terreno della chiesa.

^ Affittuario

§ Inama Giacomo fu Ottavio era locatario di Giacomo Antonio Inama.

d.1618
1649

Massenza Leonardo

 

d.1649
ca.1660

 

Massenza Simone IV
Massenza Vittore

Il terreno fu diviso in due porzioni, quella a nord toccò a Vittore, quella a sud a Simone.

p.1681

Mensa vescovile di Trento
Chiesa di Dermulo
La mensa e la chiesa di Dermulo dovrebbero aver acquisito le loro parti dai due fratelli Massenza.

1681

Barbacovi Udalrico
Chiesa di Dermulo
Il notaio Barbacovi di Taio aveva acquistato il terreno dalla Camera di Trento.

d.1681

Inama Giacomo

Chiesa di Dermulo

Giacomo, figlio di Silvestro Inama, aveva ricevuto il terreno per dote della sua fu moglie Maria, figlia del notaio Udalrico Barbacovi.

1716

Inama Silvestro

Chiesa di Dermulo

Mendini Giacomo *

Mendini Pietro Antonio *

La parte a nord era di Silvestro, quella a sud della chiesa.

1747

Inama Giacomo Antonio

Inama Giacomo §

Chiesa di Dermulo

Giacomo Antonio aveva dato in locazione perpetuale il terreno a Giacomo Inama fu Ottavio.

1766

Inama Giacomo

Chiesa di Dermulo 

Tamè Antonio ^

Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama.

1780

Inama Giacomo

Giacomo era figlio del fu Ottavio Inama. Nel 1780 la chiesa non figura più fra i proprietari perchè nel 1774, tramite una permuta, passò in mano a Bartolomeo Mendini che poi evidentemente lo cedette a Giacomo Inama.

1792

Inama Giuseppe

Giuseppe era figlio del fu Giacomo Inama.

1825

Inama Giacomo eredi

Giacomo era figlio del fu Giuseppe.

1859

Inama Giacomo

 

1868

1869

1904

Chistè Vittore

Vittore Chistè si aggiudicò il terreno in seguito all'esecuzione giudiziale nei confronti di Giacomo Inama.

 

 

606

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780  Mappa attuale

Bertus

1381

Romedio di Taio

La proprietà di Romedio traspare dai confini del terreno a sud.

 


SUPERFICIE 4700 mq

Dal 1681 i due fratelli Antonio e Giacomo Mendini possedevano rispettivamente la parte a est (B) e la parte a ovest (A) del terreno. Dopo la morte di Antonio nel 1713 il terreno toccò a suo figlio Antonio che morendo nel 1737, lo lasciò a Giacomo suo erede universale e già possessore della parte ovest ereditata dal padre.

Oggi il terreno è frazionato in 606/1 e 606/2.

1534
1561

Massenza Simone II

 
1581
1625

Mendini Antonio II

Antonio figlio del fu Giovanni Mendini risulta aver rilevato il terreno da Simone Massenza.
p.1668

Mendini Giacomo I  A B

Giacomo era figlio del fu Antonio Mendini II.
d.1668
1681
1710

Mendini Antonio VI B

Mendini Giacomo II A

Nel 1681 il possesso dei due fratelli Giacomo e Antonio è stato accertato da confini della p.f. 605.

1716

Mendini Antonio VII B

Mendini Giacomo II A

 

1728

Mendini Antonio VII B

Mendini Giacomo A
Mendini Giacomo Antonio A

Giacomo e Giacomo Antonio Mendini erano fratelli e figli del fu Giacomo II.

1747

Mendini Giacomo III A B

Giacomo III, erede del cugino Antonio VII, riunificò il terreno.

1766

1780

Mendini Romedio Maria

La proprietà di Romedio Maria Mendini è stata accertata anche da confini.

1825

Mendini Romedio

Romedio era figlio del fu Romedio Mendini.

1828

Mendini Romedio fu Vigilio

Romedio figlio di Vigilio Mendini ricevette il terreno in donazione dallo zio Romedio Mendini.

1838

Inama Lucia

Lucia ere la moglie di Romedio Mendini.

1870

Mendini Tobia

Mendini Giuseppe

Tobia e Giuseppe erano figli di Lucia e Romedio Mendini.

1879

1904

Mendini Giuseppe

Il terreno si dice misurare circa 11 stari.

 

 

 607 608 609 610

 

Toponimo

Anno

Proprietario

Note

Mappa 1780 Mappa attuale

 

 

Doivie

 

 

1350

Castel Valer

Nascimbene fu Raimondino *

 


SUPERFICIE 3650 mq

La p.f. principale n. 608 è stata frazionata in 608/1 e 608/2 che occupano rispettivamente la parte nord e la parte sud della vecchia p.f. 608.
Questo terreno che nel 1381 era denominato "vila Bernaya", più tardi "Val Merlai" e faceva parte del maso proprietà di Castel Valer, era concesso in locazione fin dalla metà del '300 alla famiglia Mendini.


* Affittuario

1357

1381

Castel Valer

Odorico fu Nascimbene *

 
ca.1400

Castel Valer

Raimondino II fu Odorico *

 
1427
ca.1472

Castel Valer

Gregorio I fu Raimondino *

 
ca.1472
ca.1510

Castel Valer

Raimondino III fu Gregorio *

 
ca.1510
ca.1525

Castel Valer

Mendini Antonio I *

 
1534
1561
ca.1569

Castel Valer

Mendini Giovanni II *

figlio di Antonio I
1581
1625

Castel Valer

Mendini Antonio II *

figlio di Giovanni II
d.1625
p.1646

Castel Valer

Mendini Antonio V *

figlio di Antonio II
1646

Castel Valer

Panizza Pietro *

 
1671

Castel Valer

Panizza Giovanni Antonio *

Giovanni Antonio era figlio di Pietro Panizza.
p.1713

Castel Valer

Panizza Giovanni Andrea

Panizza don Pietro *

Giovanni Andrea e don Pietro erano figli di Giovanni Antonio Panizza.
1713

Castel Valer

Mendini Giacomo Antonio *

 

1780

1782

Castel Valer

Inama Giacomo Antonio *

 

1782

1825

Castel Valer

Panizza Luigi *

 

1859

1870

Panizza Giovanna

 

1872

1879

Panizza Filippo

Cugino e marito di Giovanna Panizza.

1879

1904

Gentili Luigi

Gentili Giuseppe

Luigi fu Giuseppe Gentili era lo zio di Giuseppe fu Giorgio Gentili. Entrambi abitavano a Sanzeno.

 

Note: p.= prima; d.= dopo; ca= circa; Le superfici attuali delle p.f. sono state ricavate tramite il GIS della Provincia Autonoma di Trento 

 

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MAPPA CON I PROPRIETARI DEL 1780