LE PARTICELLE FONDIARIE DI DERMULO E I
LORO PROPRIETARI
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Il catasto è uno
strumento per la descrizione, la misura e la stima dei beni immobili quindi,
terreni e fabbricati, appartenenti a singoli individui oppure a enti e
istituzioni. Lo scopo primario della descrizione è l’assegnazione di una rendita
catastale in base alla quale calcolare il reddito imponibile e l’onere fiscale a
carico del proprietario. Come tale, dunque, il catasto rappresenta il
dispositivo necessario alla determinazione dell’imposta diretta fondiaria. Dalla
fine dell’Ottocento, anche se non dappertutto, al catasto è stato inoltre
assegnato valore giuridico ai fini della pubblicità immobiliare, vale a dire di
attestazione probatoria della proprietà come premessa per compravendite,
permute, locazioni, donazioni e successioni. Il catasto riveste anche uno
straordinario rilievo, rappresentando una fonte di informazione di prima
importanza sullo stato del territorio, sull’utilizzo dei terreni e dei
fabbricati, sulla planimetria e la topografia delle aree urbane e rurali.
Esistono due diverse espressioni per indicare l’elenco dei beni immobili
collocati in un determinato territorio: il catasto e l'estimo. Per questo si
tende oggi a parlare di «estimo» per la forma iniziale e più rudimentale di
registrazione dei beni e di «catasto» per le realizzazioni basate su criteri più
scientifici.
Il catasto teresiano
compilato fra gli anni 1774 e 1784, si presenta in grossi volumi dove
l’organizzazione dei dati è stabile e sostenuta da una griglia, i due fogli,
fronte e recto, sono suddivisi in una decina di finche: all’estrema sinistra,
insieme al numero progressivo del bene, sono riportate le prestazioni (quarte,
decime, livelli e simili) gravanti sul bene medesimo; in assenza di prestazioni,
il bene è dichiarato «esente da decima» o semplicemente «libero, e franco». La
seconda colonna è quella del numero progressivo ufficiale: non numero di
particella fondiaria, che non esiste nel teresiano, ma comunque necessario
all’immediata identificazione del bene per le esigenze di trasporto catastale.
Segue, in una più larga finca, la descrizione per esteso del terreno o del
fabbricato. A fianco della descrizione una quarta finca, divisa in due, ospita
la cifra d’estimo: nella prima colonna l’importo in fiorini, nella seconda la
frazione in Carantani (il Fiorino renano corrispondeva a 60 Carantani). Il recto
del catasto – la facciata destra – conteneva le finche relative al conguaglio
della steora rusticale con la steora dominicale e le colonne riservate al
riporto della somma catastale finale e al primo trasporto catastale:
quest’ultima, in particolare, assumerà una valenza centrale per il coordinamento
tra libro di catasto e libro dei trasporti e sarà indispensabile al mantenimento
dell’evidenza catastale. Tra tutte le componenti del catasto, la descrizione del
bene è la più complessa e ricca di elementi: la confezione non differisce di
molto rispetto ai tradizionali estimi, ma l’insieme delle descrizioni è
sensibilmente migliore perché tutti gli elementi sono riportati con regolarità e
in ordine costante; rispetto agli estimi si aggiungono ora le misure e la
valutazione generica della qualità del fondo. Primo elemento fisso della
descrizione è la tipologia del bene: per gli edifici troviamo le voci «casa»,
«abitazione» per una porzione di casa o un appartamento; aderenti al
fabbricato possono essere un «orto», spesso più modestamente «orticello», per i
terreni la tipologia è abbastanza ampia: la «pezza di terra» (espressione che
può anche restare sottintesa) sarà «prativa», «arativa», «zappativa», «vignata»,
«boschiva», «pascoliva» con tutte le possibili combinazioni (tra le più
frequenti, l’«arativa vignata»): purtroppo (per noi, non certo per il possessore
nonché contribuente) non erano registrati a catasto alberi da frutto, gelsi per
la bachicoltura, arnie e altri possibili utilizzi secondari dei terreni.
IL CATASTO TERESIANO DI DERMULO Il catasto di Dermulo non reca
nessuna data di compilazione,
ma incrociando alcune informazioni sui proprietari
ivi citati, è stato possibile restringere gli anni di riferimento dal 1779 al
1781. Specificatamente, non risulta avere possessi Gaspare Inama morto nel 1779,
ma invece esistono i terreni attribuiti ai suoi due figli Giovanni Michele e
Visitando i collegamenti che seguono, si possono visualizzare i dati relativi ai terreni presenti nel catasto teresiano di Dermulo che sono stati da me suddivisi per proprietari, tipo di coltura e località. Dei terreni appaiono il nome del proprietario, la località, il tipo di terreno, i confinanti e la superficie. Per ogni raggruppamento principale, (PROPRIETARI, LOCALITA', COLTURA) appare la somma della superficie totale ascrivibile a tale voce. La superficie che nel catasto è data in Pertiche Quadrate viennesi, qui è stata convertita in metri quadrati. Una Pertica Quadrata corrispondeva a circa 3,59 metri quadrati.
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PROPRIETARI NEL 1780 E RELATIVA SUPERFICIE POSSEDUTA DIVISA PER COLTURA
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Nel 1853 viene disposta la mappatura
delle province del Tirolo e del Vorarlberg. L’Imperial
regia
direzione provinciale di finanza dirama in data 11 marzo la notifica per la
«generale rettificazione dell’imposta fondiaria», accompagnandola con minuziose istruzioni di natura sia tecnica sia
amministrativa: particolarmente
notevole il fatto che, i comuni rivestano un ruolo del tutto subordinato, dovendosi limitare a fornire
l’appoggio logistico necessario ai lavori e a riferirsi per ogni aspetto alla
Direzione provinciale, responsabile unica dell’intervento.
NOTE SULL'ATTRIBUZIONE DEI PROPRIETARI ALLE PARTICELLE
Il punto di partenza per completare questo lavoro è stata la
mappa catastale del 1859 (la più vecchia di tipo particellare), alle cui particelle fondiarie è stato
possibile legare inequivocabilmente un proprietario. Mi sono anche servito di un'altra mappa,
pure del 1859 e di una
successiva risalente al 1874, sulle quali oltre al numero di particelle,
apparivano altre informazioni, come il numero della casa di abitazione e in alternativa il nome per esteso del
proprietario, nel caso quest'ultimo non possedesse un'abitazione.
Le predette informazioni
erano palesate anche per i proprietari appartenenti ad
altre comunità. Alla colonna "Anno" sono state aggiunte molte occorrenze riguardanti gli eventi più importanti ai quali è andato incontro il relativo terreno. Dove necessario, sono state aggiunte nuove mappe per comprendere meglio i vecchi frazionamenti che sono stati contrassegnati da numeri o lettere in colore rosso. Nei ritagli di mappa è possibile spostarsi da una particella all'altra con vari collegamenti ipertestuali. La presenza di un asterisco dopo il nome di una persona, indica che la stessa non era la diretta proprietaria del terreno ma lo deteneva in affitto; con due asterischi invece, viene indicata la persona che si occupava del terreno in qualità di manente. Il carattere corsivo indica che il nome del proprietario non è del tutto certo, ma molto probabile. La colonna "Note" è stata arricchita con dettagli e delucidazioni su proprietà e terreni. Cliccando su "Mappa Attuale" è possibile comparare l'antica situazione della particella con la situazione moderna (2011). Nella scrittura ho usato l'abbreviazione "p.f." non solo per il singolare ma anche per il plurale (particelle fondiarie). Inoltre ho spesso utilizzato il numero di particella, ancorchè non ancora esistente (cioè prima del 1859), per meglio individuare il terreno di cui si stava parlando. Durante la revisione del lavoro ho avuto modo di approfondire alcuni aspetti toponomastici che mi hanno permesso di inserire nella pagina dedicata, nuove informazioni, rendere più precise quelle già conosciute, nonchè di correggere quelle sbagliate. Inoltre a completamento di quanto sopra è nata una nuova pagina descrittiva relativa a tutto il territorio di Dermulo. |
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Ecco cosa scrivevo nel 2015: "da qualche tempo stavo
meditando di applicare la struttura del lavoro che ho adottato per descrivere le case, alle particelle fondiarie
di Dermulo. Ovverosia, l'attribuzione
a tutti i terreni del comune catastale, dei relativi
proprietari susseguitisi nel corso degli anni. Questa idea mi stimolava
particolarmente, vista la grande quantità di informazioni disponibili
che opportunamente elaborate avrebbero permesso di ottenere un risultato
abbastanza completo e attendibile. Ora dopo un anno di lavoro sono
finalmente arrivato alla conclusione, che non è una vera e propria
conclusione ma il raggiungimento dell'obiettivo che mi ero prefissato:
la redazione dell'elenco di tutte le p.f. con i proprietari, la mappa
principale e i ritagli di mappa specifici." |