I PRADILa zona dei Pradi, si raggiunge percorrendo la ripida strada sterrata che inizia in prossimità del ex maso Widmann e che si snoda per circa un chilometro, tra boschi e ripidi pendii, fino in riva al fiume Noce. A metà circa della strada, subito dopo la cascata, guardando verso monte, si può scorgere un anfratto roccioso, chiamato Bus de le Angane. Secondo la leggenda le Angane, a differenza delle streghe, erano donne giovani e belle che vivevano nei boschi ed erano ben volute da tutti. Proseguendo per qualche centinaio di metri, si giunge nella località al Doss, una volta detto Doss del Tez, da dove si può scorgere il fiume Noce e la località che stiamo per descrivere.
Giunti ai Pradi si può apprezzare la tranquillità de luogo, ed osservarne la
sua caratteristica più evidente: l'abbondanza di acqua. Si possono notare
infatti la cascatella del Rivalent, quella un
po più grande del Rizzagn, lo scorrere del torrente Noce, i
molti rigagnoli che sgorgano dalla base della parete rocciosa, il lavatoio.
Alla metà del secolo scorso il luogo era molto frequentato, molte donne del paese vi si recavano
perfino d'inverno a lavare i panni al lavatoio. Questo perché la temperatura dellacqua era mite e
sempre costante, durante tutto lanno. Anche la superficie utile era tutta coltivata,
mentre ora la maggior parte dei terreni è abbandonata e i vecchi meli sono
semi rinsecchiti e
ricoperti di edera e licheni.
La strada dissestata, ed i conseguenti lunghi tempi di percorrenza hanno
sicuramente pesato sulla scelta di abbandonare parte delle coltivazioni.
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