LE CASE PROGETTATE E MAI COSTRUITE
Dei molti progetti per nuove costruzioni
presentati tra il 1880 e il 1928, alcuni non furono mai realizzati. Si tratta curiosamente di tre case
che dovevano sorgere quasi adiacenti, nella località detta alla Clesura, dove poi negli anni ’50 sarebbe stata
costruita la nuova chiesa parrocchiale.
I committenti
Geremia Emer,
Costante Tamè e
Giuseppe Mendini nel 1910 presentarono
al Comune di Dermulo, quasi
contemporaneamente, tre progetti per altrettante nuove case.
Sulla mancata realizzazione del
progetto non ho trovato riscontri, ma posso formulare un’ipotesi che credo non sia molto lontana dal vero;
osservando la vecchia mappa catastale e i progetti non si può non rilevare,
l’esiguità dello spazio disponibile per contenere tre case. Viene il dubbio,
anche conoscendo la litigiosità del
Mendini,[1]
che quest’ultimo avesse presentato un progetto di casa solo per contrastare la
costruzione delle altre due.
Giuseppe Mendini infatti
fu l’autore di numerosi
ricorsi, prima al Comune e poi alle autorità superiori che focalizzavano in modo
particolare le distanze dai confini delle future case.
Il
Tamè e l’Emer
forse stanchi di questa situazione che stava allungando i tempi di costruzione delle
fabbriche,
potrebbero aver abbandonato
il progetto.
Anche il Comune comunque, non era
poi tanto convinto sulla realizzabilità delle case, quella dell'Emer in
particolare, avrebbe creato dei problemi di transitabilità alla strada detta Ciavada, nel punto dove si immetteva
sullo stradone per Cles.
Come abbiamo detto più sopra, in luogo delle case trent’anni più tardi verrà costruita la nuova chiesa parrocchiale di Dermulo.
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La P.f. 189/2 proprietà di Geremia Emer con la pianta della casa. Il terreno confinava a nord con Ciavada e a sud con il campo di Giuseppe Mendini. |
La P.f. 188 proprietà di Giuseppe Mendini con la pianta della casa. |
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La P.f. 187 appartenente a Costante Tamè con la pianta della casa. |