CRONOLOGIA DELLA CASA N° 9-10-11-12

(Oggi Via Eccher n. 2 e 4  e via S. Giustina n. 31 e 35)

La Casa n.9-10-11-12

 

    

 

 

 
PORZIONE A
Porzioni di casa ANNO

DESCRIZIONE

A 1630 Tommaso II Massenza possiede la porzione nord-est della casa.
A.1 1640 Giobatta I Massenza eredita dal padre Tommaso la porzione di casa più a nord.
A.2 1640 Fabiano II Massenza eredita dal padre Tommaso la porzione di casa a sud del fratello Giobatta.
A.1 1671 Tommaso III Massenza possiede tutta la porzione di casa, avendovi il fratello Giacomo rinunciato.
A.2 1645 Fabiano II Massenza vende la porzione di casa a Giovanni Emer e si trasferirà nella futura casa n. 15.
A.2 1677 Vittore Tamè sposando Giulia figlia di Giovanni Emer, abiterà a Dermulo nella casa del suocero.
A.1 1684 Giobatta Massenza II entra in possesso della casa dopo la morte del padre Tommaso III.
A.1 1702 Marina Massenza entra in possesso della casa dopo la morte del padre Giobatta II.
A.1 1715

Bartolomeo Inama sposando Marina Massenza figlia di Giobatta abita nella casa.

A.2 1716 Simone Tamè eredita la casa dopo la morte del padre Vittore.
A.2 1750 Giuseppe Tamè possiede la casa ereditata dal padre Simone dopo aver acquisito anche la parte che fu del fratello Vittore.
A.1 1750

Giobatta Inama figlio di Bartolomeo, acquisisce da Giuseppe Tamè, una stanza sopra la stua dello stesso Tamè.

A.1 1759

Giobatta Inama figlio di Bartolomeo, entra in possesso di tutta la casa dopo la morte del padre.

A.1 1772

Giobatta Inama figlio del fu Bartolomeo vende la casa a Romedio Chilovi di Taio.

A.1 1772

Don Gaspare Chilovi di Taio vende la casa a Giovanni Emer. Giovanni era manente al maso Betta per cui almeno dal 1778 fino al 1787 non vi abiterà.

A.1 1773

Giovanni Emer compera da Maria vedova di Gregorio Endrizzi un revoltello terreno soggetto al gafforio. (R.3)

A.2 1782

Giuseppe Tamè deve cedere la casa a Giovanni Vigilio Thun ma vi continua ad abitare fino alla sua morte.

A.2 1787

Dopo la morte di Giuseppe Tamè la casa rimane di proprietà Thun. Antonio figlio di Giuseppe già nel 1803 abitava a Brescia.

A.1 1803

Romedio, Giovanni e Pietro Emer ereditano la casa dal padre Giovanni.

A.2

1803

Innocente Massenza acquisisce la casa dai Thun.

A.2

1807

Innocente Massenza assegna alla figlia Teresa questa porzione di casa, dove dopo il matrimonio abiterà con il marito Antonio Endrizzi.

A.1 1819

Giovanni fu Giovanni Emer è proprietario della parte di casa, vi risiede sicuramente da circa il 1810 fino al 1814. Nel 1819 pur possedendo la casa abita a Castel Malosco.

A.2

1823

Antonio Endrizzi possiede la casa, numerata con il 9 e denominata Castel Negro della quale fa parte anche la porzione B.2.2.

A.1 1837

Barbara Emer eredita la casa dal padre Giovanni.

A.1 1838

Antonio Endrizzi compera la casa numerata con l'11, dai coniugi Barbara Emer e Bortolo Huber.

A.1 1843

Antonio Endrizzi vende la parte di casa ai due figli Giacomo e Pietro.

A.2

1848

Giacomo Endrizzi compera questa casa, assieme alla porzione B.2.2 dai genitori Antonio e Teresa.

A.1 1848

Giacomo Endrizzi vende la parte di casa al fratello Pietro.

A.1 1852

I fratelli Carlo e Giovanni Endrizzi, ereditano la casa dopo la morte dei genitori Pietro e Caterina Ziller.

A.1 1852

Giacomo Endrizzi rientra in possesso della casa per acquisto dal padre Antonio, tutore dei nipoti Carlo e Giovanni Endrizzi.

A.2

1860

Giacomo Endrizzi possiede la porzione di casa.

A.1 1860

Giacomo Endrizzi possiede tutta la porzione di casa.

A.1 1861

Giovanni Inama figlio di Antonio acquisisce la casa (numerata con l’11) da Giacomo Endrizzi.

A.1 1876

Giacinto, Leopoldo e Desiderato Endrizzi figli di Giacomo, acquistano la casa (numerata col 10) da Giovanni Inama.

A.2

1878

Bartolomeo Stratta entra in possesso della casa per vendita da parte di Giacomo Endrizzi, suo cognato. Giacomo probabilmente si trasferisce nella casa n. 10 che aveva riacquistato nel 1876 da Giovanni Inama. Nel 1890 lo Stratta era ancora proprietario della casa.

A.1 1888

Viene annullata formalmente la permuta eseguita nel 1861, che dal punto di vista pratico rimette Giovanni Inama in possesso della casa n. 5, senza esborso di denaro e dopo aver incassato nel 1876 il soldi per la vendita della casa n. 10.

A.1 1892

Daniele Inama acquista all’asta per 520 Fiorini, per se e per i fratelli Giuseppe e Beniamino, la casa 10.

A.1 1899

Dopo le suddivisioni fra i fratelli Daniele, Giuseppe e Beniamino Inama, la casa sarà posseduta per metà da Giuseppe Inama e per metà da Daniele Inama.

A.1.1 1903

La porzione a nord appartiene a Daniele Inama.

A.1.2 1903

La porzione a sud appartiene a Giuseppe Inama.

A.2

1909

La casa evidentemente è poi tornata agli Endrizzi, tanto che Ester moglie di Desiderato la venderà a Candido Inama nel 1909.

A.1.1 1927

La porzione dopo la morte di Daniele passa alle figlie.

A.1.2 1911

La porzione di Giuseppe Inama viene acquistata da Adolfo Odorizzi di Rallo.

A.1.1 1930

Adolfo Odorizzi acquista la parte rimanente di casa dalle figlie di Daniele Inama dette Zanette.

   
 
PORZIONE B
Porzioni di casa ANNO

DESCRIZIONE

B

1630

Giovanni Massenza possiede la parte ereditata dal padre Fabiano.

B.1

1635

Luca I Massenza eredita la parte di casa dal padre Giovanni.

B.1

1679

Una parte di Luca tocca al figlio Giovanni Domenico Massenza.

B.2

1679

Un’altra parte di Luca tocca al figlio Bartolomeo Massenza.

B.1

1730

Caterina vedova di Giovanni Domenico Massenza abita e possiede la casa.

B.2

1737

Margherita Massenza eredita la casa dal padre Bartolomeo.

B.1.2

1745

Domenico Massenza figlio di Luca che abitava a Rallo, ritorna a Dermulo e abita nella casa.

B.2

1749

Margherita Massenza vedova di Giovanni Mendini abita nella casa con il figlio Bartolomeo e la sua famiglia. Dopo tale data Bartolomeo si trasferisce nella casa Guelmi.

B.2

1750

Domenico Massenza con la presenza del padre acquista la casa da Margherita Massenza.

B.1.1

1750

Giuseppe Massenza figlio di Luca abitante a Rallo, eredita una parte di casa.

B.1.1

1775

I figli del fu Giuseppe Massenza di Rallo vendono la casa a Giacomo Emer.

B.1.1

1777

Maddalena Ziller vedova di Giacomo Emer eredita la casa dopo la morte del marito.

B.1.1

1787

Domenico Massenza compra la casa da Cristano Emer nel frattempo erede del figlio Giacomo.

B.1

1790

Domenico Massenza possiede tutte e due le porzioni come possedute dal progenitore Luca nel 1671.

B.2.1

1798

Giovanni Massenza figlio di Domenico possiede la casa.

B.1

1798

Innocente Massenza figlio di Domenico possiede la casa.

B.1.2

1815

Luigi Battisti marito di Innocenza figlia di Innocente Massenza, abita una parte di casa B.2.3

B.2.2

1818

Innocente Massenza dona al genero Antonio Endrizzi questa porzione di casa.

B.2.2

1823

Antonio Endrizzi possiede questa porzione assieme alla parte A.2 che era numerata con il 9 e denominata Castel Negro.

B.2.1

1825

Giovanni Massenza, possiede la casa costituita solamente da due stanze confinanti col somasso.

B.1.1

1830

Caterina vedova Larcher figlia di Innocente Massenza, possiede una porzione di casa.

B.1.2

1838

Antonio Battisti eredita la casa dopo la morte del padre Luigi.

B.2.2

1848

Giacomo Endrizzi compera questa casa, assieme alla porzione A.2 dai genitori Antonio e Teresa.

B.2.2

1852

Vittore Chistè acquista da Giacomo Endrizzi figlio di Antonio questa porzione di casa.

B.1.2

1855

Lucia vedova di Antonio Battisti eredita la casa assieme al figlio Battista.

B.1.2

1859

Lucia vedova di Antonio Battisti vende la casa a Vittore Chistè.

B.2.1

1860

Giovanni Massenza (+1882) figlio di Giovanni possiede una parte di casa alla morte del padre, ma non la abita perché è affittuario al Maso Rauti.

B.2.1

1867

Vittore Chistè acquista la casa dallo zio Giovanni Massenza, affittuario al maso Mendini.

     

ANNO 1567
 

ANNO 1630
 

ANNO 1640
 

ANNO 1660
 

ANNO 1684
 

ANNO 1720
 

ANNO 1750
 

ANNO 1780
 

ANNO 1800
 

ANNO 1
836
 

ANNO 1
854
 

ANNO 1870
 

ANNO 1880
 

ANNO 1910

 

 

 

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Aggiornato il 29/01/2022