L’ ATTUARIO COMUNALE

 

La figura dell’ attuarlo, si potrebbe equiparare a quella odierna del segretario comunale. L’incarico, a Dermulo, nei primi anni di transizione fra l’era delle Regole e l’istituzione dei comuni, fu ricoperto essenzialmente da due notai di Taio: Pietro Medis e Baldassare Bergamo.

Riportiamo ora il contratto[1] stipulato fra il comune di Dermulo e Pietro Medis di Taio:

Taio li 20 Gen.o 1820

Sottoscritto in forza dell’accordo fatto col Sig. Capo Comune di Dermullo, mi obbligo di servire lo stesso Comune nella qualità di Attuario pel corrente anno militare 1819/20 contando dal primo del p.p. Novvembre fino a tutto il prossimo venturo mese di Ottobre, e di adempiere e disimpegnare con esattezza tutti que’ affari inerenti a tale uffizio.

E ciò pel convenuto salario di fiorini d’impero quaranta f. 40- pagabili per metà alla fine del prossimo Maggio, e l’altra metà entro il successivo Ottobre, compresi in questa somma tutti que’ viaggi che potessero occorrere in quel Comune per affari Municipali, salvo sempre la Superiore approvazione.

Pietro Medis

 

Inama Capo comune

 

[1] Allegato al conto consuntivo del 1820. In un altro foglio allegato al conto si legge: “Salario dell’Attuario per essere il Capo Comune incapace a copiare le Ordinanze che vengono per currenda, e di tenere un esatto Protocollo, e molto meno di tenere la corrispondenza col Giudizio f. 40”.